Il referendum non è un bluff: votate no.

Nessuna astensione, c’è in gioco molto più di quello che si pensa.

Non è un bluff… tanto è vero che è stato fortemente voluto dalla Grande Finanza per annullare la partecipazione popolare…Chi sa leggere tra le righe può notare come siano possibili con maggior facilità ulteriori strumenti di repressione e di censura…Il no raccoglie forze diverse e contrastanti? Nella politica questo capita spesso, niente di straordinario…La Costituzione è stata in parte svuotata dai molti che voteranno per il no, ma anche questo fa parte del normale gioco dell’ipocrisia politica…Niente di nuovo sotto il sole, l’importante in tale guazzabuglio è cogliere l’elemento dirimente e non disperdersi nelle sottigliezze che questo arrafazzonato referendum propone…

Il no difende sì o no quel barlume di democrazia che ci è rimasto dopo decenni di strage sociale prodotta dall’Unione Gemanica Europea? Sì la difende. Coloro che non danno molto credito a questo appuntamento, facendo delle contorsioni morali e politiche moralmente accettabili ma di nessun valore politico, è probabile che non si rendano conto di quanta perversione giuridica sia presente nel testo, orribile, anche nel linguaggio, presente nel testo di riforma che assume con protervia il diritto di essere quasi incomprensibile. E forse costoro (cui va il mio apprezzamento morale) non si rendono conto della voglia aggressiva presente nella grande finanza e nei suoi maggiordomi del governo pronta a scatenarsi belluinamente. Il sì scatenerebbe una reazione antipopolare fortissima, proprio perché confortata e sostenuta dal voto popolare.

Il no, oltre che essere uno sbarramento (ritengo anch’io fragile) può dare slancio a nuove iniziative politiche e restituire dignità e coraggio, speranza e ottimismo, qualità che in un progetto di politica democratica ed alternativa hanno un valore incommensurabile.

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