Gli europei rinunceranno (definitivamente) alla loro libertà?

La crisi pandemica Covid-19 ha dimostrato che l’espulsione dell’etica, della filosofia e del diritto dal dibattito pubblico, in nome d’un preteso primato della scienza, è l’anticamera del totalitarismo neoliberista. Dinanzi all’emergenza sanitaria internazionale, gli scienziati non erano concordi quindi l’establishment ha scelto su basi meramente opportunistiche chi ascoltare (es. Roberto Burioni) e chi escludere dal dibattito (es. Giulio Tarro) prediligendo gli interessi dei colossi farmaceutici. Optare per il confinamento forzato e non per dei lockdown mirati nelle zone coinvolte, alla prova dei fatti, è stata una decisione politica dettata dalla pressione dei gruppi capitalisti (es. Amazon) che, secondo lo storico Paolo Borgognone (storico anticonformista, ma con una formazione culturale molto differente da chi scrive), stanno determinando il passaggio dal capitalismo finanziario al capitalismo di quarta fase. Definizione pertinente.

Dopo aver privatizzato il sistema sanitario, con cinismo e nella totale indifferenza, i governanti europei presi dal panico della pandemia si sono rivolti al guru Neil Ferguson dell’Imperial College of London e al dottor Richard Hatchett della CEPI (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations), ex collaboratore del segretario alla Difesa USA, Donald Rumsfeld. Gli stessi giornalisti scegliendo di dare copertura mediatica ai governi demonizzando i comuni cittadini, hanno preso una decisione politica ovvero coprire gli effetti sociali del lockdown totale e dello stato d’eccezione: i super-ricchi sono diventati ancora più ricchi mentre milioni di lavoratori hanno perso reddito sprofondando nella miseria. La disoccupazione è prossima ad arrivare alle stelle. In questo caso, alcuni giornali (es. Fatto Quotidiano) hanno goduto della copertura finanziaria dell’Elite diventando, in un momento di ‘’lotta di classe dall’alto’’ (cit. Luciano Gallino), megafono delle multinazionali. Tutto il contrario di quello che un giornalista dovrebbe essere: guardiano dei cittadini contro il potere.

Molti giornalisti, solitamente critici verso il potere politico e lo stato profondo hanno deciso di non criticare i responsabili medici della catastrofe. Quando si tira in ballo la ‘’spada di Damocle’’ della salute tutti diventano restii ad avviare sacrosante battaglie per i diritti civili: trasparenza e libertà d’espressione e d’informazione. Ciononostante, l’analista Thierry Meyssan è uno dei pochi che, senza scadere nelle ‘’teorie del complotto ‘’, ha attaccato la grande industria farmaceutica:

‘’Ci difendiamo molto male da questa decadenza delle nostre società. Innanzitutto riconosciamo a noi stessi il diritto di criticare i responsabili politici, ma, curiosamente, non i medici. Secondariamente, perseguiamo in giustizia i medici quando un paziente muore ¬– pur non congratulandoci con loro quando riescono a salvarlo – ma chiudiamo gli occhi su quanto sono corrotti dall’industria farmaceutica. Eppure non è un segreto: l’industria farmaceutica ha a disposizione il più elevato budget in assoluto per fare lobbying e, nei Paesi sviluppati, dispone anche di una gigantesca e capillare rete di lobbysti che raggiungono ogni medico: i cosiddetti informatori scientifici del farmaco [sorta di rappresentanti di medicinali]. [3] Dopo decenni di simili maneggi, le professioni sanitarie hanno smarrito il significato del proprio mestiere.

Alcuni uomini politici proteggono il proprio Paese, altri no. Alcuni medici curano i propri pazienti, altri no’’ 1

I medici cubani, in Lombardia, hanno curato malati; Burioni e la ‘’cricca’’ privata del San Raffaele no. La verità – al di là degli appelli al primato della scienza – non è mai a-politica ed al di sopra della conflittualità sociale. In Francia le contraddizioni sono ancora più evidenti:

‘’Il professor Didier Raoult cura con successo alcune malattie infettive. È la ragione per cui ha potuto costruire un proprio istituto di punta a Marsiglia. La professoressa Karine Lacombe lavora per Gilead Science, per questa ragione è stata messa a capo del servizio malattie infettive dell’Ospedale Saint-Antoine di Parigi. Gilead Science è l’industria farmaceutica, un tempo diretta da Donald Rumsfeld – sì, proprio lui ¬–che produce i farmaci più costosi, e spesso meno efficaci, al mondo ’’ (Ibidem)

Alcuni politici, giornalisti e militari vengono manovrati da gruppi di potere chiamati dai giornalisti investigativi governo occulto, complesso militar-industriale e stato profondo. E’ sbagliato credere che i medici siano esenti da queste manovre, tutt’altro. Gli ospedali francesi – osserva Meyssan – dispongono di un budget altamente superiore rispetto agli altri paesi occidentali, ma i risultati sono mediocri. Il capitalismo non è in grado di garantire il diritto alla salute.

