La bufala delle Femen

Sud Ouest on Twitter: "Paris : une action des Femen pour "nettoyer ...

Fonte foto: Twitter (da Google)

 

Tempo fa dedicai un articolo alle FEMEN, quelle belle ragazze che si esibiscono a seno nudo per mimare, imbrattate di scritte, flash-mob e varie proteste di piazza. Ebbene, l’articolo evidenziava, citando non solo fonti appurate, ma anche ovvietà di ragionamento, quanto le FEMEN fossero e siano effettivamente delle banali top model dei paesi dell’est, strapagate da agenzie assolutamente capitalistiche per fare soldi con servizi di stampa e affini.

Il ragionamento è d’altra parte di una semplicità disarmante. Come possono essere attiviste se sono tutte – dico TUTTE – magre, palestrate, visibilmente ritoccate chirurgicamente? Se fossero attiviste vere, mi aspetterei corpi nudi comuni, leggermente imperfetti, ovvero normali, con la pancetta e le maniglie dell’amore; mi aspetterei le belle e le meno belle, le stupende e le brutte, come in una qualsiasi società orizzontale e democratica. Ma non solo: mi aspetterei anche donne quarantenni e cinquantenni, non solo ventenni chiaramente passate attraverso un processo di casting.

Faccio presente che tutte queste cose sono state dimostrate dall’inchiesta della giornalista Daryna Chyzh, che infiltratasi nel movimento ha scoperto essere in realtà una bufala di puro marketing a scopi pubblicitari, con un giro di affari milionario. Il vero capo dell’agenzia FEMEN era in realtà, peraltro, un uomo (!!), altro che femminismo, che sceglieva direttamente le reclute come in un normalissimo format foto-televisivo; tale Victor Sviatski.

Ma, inchieste a parte, basterebbe solo uno sguardo serio e lucido a capire le cose. Se il fenomeno fosse reale e schietto, non passerebbe certo attraverso le abili mani di studi fotografici organizzatissimi e giustamente e lautamente retribuiti, parrucchieri, estetiste e altre maestranze da puro mondo dello spettacolo. Ma non solo: se queste donne combattono (giustamente, tra le varie cose) la condizione della donna oggetto, il sessismo, come mai si presentano esattamente con le forme rifatte e scolpite che vengono desiderate dal mainstream e dal più bieco e interessato immaginario maschile, con le misure tutte rigorosamente a posto, con trucco ammiccante e pose da lapdance?

Contraddizione evidente e lacerante. Eppure… Eppure lo sguardo degli imbecilli è ormai contaminato.

Ecco dunque che orde di deficientelle della sinistra rancorosa e autoreferenziale inseguono ancora queste furbette ukraine salutandole come l’avanguardia della rivoluzione, quando invece non sono altro che aspiranti Ferragni in cerca di ingaggi e copertine; per loro il seno nudo non è uno strumento di libertà hippy, ma una banale mercanzia da far fruttare.

Che dire: usciamo rapidamente – anzi, uscite, visto che io non ci sono mai stato – dalla polla putrida di questa isteria settaria e tuffiamoci nel mare aperto del popolo reale, della società reale, della civiltà nella sua lungimiranza moderna, concreta, vera, terrestre.

Le Femen per i diritti gay, aggredite a Parigi | Fanpage

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.