Affittata? No, surrogata…

Non sono, ovviamente, un “lombrosiano”, però ammetto di aver sempre trovato decisamente inquietante il ghigno perennemente scolpito sul volto dell’ultralaicista, ultraliberista, filosionista nonchè sostenitrice della eticità dei “bombardamenti umanitari” della NATO, Emma Bonino. Forse ancor più di quello scolpito sul volto del suo padre spirituale e politico, Marco Pannella, e, addirittura, audite, audite, di quello della Boldrini (che supera di gran lunga la Santanchè da questo punto di vista, anche se un’ osservazione superficiale potrebbe trarre in inganno).
Si tratta in tutti e tre i casi, di millantatori, di falsi libertari; in realtà sono solo esempi viventi di quella falsa coscienza tanto necessaria ai padroni del vapore per poter confondere le acque e la testa della gente. Se non fosse per questo potrebbero essere equiparati a quei piazzisti che si vedono sui film western, quelli che giravano per i paesi, salivano su una sedia e cercavano di vendere ai gonzi che ci cascavano, per ignoranza o per superstizione, le loro pozioni “magiche”.
Una cosa è certa: i veri libertari, penso ad esempio agli anarchici storici di una volta, si rivolterebbero nella tomba al solo pensiero di essere accomunati a questi tre loschi figuri.
Ma veniamo ai fatti. Oggi la Bonino ci spiega che “se posso donare un rene in questo Paese perché non posso donare un utero? Io non lo farei, ma non capisco perché non si deve fare”.
Bonino su Vendola padre perchè no
E’ lo stesso ipocrita ritornello che è stato ripetuto in questi giorni da tanti esponenti, non solo politici, ma anche giornalisti, “intellettuali” ecc, sia di centrosinistra che soprattutto di centrodestra.
La contraddizione è evidente. Cosa significa infatti “Io non lo farei ma non vedo perché non si debba fare”, come dice la Bonino, oppure, come ho ascoltato spesso, fra cui l’ultimo, in ordine di ascolto, Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera ospite da Lilli Gruber (altra campionessa di pseudo “sinistrismo” politicamente corretto), che ha più o meno detto: “Io non sono d’accordo con la scelta di Vendola però non metto in discussione che si sia trattato di un atto di amore da parte sua e anzi trovo assolutamente grave il giudizio di tanti in questi giorni nei suoi confronti”.
Intanto è bene stabilire che non si tratta affatto di un “dono”, come ha impropriamente e improvvidamente (e a mio parere, anche in palese malafede), dichiarato la Bonino, ma di una spregevole e bieca compravendita di esseri umani dove ad essere comprati sono sia la donna che “affitta” il proprio utero sia il “prodotto” di tale affitto, cioè il figlio che lei ha avuto in grembo e che le viene sottratto, come se fosse una qualsiasi merce, un qualsiasi oggetto, che so, un prodotto artigianale o manifatturiero. Certo, date le condizioni di lavoro e di esistenza di tante donne (e di tanti uomini) in tantissimi paesi del mondo, vendere il proprio utero e il proprio figlio può essere anche (relativamente) molto redditizio. Meglio “lavorare” al caldo e al riparo in una clinica per nove mesi per diecimila o ventimila euro (cioè l’equivalente di una vita o quasi di lavoro per tante donne e uomini del terzo mondo) piuttosto che essere sfruttate in una fabbrica oppure in uno dei tanti bordelli di Bangkok, Singapore o Manila.
Ma questo non cancella di certo la gravità dell’atto di chi compra, anzi, lo rende a mio parere ancor più insopportabile, appunto perchè si gioca su un ricatto ancor più subdolo che è quello di far leva sull’”utile”, cioè sul vantaggio economico che ne ricaverebbe e che in effetti, sotto un certo profilo, ne ricava, chi vende. E’ evidente che siamo di fronte ad una nuova, più sofisticata e a mio avviso anche più vergognosa forma di colonialismo e di mercificazione. Per non parlare ovviamente degli effetti e delle conseguenze che tutto ciò potrebbe comportare sulla psiche di quei bambini ai quali prima o poi gli si dovrà inevitabilmente spiegare, specie se i genitori sono gay e non coppie etero (ma non è che cambi molto, anzi non cambia proprio nulla…), che sono stati comprati dalle loro mamme naturali, le quali però non sono delle vere e proprie mamme ma persone, ridotte e meri contenitori, che per soldi li hanno concepiti, partoriti e venduti a terzi, cioè ai loro genitori adottivi. Ora, se tutto ciò è comprensibile, nel caso di bambini adottati, è assolutamente inconcepibile nel caso di bambini comprati, e soprattutto devastante per loro dal punto di vista psicologico, a meno di non pensare, appunto, che un bambino sia un pacco postale o poco più e una madre una specie di macchina incubatrice priva di emozioni e sentimenti. Ammettendo anche che ci siano donne – ed è purtroppo assai probabile che ci saranno perché il processo di mercificazione e di alienazione ha già raggiunto livelli parossistici e ha in larga parte colonizzato l’immaginario psichico di tante e tanti- che si sottoporranno con disinvoltura ad una simile pratica e che opteranno per tale soluzione “consapevolmente” e “liberamente” (come sostiene una parte del mondo femminista), il concetto non cambierebbe di una virgola. Lo scenario che potrebbe aprirsi e che molto probabilmente si aprirà, sarà quello di una nuova forma di prostituzione di massa: non più o non solo il sesso ma l’utero. Come per il fenomeno della prostituzione, ci sarà quindi chi lo farà per necessità e chi per scelta. Resta solo da capire quali saranno le dimensioni e la “qualità” di tale forma di prostituzione e, naturalmente, il volume complessivo dei profitti.
Ora, tornando alle faccende di casa nostra, il cerchio si stringe. O le cose stanno messe nel modo in cui molto sommariamente le ho descritte, e allora Vendola e il suo compagno si sono resi complici di un mercimonio di esseri umani, oppure no. Però allora non ha senso, in questo caso, dire, come hanno detto in tanti “Io non sono d’accordo con la sua scelta ma non va giudicato”, aggiungendo “Salutiamo innanzitutto il piccolo Tobia (il “figlio” di Vendola e del suo compagno)”. Delle due l’una. O Vendola è in errore, e allora invece di salutare il piccolo Tobia (al quale mi sento di esprimere la mia solidarietà più che salutarlo) sarebbe molto più giusto e opportuno stigmatizzare il suo operato, oppure è nel pieno diritto di fare quello che ha fatto e allora non ha nessun senso dire “che non si è d’accordo ma non va giudicato”. Ma, come sappiamo, “cane non mangia cane”, e Vendola fa pur sempre parte del “salotto buono”, sia esso di “destra” o di “sinistra”.
Per concludere questa breve riflessione, circola in questi giorni sulla rete e sui social, non a caso, questa frase di Antonio Gramsci che riporto integralmente:

