Omero maschilista. Sia cancellato dalla storia

Il delirio politicamente corretto e femminista sta raggiungendo livelli parossistici (per la verità li ha già raggiunti da tempo…). Questa volta in una scuola americana (ma guarda un po’…) hanno deciso che l’Odissea è un poema maschilista scritto da un maschilista e quindi non deve essere più insegnato nelle scuole e, meglio ancora, deve essere bandito: https://www.ilfoglio.it/…/-omero-razzista-in…/…
Sarebbe però sbagliato considerare tutto ciò come un semplice delirio. O meglio, lo è nella misura in cui alcune ideologie, portate all’estremo, diventano oggettivamente anche deliranti.
Possiamo però considerare il nazismo come il mero delirio di uno psicopatico giunto non si sa come al potere? Sarebbe una spiegazione troppo semplice e anche estremamente riduttiva. In realtà il nazismo fu una particolare forma di dittatura di classe e di imperialismo supportata da una ideologia esplicitamente razzista spinta, questo sì, all’estremo. Da qui (anche) il delirio.
Qualcuno potrebbe pensare che il termine di paragone sia esagerato ma io penso che da un punto di vista concettuale non sia così. I nazisti bruciavano i libri in piazza, queste/i altre/i li vorrebbero abolire/rimuovere per decreto, ma la finalità è la stessa: cancellare la storia per riscriverne un’altra, sulla base delle rispettive ideologie.
Naturalmente, se tanto ci dà tanto, se si dovesse cancellare Omero dalla storia, si dovrebbero coerentemente cancellare anche i successivi duemilacinquecento anni di storia della letteratura e del pensiero filosofico. Ovviamente questo è impossibile ma ciò che conta è l’intento e lo “spirito” di questa gente. Ricordo che questo bombardamento ideologico-mediatico va avanti da almeno un paio di decenni ma negli ultimi quattro o cinque è stato un vero e proprio crescendo.
Non bisogna assolutamente sottovalutare il fenomeno perché – proprio come sosteneva il ministro della propaganda nazista – una menzogna, ripetuta migliaia e migliaia di volte, diventa una verità. E’ in questo modo che si crea un immaginario condiviso che può produrre dei mostri, come la storia ha ampiamente dimostrato.

3 commenti per “Omero maschilista. Sia cancellato dalla storia

  1. Gian
    6 gennaio 2021 at 15:15

    Beh, questi/e non sono ancora arrivati ai roghi di libri, ma ci arriveranno presto. Del resto, in qualche modo sono andati perfino oltre abbattendo o vandalizzando statue e monumenti.
    Se non sono ancora arrivati ai roghi di libri, a mio parere, è solo per una questione “simbolica”. Il rogo di libri rimanda appunto al nazismo e pure, aggiungo io, all’inquisizione e ad antichi indici di libri proibiti, e questo credo gli produrrebbe un cortocircuito interno, perche loro sono, o almeno si credono, “antifa”, e i libri non li bruciano, almeno finora, ma li mettono all'”indice”.
    Ecco, a questo sono già arrivati…

    • Alessandro
      6 gennaio 2021 at 18:27

      Ottima considerazione. La forma è diversa, la sostanza è la stessa, ma basta un po’ di “dirittoumanismo” sbandierato, ma poi nei fatti sempre sconfessato, e la maggioranza se la beve. E se non ti mettono all’indice e perchè non sei diventato abbastanza pericoloso e non vale la pena scomodarsi, anzi è utile che ci sia qualcuno che dissenta, così si atteggiano anche a libertari/e.
      Si va alla ricerca del complotto ovunque, poi quando ce l’hai di fronte, chiaro come il sole, non te ne accorgi. E poi ci vantiamo anche di essere più acuti di chi ci ha preceduto solo perchè sbandieriamo un foglio di carta in più o abbiamo uno smartphone in mano.
      Ma sia chiaro che sono bazzecole. Vuoi mettere dissertare all’infinito sui massimi sistemi.
      Aspettiamo la ripartizione dei prestiti in arrivo da Bruxelles. Vediamo quanto ci dobbiamo indebitare anche per la lobby e se riuscirà a intortare ancora una volta i grandi saggi.

  2. ndr60
    7 gennaio 2021 at 9:34

    Più che la cancellazione, prevedo una riscrittura dei grandi classici, adeguandoli all’odierna sensibilità; tra l’altro, una splendida occasione per impiegare migliaia di giovani laureati disoccupati in materie letterarie, con un lavoro facilmente eseguibile da casa durante i periodici lockdown che ci saranno, da qui all’eternità. E anche una riscrittura (perché no?) delle favole, poiché è meglio partire subito, per plasmare le giovani menti: partirei dal “Principino sul pisellino” per infanti gay, “Le tre porcelline” per piccole lesbiche e “Il gatto con stivali e frustino” per bimbi predisposti al sado-maso.

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