Molestie sessuali e nuove sicurezze

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Foto: ahoranoticias.cl (da Google)

 

Sono finiti i tempi in cui ci si incontrava e, magari complice uno sguardo, si finiva a letto con reciproca soddisfazione. A pensarci bene, contesti del genere rappresentano ormai una sorta di preistoria dell’erotismo. In quello sguardo complice, in quei silenzi carichi di senso inespresso e inesprimibile, in realtà, risiedevano tante ambiguità (troppe) che, davvero, non possono essere sopportate da una coscienza integra, cristallina, civile e desiderosa di non mancare di rispetto alla dignità altrui – in modo particolare a quella femminile, tante volte turbata.

Viste le denunce per molestie sessuali che continuano ad arrivare, del resto, a volte anche a distanza di decenni, sarebbe il caso da parte degli uomini, ove si volesse godere di un rapporto sessuale e tale desiderio risultasse tanto impellente da non poter essere evitato, di seguire una rigida procedura che è la seguente.
Intanto, è assolutamente indispensabile essere certi del consenso della donna. Per poter vantare il possesso incontestabile di quest’ultimo, l’assenso dovrà essere espresso in maniera netta ed inequivocabile, sia in forma orale che scritta. È noto a tutti, infatti, che verba volant, scripta manent: chi garantisce che, al momento di un rapporto, una donna si conceda per una qualsiasi ragione (trasporto sentimentale, benefici materiali, attrazione fisica, lunga astinenza) non possa poi ritornare sui suoi passi e, anche a distanza di tempo, trascinare il malcapitato in tribunale?

È assolutamente necessario che nel documento presentato al notaio siano presenti, oltre alla dichiarazione di consenso al rapporto sessuale (non occorre specificare con quanto entusiasmo il consenso si dia), l’esplicita e dettagliata indicazione delle situazioni erotiche che si prevede possano essere sviluppate nell’ambito del rapporto medesimo. Si consiglia di non tralasciare questa parte del documento, poiché se si fosse superficiali su questo punto, si andrebbe incontro alla spiacevole situazione di donne che denunciano il fatto di aver dovuto sottostare a richieste (magari minacciose) “tese” all’ottenimento di prestazioni eccedenti l’ambito a cui esse si erano dette disponibili.

Bisogna ricordarsi inoltre, onde evitare dimenticanze, di depositare il consenso (meglio se il giorno stesso) presso il proprio notaio di fiducia. A dirla tutta, ancor meglio sarebbe far firmare la partner stessa davanti al notaio. Questo per evitare la non improbabile possibilità che la donna possa poi dichiarare di aver subito minacce volte ad estorcerle la firma. Perfetto sarebbe che il notaio (meglio se donna) potesse assistere all’atto, in modo da evitare possibili complicazioni nate dal rapporto medesimo, imprevedibili alla vigilia ma sempre in agguato.
Si tenga ben presente che potrebbero essere in breve tempo perseguibili anche erezioni non dichiarate, né permesse da un esplicito consenso. Si consiglia, di conseguenza, in caso di un’eccitazione non legittima, di darsi opportuni colpi violenti sui ehm… punti giusti al fine di evitare ciò che è oggettivamente criminale.

Quando tutto questo sarà stato finalmente espletato, ebbene, si potrà finalmente fare l’amore! Ah, la bellezza dell’amore sicuro! Abbandonarsi con fiducia ad un altro essere umano che ci ama: non c’è cosa più bella a questo mondo!

 

 

