Covid: una critica all’articolo “Green ferocia”

Da compagno (quale mi sento di tutti i collaboratori di questa ottima rivista) sento il dovere di criticare punto per punto con grande franchezza, anche se sommariamente, lo scritto Green ferocia di Enza Sirianni, sul quale nutro vari motivi di dissenso.

Credo infatti che fra compagni, allo scopo di cercare la verità, che secondo un’ espressione attribuita a Gramsci é sempre rivoluzionaria, sia doveroso discutere apertamente e senza diplomatismi su tutto ciò su cui non si é pienamente d’ accordo.

 

1 Innanzitutto dissento dall’ uso delle virgolette per parlare della “pandemia” da Covid19.

Contrariamente alle pretese di vari negazionismi di destra e di sinistra, si tratta infatti di una autentica pandemia (ovvero, letteralmente, di un’ epidemia diffusa al mondo intero); essa é di gravità moderata relativamente ad altre pandemie, ma in assoluto non trascurabile potendo essere mortale anche se in una percentuale modesta di casi, soprattutto per le persone anziane e con altre patologie croniche (c’ é chi, ignorando che la morte solo eccezionalmente ha una causa singola mentre di regola ha più concause, si é arrampicato sugli specchi per pretendere di sostenere che non andrebbero ascritti al virus i decessi di infettati diabetici, ipertesi, obesi, cardiopatici, pneumopatici, trapiantati in trattamento antirigetto, neoplastici in trattamento chemioterapico, ecc. …peccato che tutti questi pazienti, se non fosse stato per l’ infezione virale, con ottima probabilità e salvo sempre possibili “altre sfighe”, sarebbero serenamente convissuti con le altre loro patologie croniche chi per mesi, chi per anni, chi per decenni; molti giovani trapiantati o neoplastici in trattamento addirittura per parecchi decenni!).

 

2 Che il capitale si approfitti della pandemia, esattamente come di qualsiasi altro pretesto in un qualsiasi modo utilizzabile per cercare di reprimere ogni dissenso e rafforzare il suo poter e i suoi privilegi a me pare del tutto ovvio; bisogna tenerne ovviamente debitamente conto, ma non basta ad argomentare contro l’ esistenza reale della pandemia.

E e nemmeno basta secondo me ad opporsi indiscriminatamente, “a prescindere” come avrebbe detto Totò, a qualsiasi misura restrittiva delle libertà individuali alla pandemia reale stessa relativa che sia presa dai governi al servizio del capitale (ché altrimenti non dovremmo ricorrere ai pompieri per spegnere gli incendi né dovremmo costruire case antisismiche perché anche i capitalisti si avvalgono della meritoria opera dei vigili del fuoco e inoltre lucrano tantissimo sulla costruzione di edifici antisismici).

L’ umanità, contrariamente alle altre specie biologiche, é divisa in classi ed é caratterizzata da una storia in senso stretto (la storia umana; di cui la lotta di classe é “il motore”), la quale si aggiunge alla (o si sviluppa nell’ ambito della) storia naturale che condivide con gli altri viventi, ma che non nega o contraddice in alcun modo: ci sono contraddizioni di classe (storia umana) ma anche contraddizioni biologiche (storia naturale) che riguardano ogni uomo indiscriminatamente in quanto tale e in qualche caso perfino ogni individuo appartenente ad altre specie biologiche indiscriminatamente in quanto tale.

 

3 Molti governi, in particolare quello italiano, hanno preso provvedimenti restrittivi delle libertà individuali allo scopo dichiarato di tutelare la salute globale delle popolazioni.

Queste misure secondo me, e in base alle considerazioni di principio appena qui sopra accennate, non vanno respinte (né accettate) acriticamente a priori ma invece accuratamente esaminate onde discriminare il più nettamente e precisamente possibile fra (eventuali?) elementi di oggettiva tutela degli interessi collettivi (che da comunista antepongo convintamente a quelli individuali) ed (eventuali?) elementi ingiustificati di repressione del dissenso e della lotta antisistemica.

Purtroppo la scienza, contrariamente agli irrazionalismi (superstizioni, religioni, astrologie, alchimie, “new age”, “olismi”, “paranormale”, occultismi e complottismi vari, ecc.), non consegue quasi mai certezze (si potrebbe anzi forse dire che esse siano l’ eccezione che conferma la regola), ragion per cui consente quasi sempre di fare valutazioni dei rapporti fra costi e benefici di ogni scelta più o meno accurate ma che comunque quasi mai presentano una precisione e una certezza “matematiche”, non potendosi ragionevolmente pretendere (sempre al contrario di quanto pretenderebbero di fare gli irrazionalismi) di evitare completamente un residuo margine di errore e di rischio.