”La scienza ha il compito disinteressato di rintracciare rapporti nuovi tra le energie, tra le cose. Fallisce solo quando diventa ciarlataneria (…) Il ritrovato scientifico segue la sorte comune di tutti i prodotti umani in regime capitalistico; diventa merce, oggetto di scambio (…) Ecco che il dottor Carrel ha aperto una via nuova alla chirurgia: le possibilità di innesti umani si moltiplicano (…) Il dottor Voronof ha già annunziato la possibilità dell’innesto delle ovaie. Una nuova strada commerciale aperta all’attività esploratrice dell’iniziativa individuale. Le povere fanciulle potranno farsi facilmente una dote. A che serve loro l’organo della maternità? Lo cederanno alla ricca signora infeconda che desidera prole per l’eredità dei sudati risparmi maritali. Le povere fanciulle guadagneranno quattrini e si libereranno di un pericolo. Vendono già ora le bionde capigliature per le teste calve delle cocottes che prendono marito e vogliono entrare nella buona società. Venderanno la possibilità di diventar madri: daranno fecondità alle vecchie gualcite, alle guaste signore che troppo si sono divertite e vogliono ricuperare il numero perduto. I figli nati dopo un innesto? Strani mostri biologici, creature di una nuova razza, merce anch’essi, prodotto genuino dell’azienda dei surrogati umani, necessari per tramandare la stirpe dei pizzicagnoli arricchiti. La vecchia nobiltà aveva indubbiamente maggior buon gusto della classe dirigente che le è successa al potere. Il quattrino deturpa, abbrutisce tutto ciò che cade sotto la sua legge implacabilmente feroce.
La vita, tutta la vita, non solo l’attività meccanica degli arti, ma la stessa sorgente fisiologica dell’attività, si distacca dall’anima, e diventa merce da baratto; è il destino di Mida, dalle mani fatate, simbolo del capitalismo moderno “.
(Antonio Gramsci, 6 giugno 1918)
Antonio Gramsci Sotto la Mole 1916–1920

