Strabismo consapevole e trasversale

Nei prossimi giorni Roberto Saviano sarà processato per aver diffamato pubblicamente Giorgia Meloni e Matteo Salvini alcuni anni fa durante una trasmissione televisiva accusandoli di sostenere e praticare politiche discriminatorie e razziste nei confronti dei migranti e definendoli “bastardi”.
Nulla da eccepire in tal senso, per quanto mi riguarda, a parte il fatto che più o meno le stesse politiche sono state portate avanti anche dai governi di centro sinistra, solamente sottovoce e coprendo il tutto con la solita retorica politicamente corretta (soprattutto per ciò che concerne i “campi per i rifugiati” in Libia, di fatto veri e propri campi di concentramento). Ma questo è un altro discorso.
Il punto è che Saviano, come tanti altri, è affetto da una forma di patologia che potremmo definire “strabismo consapevole”.
Saviano è infatti un fervente sostenitore dello stato di Israele, cioè di uno stato che occupa, discrimina, bombarda, sfrutta, affama il popolo palestinese da settant’anni a questa parte. Una bella contraddizione che però nessun esponente mediatico e politico gli fa notare (figuriamoci se qualcuno di questi cavalier serventi ha il coraggio di mettersi contro Israele…)
Questo strabismo, oltre ad essere consapevole, è anche trasversale, perché riguarda tutti i partiti, dalla Lega al PD passando per Fratelli d’Italia e tutto quello che c’è in mezzo.
Quindi possiamo definire questa patologia come “strabismo consapevole e trasversale”.

Roberto Saviano a processo per aver dato della "bastarda" a Giorgia Meloni.  Lo scrittore: "Io non mollo"

Fonte foto: The Social Post (da Google)

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