24 commenti per “Molestie sessuali e nuove sicurezze

  1. Alessandro
    11 febbraio 2018 at 23:05

    Divertente, ma consiglio ovviamente impraticabile 🙂
    Ero bambino e ragazzino negli anni Settanta e Ottanta, però osservavo e devo dire che ho una certa nostalgia di quei tempi, perchè erano sostanzialmente immuni da questa isteria collettiva che imperversa almeno da una decina d’anni in maniera continua. Il femminismo non aveva preso ancora il controllo dell’etosfera e aveva anche un’impronta più libertaria, perchè in qualche modo si ricollegava alla contestazione sessantottina che spingeva verso la liberazione della sessualità.
    Oggi lo scenario è completamente mutato.Ci ricordiamo tutti la retorica sul “corpo delle donne”. Lì è iniziato il punto di non ritorno, la deriva moralista e ora securitaria. E’ evidente che si vuole evitare quanto più possibile il rapporto intimo tra i due sessi.
    Chi ne è il regista e perchè opera in questi termini. La risposta è semplice: il femminismo misandrico-moralista. Questo femminismo ha seri problemi a relazionarsi in maniera sana con la sessualità e ritiene che sia il vero campo di battaglia contro l’uomo. Rendere ancora più difficile l’accesso alla sessualità significa poter avere ancor più controllo nei confronti del nemico. D’altronde è una battaglia che si sta portando avanti anche nei confronti del sesso “mercenario” da tempo, e ora è arrivato il turno di quello “free”.
    “L’emergenza” si spiega in questi termini, anche se si cela dietro la solita retorica “progressista”, buoni per ingannare gli allocchi.

    • gino
      12 febbraio 2018 at 10:42

      chi è il regista? una tutto sommato piccola conventicola di lesbiche americane che hanno preso il potere nelle università e ora producono la morale per il mondo intero.
      ma sono sicuro che la Natura reagirà e purtroppo lo farà in modo drastico: verrà un “mazzulatore”

      • Alessandro
        12 febbraio 2018 at 12:45

        In origine era probabilmente così, io non ho fatto ricerche in merito, ma il luogo di nascita ritengo anch’io siano gli USA senza dubbio.
        Di sicuro oggi è una lobby potentissima che sostanzialmente detta legge in Occidente su molte tematiche. Limitatamente all’Italia e’ incistata un po’ in tutti i partiti politici, ma in modo particolare nell’area di centro-sinistra. Basta leggere anche il punto 12 del programma di Potere al Popolo per rendersi conto che è un copia incolla di ciò che le correnti di siffatto femminismo propagandano sui media tradizionali e sul WEB. Gli altri partiti di quell’aera li conosciamo. Abbiamo anche visto che esponenti magari un po’ eterodosse vengono ingaggiate anche dalla destra. I 5S sono forse l’area a oggi meno colonizzata, ma mi aspetto un vero e proprio assalto al fortino nella improbabile eventualità che ricoprano incarichi di governo.
        Con questo non voglio dire che queste persone-movimenti abbiano sottoscritto chissà quale accordo tra loro, ma semplicemente che hanno delle relazioni e che convergono su tanti aspetti. Una rete che da Washington, si sposta a Bruxelles e che conta tantissime ramificazioni nazionali e territoriali.
        Ovviamente il mio è puro complottismo, sia chiaro 🙂 🙂

  2. Rino DV
    12 febbraio 2018 at 10:27

    Linko qui la liberatoria prodotta da uomini di U3000 molti anni fa.
    http://www.uomini3000.it/img/consenso%20alla%20relazione%20sessuale.pdf
    .
    Però era intesa come semplice scrittura privata. Senza notaio.
    Ma, come dici, chi potrebbe negare che la sottoscrizione stessa sia stata
    estorta con minacce?
    .
    Meglio il notaio,
    ,
    Però, in effetti, potrebbe aver firmato sotto minacce pure dal notaio
    .
    Ah, perché non siamo nati senza ormoni?

  3. gino
    12 febbraio 2018 at 10:59

    siccome gli approcci sono imprevedibili a priori e per evitare ogni tipo di accusa, dovremo tutti avere un PERSONAL-NOTAIO che ci segue sempre e ovunque. io a casa già gli ho costruito una cuccia come per il cane.

    vogliono distruggere l’eterosessualità.
    il 99.7% dei comportamenti, anche fisici, che definiscono molestie sono assolutamente sani, normali e Naturali rituali di approccio. presso gli indios sono usati normalmente.