La stampa che tratta di medicina è poco scientifica come ha denunciato il fisico marxista Alan Sokal mentre in Italia i grandi media hanno partecipato ad una campagna di diffamazione nei confronti dell’allievo di Sabin, il virologo Giulio Tarro. Il reporter Fulvio Grimaldi, con un libro ricco di documenti Cambiare il mondo con un virus. Geopolitica di un’infezione, ha contestato alla base la corruzione del ‘’giornalismo di regime’’ e della scienza medica ufficiale che, secondo Grimaldi, ha ben poco di scientifico. Gli allievi di Tarro e Raoult curano malati, i seguaci di Burioni, Crisanti e Lacombe organizzano la sperimentazione dei farmaci per conto di organizzazioni (come abbiamo visto) private.

Inchieste giornalistiche, svolte da reporter indipendenti, indicano chiaramente che l’infezione potrebbe aver avuto inizio negli Stati Uniti. Un ‘’virus statunitense’’ (rovesciando il linguaggio razzista di Trump) con una ricaduta – come nota Grimaldi – geopolitica. Gli stessi centri di potere che hanno premuto per il congelamento della vita sociale ed in confinamento forzato, spingono per la demonizzazione mediatica della Repubblica Popolare Cinese. Il professor Michel Chossudovsky, consulente di diversi governi terzomondisti (es. Cuba), partendo da un evento particolare accusa queste istituzioni finanziarie private che intossicano l’informazione:

‘’Un’altra cosa importante è che a ottobre, il 18 ottobre, la Gates Foundation insieme al World Economic Forum e in collaborazione con la Johns Hopkins School of Public Health (ma era una componente molto specifica della School of Public Health, era la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. Si può facilmente verificare che la Johns Hopkins School of Public Health è collegata a Wall Street) organizzano una simulazione di una pandemia di coronavirus.

Si chiamava Event 201.

Quella simulazione ha visto la partecipazione di persone provenienti principalmente da istituzioni finanziarie private, dirigenti aziendali, fondazioni, Big Pharma, CIA; c’era anche un rappresentante del CDC, ma non c’erano funzionari sanitari per conto dei governi nazionali o l’OMS.

Era essenzialmente una simulazione che includeva un certo numero di fattori, incluso il crollo dei mercati azionari, l’estensione del virus a qualcosa come 65 milioni di persone e così via’’ 2

L’economia reale boccheggia, masse di ipocondriaci costruiti dai media e dai ‘’virologi di regime’’ nei prossimi mesi potrebbero diventare il piede di porco dell’Elite contro le nuove povertà. La catastrofe ‘’pandemica’’ ci porterà all’interno d’una globalizzazione modificata, un capitalismo egemonizzato dall’estrema destra finanziaria e militare ancora più aggressivo. La sinistra, impotente davanti le lusinghe di tecnocrati come Bill Gates, è diventata nemica dei gruppi sociali storicamente rappresentati dai partiti socialista e comunista. La classe operaia si ritrova paralizzata dai suoi stessi dirigenti sindacali, un tempo definiti da Lenin ‘’aristocrazie operaie’’ oggi agenti diretti dell’establishment capitalista. Il diritto di sciopero è stato sospeso, ma la Confindustria (senza una reale opposizione) ha continuato a licenziare.

Nel mondo dopo la pandemia l’Europa non sarà più una grande potenza, ma soltanto una appendice neocoloniale dell’imperialismo anglo-statunitense. La Nato pianificherà nuove guerre e le nazioni esterne al mondo globalizzato sperimenteranno nuove forme di Resistenza che gli attivisti europei, con spocchia accademica, bolleranno in quanto ‘’populiste’’ o ‘’islamiche’’. L’Elite europea, bruciando le Costituzioni antifasciste, nega un futuro ai propri figli.

 

https://www.voltairenet.org/article210041.html

 

http://diegosiragusa.blogspot.com/2020/04/chi-ha-diffuso-il-virus-intervista-col.html

Scioperi sospesi a causa del coronavirus, vietato incrociare le ...

 

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