Ce n’è anche un altra, molto calzante, nel merito, di Karl Marx:

“Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate — virtú, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. — tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore.

Karl Marx, Miseria della filosofia 1847

Mi pare di poter dire che la loro profezia si sia avverata o si stia avverando. Non potevano però prevedere che gli alfieri di ciò che essi scongiuravano sarebbero stati proprio coloro che del loro pensiero si autoproclamano eredi. Questo, per quanto mi riguarda, è ancora più intollerabile dei loro comportamenti e delle loro scelte politiche e personali.

P.S. non è affar mio, anche perché non ho dimestichezza né particolare simpatia per le gerarchie vaticane, nè possono essere sufficienti un’ enciclica, per quanto ricca di spunti di riflessione, o alcune prese di posizione su determinati temi, a farmi cambiare idea sulla Chiesa e sulla sua storia, ma Bergoglio non aveva dichiarato che la Bonino è una delle “grandi di questo paese”? Cosa dobbiamo pensare?

16 commenti per “Affittata? No, surrogata…

  1. armando
    2 marzo 2016 at 17:27

    Dobbiamo pensare che il tarlo di una malintesi modernità è anche nella Chiesa, e che Bergoglio, nonostante che nel suo incontro col primate russo ortodosso abbia ribadito alcuni principi, non capisce o non se ne cura, che le sue parole sono già state usate proprio contro quei principi. Come faccia un papa a collocare la Bonino fra i grandi italiani è incomprensibile (o forse troppo comprensibile?). Sta di fatto che non vedere che tutte queste vicende non sono altro che la conseguenza logica concreta dello spirito del capitale, è un vero misfatto intellettuale, ingiustificabile in chi si vanta di possedere spirito critico e in chi vorrebbe trasformare in meglio il mondo. Perché equivale ad ammettere che nessun sistema socio-economico è in grado di farlo meglio del capitalismo. Allora lo si dica, coraggio! Ma non ci si nasconda dietro i “diritti” e non ci si lamenti delle storture sociali. Che diamine!

  2. animus
    2 marzo 2016 at 18:45

    Cosa vuoi pensare, fabrizio, se non, che dietro questo teatrino di pro e anti, ci siano loro? Del resto se hanno più cliniche e ospedali di chiunque altro, non mi si dica che possono essere contrari alla “medicalizzazione” di ogni aspetto della vita… e altrimenti starebbero nelle chiese, non negli ospedali, le scuole(i palazzi di giustizia, il parlamento, etc etc)

  3. Aliquis
    3 marzo 2016 at 8:47

    Mentre leggevo la melassa di banalità, costruzioni metafisiche e sciocchezze varie che hai prodotto, caro Fabrizio Marchi, mi è venuto in mente Socrate quando al proprio processo disse “Avete argomentato così bene contro di me che, se non sapessi di essere innocente, mi sarei convinto della mia colpevolezza. Nondimeno, niente hanno essi detto di vero”.

