I Mondi Nuovi

I Mondi Nuovi*

Ma questi Mondi Nuovi, cosa sono ? Sono le possibilità del presente. Vanno indagati, ricercati, seguiti nel Lago del Tempo, ma sono il presente. Sono qualcosa che sta nascendo e che ancora è difficile vedere. E insieme sono la natura dell’uomo, che si apre un po’. Sono prefigurazioni di quello che già esiste, perché già sono avvenute le sue epifanie. Il Mondo, se lo guardi, se lo indaghi, non è avaro di informazioni, sulla sua superficie trovi tutto ciò che ti serve. Ma lo devi guardare per quello che è. Consapevole delle lenti che usi, delle griglie che sono state costruite per mettere insieme i tasselli; e allora può capitare che tu debba inforcare nuovi occhiali, che mettano a fuoco le nuove possibilità, senza le quali il Mondo finisce.

Capita spesso che il Mondo stia per finire: a quel punto c’è bisogno di cambiare il modo di guardarlo. Ma devi sapere che potresti sbagliarti. Stai compiendo uno sforzo così grande, cercando Strade Nuove, che meriti più di una opportunità, il Mondo, merita più di una opportunità. E allora devi essere elastico. Provare a guardare con quelle nuove lenti senza innamorartene e andare a vedere se ce ne sono di migliori, se c’è bisogno di inventarne di nuove. Un Mondo Nuovo non è un quadro, non è un racconto e non è una canzone, quelli sono soli strumenti che usi per trovare le chiavi del cassetto degli occhiali. Un Mondo Nuovo, in un’era che sta finendo, è un Mondo Nuovo, tutto intero. Un nuovo ordine, e si sta costruendo. Perché c’è una ragnatela, che viene tessuta in tutti quei punti in cui la ragnatela precedente ha ceduto. Lì dove la ragnatela tiene, sembra che la fine del Mondo Intero stia arrivando, invece un Nuovo Mondo sta già nascendo, perché la fine del mondo è già arrivata, in mille punti, lontani da te. E allora qual è il tuo compito, ti chiedi, cosa sei, tu, dentro a questa grande ragnatela? Tu sei uno dei punti dove la ragnatela si è già bucata, e dove si sta intessendo nuova tela, in una regione che sembra, integra, andare incontro al disfacimento e morire per sempre. Sei nuova tela. Perché hai viaggiato nel Lago del Tempo, e lì hai raccolto storie che ti parlavano di quello che succede da sempre, di questo continuo tessere di nuove tele, in punti diversi del Mondo. Perché hai guardato le forme di ciò che avevi accanto, che ti hanno raccontato di ciò che già era finito e di quello che dal passato tornava a vivere. Tu sei questa fiducia, in ciò che muta e che torna. Fiducia in questo mestiere, che costa fatica e che va avanti da sé. Che non devi fare da solo, che si compie, diverso ma denso di rispecchiamenti in mille angoli della Terra. E che devi fare da solo, mentre mantieni legami sottili con chi come te sta tessendo. Fino al sorgere di una Nuova SuperBanda …

* brano tratto dal libro di prossima pubblicazione di Paola Pavese

 

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