Armi all’Ucraina


Il governo Draghi ha deciso l’invio di armi all’esercito ucraino. Non è certo la prima volta che accade. Del resto truppe italiane erano e sono tuttora presenti in diversi “teatri” più o meno di guerra aperta o strisciante o, peggio, fungono da controllo militare “neocoloniale” (spacciato per “peacekeeping” oppure per lotta al terrorismo) in diversi paesi del mondo, ma sempre al seguito e al servizio, beninteso, di qualche superpotenza.
Tutto ciò in barba, ovviamente, all’art. 11 della Costituzione. Ma questi sono dettagli, chiacchiere per anime belle.
L’Italia, puntualmente, si conferma essere un mini stato sub imperialista che raccoglie le briciole dei potenti dai quali prende ordini, spesso anche contro i suoi stessi interessi (guerra alla Libia docet).
Ora l’“errore” (si fa per dire…) si ripete con la crisi russo-ucraina, né potrebbe essere altrimenti. Il governo italiano si mette sull’attenti di fronte ai diktat della NATO, degli USA e dell’UE.
Il nostro paese è governato da una classe dirigente di inetti e di servi.
Le armi italiane all'Ucraina - la Repubblica
Fonte foto: La repubblica (da Google)

2 commenti per “Armi all’Ucraina

  1. Federico Lovo
    28 febbraio 2022 at 21:22

    tra classe politica, sistema mediatico, industriali e sindacati, ed una cospicua parte della popolazione degnamente rappresentata da questi apparati, si capisce perché l’Italia poteva fare solo la fine che ha fatto.

  2. Enza
    1 marzo 2022 at 8:01

    Draghi è un uomo delle oligarchie finanziste e belliche. L’Italia, anche con i cosiddetti ex compagni, non si è mai svincolata dalla catena USA. Le scelte di oggi sono dunque coerenti e in linea di continuità con la sua vocazione schiavile. Non si dimentichi che Draghi ha prorogato lo stato di emergenza sino al 31-12 di questo anno. Lo avevo, modestamente, detto.
    Non pensavo alla guerra sinceramente ma a qualche nuova “urgenza” certamente.
    Una strada imboccata, per ora, senza ritorno.
    Dimenticavo : siamo all’antipasto della “razionalizzazione” energetica, scaricata sulle nostre spalle… per senso di responsabilità (,coscienza ecologica) e per la difesa della democrazia di un paese che ammette tra i suoi partiti il neonazista.
    Che si vuole di più dalla vita?

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