Feccia

Risultati immagini per ronda di Casa Pound a Ostia immagini

Fonte foto: Corriere della Sera (da Google)

 

Chi sostiene che i fascisti non esistono e quindi non ha più senso parlare di antifascismo sbaglia. I fascisti esistono ed eccoli qui: http://www.ansa.it/lazio/notizie/2017/07/10/blitz-casapound-antiambulanti-a-ostia_74be043d-d042-4c7d-97d2-76e8923def33.html

I fascisti di Casa Pound, con tanto di casacca (vedere il video), si recano sulla spiaggia di Ostia per cacciare i venditori abusivi. Tutti voi sarete stati sulle spiagge e sapete benissimo che questi venditori abusivi sono una massa di poveracci, per lo più immigrati, ma ce ne sono diversi anche italiani, che girano sotto il sole dalla mattina alla sera vendendo grattachecche, acqua, birra, cocco, ninnoli e chincaglierie varie.

Questo è il tipico comportamento dei fascisti. Si riempiono la bocca di lotta all’imperialismo, all’”americanismo”, alla UE, al capitalismo usuraio, ma sono solo chiacchiere perché la loro prassi concreta è questa. Come se il problema di questo paese (come di tutti gli altri) non fosse il capitalismo, il neoliberismo, il capitale finanziario, le banche, i governi asserviti alla UE che strozzano la gente, le classi dirigenti corrotte e la borghesia cialtrona nostrana che evade le tasse per miliardi ogni anno. No, per loro il problema sono i venditori ambulanti che girano sulle spiagge e portano il degrado.  Ma a Ostia il degrado non è dato dai venditori ambulanti che svangano il lunario ma dalla criminalità organizzata che ormai controlla tutto il litorale laziale e in particolare questo quartiere di Roma. Ma figuriamoci se questi si mettono a fare le ronde contro la criminalità organizzata…Questi se la prendono con i deboli, non con i forti…è la loro “filosofia”, la loro “cultura”, la loro “natura”, mi viene da dire…

No, per loro il problema sono gli immigrati che vanno su e giù per la spiaggia e allora organizzano le ronde per cacciarli.

Ecco, se qualcuno volesse sapere che cosa è il fascismo, eccolo servito: questo è il fascismo.

Naturalmente, così facendo, si incontrano con i loro cugini della Lega Nord che non possono essere definiti fascisti, tecnicamente parlando e in senso stretto, ma di sicuro sono della stessa pasta.

Si, già so le reazioni che susciterà in molti questo articolo. “Ancora con l’antifascismo, con tutti i problemi che abbiamo!”. Si, lo so perfettamente che queste organizzazioni fasciste non sono al top dell’agenda politica. Sono perfettamente a conoscenza della complessità di un sofisticato sistema di dominio sociale all’interno del quale i fascisti non sono certo l’anello fondamentale della catena e che ci sono altre priorità. So tutto. E chi segue questo giornale sa perfettamente che la nostra critica è a tutto tondo, come si suol dire.

Però esistono anche loro, e sarebbe un errore sottovalutarli. Perché sappiamo benissimo che iniziative come quella di Ostia affondano nella “pancia” di tante persone scazzate per mille motivi più che validi. Ma sappiamo anche benissimo che queste iniziative fanno leva sulla parte più meschina di quelle stesse persone. E chi lo nega è in malafede. Perché sono quelle stesse che si inchinano davanti al capoufficio e che anzi cercano fantozzianamente di ingraziarselo, che pagano la rata di Equitalia e quella del mutuo a tasso variabile zitti e mosca e che però si infastidiscono perché la domenica al mare (una giornata orribile che gli costa come minimo 50 euro tra lettini, ombrelloni, benzina, bibite e uno schifosissimo pranzo nella mensa dello stabilimento), accalcati come sardine dopo essere stati tre ore in fila sotto il solo nel traffico, su una spiaggia schifosa, con un’acqua colore pipì di topo, trasformata nella protesi del Laurentino 38 on the beach, ci sono gli ambulanti che vanno su e giù a vendere bibite.

Per non parlare di quei miserabili gestori di stabilimenti (per lo più controllati dalle mafie) che incassano quattrini a palate durante il week end e che non sopportano la “concorrenza” di qualche disgraziato che vende arancini o bibite sulla spiaggia. E allora chiamano i fascisti di Casa Pound per cacciarli (lo ha dichiarato lo stesso capetto di Casa Pound sul video).

