Europee senza opposizione

“La cosa veramente da ridere è la compunzione cieca con cui i cosiddetti europeisti aborriscono il sovranismo, non accorgendosi nemmeno di lavorare per un sovranismo estraneo, anzi per due, dimostrando una straordinaria forza di autosuggestione, l’unica che rimanga.” 1)
Un paradosso. Gli anti-sovranisti osteggiano una sovranità nazionale, non gliene basta una…ne vogliono due, estranee, giudicate essenziali per il buon funzionamento gestionale del Municipio del Bel Paese, strutturate in modo gerarchico: l’Unione Europea sottoposta all’asse israeliano-statunitense.

Non si capisce quale imbecillità ideologica sia all’origine del malo-pensiero che esigere che un Paese governi per proprio conto, non delegando ad altri la gestione, sia inevitabilmente un obiettivo di destra, un rientro reazionario del passato.
Per le teste d’uovo che hanno concepito l’impresa, con trattati che impediscono crescita produttiva e un giusto orgoglio di essere padroni a casa propria, il Bel Paese non era in grado di farcela da solo. Aveva necessita, secondo costoro – molto esperti nel settore di convegni in barca, di tecnocrati, preferibilmente teutonici – che sapessero liberarsi da lacci e da lacciuoli (costruiti ad arte da sindacati e da partiti di sinistra), al fine di umiliare il lavoro subordinato e di desertificare lo stato sociale e la democrazia… e che soprattutto sapessero rompere gli indugi nella cooperazione con Paesi terzi e devastare così i “nemici” asserragliati nei Balcani e nel Mediterraneo in particolare..

Non si può negare che la triplice del male (NATO/Israele/UE) sia riuscita nell’intento di aumentare la ricchezza dei pochi e di rendere disperata la povertà dei molti, restituendo, con ampio trionfo delle destre destre e delle destre sinistre, lo stato di colonia sub-imperiale che a penisola ed isole si addice da secoli, per il suo popolo “che nome non ha” 2). Non solo. Ha saputo sbarazzarsi dell’anomalia di uno stato plurietnico di orientamento socialista ( Jugoslavia ) che aveva saputo smarcarsi da Mosca e da Washington, pagando per la sua temerarietà con la guerra terrorista, sovvenzionata dall’ “asse del male”, e con la balcanizzazione. Per non parlare della crescita impetuosa di uno stato africano (Libia) che stava diventando assai scomodo per l’Euro, per il Franco francese e per il dollaro e che minacciava seriamente i Malviventi, di cui ho detto, di investire il continente africano di una crescita politica e culturale che avrebbe potuto rendere estremamente complicato il mantenimento del saccheggio coloniale, del genocidio plurisecolare.

Tralascio i crimini compiuti contro i Baschi, contro gli Irlandesi, contro gli immigrati interni ed esterni, contro i Rom…; gli ammazzamenti di massa in Afghanistan, in Iraq, in Siria, in Yemen, in Ucraina; le sanzioni e le minacce all’Iran, al Venezuela…; le collusioni e il sostegno a favore di chi propugna, brandendo l’ideologia nazista, l’estinzione di tutto un popolo o, nel migliore dei casi, la deportazione di massa ( Palestina).

L’Unione Europea, grimaldello anticomunista e anti-URSS ideato, durante la pre-guerra fredda, quando Churchill e i suoi amici del male teorizzavano che con duecento bombe atomiche ci si poteva sbarazzare dell’Orso russo ancora disarmato sul piano atomico, nella fase pre-crollo dell’URSS, aveva giudicato con intelligenza che, nel confronto politico-ideologico-economico con il nemico, non fosse opportuno che i partiti “sovversivi” e i sindacati conflittuali venissero schiacciati e che, allo stesso tempo. solo accidentalmente, non fosse male per lo stato sociale e per l’economia che si usasse un tantinello di Keynes che, dopo il trionfo di Boris Eltsin ( meglio conosciuto come il Pinochet russo), si poteva tranquillamente riporre in soffitta, come evidenziato da studi “scientifici” di male accademie gestite dalla mala grande finanza transnazionale.

In Europa ora si andrà a votare per riaffermare l’austerity, il potenziamento dell’armamento militare e per la preparazione della guerra contro Russia e Cina, per la colonizzazione ovunque sia possibile, per difendere il terrorismo, per continuare la politica di ostilità contro Paesi indipendenti (vedi Iran e Venezuela colpevoli di disporre di enormi risorse energetiche).
Non so chi vincerà l’effimera contesa, quale sarà la formazione di destra che solleverà il finto bastone di comando. Certo è che niente di importante ne scaturirà per scuole, ospedali, servizi sociali, per l’emarginazione progressiva di gran parte della popolazione, per il risanamento ambientale e climatico, per l’ostilità costante contro qualsiasi comportamento o pensiero divergente…

Non so se qualche raggruppamento di “sinistra” riuscirà a conquistare qualche seggio…Certo è che non ne verrà niente di positivo, dato che non è presente nelle loro teste nè nei loro programmi un’idea neppure diafana di rovesciamento, di trasformazione della formazione sociale oggi dominante. Non vi è neanche un’idea di ribellione e di reale opposizione perchè è assente la dimensione della lotta di classe operaia e popolare che è l’unico motore che può modificare lo stato di cose presente.
Stare all’ombra del Capitale e rosicchiare qualche concessione costituisce il traguardo massimo di tali consorterie. Al limite, miglioramenti per sè e per la media borghesia.
Devo dire che le dichiarazioni di Rossana Rossanda mi sono sembrate talmente patetiche ( in linea, tra l’altro con le idee guida delle “sinistre” attuali e del femminismo d’elite) che per rispetto del suo passato da combattente mi esimo dal criticare.

I militanti che aspirano ad una politica più severa devono continuare le battaglie per l’occupazione, per un salario dignitoso, contro gli sfratti, contro il razzismo, per un femminismo di classe e non di elite, contro il fascismo che non è mai andato in pensione… e soprattutto devono studiare e studiare, continuare ad essere un fuoco che non si spegne, un fuoco che deve tuttavia essere illuminato e alimentato dalla competenza teorica e critica.

NOTE
1) E adesso povero Paese ? ilsimplicissimus 9/5/19
2)Alessandro Manzoni “Adelchi” coro atto terzo

L'immagine può contenere: una o più persone, cielo, folla e spazio all'aperto

 

1 commento per “Europee senza opposizione

  1. Lord Attilio
    13 maggio 2019 at 11:20

    L’alternativa c’è, il Partito Comunista di Marco Rizzo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.