Ebetismo di stato

La convinzione diffusa di essere sempre più intelligenti ed informati, è probabilmente la prova di un processo in corso, che va esattamente in senso opposto. Il nostro è un Paese che ha nel DNA l’assuefazione al gioco del Lotto, la tassa dei “polli” per antonomasia, e che è cresciuto nel credo di un’occupazione Statunitense simbolo di libertà partigiana, e che non ravvede ancora le similitudini tra la nostra “liberazione” e quella oggi concessa al Nord Africa. Un popolo abituato a tenere la testa sotto la sabbia per non guardarsi mai allo specchio, e che solleva il crine solo per affondare lo sguardo in una TV che narri la realtà desiderata, che riprecipiti gli stanchi neuroni nel dolce oblio del non pensare. Una pillola blu quotidianamente somministrata da mezzi di comunicazione, o d’informazione, di massa. Noi siamo la massa, ma “comunicazione” in che senso? A senso unico. E un’informazione ormai persa nelle nebbie del “politicamente corretto”, il mantra che ha spazzato via il codice deontologico e i fatti, riuscendo a sortire il miracolo persuasivo che un tempo veniva delegato a una mazzetta o a una testa di cavallo adagiata sotto le lenzuola.

Non solo Italia, perché il panorama del mondo del “libero mercato” non offre di meglio; il miracolo della globalizzazione ha trasformato i giornalisti prima in messaggeri e poi in fedelissimi ripetitori. Qualche pecora nera ha tirato le somme ed è naufragato sul Web pur di continuare a fare un mestiere in estinzione. blu_brain_02

Noi siamo la massa, un “pongo” da rendere infinitamente frazionabile, diluendone la storia, annullano differenze, smussando le spigolature, sradicando le identità. Tutti uguali, uguali al nulla.

Mass media che incessantemente desensibilizzano i sensi e annichiliscono l’autonomia cerebrale. Ciò che vedi non è quel che sembra. Le parole di oggi non hanno il significato di ieri. La tua percezione, se è conforme all’opinione generale è inutile, e se è difforme allora disturba. Via i riferimenti, tutto è relativo. Ogni convinzione è stereotipo, ogni opinione è retaggio, ogni sussulto di carattere è ostilità. E parole d’odio, ovunque. Né bussola, né coordinate, né l’orientamento per tracciare la tua rotta. Segui il branco, non puoi sbagliare.

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Perché noi esportiamo democrazia, con le bombe. E diritti umani. Non crociate, trattasi di missioni di pace; non capisci? Se il paese X supporta i ribelli, supporta il processo di democratizzazione; se lo fa il paese Y, ostacola la democratizzazione. Se il popolo X dichiara la propria indipendenza, viola la legalità internazionale; se lo fa il popolo Y, allora si realizza il successo dell’autodeterminazione e della democrazia. Se il tuo paese è al collasso economico e demografico, la soluzione è nell’immigrazione. E’ semplice, no? Se il tuo Paese ti manda a morte sentiti privilegiato, perché a casa rimangono gli oppressi. Un po’ di rieducazione, forse, ti aiuterà a capire. La nostra è la bandiera della libertà d’opinione e per questo sbirciamo quello che dici e che scrivi, anche in privato. E più diversità, ovviamente, neanche a dirlo; sempre che tu non la pensi diversamente.

Inizi a capire adesso, vero? Piano piano, e vedrai che il mal di testa passerà; basta non opporre resistenza. Nel dubbio fai quello che fanno gli altri, quelli bravi però. In guardia dagli altri, da quelli strani.

E rimani in formazione che ti conviene.

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Tutti allineati e coperti. Uno più bello dell’altro; anzi tutti belli uguali. E uno più intelligente dell’altro; anzi tutti ugualmente intelligenti. Pronti ad impartire una lezione ai cattivi, perché noi siamo i buoni, noi. E soprattutto voi, sì voi in prima fila, sì voi “oppressori in un’altra vita“. Per voi c’è doppio guadagno, riscatto e redenzione, a portata di tiro. Al ritorno saranno onori o, nel peggiore dei casi, sette vergini ciascuno. Armi e bagagli quindi, e via, il nemico è alla porta … di casa sua. Prenderlo di sorpresa, prima che sia tardi, prima che riveli la sua natura immonda. Impartirgli la lezione, ancor prima che abbia commesso il torto.

Orsù ebeti, siete troppo astuti per cadere nel dubbio, nella trappola del nemico.

La vittoria è vicina, se non per tutti, sicuramente per alcuni.

Fonte: IL REIETTO

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