In particolare i vaccini finora prodotti (a quanto par di capire attraverso la spessa coltre di disinformazione alacremente alimentata tanto da mentitori professionali di stampa e TV, scientisti e “vaccinisti a prescindere”, quanto da “controinformatori”, antiscientisti, complottisti vari e “antivaccinsiti a prescindre”):

– presentano rischi di effetti collaterali dannosi modestissimi relativamente ai rischi conseguenti l’ infezione nelle persone anziane e/o affette da determinate patologie croniche cui garantiscono un’ elevata probabilità di evitare le forme più gravi e letali di patologia;

– nelle età giovanili non presentano significativi vantaggi, rispetto ai rischi derivanti dall’ infezione, che posano compensare i pur limitatissimi rischi di loro effetti collaterali dannosi;

– non assicurano una significativa protezione della popolazione dalla diffusione dell’ infezione (proteggono con una più che buona efficacia dalle polmoniti gravi e letali, soprattutto anziani e cosiddetti “fragili”, ma quasi nulla dalla contrazione -e dalla diffusione- dell’ infezione in forma asintomatica).

Dunque secondo me la vaccinazione va garantita gratuitamente come un sacrosanto diritto individuale a chiunque la desideri, va fortemente promossa (con la persuasione ovviamente) fra anziani e malati cronici, ma non va imposta obbligatoriamente a nessuno (né esplicitamente, né tantomeno surrettiziamente attraverso carte verdi -per gli anglomani “green pass”- o affini).

Infatti non si può impedire a nessuno di fumare quattro pacchetti di sigarette al giorno e perfino di giocare alla roulette russa, se é così stupido da volerlo fare; casomai si può e si deve impedire di imporre simili scelte disastrose ad altri, ma questo non é il caso degli attuali vaccini dal momento che non limitano significativamente la probabilità di diffondere ad altri l’ infezione.

A questo scopo, secondo me, vanno invece imposte con severità e senza scrupoli individualistici borghesi (letteralmente) altre misure limitative delle libertà individuali che sono certamente efficaci, come il distanziamento personale e la limitazione e perfino la chiusura se necessaria di determinate attività collettive non essenziali e l’ uso di presidi come le maschere; e va inoltre promossa fortemente l’ accurata igiene personale.

Ciò non toglie ovviamente che i governi occidentali e in particolare il “nostro” vanno fortissimamente criticati e combattuti per le loro politiche di demolizione vandalica della sanità pubblica e per le continue indebite sottrazioni di risorse alla scuola pubblica (entrambe le cose a vantaggio dell’ imprenditoria privata) che della diffusione e del -relativamente- elevato numero di vittime reali della pandemia reale sono fra le concause più determinanti.

Ma fare una questione fondamentale di democrazia della libertà di andare al ristorante o a sciare o al cinema o a ballare (anziché di quella di aderire a qualsiasi sindacato – con prerogative e diritti uguali a quelle di ogni e qualunque altro sindacato – o di quella di scioperare senza limitazioni e adempimenti-capestro, quella di votare con uguale efficacia per ogni e qualsiasi partito – solo un sistema elettorale proporzionale garantisce l’ uguaglianza di tutti i voti! – o quella i esprimere ogni e qualsiasi opinione non intimisticamente, ovvero di fatto clandestinamente, ma invece pubblicamente) mi sembra un cadere nell’ individualismo borghese, per il quale ognuno, purché abbia i soldi all’ uopo necessari, avrebbe il diritto assolutamente insindacabile da parte di chichessia di fare qualsiasi cosa, di pretendere la soddisfazione di qualsiasi capriccio anche a prescindere dalle conseguenze che ne possono ricadere sulla collettività sociale presente (e potenzialmente futura: qualsiasi riferimento alle squallide gretatumbergate pseudiambientalistiche conformistiche politicamente corrette non é puramente casuale).

E’ un po’ come propugnare il femminismo borghese scambiandolo per un movimento rivoluzionario di emancipazione degli sfruttati, con effetti invece estremamente deleteri sulla reale lotta di questi ultimi, come chiaramente illustrato nel recente ottimo articolo di Santiago Gasco Alba.

 

4 La funzione del parlamento é stata azzerata da gran tempo in seguito al deteriorarsi dei rapporti di forza nella lotta di classe a livello nazionale e internazionale senza alcun bisogno di pandemie o di altri pretesti, così come la (reale, effettiva) libertà di pensiero e di espressione, la (reale, effettiva) libertà di organizzazione sindacale e di sciopero, la libertà di voto (grazie alle truffaldinissime leggi elettorali vigenti si può “liberamente” votare “fra zuppa e pan bagnato”), ecc.

Da che i rapporti di forza nella lotta di classe si sono decisamente spostati a vantaggio del capitale monopolistico finanziario (sostanzialmente da che é stato abbattuto il per me benemerito e da me mai abbastanza rimpianto muro di Berlino) della democrazia non rimangono più nemmeno i pallidi simulacri o i limitatissimi spazi che le lotte dei lavoratori avevano precedentemente conquistato.