    Nulla di vero hai detto, Fabrizio Marchi.
    E poichè non c’è nulla di vero, non posso argomenatre contro le tue tesi.
    Posso solo esporre il significato, quello reale, della scelta di Vendola.

    La legge americana prevede che la gestazione per altri possa essere attuata da donne che non si trovano in stato di disagio economico, di dipendenza, che già abbiano avuto figli e che siano totalmente capaci di intendere e di volere, totalmente consezienti e consapevoli. E’ previsto un rimborso spese che non può essere confuso con nessuna forma di mercimonio. Finchè il nostro mondo si basa sul denaro non se ne può fare a meno, in questo come in altri campi, siamo ancora lontani dal mondo di Star Trek, purtroppo. Avete mai visto gli episodi di Star Trek in cui i bambini hanno più di due genitori? Ecco, staimo andando verso un mondo simile. La donna che ha gestito per Vendola e Ed fa parte della loro vita e ne farà sempre parte. Sarà il terzo genitore. Sarà un umanissimo rapporto allargato. In parte, nelle famiglie allargate di una volta, che il capitale ha distrutto, non era così? Ecco, l’ umanità sta trovando il modo di tornare ad un sistema simile rinnovandolo. Dov’è il male in questo?
    Il male è solo nella becera ignoranza di questa provincia italiana più papista del papa stesso.

    • Fabrizio Marchi
      3 marzo 2016 at 13:22

      Caro Aliquis, sottoscrivo in toto la risposta ad Armando al tuo commento. In ogni caso nel mio ultimo articolo, pubblicato pochi minuti fa, ci sono le risposte anche alle tue obiezioni: https://www.linterferenza.info/editoriali/3382/
      Dopo di che, devo essere sincero, mi stupisce il tono dispregiativo delle tue parole, specie per uno come te che ci segue ormai da anni sia qui sull’Interferenza che su Uomini Beta. Cito le tue parole:“la melassa di banalità, costruzioni metafisiche e sciocchezze varie che hai prodotto”, riferendoti al sottoscritto…
      E la Madonna… 🙂 bastava dire che non condividi, argomentando le tue ragioni e le tue critiche. Se ogniqualvolta non fossimo d’accordo ci dovessimo insultare in questo modo, non si potrebbe neanche più confrontarci. Se tanto mi da tanto dovrei allora dirti che il tuo commento non è il risultato di un’analisi lucida ma di una confusione mentale, perché se dopo anni e anni che ci frequenti e hai dimestichezza con certe tematiche, ancora te ne esci con quelle quattro cose scontate che hai scritto, trite e ritrite, che possono stare sulla bocca di qualsiasi “liberal” “politicamente corretto e di sinistra”, allora lasciamo proprio perdere. Fatica sprecata, anche per te, intendo. Mi auguro un ripensamento, altrimenti, come dice Armando, la cosa è ancora più grave…(e non riguarda certo solo te…)

    • Animus
      3 marzo 2016 at 15:58

      “Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro.
      E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l’abisso vorrà guardare dentro di te”.

    • Ada
      3 marzo 2016 at 19:06

      Mi farebbe piacere se Aliquis mi spiegasse questi passaggi , altrimenti rimarrò convinta di un controsenso tra quello che leggo , dandone una mia personale interpretazione e quello che realmente volesse dire o far comprendere a chi lo ha letto.

      “Finchè il nostro mondo si basa sul denaro non se ne può fare a meno…”

      Quindi deduco che non è contrario alla ”melassa di banalità che ha prodotto il Sig.Marchi”…!Lei contesta o approva che quasi tutto si basi sul denaro ?

      “In parte, nelle famiglie allargate di una volta, che il capitale ha distrutto, non era così? ”

      Questo denaro, questo capitale che menziona spesso e di cui non si può fare a meno è un bene o è un male per l’umanità?E per lei? Insomma Aliquis io senza conoscere il riferimento che fa al film non ho realmente compreso da che parte stà!?

      Sperando in una sua risposta le auguro una lieta serata …….

