Lo “stato profondo” contro la Repubblica, all’ombra del coronavirus

L’emergenza sanitaria Covid-19 non ha portato soltanto al blocco necessario (sottolineo, necessario) delle attività produttive, ma si sta rivelando un pretesto per le Elite intente a realizzare una nuova Architettura di Potere. Lo stato profondo italiano, invece di mettere socialmente al sicuro i cittadini (es. redditi sociali da quarantena, blocco degli affitti, prezzo equosolidale dei beni di prima necessità), ha mobilitato un apparato poliziesco che, sotto i nostri occhi, smantella la Costituzione democratica. Gran parte dei contagi avvengono all’interno della aziende, per non parlare dei call center, laboratori di una moderna schiavitù. Ed è proprio lì che bisogna(va) intervenire. Contro chi è rivolto lo stato, non più d’emergenza sanitaria, ma d’eccezione? Le immagini che, in modo inopinabile, documentano abusi di potere da parte di carabinieri e polizia, coinvolgono cittadini inermi, migranti e attivisti democratici. Il giornalista Fulvio Grimaldi è stato uno dei primi a denunciare l’incostituzionalità dei decreti governativi:

“Da un regime che oggi vede gli istinti belluini di gendarmi di varia natura, grazie all’arbitrio concessogli dai decreti del caudillino, scatenati contro vecchietti in panchina, ragazzini isolati su spiagge vuote e sconfinate, ragazzine cicliste, runner solitari nei boschi, signore che cercano fuori paese un farmaco introvabile, si passerebbe ad altri soggetti che delinquono. Tutti, per una volta, dagli immacolati colletti bianchi, con cravatta e pochette. E se il criterio punitivo precedente era di 3000 euro per una camminatrice di bosco con pensione sociale di 500 euro, quello nuovo sarà delle stesse proporzioni rispetto a un reddito lievemente diverso. Il che, tuttavia, non smorzerà l’urlo di cui sopra: In galera!!!’’ 1

L’Articolo 21 della Costituzione italiana, per Giuseppe Conte ed i suoi sostenitori, pare carta straccia. Incarcerazioni, pestaggi, multe salatissime ed immotivate verso persone che, da mesi, non percepiscono alcun reddito, spesso strangolate da affitti esorbitanti. Domanda: come mai lo stato profondo non ha mai provato, monitorando il territorio, a strangolare la malavita organizzata (Cosa Nostra, ‘ndrangheta, camorra, ecc …) vero e proprio ‘’stato nello stato’’ che, proprio grazie all’economia neoliberista, s’impone in quanto padre-padrone al sottoproletariato depoliticizzato? Il Covid-19 è diventato un virus politico che ha decretato il ‘’crack’’ della sanità monopolizzata da, più o meno oscuri, lobbisti privati. Il governo Conte bis ha grandi responsabilità: pur di salvare la sanità privata e la Confindustria ha colpevolizzato i cittadini schiacciandoli con una inopportuna retorica paternalistica. Chi colpevolizza le persone comuni, i semplici cittadini, offre (sempre) una scappatoia ai veri responsabili della catastrofe.

La stretta nei confronti dell’informazione indipendente è preoccupante. L’Avvocatura dello Stato ha depositato alla Consulta una memoria riguardante la legittimità costituzionale delle norme che prevedono la pena detentiva per i giornalisti condannati per diffamazione con l’aggravante del mezzo della stampa e dell’attribuzione di fatto determinato. Le norme imputate e sulle quali il governo preferisce tacere, sono due: ‘‘l’articolo 595 del codice penale del 1930, che al terzo comma prevede una pena massima di tre anni (o la multa fino a 50mila euro) per il reato di diffamazione a mezzo stampa e l’articolo 13 della legge sulla stampa del 1948 che prevede il carcere fino a sei anni (più la multa fino a 50mila euro) se lo stesso reato è aggravato dall’attribuzione di fatto determinato. Norme vecchie di 90 e 72 anni ma ancora vigenti’’ 2. Si insiste sul carcere ai giornalisti, per il giornale online La voce Delle Voci ‘’è peggio del fascismo’’.