E questo da ben prima e senza alcun bisogno della presente pandemia reale!

 

5 Da un punti di vista più astrattamente teorico dissento profondissimamente dagli accenni a Darwin, la teoria scientifica (biologica) del quale non va assolutamente confusa con le indebite, antiscientificissime, irrazionalistiche aberrazioni ideologiche reazionarie che falsissimamente hanno preteso e pretendono di esserne giustificate, come l’ impropriamente e indebitamente detto “darwinismo sociale” o la sociobiologia (qui ci sarebbe tantissimo da argomentare e non ne ho il tempo; vi rimando a questo mio modesto articolo scritto in occasione dell’ ultimo centenario darwiniano:

Russia: dopo le elezioni

 

6 Concordo invece con grande soddisfazione con tutta la seconda parte dello scritto di Enza Sirianni sull’ imbroglio ecologico (per usare una felice espressione del compianto Dario Paccino), cioé sullo pseudoambientalismo aclassista “ (tale proprio come il femminismo borghese!) “gretatumberghiano che svolge la oltremodo reazionaria funzione di impedire una chiara presa di coscienza di massa dei reali termini (indubbiamente classisti!) del drammatico problema in questione.

Mi scuso per la pignoleria, ma devo precisare che concordo con tutta la seconda parte dell’ articolo, salvo -ancora, una volta- l’ indebito accenno a Charles Darwin: il capitalismo non é affatto “darwiniano”, e non potrebbe in alcun modo esserlo dal momento che si tratta di un fatto sociale, di storia umana e non di storia naturale; ma per assurdo potrebbe casomai essere benissimo considerato antidarwiniano, come dimostrano senza ombra di dubbio i serissimi rischi di estinzione “prematura e di sua propria mano” (Sebastiano Timpanaro) che sempre più inesorabilmente tende a far correre alla specie umana (oltre che a tante altre, molte delle quali di già estinte “a un ritmo innaturale”).

Essendo inutile ripetere peggio ciò che già é stato ottimamente illustrato, mi astengo dunque dal parlarne ulteriormente.

La mascherina in azienda: a chi fornirle, quante, quali e perché

Fonte foto: EcoSafe Srl (da Google)

18 commenti per “Covid: una critica all’articolo “Green ferocia”

  1. Enza
    28 settembre 2021 at 7:35

    Ti ringrazio, caro Giulio, per l’attenzione che hai su ho scritto. Tu ne smonti la prima parte ( più o meno) con argomentazioni che chiamano in causa questioni che non ho sollevato quale l’efficacia dei vaccini. Dunque tendi a sbilanciare l’asse delle tua confutazione su questo aspetto che, indubbiamente è parte del problema e della ” pornografia della paura” ( tra virgolette perché è una citazione da un altro articolo) , ampiamente usata ed esibita dai governi occidentali imperialisti nella gestione del Sars-CoV2.
    Non discuto dunque sulla tua convinzione che è meglio vaccinarsi seppur tu lasci la libertà di sottoporsi o meno all’inoculazione. Così come sei contrario all’obbligatorietà della vaccinazione.
    Di conseguenza e coerentemente non vedi la necessità di green pass. Ma sei d’accordo su alcune restrizioni a cui, molto disciplinatamente, noi italiani ci siamo adeguati senza tanti problemi in nome di principi di civiltà, rispetto e degli interessi superiori della salute collettiva. Che poi, dentro questo ordine, ci siano motivazioni individualistiche o pavide, è probabilissimo ma non ci interessa. Il risultato è stato ottenuto.
    Dopo questo accettabilissimo tuo argomentare, te ne esci con un passaggio che ricopio integralmente perché non fa parte dell’economia di quanto ho scritto né mi risulta chiaro :

    “Ma fare una questione fondamentale di democrazia della libertà di andare al ristorante o a sciare o al cinema o a ballare (anziché di quella di aderire a qualsiasi sindacato – con prerogative e diritti uguali a quelle di ogni e qualunque altro sindacato – o di quella di scioperare senza limitazioni e adempimenti-capestro, quella di votare con uguale efficacia per ogni e qualsiasi partito – solo un sistema elettorale proporzionale garantisce l’ uguaglianza di tutti i voti! – o quella i esprimere ogni e qualsiasi opinione non intimisticamente, ovvero di fatto clandestinamente, ma invece pubblicamente) mi sembra un cadere nell’ individualismo borghese, per il quale ognuno, purché abbia i soldi all’ uopo necessari, avrebbe il diritto assolutamente insindacabile da parte di chichessia di fare qualsiasi cosa, di pretendere la soddisfazione di qualsiasi capriccio anche a prescindere dalle conseguenze che ne possono ricadere sulla collettività sociale presente (e potenzialmente futura: qualsiasi riferimento alle squallide gretatumbergate pseudiambientalistiche conformistiche politicamente corrette non é puramente casuale).”