    è in atto un sovvertimento dell’ordine giuridico democratico perchè si sta delegando la sussistenza di un reato alla “sensazione” della presunta vittima (e non a condizioni oggettive) e perchè si inverte l’onere della prova.
    queste cose si chiamano EVERSIONE. e andrebbero sanzionate con l’ergastolo.
    e siccome chi le sponsorizza è suprematista (rosa) direi che è eversione di estrema destra. e quindi il loro movimento io lo chiamo ORDINE ROSA.
    (il prossimo sarà “ordine arcobaleno”, datemi retta… io ordine rosa l’avevo previsto già 40 anni fa).

    chi è sinceramente di sinistra deve avere il coraggio di tagliare di netto con sta roba, superare qualsiasi “amore” per vecchi cavalli di battaglia ideologici che oggi solo uno schizoide considererebbe attinenti alla realtà

  4. Ludwig
    12 febbraio 2018 at 11:02

    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=215682332341544&id=100016993354168

    Complimenti articolo molto interessante. Seguirò il vostro consiglio. Mi sono permesso di commentarlo su facebook

  5. Antonio Martone
    12 febbraio 2018 at 11:52

    Cari amici e compagni, sono lieto di vedere tanti commenti (di cui vi ringrazio di cuore) ma sono ancora più lieto, tuttavia, di verificare che, anche su questo punto, una nuova coscienza politica sta nascendo. La speranza è che non sia troppo tardi e che non rimaniamo schiacciati da un tempo storico ottuso e fanatico che è interamente contro di noi… Un caro saluto a tutti

  6. Frà
    12 febbraio 2018 at 14:18
    • gino
      12 febbraio 2018 at 18:06

      il maiale è una specie dignitosa come tutte le altre, questa è un’orribile discriminazione :))

  7. ARMANDO
    12 febbraio 2018 at 15:13

    INutile dire che i commenti mi trovano in sintonia. Aggiungo solo che il femminismo misandrico detta la morale, è anche perchè non ha trovato alcuna opposizione da parte maschile, ma solo consensi più o meno entusiasti, o pietosi silenzi pubblici accompagnati da vigliacchette lamentele private. Quanto agli esiti, è chiaro che si tratta della fine della sessualità, la quale necessita di un quid di mistero,di gioco a nascondino, di trasgressione. A questo proposito, secondo me è necessario anche uscire dall’equivoco di una sessualità totalmente “liberata” e “naturale”. Il desiderio si nutre anche di psichicità, non solo di fisicità. Se normare rigidamente il sesso (si parla sempre, ovviamente, di quello fra adulti perchè quando si ha a che fare con minori tutto cambia) con interdetti, divieti moralistici, proibizioni sancite per legge ecc. ecc. , lo inibisce, anche “il mettere tutto in piazza” , appassisce, alla fine, il desiderio. Vivere ad esempio in nudità (a parte, spesso, il fattore estetico), non credo affatto sarebbe di stimolo, così come pensare a rapporti totalmente “semplificati”., del tipo “mi piaci, ti piaccio? andiamo a letto”. Voglio dire insomma che l’incertezza dell’esito, il vedo non vedo, il dire non dire, il no che sapientemente decodificato significa si, il ritrarsi facendo capire che insistendo si potrebbe mutare idea, sono parti essenziali del gioco, ciò che “alluzza”, stimola,fa crescere il desiderio nella zona dell’incertezza, della sospensione, dell’attesa. E’ dunque la “zona grigia” ad essere fondamentale. Una zona che non può e non deve essere normata, esplicitata, ma lasciata alla libertà ed anche alla consapevolezza reciproca del gioco a cui stiamo giocando. Tutto ciò è stato distrutto dall’idiota esigenza di illuminare sempre tutto. Come se non sapessimo che troppa luce acceca, come il buio. Non per caso si dice “luce acciecante”. Da questo punto di vista gli antichi capivano molto meglio di noi moderni la natura umana (maschile e femminile), ed erano più saggi, e realistici.