Chi detta la linea? Potenze imperialiste, a cui Conte, PD e M5S hanno dato carta bianca (con Lega e Fratelli d’Italia che fingono di fare opposizione). Giulietto Chiesa, due giorni prima di lasciarci, ha puntato il dito contro la lobby israeliana, con l’anticonformismo che l’ha sempre contraddistinto:

‘’È LA REPUBBLICA DI ISRAELE
Tra non molto, Tel Aviv dirigerà direttamente tutti i mass media italiani. E anche le diverse squadre di tribunali “fakt cheking”, contro le “fake news” (traduzione italiana: fandonie), che impediscono alla Scienza di trionfare. Così si costruisce il “pensiero unico”. È lo “Stato di diritto” (e di rovescio), bellezza! Che ci vuoi fare?
Così si risolve l’intoppo dell’articolo 21 della Costituzione Italiana che dice che “tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto, e ogni altro mezzo di diffusione”. Certo: questo diritto ce lo abbiamo tutti, e ce lo teniamo ben caro nel cassetto del comodino da notte. Resta il piccolo problema del “dove” potremo “manifestarlo”, visto che tutti gli spazi sono già occupati da tempo. Oggi un po’ più di ieri’’

Conte ha un canale diplomatico privilegiato con Netanyahu? Di certo, lo stato profondo ha una vera e propria mania per il controllo sociale; ha compromesso l’informazione indipendente aizzando l’ “opinione pubblica” contro gli attivisti pro-Costituzione. Uno stranissimo Effetto Lucifero; compattando l’opinione pubblica, il governo ha marchiato in quanto ‘’untori’’ sindacalisti, attivisti di sinistra, antimperialisti e giornalisti non allineati. Il Fatto Quotidiano è il megafono del ‘’nuovo’’ neoliberismo autoritario. Chi contesta la costituzionalità dei decreti (mi riferisco alle limitazioni delle libertà personali), da oltre due mesi viene stigmatizzato come ‘’nemico del popolo ‘’ dai volenterosi sostenitori del Conte bis. Opinionisti prezzolati hanno, volutamente, confuso la libertà di circolazione (es. spostamenti per ragioni ludiche) con la libertà personale (es. attività fisica senza assembramento; coltivare hobby ed affetti) inviolabile nel dettato dei Padri Costituenti. Il ‘’giornalismo di regime’’, Travaglio in testa, ha un ruolo centrale nel coprire le manovre geopolitiche dell’esecutivo e l’abdicazione del M5S, ormai un ‘’cavallo di Troia’’ dell’imperialismo euro-atlantico.

Dove ci porterà la crisi pandemica Covid-19? L’economista Michel Chossudovsky ha analizzato le ripercussioni della sua gestione neoliberista, sull’economia reale:

‘’Ora, non sto dicendo che il coronavirus non sia un problema di salute. Lo è davvero.

Ma ciò che più mi preoccupa sono tutti i milioni di persone che hanno perso il lavoro a causa del coronavirus, per non parlare di coloro che hanno perso i loro risparmi di una vita in borsa. Pensa a tutti gli investitori più piccoli che mettono i loro soldi con il loro broker e così via, e cosa succede? Perdono tutto quando il mercato crolla. Ora, questo, ovviamente, è un problema e ha anche implicazioni per la salute. Alcune persone si suicidano quando perdono i loro risparmi. Ma questo è semplicemente considerato parte di un meccanismo di mercato.

In realtà non fa parte di un meccanismo di mercato. Fa parte di un processo di manipolazione attraverso sofisticati strumenti speculativi come la vendita allo scoperto. Lo sappiamo. E se hai il presentimento che il presidente Trump sta per attuare un divieto di viaggi transatlantici verso l’Unione europea, immediatamente coloro che ne hanno sentore possono speculare sul crollo delle azioni delle compagnie aeree. È molto facile. Effettuano una scommessa e se scende, fanno soldi.