    Mi fermo solo sulla libertà del voluttuario che tu contesti come se fosse una delle questioni in cui io vedrei invalidata la democrazia. Ho detto che ci sono attività impedite dal green pass che fanno parte del tempo libero, importante per la nostra vita associata e relazionale. Ma non è questa la ragione prioritaria della critica alla tessera. Essa attacca, lo ripeto come lo hanno ribadito numerosi intellettuali di sinistra, diritti basilari quali il lavoro, e l’istruzione, tramite la rimodulazione coatta di comportamenti in nome di una ” pandemia” che è non è più tale. Se vogliamo disquisire sul termine , dovremmo fare una analisi accurata , attraverso i dati che ci sono stati forniti e la molteplicità e complessità dei fattori in campo, di epidemia, endemia, sindemia.
    Che sia stata una pandemia lo ha detto l’Oms. Anche su questo ci sarebbe da dire visto che certamente dal punto di vista sanitario, dell’accesso alle cure , ai vaccini, il virus non si è rivelato democratico. Dunque se l’allarme era mondiale, avrebbe dovuto avere un’attenzione mediatica pari per la Gran Bretagna come per la Nuova Zelanda o la Nigeria.
    Non voglio polemizzare sui dati per i morti di covid e con covid, addirittura contratto in ospedale da persone di mia conoscenza ricoverate per altre gravi patologie. Chi ce l’ha fatta e chi no.
    Vado avanti e mi soffermo sul quel tuo dissentire profondissimamente su quell’accenno a Darwin.
    Vedi, il virus , altre emergenze naturali o antropiche, passate , presenti e future, sono rivelatori della struttura profonda della società, che è basata su iniqui rapporti di forza. I più deboli puntualmente soccombono e non è un caso che , quando si abbattono catastrofi, le disuguaglianze aumentano.
    Molto riduttivamente , si innescano meccanismi di selezione spietati che sono espressi dal cosiddetto darwinismo sociale, che a fine ottocento trovò ampio spazio nelle opere di intellettuali impegnati.
    Io penso che oggi si riproponga più virulento che mai per le zampate del leone morente. Il Capitalismo corre per non lasciarsi sopraffare , per ora, ancora facendo vittime e adescando anche persone in buona fede che , inconsapevolmente , se ne fanno i guardiani e portatori di acqua. Questa adesione ” ingenua”, gli dona forza e accentua il divide tra gli adatti e i non adatti.
    Questo il senso. Purtroppo, con le altre cruciali sfide che ci attendono, se non si interrompe questa catena che infila vittime / complici e vittime / dissidenti ( termine generico mi rendo conto), il mostro sopravviverà e riprenderà vigore sempre più feroce.

    Ti ringrazio per avere apprezzato la mia seconda parte. Anche io ho apprezzato alcuni tuoi passaggi che , come dicevo a Carmine nei commenti al mio articolo, ancora una volta dicono che non siamo così distanti. Il che dimostra che dobbiamo fare uno sforzo per tenderci la mano e fare fronte comune contro il nostro comune nemico.

    Infine , perdonami, non accostare le nostre preoccupazioni per la democrazia alle ciance della Meloni. Guardando alle personalità che si sono pronunciate contro il green pass, alla loro storia di militanza, alla parte da cui sono sempre stati, è un tantino offensivo.
    Penso a un Luciano Canfora, per esempio…

  2. Giulio Bonali
    28 settembre 2021 at 7:43

    MI accorgo di aver allegato (per gli anglomai linkato) un articolo completamente diverso da quello con cui criticavo le deformazioni antiscientifiche reazionarie della teoria darwiniana della selezioen naturale e me ne scuso.

    Quello giusto é questo:

    https://www.antimperialista.it/2009/03/02/il-gene-altruista/

  3. Giulio Bonali
    28 settembre 2021 at 16:18

    RISPOSTA AD ENZA

    Innanzitutto non posso esimermi dall’ esprimere la mia soddisfazione per il fatto che il mio intento costruttivo é stato pienamente compreso e condiviso.
    Rispondo quindi alle obiezioni.

    La pandemia é tale anche ora “al 100%”.
    “Pandemia” non significa catastrofe di inaudite proporzioni; non é definita da una soglia minima di “morti provocate”.
    E’ invece un termine tecnico (medico, epidemiologico) con un preciso significato che qui copio-incollo dal vocabolario Treccani telematico:

    “pandemìa s. f. [rifacimento di epidemia secondo l’agg. gr. πανδήμιος «di tutto il popolo» (v. pandemio)]. – Epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, cioè a invadere rapidamente vastissimi territorî e continenti: p. influenzale, p. vaiolosa.”
    Non c’ entra per nulla, non é minimamente attinente alla questione se si tratti di una pandemia reale o meno il fatto (ovviamente gravissimo e da combattere con tutte le forze) che essa colpisca in maniera nettamente diversa nelle diverse parti del mondo (infinitamente meno che altrove in Cina, anche grazie a severissime misure restrittive delle libertà individuali che quel governo ha saggiamente preso “quasi subito”, con grandissima decisione e durezza, cosa che gli ha consentito di limitarne incomparabilmente la durata rispetto ai paesi occidentali i cui governi venerano come idoli i “diritti umani” -veri o molto più spesso presunti- individualisticamente intesi: “il medico troppo compassionevole porta il paziente alla tomba” si diceva una volta, prima del dilagante, irrazionale e deleterio edonismo individualistico odierno).
    Anche la gravità complessiva delle conseguenze non é pertinente. E, a parte il fatto che si dovrebbe comunque fare tutto il possibile per evitare qualunque morte umana sventabile (purché non desiderata da chi la subisca, precisazione suggeritami dall’ ennesima mostruosa distorsione intellettualmente disonestissima del concetto di “eutanasia” operata in questi giorni dal papa), si tratta letteralmente una pandemia reale “senza e senza ma”, malgrado uccida meno persone contagiate rispetto ad altre epidemie; e la sarebbe anche se provocasse decessi relativamente molto meno numerosi di quelli che determina; i quali comunque sono in assoluto tantissimi (alcuni statistici hanno paragonato -numeri alla mano- i morti di questi due ultimi anni con quelli di due anni di guerra, e non vedo altre cause che possano giustificare questo fatto oltre e in alternativa alla pandemia reale, comprese ovviamente le sue conseguenze sulla prevenzione, la diagnosi e la cura di altre gravi patologie “a parità di altre condizioni”; ivi compresa ovviamente la vandalica distruzione dello stato sociale e in particolare della sanità pubblica operata dai governi degli ultimi decenni -più o meno dalla caduta del muro di Berlino- fatto gravissimo che però non destituisce da concausa determinante l’ infezione virale stessa: senza di essa e con tutto il resto invariato tutte queste morti in più non ci sarebbero state).

    Sul lasciapassare verde siamo evidentemente d’ accordo.
    Ciò su cui non lo siamo mi pare la legittimità di misure restrittive di determinate libertà individuali facenti parte del nostro tempo libero, importante per la vita associata e relazionale (come giustamente dici) e che siano realmente efficaci alla tutela della sanità pubblica, come l’ uso di maschere e la limitazione fino eventualmente alla completa sospensione di determinate attività pubbliche favorenti la diffusione dell’ infezione.
    A questo proposito ribadisco la mia fermissima convinzione che in generale (in astratto) siano assolutamente giustificate, addirittura necessarie e doverose per tutelare il bene se non “supremo” (parola un po’ inquietante) certamente fondamentale e imprescindibile costituito dalla salute collettiva delle popolazioni
    Ad essere certamente discutibili sono casomai caso per caso le concrete misure da adottare in quanto efficaci e necessarie a salvare questo bene inestimabile, che solo un atteggiamento individualistico ed eticamente nichilistico tipico delle ideologie dominanti nell’ attuale capitalismo “in avanzata fase di putrefazione” può voler posporre e subordinare al preteso “diritto” di soddisfare indiscriminatamente, insindacabilmente e illimitatamente qualsiasi capriccio personale da parte di chi abbia i mezzi materiali per permetterselo (é la stessa logica di chi per tantissimi anni si oppose al divieto di fumo in ambienti pubblici chiusi, ovviamente coadiuvato dagli ingenti mezzi delle multinazionali del tabacco).
    Perfino diritti fondamentali (individuali nel capitalismo ma per me, da comunista quale sono, da considerarsi sociali-collettivi) quali il lavoro e l’ istruzione devono, secondo me e contro l’ ideologia individualistica e nichilistica dominante, essere assicurati sì, ma solo compatibilmente con la necessità di non danneggiare iniquamente gli altri (per esempio minando la salute della popolazione circostante).
    E infatti le centrali nucleari e molti altri impianti pericolosi e/o dannosi per la collettività sono stati chiusi, anche se ciò ha comportato la perdita di posti di lavoro (in regime capitalistico difficilmente e solo attraverso durissime, doverose lotte rimpiazzabili da altri posti di lavoro non socialmente dannosi: fatto gravissimo e da combattere con tutte le forze che però non giustificava minimamente il mantenimento in funzione di quelle strutture produttive malgrado gli alti, ipocritissimi lai dei capitalisti che ci lucravano su).

    Concordo con quanto affermi sulle cause sociali -di classe- della pandemia reale (e di tante altre catastrofi, come quelle conseguenti il cambiamento antropico dei climi); ma i meccanismi di spietata selezione di cui parli sono meccanismi di selezione assolutamente, solo ed unicamente sociali, che non c’ entrano manco per niente con la selezione naturale, al contrario di quel che pretenderebbero ideologie pseudoscientifiche e pseudodarwiniane come la sociobiologia, il preteso “egoismo dei geni”, il preteso “determinismo (del tutto impropriamente detto tale) dei geni” o l’ impropriamente, falsissimamente detto (Darwin non ne ha alcuna colpa!) “darwinismo sociale ottocentesco.