I fascisti, da sempre, si incistano in queste situazioni, le alimentano e ci speculano.  Feccia. Badate che, mutatis mutandis,  è la stessa identica feccia che è stata utilizzata come manovalanza dalla Nato e dagli USA in Ucraina. E’ la stessa identica feccia che in America Latina è stata sempre al servizio delle multinazionali e degli USA. E’ la stessa identica feccia che viene scagliata oggi in Venezuela contro il governo Maduro. E’ la stessa feccia che ci veniva a menare davanti alle scuole quando eravamo degli studentelli sbarbatelli una quarantina di anni fa.

L’Italia, naturalmente, non fa parte della periferia dell’impero, non è l’Ucraina, non è il Venezuela, fa parte della metropoli, anche se non proprio più della “cittadella proibita”; la nostra condizione è quella ormai dei parenti poveri.  E allora la funzione di questa gent(aglia) è di alimentare proprio la guerra fra poveri, di depistare ideologicamente la gente e di essere eventualmente sempre pronta alla bisogna (non si sa mai che le cose dovessero precipitare, potrebbero sempre tornare utili…).

Questa azione di Casa Pound potrebbe anche apparire isolata, da un certo punto di vista. Ma non lo è, purtroppo, perchè, come ripeto, affonda le radici in un brodo di coltura che fa sì che simili azioni possano essere compiute impunemente.

La tematica dell’immigrazione (sulla quale tornerò molto presto) sta diventando lo specchietto per allodole per coprire le vere problematiche strutturali che peraltro sono le stesse che la determinano. E non è un caso che tutte le principali forze politiche – Lega Nord, PD e M5S –  stiano facendo a gara per cavalcarla. Una sorta di competizione a destra per dimostrare all’elettorato chi è più a destra. Siamo circondati.

In confronto la vecchia Democrazia Cristiana era un’oasi di pace, progresso, tolleranza, sviluppo e civiltà.

P.S. ai soliti rompicoglioni. Su questo giornale, come sa chi ci segue, ci occupiamo di tutto, dalla filosofia alla politica internazionale, dal Medio Oriente all’America Latina, da Putin a Trump, dall’economia alla sociologia, dal femminismo al calcio, dai fenomeni mediatici a quelli di costume, da Totti a Fusaro passando per Vasco Rossi. Quindi ci occupiamo anche dei fascisti, chiamiamoli con il loro nome, almeno quando si tratta di loro, senza finzioni. E allora, per favore, quelli che devono dirci di occuparci di problemi più importanti, si astengano dal commentare. Risparmieremo tutti tempo prezioso…

Ah, dimenticavo (tanto chi deve capire, capisce…), con questa gente non si discute, non ci si va a fare i convegni. Questa gente si combatte.

Immagine correlata

Fonte foto: Dagospia (da Google)

 

1 commento per “Feccia

  1. Alessandro
    13 Luglio 2017 at 9:46

    Non so se mi facciano più pena o ribrezzo. Si sentono protagonisti di non so quale “rivoluzione” e invece sono solo cagnolini al guinzaglio dei padroni del vapore, che lanciano loro ogni tanto qualche bocconcino per lo spettacolo della guerra tra poveri, di cui fanno parte, che mettono in scena. Della vera critica e opposizione alle elite finanziari, ai potentati economici, agli estremismi di genere, cioè delle cose serie, nelle loro posizioni e iniziative non c’è traccia. Insomma, siamo di fronte ai soliti utili idioti.
    P.s.: senza dubbio sono gli stessi di cui si è servita anche la Nato e gli USA in Ucraina, li ho visti con i miei occhi, ma, come già ho scritto in altre occasioni, ridurre Maidan a questi significa non aver capito che quel casino,nonostante tutte le intromissioni statunitensi e chi più ne ha più ne mette, nasceva anche da una vera incazzatura popolare e non fascista o parafascista. D’altronde se io ucraino fino a una dozzina di anni fa mai avrei pensato di andare a lavorare in Polonia e oggi invece ci vado in massa, giustamente m’incazzo se qualcuno dopo avermi prmesso la UE per anni poi mi dice che era tutto uno scherzo. Teniamo in considerazione che Polonia, Ungheria e Repubbliche baltiche, certamente anche con le rimesse degli emigranti, ma soprattutto con i soldi della UE si sono messi a posto, cose viste con i miei occhi. Insomma, se la UE è stata una “fregatura” per l’Italia, per altri Paesi è stato un volano di sviluppo ed è per questo che è intollerabile che facciano i finti tonti o sollevino i muri adesso che c’è da farsi carico dell’emergenza migratoria.

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