Il suicidio di Grillo. Cui prodest?

La sparata di Grillo è stata talmente improvvida, grossolana e controproducente sia per lui, da un punto di vista politico, che per il figlio, da far pensare che gliela abbiano addirittura imposta. Una sorta di scambio.

Per la serie “Ti togli di mezzo definitivamente e sparisci dalla scena politica e le cose per tuo figlio, terminato il clamore mediatico da te stesso creato, si aggiusteranno”.

Non essere un complottista non mi impedisce però di riflettere sul fatto che Grillo abbia scelto di spettacolarizzare una vicenda sulla quale, tutto sommato, finora, non erano stati accesi i riflettori.

L’ormai ex leader (specie dopo l’uscita in questione) del M5S ha moltissimi difetti e, per quanto mi riguarda, sono ovviamente molto lontano dalle sue posizioni, ma non è certo un ingenuo nè tanto meno uno sprovveduto, al contrario l’astuzia è sempre stata una delle sue doti o armi fondamentali. Perché, dunque, si è esposto in quel modo? Non aveva nessun senso, anche e soprattutto ai fini della difesa del figlio.

Quanto questa vicenda abbia pesato sulle sue scelte politiche degli ultimi due anni non è dato saperlo, né voglio fare della dietrologia. Ma una cosa è certa, con il suo ultimo outing oltre a suicidarsi politicamente, ha addirittura peggiorato la posizione del figlio.

E’ questo che mi fa pensare. Troppe cose, troppi errori, tutti insieme e nello stesso momento. A meno che non si sia bevuto il cervello tutto ad un tratto, la cosa è quanto meno singolare.

Ora è la gogna mediatica per lui, e tutti gli avvoltoi del circo mediatico (di cui lui è parte integrante, sia chiaro…) nessuno escluso, pretendono un brandello della sua carne. Lo spettacolo dei vari esponenti politici, di tutti i partiti, nei vari salotti mediatici, rispetto a questa storia, è ributtante. Sembra di assistere ad un uno di quei documentari di natura selvaggia dove gli alligatori o gli squali, ebbri del sangue di un membro del loro branco ferito e morente, si azzannano per sbranarlo e per mangiarsi il boccone più grande. Quegli altri, essendo animali evoluti, non hanno neanche necessità di azzannarsi, semplicemente si dividono il corpo ormai a brandelli di uno dei loro simili…

Uno spettacolo, per quanto mi riguarda, ripugnante. Semplicemente ripugnante.

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8 commenti per “Il suicidio di Grillo. Cui prodest?

  1. Giulio Bonali
    22 aprile 2021 at 19:24

    UNA MODESTA PROPOSTA (ALLA MANIERA DI SWIFT)

    Premesso che oggi Beppe Grillo mi fa fortemente schifo come politicante che ha tradito promesse e speranze precedentemente accese in tanti onesti lavoratori italiani (almeno in qualche caso un po’ sprovveduti), l’ indecoroso linciaggio mediatico al quale é sottoposto per aver osato mettere in dubbio le parole di una tale che afferma di essere stata stuprata (essendosi accortasi ben otto giorni dopo il “fatto” -?- che a ripensarci bene si ricorda che non le era affatto piaciuto, che non l’ aveva fatto volentieri ma era stata costretta a parteciparvi perché ubriaca; non forzata da nessuno, non perché qualcuno l’ avesse legata e le avesse fatto scendere alcoolici nello stomaco con l’ imbuto, ma per una sua liberissima e assolutamente non obbligata iniziativa; secondo questa logica chi uccide un pedone in un incidente stradale dovuto alla sua deliberata e non costretta ubriachezza sarebbe innocente e casomai da punire sarebbe l’ oste che gli ha venduto il vino) mi induce a proporre la stampa di questo certificato da mettere in rete (Internet) in modo che chiunque ne abbia bisogno lo possa “scaricare” e stampare:

    Io sottoscritta …, nata a …., il …, residente a …. in via/piazza …, numero …., carta d’ identità n° …., emessa dal comune di …., il …., nel pieno possesso delle mie facoltà mentali dichiaro che i rapporti sessuali ai quali mi concederò nelle prossime 6 ore (intervallo di tempo che potrebbe anche essere lasciato in bianco, da completare a totale discrezione dell’ interessata: ci mancherebbe altro che si limitasse la libertà di una donna!) con …. (visti i tempi che corrono sarebbe il caso di lasciare congruo spazio per il caso di molteplici, numerosi partners) sono rapporti sessuali consenzienti, graditi (…almeno a priori, e salvo eventuali delusioni a posteriori da sempre possibile “scarso rendimento” o deludenti prestazioni del o dei partrners) e da me desiderati; e che gli alcoolici o altre sostanze chimiche che eventualmente avessi ingerito nell’ occasione li ho ingeriti del tutto liberamente, essendo perfettamente consapevole degli effetti che potrebbero comportare per le mie libere scelte.

    In fede …. li, ….

    Consiglierei a tutti i maschi di far firmare il modulo (sperando che il femminismo politicamente corretto non faccia approvare una legge che imponga la presenza di un notaio, eventualmente dotato di “moccolo d’ ordinanza”) prima di avere qualsiasi rapporto sessuale (ovviamente salvo che con la donna con la quale -fortuna oggigiorno forse rara- si vivesse un rapporto di autentico amore).

    Coi tempi che corrono credo nessuna amica, anche occasionale, che fosse onesta e in buona fede si rifiuterebbe di firmarlo; se qualcuna non lo facesse vorrebbe dire che “la si é scampa bella”, che si potrebbe tirare un bel sospiro di sollievo, ci si dovrebbe accontentare di un modesto surrogato fai da te”, e soprattutto che si dovrebbe mandare l’ interessata (in tutti i sensi) a farsi fottere …da un pirla disposto a farsi rovinare la vita.

    • ndr60
      25 aprile 2021 at 14:17

      Esiste dal 2015 ed è molto utilizzata nei campus americani;
      https://www.gqitalia.it/gadget/hi-tech/2015/07/20/weconsent-lapp-che-registra-il-consenso-per-fare-sesso

      L’unico difetto è che bisogna tenere fermo lo smartphone: se sei ubriaco, è un po’ difficile.

      • Giulio Bonali
        26 aprile 2021 at 8:36

        Come quasi sempre la realtà supera la fantasia, anche la più sarcastica e dissacrante!

        • Giulio Bonali
          26 aprile 2021 at 8:55

          Come sempre la realtà supera la fantasia, anche quella che vorrebbe essere più sarcastica e dissacrante!

          Rilevo fra l’ altro che una simile misura, da me ingenuamente vagheggiata come paradossale, da vecchio “all’ antica” quale sono, sia stata effettivamente attuata dimostra:

          a) L’ elevato grado di decadenza morale e civile e di barbarie cui siamo arrivati (in particolare a proposito di rapporti umani) in Occidente: altro che “velo islamico” (così impropriamente detto, dato che in tutte le fotografie che ne sono rimaste, non una esclusa, della mia nonna lavandaia, che era un’ ingenua cristiana praticante, semianalfabeta non per sua colpa, vissuta in Italia settentrionale dal 1880 al 1970, anche lei ce l’ ha sempre immancabilmente in testa)!

          b) L’ esistenza più in particolare di un reale e serio problema di diffusa prepotenza e ingiustizia legalizzata ed orgogliosamente esaltata dal dominante femminismo politicamente corretto da parte di donne senza scrupoli ai danni di uomini ingenui.

  2. Gian Marco Martignoni
    22 aprile 2021 at 21:53

    Il video di Grillo è quello di una persona psicopatica, oggettivamente inqualificabile, violento e controproducente sotto tutti i punti di vista .In particolare rispetto al figlio, che doveva essere tutelato in tutt’altro modo, essendo, se non vi sarà la condanna di primo grado, innocente sul piano giudiziario. Non avendo mai avuto alcuna stima di Grillo, questa sua vergognosa uscita non mi sorprende .Quel che mi sorprende ,è che delle persone con un minimo di sale in zucca possano aver dato credito, in tutti questi anni di de-politicizzazione selvaggia, ad un simile istrione .