  8. Alessandro
    13 febbraio 2018 at 15:39

    A proposito di lobby: quando un istituto di statistica si trasforma nel sondaggista sotto casa per tirare l’acqua al solito mulino.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/13/istat-oltre-il-43-delle-donne-italiane-ha-subito-molestie-sessuali-l89-sul-posto-di-lavoro/4157080/

    Da notare come questa volta l’Istat in maniera più accorta proponga una “statistica” anche relativamente agli uomini molestati, di cui non si fa però alcuna menzione nel titolo. Secondo la “statistica” i molestatori sarebbero tutti o quasi uomini, anche quando molestano altri uomini, le donne l’eccezione che conferma la regola.
    E siccome stiamo parlando di numeri altissimi, ne consegue o che gli uomini italiani siano tutti o quasi dei molestatori sessuali o che è il concetto stesso di molestia sessuale che andrebbe ben definito prima di procedere con questi sondaggi, perchè parrebbe che anche una semplice avance o un complimento mal interpretato ricada nella categoria.
    Personalmente ho subito molestie psicologiche nella mia vita, bullismo psicologico-mobbing,sia da uomini che da donne,e credo che in misura diversa sia un’esperienza toccata a tutti, ma mai di natura sessuale. Si vede che sono stato molto fortunato oppure che la mia idea di molestia non corrisponde a quella dell’ISTAT.

    • gino
      13 febbraio 2018 at 16:39

      sai qual’è il problema? è che, oltre a non esistere descrizioni inequivocabili delle fattispecie, le stesse fattispecie sono percepite diversamente a seconda che il soggetto sia uomo o donna.
      cioè, lo stesso FATTO da una donna viene percepito come molestia, da un uomo no.
      lo stesso fatto a una donna dà fastidio, a un uomo fa piacere o manco lo calcola considerandolo una sciocchezza o una bambinata.
      questo perchè le donne, nella nostra cultura, sono allevate da quando nascono a considerare negativamente ogni cosa legata al sesso. noi uomini un po’ meno.

      io non so quanti anni avete e qual’è la vostra estrazione sociale… ma io, nato nella periferia romana anni 60 e di origini sudiste, ho ricevuto decine di molestie sessuali da donne, a ogni età, in ogni ambiente e di ogni tipo, fisiche e verbali. e non sono particolarmente bello.

  9. Alessandro
    14 febbraio 2018 at 16:13

    Ecco, per esempio, a cosa serve il sondaggio dell’ISTAT:

    https://www.orizzontescuola.it/molestie-sessuali-ricatti-sul-lavoro-miur-dati-istat-richiedono-azioni-prevenzione-contrasto/

    Crei l’allarme sociale e poi intervieni nelle scuole, dove tra l’altro la grande maggioranza del corpo docente è femminile. Ovviamente lo fanno per combattere gli stereotipi di genere, coloro che, attraverso i loro discorsi, ti fanno capire che la violenza è maschile, che gli uomini sono sempre dei privilegiati,ecc., ecc.. Se non fosse una cosa seria ci sarebbe da ridere.

  10. Rino DV
    14 febbraio 2018 at 20:13

    Dici benissimo Gino.
    Gli UU percepiscono come gradito ciò che alle FF risulta sgradevole.
    E’ ovvio che su queste basi la molestia avrà una sola direzione.
    .
    Sembra che non ci sia soluzione: gli UU non sono molestabili.
    Invece la soluzione c’è, ma è paradossale.
    .
    La mia proposta di lettura è questa: è molesto agli UU proprio ciò che a loro piace.
    Nuoce agli UU proprio ciò che essi gradiscono. Ossia: il fatto che la gradiscano non rende la molestia meno molesta nel senso di dannosa. Anzi.
    Esattamente quel che accade ai tossicodipendenti. Il fatto che l’eroina sia gradita non la rende meno dannosa. Anzi,
    .
    Mi riferisco ovviamente allo spaccio di erotina, cioè alle seduzioni, agli ammiccamenti ed allo smutandamento che trasformano immediatamente gli UU in questuanti.
    .
    La molestia femminile contro gli UU è la manipolazione esercitata attraverso l’uso degli ormoni maschili. Il fatto che agli UU piaccia non la rende meno dannosa, meno manipolatoria.
    .
    Ma al tempo stesso – quel gradimento – toglie agli UU la percezione del fatto che si tratta di comportamenti manipolatori e quindi altamente molesti.
    .
    Ciò posto, non vedo come se ne possa uscire.
    .
    Questa lettura mette a posto le cose, definisce la natura della molestia femminile che non è la stessa praticata a rovescio, ma è il rovescio praticabile solo da una parte.
    Gli UU però – per primi – non vogliono vederla in questo modo.
    .
    Perciò la molestia avrà sempre una sola direzione.