    Infine chiedo scusa per l’ accostamento alla Meloni, che mi era stato suggerito da un commento al tuo scritto che la citava; a mia attenuante, speravo di aver chiarito che la Meloni la credo in malafede, gli oppositori a prescindere di misure governative limitative delle libertà individuali (-stiche) di sinistra no; sono per me “compagni che sbagliano”, come si diceva una volta, secondo me a sproposito in quel caso, delle BR).

  4. gino
    29 settembre 2021 at 4:57

    cari ideologi no-vax,
    state AMMAZZANDO persone, siete assassini. carcere.

    • Alessandro Dolcetti
      29 settembre 2021 at 11:14

      Io conosco gente non vaccinata ma non mi sembrano assassini, sono anzi in salute. Le sarei grato se argomentasse. Grazie

      • gino
        29 settembre 2021 at 16:07

        ho scritto IDEOLOGI e non i singoli non vaccinati.
        premesso che sia in brasile (dove vivo) che negli usa stanno crepando quasi esclusivamente non vaccinati (e guarda caso a tassi quadrupli negli stati zappaterra terrapiattisti elettori fasci di trump e bolsonaro), premesso che mondialmente é l´internazionale fascista di bannon che paga gli ideologi no-vax (con la partecipazione delle pharma no-vax, 1000 volte piú numerose di quelle vax)…
        la questione é semplice e non mi capacito che non la vedete:
        1) il covid ammazza 2 persone su 100
        2) il vaccino ammazza 2 persone su 1.000.000 (in brasile 2 su 100 milioni)
        3) quindi chi ISTIGA le persone a non vaccinarsi é un genocida.

        se qualcuno istiga a stuprare e ammazzare bambini di 4 anni non lo carcerano?

        • Alessandro
          29 settembre 2021 at 18:54

          Grazie, saluti

    • Attilio
      29 settembre 2021 at 16:24

      L’ignoranza e l’ottusitá di questi agenti del capitale sono i migliori suoi alleati.
      Chiedere di argomentare a costoro, è volere cavare sangue dalle pietre.

      • gino
        1 ottobre 2021 at 14:42

        servi del capitale e terrapiattisti economici sono quelli che non capiscono che col covid libero di scorrazzare senza vaccini il giro d´affari di pharma e ospedali sarebbe 20 volte maggiore

    • Gian
      4 ottobre 2021 at 21:40

      Ma tu Gino saresti un “compagno”? Aver sposato in pieno l’ideologia vaccinista, che proprio dal grande capitale, in combutta coi governi asserviti viene spinta, fa di te un “compagno”?

      A me sembri più un succube della propaganda mainstream…

  5. Giulio Bonali
    29 settembre 2021 at 18:53

    Mi aspetterei una prosecuzione della discussione più pacata e costruttiva, come l’ abiamo iniziata Enza Sirianni ed io.

    Che i non vaccinati, specie se anziani e affetti anche da altre patologie muoiano molto più frequentemente, per l’ infezione, dei vaccinati mi pare innegabile.
    Però a quanto pare i vaccini reali attuialmente disponibili proteggono molto bene dalle forme gravi e mortali di patologia (soprattutto chi vi é più esposto), ma non affatto significativamente dalla diffusione del contagio (scrivo “a quanto pare” perché mi é molto difficle districarmi nella selva oscura della disinformazione alacremete coltivata sia dagli antivacinisti a prescindere e dai negazionisti della pandemia reale -ma come mi piace questo aggettivo in questo caso pleinastico! Sarà perché sono razionalmente nostalgico del “soocialsimo reale?- sia dagli pseudorazionalisti e pseudoamici della scienza -ma casomai scientisti, che é ben altra cosa! Comprendono anche “perstigiosi” cattedratici- della “vaccinazione obbligatoria per tutti e per tutte le età”).
    Quindi seocndo me va garantita gratuitamente a chiunque la desideri, promossa alacremente (con mezzi leciti e non coercitivi ovviamente) fra gli anziani e i “fragli”, non imposta a nessuno (a nessuno si può impedire di fumate quattro pacchetti di sigarette al giorno e perfino di giocare alla roulette russa, se é così coglione da desiderarlo per sé; si deve impedirgli invece di costringere altri a farlo; ma per questo occorrerebbero vaccini -a quanto pare inesistenti- in grado anche di limitare significativamente la diffusione dell’ infezine a prescindere dall’ eventuale patologia connessa e dalla gravità della stessa).