    • Giulio Bonali
      24 aprile 2021 at 9:25

      Trovandola squallida e priva di interesse, avevo seguito molto distrattamente la penosa vicenda (che trovo comunque penosamente squallida in quanto mi permetto di avere l’ opinione che un rapporto di una donna con tre uomini contemporaneamente, anche nel caso -NON AFFATTO DA ESCLUDERSI A PRIORI secondo l’ aberrante principio per il quale le denunce di chi afferma di essere stata violentata non siano assolutamente da mettere in dubbio- sia consenziente, sia qualcosa di ripugnante: ognuno ha i suoi gusti estetici, i suoi principi comportamentali ed etici e le sue convinzioni in materia di sessualità, e credo che la dominante ideologia “LGBT e chi più ne ha più ne metta” non sia ancora riuscita vietare l’ espressione di convinzioni “tradizionaliste” come le mie).
      Dopo avere molto cercato in Internet ho finalmente reperito il video “incriminato”, e non vi ho trovato proprio NULLA DI INQUALIFICABILE E VIOLENTO, ma solo considerazioni in gran parte molto ragionevoli nonché l’ invito ragionevolissimo ad attenersi ai fatti che sarebbero provati da un video (che immagino dopo il processo sarà divulgato e diventerà “virale”, dati tempi che corrono; ovviamente personalmente mi guarderò bene dal guardarlo dato che ho grandi soddisfazioni e piaceri da ben altri generi di esperienza).
      Dissento solo sulla “delicatezza” del giudizio di Beppe Grillo sulla vicenda che, credo da padre troppo benevolo di uno dei “protagonisti”, minimizza come una ragazzata, mentre ripeto che per me é ripugnante (ma comunque infinitamente meno di uno stupro, AMMESSO CHE CI SIA STATO, a maggior ragione se “di gruppo”.
      Quanto ai toni del discorso, faccio notare sono trent’ anni che ci vengono continuamente propinate chiassate non meno verbalmente violente e disgustose (ma mi pare -non seguo il personaggio perché mi fa schifo- che in qualche caso abbia anche tentato di venire alle mani con interlocutori che si erano permessi di dissentire dal suo “verbo”, il che é “un po’ peggio” che limitarsi a sbraitare scompostamente- e sicuramente meno umanamente giustificabili da parte di Vittorio Sgarbi, senza suscitare alcuno scandalo fra i frequentatori e gli attori dell’ avanspettacolo politicamente corretto.
      La cosa più schifosa della vicenda é secondo me lo sdegno quasi unanime (quelli del PC Bulgaro dei bei tempi erano dilettanti allo sbaraglio in confronto) di politicanti, giornalisti, nani e ballerine politicamente corretti per il fatto che Beppe Grillo abbia osato mettere in dubbio le parole di una donna che ha denunciato (fra l’ altro ben otto giorni dopo l’ EVENTUALE fatto) di aver subito uno stupro.

      • Giulio Bonali
        24 aprile 2021 at 9:37

        Dimenticavo di rilevare che, mentre a proposito di personaggi anche già condannati con sentenze definitive, specie se ricchi e potenti ovviamente, non di rado i giornalisti del circo mediatico continuano disinvoltamente a parlare di una loro “presunta” colpevolezza, facendo grande sfoggio dei modi congiuntivo e condizionale delle coniugazioni verbali (peraltro solitamente da loro di solito malamente padroneggiati), la “molto tempestiva” -!- denunciate lo stupro viene descritta come la “vittima” del crimine senza dubbio alcuno ben prima della sentenza di primo grado; ed anzi si mena grande sdegno e si addita come un orrendo infierire sulla CERTA, INDUBITABILE VITTIMA il fatto che qualcuno si permetta di mettere in dubbio le sue infamanti accuse.

        Questo sì che per me é inqualificabile e violento!

  3. Panda
    23 aprile 2021 at 15:17

    Penso anch’io che non sia semplice goffaggine. Notizie come questa mi rafforzano nel sospetto: https://www.repubblica.it/politica/2021/04/23/news/m5s_rousseau_rottura_definitiva-297681042/

    Credo che la spiegazione di fondo sia quella fornita da Alain Badiou: l’odierna messinscena elettorale ha la necessità strutturale di un “traditore”, che prima offra una parvenza di alternativa per poi, più o meno ignominiosamente, “tradire” le promesse. Insomma, il Movimento il suo sporco lavoro l’ha fatto, ora può anche finire nella proverbiale pattumiera e avanti il prossimo.

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