    • Alessandro
      14 febbraio 2018 at 23:32

      Apprezzo la riflessione, acutissima, come sempre d’altronde, però non la sposo. Sono dell’avviso che se iniziamo a considerare tutto molesto sessualmente che viviamo a fare. Le femministe hanno questo obiettivo: rendere la vita quanto più brutta possibile in termini di relazione tra i generi. Se noi iniziamo ad abbassarci al loro livello considerando una scollatura una molestia allora che cosa ci differenzia da loro? Per loro uno sguardo o un gesto è molestia, ci accodiamo?
      Nella vita in tanti sperimentiamo molestie psicologiche realmente traumatiche e dobbiamo considerare molestia un modo di abbigliarsi oppure un ammiccamento?
      E’ vero che quello è anche spaccio di erotina, nella maggior parte dei casi un’attrazione fine a se stessa, ma nonostante questo davvero preferiamo una società “asessuata”, dove tutto è coperto, è “neutro”, alla “musulmana” per intenderci, così da non sentirci molestati?
      Invece il nostro compito, dal mio punto di vista, è uscire dalla spirale nevrotica che caratterizza quel modo di ragionare che oggi sta diventando imperante.
      E in ogni caso si può essere circondati da erotina, mantenendo pur sempre la schiena dritta, senza trasformarsi in ridicoli zerbini all’occidentale. Basta andare nel mondo ex sovietico per rendersene conto.

