Balle spaziali

Alessandro Sallusti, direttore di Libero, ha appena dichiarato a Otto e mezzo, su La 7 che – cito testualmente – “Il Cremlino è il luogo dove sono state decise le più grandi tragedie della storia dell’umanità”.

Parole ridicole – non c’è altro modo per definirle – pronunciate per giustificare quel titolo altrettanto ridicolo pubblicato sul giornale di cui è direttore in cui diceva che “Il Cremlino è un palazzo di merda”.

Il punto vero è che scrivendo e dicendo queste corbellerie è lo stesso Sallusti che dimostra di essere un uomo ridicolo. Mi scuso per le ripetizioni e anche per l’uso di un linguaggio effettivamente dispregiativo che non mi appartiene, ma non c’è altro modo per definirlo.

Nel merito non vale neanche la pena entrare, sarebbe offensivo nei confronti della intelligenza dei nostri lettori e della nostra. Del resto, chiunque può sfogliare qualche buon manuale di storia di liceo (suggerisco il vecchio Villari col quale non ci si sbaglia mai, che oggi, e non è casuale, non viene più utilizzato nelle scuole) per capire l’enormità della super balla spaziale sparata dal “nostro”. Il che non vuol dire, ovviamente, che anche la Russia nella sua storia non sia stata responsabile di massacri, pogrom, repressioni di massa e brutture di vario genere. Ma, ripeto, non voglio neanche entrare in questa discussione per non mancare di rispetto all’intelligenza e al buon senso di tutti.

Sallusti è un personaggio macchiettistico, anche abbastanza ignorante (come lo stesso Cacciari presente in trasmissione gli ha fatto notare senza tanti giri di parole…) appartenente agli ambienti di una destra talmente e spudoratamente vetero reazionaria, liberista e ultra atlantista da non essere più credibile. Simili soggetti potevano andar bene una cinquantina di anni fa, nel pieno degli anni ’70 e della strategia della tensione ma ormai sono dei ferri vecchi.  Tuttavia hanno ancora una loro audience, appunto, in certi ambienti “qualunquisti di destra”, come li avremmo definiti una volta, che non muoiono mai e che alcune reti berlusconiane, in primis Rete 4, tengono in vita.

Nono sono più quelli/e come lui, ovviamente, a determinare l’orientamento di ciò che chiamiamo “l’opinione pubblica”. Il “sistema” è in grado di mettere in campo ben altra e ben più sofisticata “truppa mediatica”, e però, evidentemente, ai piani alti si continua a pensare (forse non a torto…) che anche queste vecchie cariatidi possano avere ancora la loro funzione.

In Onda, "chi sono e quanto guadagnano". Alessandro Sallusti e l'atroce  verità sulla setta no vax – Il Tempo

Fonte foto: Il Tempo (da Google)

 

4 commenti per “Balle spaziali

  1. Paolo
    9 giugno 2022 at 23:00

    I fascisti doc come il “direttore di Libero” invece sono ancora molto funzionali al sistema

  2. Enza
    10 giugno 2022 at 7:22

    Mi pare che Travaglio nell’editoriale sulle liste di proscrizione Copasir dei filoputiniani, abbia scritto chei in Italia vi è una casta peggiore dei politici e dei magistrati, ossia i giornalisti. La dichiarazione non lo scagiona di avere tenuto bordone al “fenomeno” di Conte e di avere appoggiato entusiasticamente quei pataccari dei grillini. Ma, bisogna riconoscergli, l’onestà di certe affermazioni.

  3. Federico Lovo
    10 giugno 2022 at 12:18

    per quanto mi riguarda, penso Marchi abbia ragione sull'”utilità” di certe macchiette (nel senso di utili per il “sistema”). Credo che abbia più senso, per noi “poveri minoritari”, tallonare soggetti più insidiosi come certi “esperti geopolitici”, all’apparenza colti ed imparziali, ma che in realtà servono gli stessi interessi del primo “Zio Fester con l’elmetto in testa pelata” che passa. Prendete per esempio Caracciolo e Fabbri, mica per niente ormai frequentano assiduamente i “salotti buoni”.

  4. ndr60
    13 giugno 2022 at 19:26

    Come ha giustamente fatto notare Mazzucco sulla sua piattaforma web Contro Tv, lo stesso Sallusti nel 2018 diceva cose alquanto diverse sulla Russia e su Putin: diceva balle prima, le dice adesso o, più probabilmente, fa dichiarazioni “mirate” a seconda di ciò che gli indica il padrone?

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