    • gino
      1 ottobre 2021 at 10:03

      bonali,
      dinanzi a milioni di morti e ai terrapiattisti criminali tipo enza che ne vorrebbero il decuplo, io non sono pacato.
      questi si nutrono dell´”informazione alternativa” ma o non sanno che é andata tutta a finire in mano all´internazionale fascista di bannon (ne conosco personalmente vari redattori lautamente prezzolati con bonifico d´oltreoceano) o sono infiltrati prezzolati pure loro.
      é INCREDIBILE cosa sta succedendo da voi, era dal 1933 in alemannia che non si vedeva una psicosi collettiva come questa, da voi ne sono vittime pure (pseudo) compagni e io ho resettato alcune amicizie, perché con malati mentali criminali non voglio aver nulla a che fare.
      ma ti dó una buona notizia. io vivo nella capitale brasiliana piú a sx del paese, salvador de bahia e in settimana abbiamo raggiunto il 100% di vaccinati over 35 anni. NESSUN, nemmeno uno, terrapiattista… respiro aria pura!
      qua i terrapiattisti sono tutti al sud, zappaterra gnoranti bianchi discendenti di alemanni, polacchi e italiani che stanno ancora a fare oktoberfest e ballare funicolí funicolá. ultra fascisti elettori di bolsonaro, e stanno crepando come le mosche… al punto che ora quasi quasi il covid lo lascerei libero di fare il suo darwiniano lavoro, ahah!

      • Enza
        1 ottobre 2021 at 16:29

        Egregio sig. Gino, ho espresso la mia opinione che non è auspicio di stragismo di massa. Se lei non riesce ad intendere il contenuto di uno scritto e piuttosto si lancia ad insulti quale terrapiattista a me, non glielo consento. Stia dalla sua.
        Non si allarghi troppo. Altre volte, qui, su miei articoli è intervenuto in modo screanzato. Il che qualifica il suo livello e la sua stolida intolleranza.

  6. Giulio Bonali
    1 ottobre 2021 at 17:24

    Le tue espressioni razzistiche contro italiani, polacchi e tedesci (e anche quella aristicratico-intellettualistica-imprenditoriale di “zappaterra”: personalmente mi vanto di avere avuto una nonna lavandaia, molto saggia, intelligente e colta malgrado abbia potuto frequentare solo pochi mesi di prima elementare per poi andare necessariamente a lavorare duramente alla roggia del paese per l’ assassinio di suo padre da parte del capitale e dei suoi esecutori di ordini nella prima guerra mondiale; ma ha imparato da sola a leggere e a scrivere) non solo non sono pacate, ma sono anche rezionarie al di là di ogni ragionevole dubbio (nonché mancata conspevolezza soggettiva da parte tua).

    Poiché confido nell’ intelligenza di molti compagni che si sono lasciati in varia misura abbindolare dagli antivaccinisti a prescindere e dai sistenitori dell’ individualsmo edonistico borghese come reazionarissimo principio preteso superiore alla tutela degli interessi collettivi fondamentali come quello alla salute (nei limiti del possibile e senza irrazionalistiche pretese miracolistico-immortalizzanti), creco di avere la pazienza necessaria per discutere, insegnare e imparare da e con loro.
    I fascisti (quelli veri) ho sempre cercato di combatterli senza cadere nella caccia alle “streghe rossobrune”.

    • gino
      2 ottobre 2021 at 14:56

      bonali,
      scrissi “zappaterra gnoranti bianchi discendenti di alemanni, polacchi e italiani”, é la realtá brasiliana che QUESTI e non altri sono il nucleo duro del fascismo. non lo devo dire?
      ci sono pure zappaterra intelligenti, come quelli meticci qui del nordest del brasile.
      io stesso vengo da una stirpe di zappaterra, per me non é un termine dispregiativo, se lo é per te non sono io il razzista.
      poi il mio stile letterario é “colorito” per scelta politicamente scorretta. potrei usare il vs stile forbito e logorroico ma lo trovo noioso e per nulla incisivo.

      • Giulio Bonali
        3 ottobre 2021 at 9:31

        Ci non é si razzista si rede conto che in generale di servi del capitale e ignoranti ve ne sono di tutte le razze e non solo di talune che considera peggiori delle altre; e in particolare che in Brasile ve ne sono non solo di bianchi ma anche di Negri, meticci, ecc., non solo di origine tedesca, polacca o italiana ma anche spagnola, africana, ecc. (e poi che la istribuzione statistica di fatto di amici e nemici del capitale, di ignoranti e colti e quant’ altro non dipende dall’ etnia o dal lavoro svolto ma dai rapporti di produzione e dalla distrubuzione di ricchezza e potere, che é -questa sì, e non i affatto rispettivi pretesi geni dell’ intlligenza della generosità, solidarietà, tolleranza o altro -diversamente distribuita fra le diverse popolazioni; dunque non identifica fascisti e ignoranti esclusivamente con bianchi, Italiani, Tedesci o Polacchi, ma casomai con taluni di questi e con taluni con altre caratteristiche genetiche).
        Chi é razzista invece vede servi del capitale e ignoranti solo fra i gruppi etnici che ritiene inferiori e non fra i “superiori”.