      • Fabrizio Marchi
        15 febbraio 2018 at 9:50

        Credo che tu abbia frainteso la posizione di Rino che non credo auspichi una società sessualmente mortificata o castigata.
        Il punto è capire l’ipocrisia e soprattutto il non detto che c’è dietro a questa questione. E questa ipocrisia e questo non detto nasce nella negazione della differenza sessuale fra maschi e femmine, senza ora entrare nella sempiterna e mai risolta questione della relazione fra natura e cultura (conoscete la mia posizione e sapete benissimo che una cesura fra le due è IMPOSSIBILE).
        Questa negazione è alimentata dal femminismo per tante ragioni che abbiamo spiegato mille volte, perché se riconoscesse quella differenza (non come fa ipocritamente il cosiddetto “femminismo della differenza” che in realtà nega anch’esso quella differenza sessuale a cui facciamo riferimento noi, cioè la famosa “asimmetria”…) dovrebbe ammettere tante cose che non potrebbe ammettere, prima fra tutte che i maschi sono sessualmente subordinati alle femmine e che queste ultime esercitano un potere su di essi.
        Ora, tornando agli esempi spiccioli, partendo però da quel concetto fondamentale di asimmetria, è ovvio che per una donna camminare per la strada e “subire” (si fa per dire…) ripetuti tentativi di abbordo più o meno “brillanti” o maldestri da parte degli uomini, possa costituire una “molestia”. Per ovvie ragioni. Se desidera sessualmente un uomo, anche uno che la aggrada particolarmente, le basta schioccare un dito, e quindi è ovvio che quei continui e ripetuti tentativi di abbordo la infastidiscano.
        Per gli uomini la situazione è esattamente capovolta. Il sogno di qualsiasi uomo è quello di essere abbordato per la strada da decine di donne, né più e né meno di ciò che accade alle donne (ormai sempre meno per un’infinità di ragioni e perché gli uomini hanno capito che fare battute alle donne per la strada non porta a nulla e oggi si rischia anche di essere denunciati…). E questo perché per le donne vige la legge dell’abbondanza e per gli uomini quella della scarsità (situazione che si capovolge nel caso dei maschi molto affermati, ricchi, famosi o particolarmente attraenti).
        E questa legge vale per tutti, anche per quei maschietti più “brillanti” e “paraculi” che hanno più successo rispetto ad altri con le femmine.
        Questa asimmetria e questa differenza sessuale spiega, naturalmente, quei milioni e milioni di donne che dichiarano di essere state molestate. “Magari – pensa un qualsiasi uomo – fossi molestato pure io!!!”
        Ma in realtà – spiega appunto Rino – gli uomini sono costantemente molestati, perché quel sesso che gli viene sbattuto in faccia da mane a sera NON ha NULLA a che vedere con la liberazione sessuale. Al contrario. E’ la manifestazione del POTERE che le donne esercitano su di essi. E cioè. Io (donna) mi “smutando” come e quanto mi pare, e tu devi stare zitto e subire e prendere l’iniziativa solo e se lo decido io, altrimenti io derubrico la tua avance come una molestia e ti denuncio pure.
        Questa è la condizione che vivono gli uomini, anche se nessuno lo dichiara perché si cagano sotto.
        Questa è una questione che abbiamo discusso, anche con te, su UB, tante volte. Io ho capito come ragioni tu, perché la vedo o la vedrei come te, perché entrambi auspichiamo una autentica libertà sessuale. Esattamente quella che NON esiste (al di là delle apparenze) nelle società capitaliste (non solo occidentali). Se sbarcasse un alieno da un altro pianeta e si facesse una passeggiata per un paio d’ore nel centro di una città, penserebbe che su questo pianeta si fa sesso liberamente dalla mattina alla sera. Sappiamo perfettamente che così NON è. E quell’apparente libertà è in realtà la maschera di una complessa relazione di potere che abbiamo spiegato mille volte.
        P.S. E’ vero che nell’Europa dell’est non c’è lo strapotere femminil-femminista che c’è in Occidente, ed è vero che c’è tendenzialmente una maggiore disponibilità sessuale. Ma va di pari passo con una mercificazione e una prostituzione, in primis quella mentale, psicologica, del modo stesso di vivere e di viversi, prima ancora che pratica (comunque diffusissima in quei paesi ed aumentata in misura esponenziale dopo il crollo del sistema sovietico) che è spaventosa. Tradotto in parole molto povere, abbordare una donna di un pase dell’est in loco è sicuramente più facile che non abbordare una donna occidentale, ma non cambia assolutamente nulla dal punto di vista concettuale. E’ solo più basso il prezzo (sto parlando concettualmente, non praticamente…). Non so se mi sono spiegato…
        P.S. parlo per esperienza diretta, non per sentito dire…

        • Alessandro
          16 febbraio 2018 at 11:51

          Fabrizio, ho capito perfettamente sia il tuo di ragionamento che quello di Rino. Soltanto è stato sollevato un problema e io m’interrogavo sulle possibili soluzioni, mi sembra un processo mentale legittimo.
          Tu sei un cultore della nobile arte. Il documento allegato alla lettera inviata al neonato partito di sinistra è magistrale, ha una logica stringente e sostanzialmente inconfutabile, un vero montante che manda ko l’avversario. E infatti non c’è stata alcuna replica nel merito perchè non ci può essere.
          Il discorso che UB porta avanti in termini di molestie et similia è invece un gancio che va a vuoto e lascia scoperta la guardia in attesa che l’avversario sferri un diretto che ti centrerà in pieno, secondo il mio punto di vista. Questo per tutta una serie di ragioni, ma mi limiterò alla principale prorpio riallacciandomi alla fondamentale e innegabile asimmetria sessuale di cui tu parli nel tuo intervento. E il mio è un discorso pragmatico.In altri termini si tratta di salvarsi il culo, proprio perchè siamo “in guerra”.
          Diamo per assodato che lo “smutandamento”, ma per essere più chiari una scollatura, un pantalone aderente o gonna corta, sia una molestia. A maggior ragione sarà una molestia un evidente approccio maschile sgradito; ma dal momento che proprio per l’asimmetria di cui sopra nella stragrande maggioranza dei casi, percentuali minime a parte che tu giustamente citi, dovrà essere l’uomo a prendere l’iniziativa, lo poniamo nelle condizioni non solo di beccarsi il due di picche ma anche di essere considerato molesto. E noi stiamo parlando di un’accusa che tra non molto costerà il licenziamento dal posto di lavoro, la messa alla berlina mediatica o comunque tutta una serie di rogne come sta già avvenendo. Basta solo osservare gli USA per capire l’andazzo.
          A chi giova questo? No è forse meglio considerare tutta la dinamica, come saggiamente sostenevano la Deneuve e le altre intelligenti firmatarie ( che non a caso ha mandato in bestia le femministe), semplice gioco-richiamo-approccio seduttivo, che talvolta può andare in porto altre volte no? E la molestia arriva soltanto dopo, in caso di reiterata avance già rifiutata. O forse pensiamo che gli approcci scompariranno senza il richiamo sessuale femminile? E’ impossibile. Anzi, più nascondi e più crei il desiderio. Non a caso gli uomini più sessualmente “infogati”, più dipendenti sessualmente, sono considerati proprio i musulmani, che spesso non vedono un pezzo di pelle nuda femminile se non su internet. Ma noi siamo nell’Occidente femminista.

