Kissinger, Jung e io

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

 

C’è una gerarchia biologica tra le persone? L’uguaglianza può essere solo politica? Brevi note disperate.

 

Diceva Kissinger: “Se controlli il petrolio, controlli le nazioni, se controlli il cibo, controlli i popoli”.

Montagnier è un coglione. Ce lo avete detto e ripetuto.

Volete dirlo anche di Kissinger? Prego.

Ne frattempo si può aggiungere che chi controlla i media di comunicazione controlla pensieri e azioni di chi beve il loro vergognoso eruttare, garantito dal “vero giornalismo”, come i direttori dei giornalacci di regime comunicano nelle loro stesse prime pagine. Come si fa con chi non capisce niente ed è di facile sottomissione.

Ma non solo a questi accade di restare preda di strategiche narrazioni d’interesse, che con il giornalismo dovrebbero essere agli antipodi. Anche altri, infatti, giocoforza non possono sottrarsi alla raffica di puzzolente materia metafisica che la stampa permanentemente diffonde e sparge come letame di porcilaia al tempo della fertilizzazione del terreno.

Non serve essere Kissinger per convalidare un’evidenza che, se possibile, il covid ha sbattuto in faccia a tutti.

Un tutti risicato, perché la maggior parte di quel tutti non ha battuto ciglio. Una tutti risicato, non composto da irriducibili consapevoli della propria scelta di non farsi inoculare alcunché, ma abitato da uomini che, anche se per altre libere scelte hanno optato, sono rimaste incredule davanti alla cattiva gestione della pseudopandemia; che non hanno potuto non vedere che di sanitario non c’era più nulla e che di politico c’era tutto.

Dunque, la maggioranza di quel tutti non ha battuto ciglio più volte. Non lo ha fatto quando ha creduto alle bugie, quando non ha notato le contraddizioni, quando non ha rilevato le menzogne che scienziati, esperti, ministri e capoministri hanno affermato, hanno fatto bere, senza bisogno di imbuto alcuno, senza spruzzatina di olio di ricino.

Non ha battuto ciglio quando hanno parlato di terrorismo novax, quando i novax sono stati fatti diventare la causa del perdurare della presenza del virus, quando hanno sostenuto che le terapie intensive erano piene per colpa dei terrapiattisti novax. L’elenco di miseria morale è così lungo che diventa tedioso riferirlo.

Non ha battuto ciglio quando, sotto ricatto – i radical chic vogliono trovare altro lemma? –, hanno provato a costringere i 50enni al fantasanificatorio siero, non una, non due, forse, non tre volte. E, non è detto che i numeri delle salvifiche punture proseguano. Sotto ricatto. Impedendo a chiunque di quella categoria l’accesso perfino alla posta.

Tutti, o la loro maggioranza, non ha fatto una piega, non ha sospettato che tacere davanti a un tale precedente, inopportuno in contesto democratico, è un passo che ne implicherà altri nella stessa direzione?

Quella maggioranza non ha creduto ci fosse di mezzo il vilipendio della costituzione, non ha mostrato meraviglia che Mattarella nulla dicesse in merito.

Tutti hanno taciuto, anzi plaudito, inneggiato e, infine, odiato il nemico loro indicato da chi detiene la comunicazione. Tutti lo hanno trovato giusto (1). Per questo, a loro avviso non c’è alcuna vessazione, alcuna vergogna, alcuna miseria istituzionale nell’emanare un ricatto, nell’astenersi dal prendersi le responsabilità che un vero obbligo legale gli avrebbe accollato.

 

Questi tutti sono il problema.

A questi, tutto si può fare.

 

Non c’è bisogno d’essere Kissinger, Freud o Jung, né Lacan, per osservarlo.

Basta andare al bar, magari in una valle alpina, di quelle strette, dove, dal fondo, dipartono sentieri che portano a cime, laghetti, bivacchi e paesaggi commoventi di storia ancor più che di bellezza.

In una valle così, con pochi frequentatori, senza impianti, senza funivie, senza niente da esibire né da consumare se non la propria fatica, ad un baretto ricavato da una malga, con un bello spazio esterno da dove rimirare ancora i pendii, i boschi sospesi, le cime, i canali ghiacciati da un lato, scivoli d’acqua dall’altro, con il cielo come tetto, la brezza come condizionatore, il sole come energia, viene negata una birra e la semplice seduta perché senza grinpaz, chi può astenersi dal riconoscere che la comunicazione farà di noi tutti esattamente quello che serve a loro?

 

A questi tutto si può fare.

Compresa l’elezione di Mattarella per il secondo settennio o, più brevemente, per una staffetta con Draghi ad elezioni compiute. Acclamata da quella maggioranza di tutti, che vedono in lui “una persona equilibrata”, che trovano in lui “una persona ideale in questo momento difficile”, che “garantisce stabilità, quindi ripresa”.

In un certo senso è più che tutto ciò che tutti stanno acriticamente accettando. Perché accettare il prosieguo di questo andazzo (2) esiziale di storia d’Italia sottomessa, di svendita di ogni genere di sovranità, da quella militare, a quella politica, da quella economica a quella culturale, non richiede menti sopra la media per essere una paurosa evidenza. Se di stabilità si può parlare è solo relativamente al costante, olistico declino dell’Italia.