È qui che, naturalmente, questi potenti interessi, finanzieri e hedge fund aziendali stanno facendo un’enorme quantità di denaro’’ 3

Nessuno mette in dubbio la pericolosità del Covid-19, ma all’ombra della pandemia l’estrema destra finanziaria sta preparando una guerra commerciale sulla pelle dei lavoratori (piccoli produttori e classe operaia). La finanza speculativa, legata al partito anglosassone dell’Elite, ne uscirà vincitrice. Il governo Conte bis, debole dinanzi al partito statunitense (militare) ed al partito tedesco (commerciale), spera di proteggersi alleandosi col partito israeliano (intelligence) svendendo l’indipendenza del paese ai ‘’migliori’’ offerenti: Trump e Netanyahu. I ‘’modelli’’ capitalisti sono due: capitalismo caserma e capitalismo casinò. Entrambe le scelte sono peggiori.

 

https://fulviogrimaldi.blogspot.com/2020/04/impadronirsi-della-fase-tre-in-galera.html

 

http://www.lavocedellevoci.it/2020/04/18/peggio-del-fascismo-il-governo-insiste-sul-carcere-per-i-giornalisti/

 

http://diegosiragusa.blogspot.com/2020/04/chi-ha-diffuso-il-virus-intervista-col.html

Cos'è la libertà di stampa? L'articolo 21 della Costituzione

Fonte foto: Money.it (da Google)

 

3 commenti per “Lo “stato profondo” contro la Repubblica, all’ombra del coronavirus

  1. giulio larosa
    28 Aprile 2020 at 13:26

    rispetto a come era prima non c’e’ alcuna differenza solo adesso israele e’ presente in maniera esplicita mentre prima lo faceva per interposta persona.

  2. C. messina
    28 Aprile 2020 at 13:33

    Sei un mito Zecchinelli. Bravo.
    La sinistra si è rivelata l’avanguardia del sionismo, vergognosa, d’altra parte non c’è nulla. Non mi fido più da decenni della sinistra. Ci vorrebbe un partito antimperialista sul modello di Chavez o nasser Al Sissi ma nulla, Haftar intanto, grazie a Dio, ha preso tutta la Libia contro i terroristi messi da su da francesi, inglesi, israeliani.
    Ancora devoti ricordi al vero Compagno antimperialista Giulietto Chiesa

  3. alex
    30 Aprile 2020 at 13:33

    Il virus ha infettato, speriamo non irrimediabilmente, anche la democrazia e non ci sono vaccini di sorta validi ex tunc, fatto salvo una sanificazione totale a tutti i livelli, se e quando la volontà dei cittadini verrà ripristinata e sarà evidente il bilancio economico-sociale, del quale risponderanno politicamente e patrimonialmente i rappresentanti eletti e nominati
    Il tutto per giustificare un governo di salute nazionale che, in principio, doveva gestire l’ordinaria amministrazione , ora dotato di poteri straordinari, partorito dai partiti e i loro rappresenti, sfiduciati dal popolo italiano che, comunque dimostrerà il suo senso civico e di sopravvivenza , rispettoso delle norme cogenti, sperando che, nessuno dei partiti politici o loro rappresentanti istituzionali, se ne attribuirà la paternità a fini elettorali, di potere, di retorica unitaria-nazional-popolare una volta terminata la limitazione della sovranità democratica costituzionalmente protetta
    Cari cittadini, dell’attuale crisi delle istituzioni repubblicane e del loro calo di credibilità sono responsabili i protagonisti politico-istituzionali, gli stessi che hanno celebrato il 25 aprile
    Ci si chiede cosa racconteranno i libri di storia di questo “medioevo” della nostra repubblica che ha visto governi stravolgere completamente la politica e mortificare la volontà popolare , se la storia la fanno i vincitori speriamo almeno che non lo saranno gli attuali nostri governanti

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