          Sull’est hai ragione, ma a me sta già bene pagare poco. Non mi faccio problemi, anche perchè se aspettiamo, soprattutto in queste lande, la “liberazione della sessualità”, come sappiamo perfettamente entrambi, campa cavallo.

          • Fabrizio Marchi
            16 febbraio 2018 at 12:45

            Alessandro, non è che qui stiamo decidendo quale strategia sia migliore da adottare. Stiamo solo spiegando qual è la reale situazione. Il nostro compito è quello di cercare di svelare le menzogne sulle quali è stata costruita e si costruisce l’ideologia dominante, poi è ovvio che ciascuno si regolerà di conseguenza.
            Personalmente penso che purtroppo non ci siano delle soluzioni, stante anche la grande fragilità maschile sotto quel profilo. Dopo di che tutte le possibili strategie e tattiche vanno bene. Anche quella della Deneuve, per capirci. La cosa importante è svelare le menzogne.

      • Dani
        16 febbraio 2018 at 14:52

        Sai qual è il punto? È che dobbiamo cominciare a cambiare tattica, in particolare utilizzare quella del vecchio adagio “se non puoi batterli, unisciti a loro”. Sai perché siamo arrivati a questo punto? Perché per le donne non c’è nessun problema. Siamo NOI che adesso rischiamo l’inverosimile ogni volta che tentiamo un approccio. Siamo NOI che abbiamo dovuto modificare all’inverosimile i nostri atti, anche quelli più innocenti. Siamo NOI che ogni volta che vediamo una donna che ci piace dobbiamo farci due conti, che in ogni situazione della relazione dobbiamo stare attenti. Loro no: se la cosa piace, possono andare avanti senza alcun timore. E se non piace, hanno tutti gli strumenti per fermarla e punire il fastidioso partner, anche quando non ha fatto in realtà nulla di male (ovvio che ha fatto qualcosa di male – di vero male – le cose cambiano). La loro vita è la solita di sempre, almeno in prima approssimazione (certo si accorgono che qualcosa non va, ed ecco le lamentele sull’uomo di una volta che non c’è più), e comunque non devono temere lo stigma sociale solo per quello che provano, o per innocenti equivoci, o per vendette. Ecco, se anche la LORO vita diventasse impossibile, forse comincerebbero a capire di dove siamo andati a finire. E che anche loro sono state ingannate, truffate, derubate. E potrebbero cominciare a usare quell’empatia di cui si vantano e magari unirsi pure alla lotta. Finché, invece, noi continueremo a non volere “fare come loro” (qui loro = femministi), perché siamo buoni, signori, cavalieri, le donne continueranno ad avere la botte piena e la moglie, pardòn, il marito, ubriaco. E non si vede perché dovrebbero unirsi alla lotta.

    • gino
      15 febbraio 2018 at 10:33

      rino,
      non mi piace sta soluzione, sarebbe meglio derubricare ciò che loro considerano molesto mentre è semplice rituale d’approccio (anche fisico).
      capisco ciò che vuoi dire, ma eccitarsi è una cosa naturale e non amo soluzioni che castrino l’eccitazione. anzi, bisognerebbe trovare soluzioni che riportino anche le donne ad eccitarsi e a offrire sesso a tutto vapore.
      solo così perderebbero potere ma senza adottare soluzioni “islamiche”.