 

 

 

 

4 commenti per “Kissinger, Jung e io

  1. Giulio Bonali
    2 Febbraio 2022 at 22:19

    Ma come ti permetti di affermare che “tutti” (sic!) quelli che credono che KIssinger (magari non sarà scemo) ma certamente é uno stronzo nemico dei popoli, terrorista, assassino seriale, che “tutti” quelli che non credono una mazza di quanto proclamato dagli irrazionalsti Jung, Freud e Lacan, che “tutti” quelli che credono nell’ esistenza della Pandemia REALE (e letale) sarebbero dei sostenitori di Draghi, Mattarella, Speranza, della vaccinazione obbligatoria per tutti, del lasciapassare verde (“per gli anglomani “green passa”), dell’ “EurOOOOOOOOOOOOOOpa” e così via opprimendo i popoli?

    Personalmente sono razionalista, amico della scienza (vero, non scientista!) e ancor più dela filosofia, ritengo doverose (anche a scapito delle produzioni-consumi capitalistici) adeguate misure restrittive delle libertà individuali tanto venerate dai liberisti per fronteggiare adeguatamente la pandemia REALE e salvaguardare la salute di tutti, e degli onesti lavoratori e sfruttati innanzitutto; e con tutto questo mi picco di essere ben più autenticamente democratico e nemico del marciume politicamente corretto di qualsiasi antivaccinsita a prescindere (“no”-vax” per gli anglomani) o irrazionalista cultore o seguace della psicoanalisi.

    • Filippo
      3 Febbraio 2022 at 14:34

      Il vaccino protegge, forse e per qualche mese di mesi, te stesso. Quindi la restrizione delle libertà individuali non ha nessun senso sanitario.
      Hai paura? Te lo fai.
      Non hai paura? Non te lo fai. Io e la mia famiglia (papà 67 e mamma 57) non ce lo siamo fatti, e ci siamo ammalati (insieme a decine e decine di vaccinati con 1, 2 o 3 dosi senza alcun criterio): ci siamo curati con le terapie domiciliari covid 19, e siamo tutti e 3 guariti in pochi giorni. Senza trascichi.
      Di che stiamo parlando ancora?
      Ironia della sorte quello che veniva detto 2 anni fa ora comincia ad affacciarsi sulle tv: le terapie precoci funzionano e salvano vite, i vaccini al più offrono una protezione dalle forme gravi di pochi mesi, i lockdown non hanno mai ridotto alcunchè, se non la voglia di vivere di miliardi di persone, gli ospedali classificano i pazienti come covid solo in base a un tampone che immagino venga ripetuto ogni 5 secondi in modo da raccattare quelle migliaia di €/paziente etc etc.
      Sorgono due domande:
      1) Quando ci svegliamo?
      2) Quanti morti ci sono stati perchè ognuna delle osservazioni sopra veniva denigrata come “maledetto complottista no vax”?

  2. Giulio Bonali
    4 Febbraio 2022 at 9:31

    A parte la considerazione circa il fatto che gli infetti di covid rilevati in ospedale ove sono ricovverati per altre patologie non dovrebbero essere considerati infetti di covid (contro la logica elementare: contraddizione! E contro i criteri fin qui utilizzati per monitorare la pandemia, inevitabilmente alterando in questo modo la rilevazione del suo reale andamento: sarebbe come se dovendo ingrassare, a un certo punto, per dire -falsamente- che le cose vanno meglio, ci si pesasse vestiti anzichè nudi), per il resto non vedo proprio in che senso queste obiezioni possano essere rivolte a me e al mio intervento (come risulta dalla grafica: righe più strette di quelle della mia appena soprastante indignata critica all’ articolo).
    Non sono mai stato né ho mai dato il ben che minimoo adito a supporre che sia mai stato (in particolare nel commento qui criticato) un vaccinista acritico, bensì ho sempre chiarissimamente, inequivocabilmente ribadito la mia totale contrarietà all’ obbligo vaccinale salvo ben precise e delimitate categorie di lavoratori a contatto con persone a rischio, onde fare tutto il possibile per salvaguardare la salute di queste ultime; inoltre sono sepre stato inequivaocabilmente per la sperimentazione anche (oltre ai vaccini e a quelle tardive) delle cure precoci.
    Rilevo in generale che solitamente si falsificano le tesi atrui quando non si é in grado di argomentare contro di esse; e in particolare che se pretendere di farmi passare per vaccinista acritico é l’ unica argomentazione (si fa per dire) contro le mie opinioni non posso che compiacermi della loro inattaccabiliotà (di quelle che sono per davvero mie opinioni reali).

  3. Giulio Bonali
    4 Febbraio 2022 at 9:48

    Aggiunta:
    Il vaccino (che ho sempre affermato protegge i vaccinati e non gli altri e per pochi mesi -un po’ di più lo Sputnik e alcuni di quelli cinesi- al contrario di quanto qui si vorrebbe “obiettare” -a chi??? A che???- e proprio per questo sono contro l’ obbligo indiscriminato alla faccia delle indebite insinuazioni!), non c’ entra nulla con le necessarie restrizioni delle antiinidividualistiche e antiliberistiche “libertà individuali” (che il governo ha criminalmente evitato di imprre con la necessaria severità) come l’ obbligo di maschere e disinfezione o lavaggio delle mani nei luoghi pubblici e i divieti di assembramenti, soprattutto al chiuso, anche a scapito di produzioni e consumi non indispensabili e dei profitti che se ne traggono; ovviamente con la necessaria tutela dei lavoratori danneggiati di conseguenza).
    Nell’ affermazione “il accino protegge, forse e te stesso. Quindi la restrizione delle ibertà ndividuali non ha nessun senso sanitario” il “quindi” é del tutto fuori luogi, c’ entra come i cavoli a merenda.
    E le rstrizioni delle liberà indivisduali hanno senso sanitario, eccome!

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