L’impero del male

L’espressione fu coniata da Reagan e ripresa poi da Bush figlio; per essere sviluppata da Trump, sino alla applicazione pratica più estesa e più estrema. E stava ad indicare, in una specie di osceno miscuglio tra politica e morale, i paesi che di volta in volta l’Amministrazione individuava come nemici: Unione Sovietica, Russia ( dopo la parentesi eltsiniana), Cina ( in misura proporzionale alla crescita della sua potenza), Corea del Nord, Iran ( sempre), Irak ( dal 1990 al 2003), Cuba, Venezuela.

Non siamo al Male assoluto, ma all’infinita volontà e capacità di nuocere. E’ L’Iraq che dispone di strumenti di distruzione di massa e intende usarli; è l’Iran che semina distruzione e terrore in tutto il Medio Oriente e vuole distruggere Israele. E’ la Russia le cui interferenze minano alla base le democrazie occidentali e che, alla minima occasione, è pronta ad azzannarci alla gola. E’ la Cina subdolamente intenta al dominio del mondo e che sta infiltrando il nostro mondo con tutti i mezzi possibili. E’ un’ambizione, spesso del tutto irrazionale, almeno alla luce dei rapporti di forza e degli stessi propri interessi, ma comunque  sostenuta da una malvagità congenita; e sullo sfondo di scenari potenzialmente catastrofici.

E mi fermo qui. Perché un mondo in cui l’Avversario di turno è, sempre, onnipotente, cattivissimo e irrazionale non esiste. Se non nella fantasia malata di chi ce lo propone. E  chi ce lo propone è impervio ad ogni critica e non accetta alcuna discussione.

Pure gli imperi del male esistono. E non si misurano solo nelle loro azioni e per il numero delle loro vittime. O nella  intrinseca malvagità che “vi sta dietro”. Perché a prevalere, nella grande maggioranza dei casi, è la pura e semplice stupidità; la sordità intellettuale e morale che ci impedisce di misurarci con le tragedie del mondo e di capire cos’è bene e cos’è male cos’è giusto e cos’e sbagliato.

Questo per dire che ai tempi del coronavirus l’impero del male sono proprio gli Stati Uniti di Trump.

E valgano, al riguardo, le loro ultime prese di posizione del Nostro e dei suoi collaboratori.

Partiamo da un fatto specifico; perché in sé vergognoso e perché illumina il quadro generale.

Il fatto specifico è : che il popolo iraniano, colpito prima da sanzioni pesantissime e poi dalla pandemia è allo stremo;  che il suo governo ha chiesto 5 miliardi di dollari al Fmi per far fronte all’emergenza sanitaria; che gli Usa hanno posto il veto a questa richiesta, introducendo nuove sanzioni; che una serie di paesi hanno chiesto a Washington di ripensarci; che, in questo senso, il presidente Rouhani ha rivolto un appello al popolo americano; e che questo appello sia stato respinto, con la seguente motivazione :”il virus killer viene da Wuhan e l’Iran è il suo complice” ( dichiarazione di Mike Pompeo).

Eccolo l’impero del male spiegato al popolo. Il virus è killer perché, magari intenzionalmente, partorito dalla Cina; e il successivo passaggio/ diffusione in Iran è la conferma della presenza di un disegno incomprensibile ai più e perciò stesso infernale.

Il bello è, però, che, appena arrivato negli Stati uniti questo virus si ammoscia dando luogo a una semplice malattia, prima inesistente, poi di ambito minimale, poi destinata a scomparire, infine una delle tante ( muore più gente per incidenti automobilistici, lo stesso argomento utilizzato a suo tempo dai terroristi nostrani per ridimensionare la portata delle loro azioni terroristiche…).

In questo ragionamento, la cura ( leggi le misure adottate in tutta Europa per frenare il contagio ) è ritenuta peggiore dello stesso contagio; il che significa l’adozione di un bazooka ( leggi di più di mille miliardi di dollari per sostenere imprese e redditi delle persone) e di un temperino per combattere la malattia e per rafforzare il sistema sanitario pubblico oggi del tutto impari alla bisogna.

Una visione e una narrazione che passano per un uso sfacciato della menzogna e della reticenza: trentaseimila contagiati secondo i dati ufficiali, venticinquemila per il solo stato di New York, secondo il governatore Cuomo.

Siamo al più cinico “carta vince carta perde”; praticato non dal truffatore di strada ma dall’uomo più potente del  mondo. E in nome delle esigenze dell’economia contrapposte ai diritti delle persone. Se si riuscirà  a fare scomparire l’entità del contagio avranno vinto Trump e Wall street.  Ma se questo dovesse, come è più che probabile, assumere proporzioni tali da travolgere l’intero popolo amer;icano e lo stesso futuro del mondo, la colpa sarà del nemico esterno, imperi del male, migranti, democratici, il mondo intero e altri ancora.

Quanto basta e avanza per qualificare l’America di Trump come impero del male; e, perché no, per qualificare il prossimo appuntamento di novembre come vero e proprio giudizio di Dio.

Donald Trump Proposes Two Illegal Responses to Flag Burning

 

 

 

 

 

 

2 commenti per “L’impero del male

  1. giovanni
    29 marzo 2020 at 19:55

    Come e sorto lo stato israeliano per un etnia senza patria e senza bandiera,deve instaurarsi anche uno stato per i nativi americani ,quella popolazione massacrata con estrema malvagità. Gli stati uniti si sono macchiati di orrendi genocidi e pochi ne parlano.

  2. ndr60
    1 aprile 2020 at 10:33

    Non sorprende che sia stato Reagan a coniare l’espressione “Impero del Male”, visto che è morto di Alzheimer. Sorprendentemente (ma forse no) è morta dello stesso male quell’altra, che diceva che “La società non esiste, esistono solo gli individui”.
    Non è che ‘sto liberismo economico è solo un prodotto della demenza collettiva?

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