  11. Rino DV
    15 febbraio 2018 at 19:26

    Fabrizio mi ha anticipato (e lo ringrazio) chiarendo il tutto.
    Neppure a me piace la prospettiva che ho indicato.
    Posso dire letteralmente che non concordo con la mia opinione.
    (Accade spesso). Ciò nel senso che non è quella la prospettiva futura verso la quale vorrei veder andare le cose.
    .
    Ma la stagione attuale è quella che è. In questa contingenza è necessario rivedere
    tutto il nostro approccio con la controparte al fine di costruire il racconto maschile (Himstory) partendo dai fondamenti. Non sarà un racconto simmetrico alla narrazione femminista, un calco di quella. Ma finirà certo con l’essere – in grossa parte – una contronarrazione che mira a restituire agli UU il diritto morale all’esistenza.
    .
    Sin qui non vi è mai stato bisogno di niente di simile. E non bisogna vergognarsi nel
    riconoscere che questa necessità nuova è stata provocata dal femminismo e dalle nuove condizioni storiche. E’ sempre stato così: quando i conflitti (in senso lato) cambiano natura, quando cambiano le armi, quando nascono nuovi fronti, o ti rinnovi o soccombi. Se il nemico usa il gas devi metterti la maschera.
    .
    La Himstory sarà la nostra maschera antigas. Da indossare oggi al fine di non soccombere ma anche con l’intento di non doverla portare per sempre.
    .
    Se la mia dirigente o la mia collega o una mia allieva mi fanno vedere le mutande (fatti accaduti), io devo sapere che ciò non va letto come poteva esserlo 50 anni fa.
    Oggi ha un significato del tutto diverso. Infatti 50 anni fa… non accadeva (almeno non a uomini socialmente irrilevanti come me).
    .
    Se fino a 50 anni fa era un segnale dal chiaro significato, oggi è l’esercizio di un potere, una forma di manipolazione. Un grave molestia.
    Devo sapere che il fatto che mi risulti gradito non toglie nulla alla sua gravità.
    .
    Una volta derubricato il fatto dal bello al brutto, dal bene al male, allora, capito questo a livello di massa, lo si potrà collocare sul piatto maschile della bilancia.
    .
    Siamo in guerra.
    Sperando che – per i nostri discendenti – arrivi un …dopoguerra.

  12. Armando
    16 febbraio 2018 at 13:02

    In sostanza, per chiarire
    O c’è un rinsavimento per cui le molestie sono derubricate e soprattutto non lasciate alla soggettività della supposta molestata ma definite oggettivamente, oppure esattamente lo stesso deve valere per gli uomini: percezione soggettiva di ciò che è molestia, con tutte le implicazioni del caso. Quale via sarebbe migliore in astratto è evidente. Quale via sia la meno impraticabile è un altro paio di maniche.

    • gino
      16 febbraio 2018 at 15:50

      rendiamoci anche conto che delegare alla percezione soggettiva e immediata-occasionale la definizione della sussistenza o meno di un reato è EVERSIONE contro l’ordinamento giuridico-democratico.
      anzi forse nemmeno la peggior dittatura arriva a tanto, quanto meno le regole, seppur ingiuste, te le fa sapere prima.
      qui siamo a un ARBITRIO TOTALE che andrebbe combattuto con mezzi “adeguati”.
      credo che poca gente si renda conto di questo.
      il femminismo è EVERSIONE. bisogna ripeterlo migliaia di volte, specie a quelli più vicini a noi politicamente.
      E-VER-SIO-NE!!!

  13. Rino DV
    16 febbraio 2018 at 17:31

    Armando: sì, il concetto è quello.
    O si ritorna ad a) … oppure si passa a b).
    L’idea è di passare attraverso b) per andare/ritornare ad a).
    .
    Andasse così (questione di qualche generazione) il transito per b) sarebbe cmq una nuova esperienza per gli UU, una nuova presa di coscienza.

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