        Per me, che non ho mai identificato pregiudizialmente con gli ignoranti chi svolge duri lavori manuali, “zappaterra” non é offensivo; per chi é elitista e intellettualista e li identifica con gli ignoranti (come se fra chi compie lavori intellettuali non non vi fossero anche -N:B: non solo!- ignoranti ben più crassi). E infatti scrive “qua i tarrapiattisti sono TUTTI [evidenziazione in maiuscolo, e solo quella, mia], zappaterra ignoranti [meno male che per te “zappaterra” non é un termine spregiativo, N.d.R] bianchi discendenti di alemanni, polacchi e italiani che stanno ancora a fare oktoberfest e a ballare funiculì finuculà [un motivo musicale splendido, una melodia bellissima, di grande allegria e gradevolezza per chi chiunque non abbia pergiudizi antiitaliani, N.d.R]”.

        • gino
          3 ottobre 2021 at 11:10

          l´intellettualista é quello che pretende di conoscere la situazione da 10000km di distanza.
          se venissi qui in brasile ti renderesti conto che scrissi la pura veritá: in brasile il nucleo duro sia dei nazi che dei novax é situato fra i CBBC (Coltivatori col Busto di Baffetto sul Comodino, cosí ti piace di piú) del sud che sono TUTTI:
          – bianchi discendenti di italiani, alemanni e polacchi
          – si sentono ridicolmente ancora nell ´europa degli anni 30 (ecco il colorito riferimento a oktoberfest e funicolí)
          – con 10 ettari di terra (ottenuti tramite riforma agraria socialista) ridicolmente si identificano coi grandi latifondisti
          – maltrattano i loro lavoratori,
          – vogliono ammazzare indios, afro e gay
          – rubano terre di riserve indios e parchi nazionali
          – evadono tasse e perfino l´inps dei lavoratori, cioé lo tolgono dai salari e poi non lo versano allo stato
          – quando il raccolto va male pretendono pure l´aiuto statale a fondo perduto
          – sono loro che accolsero mengele e altri nazi decenni fa
          – appoggiarono in massa (non solo loro) il golpe del 64

          cmq sviasti l´attenzione dal mio discorso sul combattere i criminali di guerra ideologi novax-negazionisti

  7. Giulio Bonali
    3 ottobre 2021 at 18:20

    Non ho mai preteso di consocere il Brasile ma mi basta il buon sesno e la mia mancanza di pregiudizi razzistici per essere sicuro che, oltre a bianchi e discendenti di Tedeschi, Italiani e Polacchi, fra i Brasiliani antivaccinisti (per gli anglomani “no-vax”) e anche fra i terrapiattisti, che sno un’ altra cosa, c’ é sicuramente anche qualche negro, meticcio e probabilmente perfino qualche giallo malgrado l’ esiguità di discendenti da Cinesi, Giapponesi o altri asiatici orientali in quel paese, dal momento che non si tratta di pretese “razze superiori” indenni da ignoranza, supertizioni, irrazionalismi e in gnerale errate convinzioni e da errori (crederlo é essere razzisti per definizione).
    D’ altra parte non credo proprio che tu conosca personalmente tutti (anzi, come scrivi tu stesso TUTTI in maiuscolo) gli antivaccinisti brasiliani (avresti una memoria che in confronto Pico della Mirandola sarebbe uno smemorato!); quelli che conosci personalmente tu potrebbero FORSE essere DI FATTO tutti bianchi zappaterra discendenti da Tedeschi, Polacchi e Italiani (sempre che il tuoi pregiudizi non ti impEdiscano di accorgerti che ve ne sono anche di negri, meticci, discendenti dapportoghesi, Spagnoli o altri), ma solo se si é razzisti si può essere sicuri che anche tutti i numerosissimi altri che tu non conosci lo sian,o in quanto i Brasiliani discendenti da altri popoli o di razza non bianca (e inoltre non zappatori della terra!) sono TUTTI troppo intelligenti per non capire le questioni poste dalla pandemia e i particolare pregi e difetti, benefici e danni collaterali dei vaccini (che solo degli ignoranti irrazionalisti che non conoscono l’ ABC della farmacologia possono farneticare siano delle specie di rimedi miracolosi del tutto privi di effetti collaterali, per quanto incomparabilmente superati Dai loro benfici PER LO MENO nelle persone anziane e “fragili”).

    N.B.: Questa é l’ ultima mia risposta; ad altre eventuali tue repliche che non portassero argomenti nuovi non risponderò (con la precisazione che in questo caso chi tace NON acconsente) per il semoplice fatto che non é certamente l’ ultimo intervento in ordine di tempo in una discussione (che prima o poi deve pur finire) a stabilire la verità dei fatti considerati, e che i lettori de L’ Interferenza hanno già a disposizione sufficienti infrmazioni per farsi un’ opinione fondata in proposito.

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