      ADA

  4. armando
    3 marzo 2016 at 11:35

    Sergio Giudice o Lo Giudice, omosessuale e radicale ha ammesso che suo figlio fatto con la stessa procedura di Vendola, è costato 100.000. Rimborso spese? La verità è che la neolingua chiama le cose in altro modo per nascondere la sostanza. Sai quante tangenti sono state pagate come rimborso spese?
    Rimborso spese in luogo di prezzo
    Tutela sociale della maternità in luogo di eliminazione del feto
    salvaguardia dei diritti riproduttivi in luogo di libertà d’aborto.
    Si può essere favorevoli o no, ma non dissimulare la verità cambiando i vocaboli.

    nelle famiglie allargate di un tempo non c’erano tre genitori, c’erano nonni, zii e zie.
    E’ preoccupante che non si afferri la differenza fondamentale e che i sistemi non siano affatto simili, ma del tutto opposti. E poi, tre genitori? Quella madre che farà sempre parte della loro vita ha rinunciato per sempre al bambino. Se questo significa fare parte della vita, ditemi voi.
    Sarà provincialismo papista, ma è sempre infinitamente migliore del cosmopolitismo sradicato, mercificato, deidentificato ,del capitale “totale2 (Camatte) o “assoluto” (Preve). Non accorgersi che di questo si tratta è terribile, nel senso che mostra quanto ormai la falsa coscienza è dilagata. la verità è che il capitale ha vinto. Godete, ma non in nome di un altro mondo possibile. Non ci fosse l’ipocrisia dilagante i sinistri alla Vendola dovrebbero inneggiare al capitalismo assoluto, dovrebbero dichiarare che è il loro orizzonte di vita.

    • Animus
      3 marzo 2016 at 12:47

      Se uno c’ha come riferimento del “mondo vero” star trek, poi non soprende che non si soffermi sul significato (errato) delle parole.

  5. Aliquis
    3 marzo 2016 at 16:29

    Si, in effetti non sono avvezzo a usare toni forti, Fabrizio. Sono timidissimo e la gente mi giudica troppo mite, eccessivamente educato. Soltanto per iscritto riesco a lasciarmi andare, e in modo forte solatnto dopo anni in cui bazzico in un forum. Ecco perchè ho usato quel tono. Il tipo umano a cui appartengo è fatto così; gli autistici ad alto funzionamento sopportano in silenzio e poi esplodono come un vulcano tutto insieme. Questo perchè, sia su questo che su altri blog e forum ho soltanto letto testi e commenti tutti contrari a Vendola; e tutti di tono volgare. Ho voluto essere uno dei pochissimi a difenderlo, a torto o a ragione, e ho ecceduto per i motivi detti sopra. E sono probabilmente così “partigiano” perchè appartengo alla schiera dei “diversi”; non come Vendola, ma pur sempre una diversità, più sottile, più misconosciuta, ma forse anche per questo recante maggiore difficoltà di vita. E come tutti i “diversi” sono solidale con gli altri tipi di diversità.

    Il fatto fin troppo evidente è che la questione “utero in affitto” è stata usata come pretesto per negare alle coppie omosessuali gli stessi diritti che hanno quelle eterosessuali. A tutto il mainstream mediatico non importa nulla di tale questione; anni fa quando se ne parlava in riferimento alle coppie sterili non interessava a nessuno. Ribadire questa questione serve solatnto a giustificare la mutilazione della pur moderata legge Cirinnà.
    Se il senso del socialismo è l’ uguaglianza, chi si rifà a questa cultura dovrebbe non sopporatre nessun genere di discriminazione.

    Ho l’ impressione che nel mondo anglosassone ci sia più rispetto per le diversità umane (dalla dislessia ad appunto altre particolarità,. come l’ autismo). L’ economia liberista è brutta, ma almeno sul piano dei diritti civili il liberalismo è positivo.

    • armando
      4 marzo 2016 at 12:33

      Caro Aliquis, non credo al diritto di diventare genitori, non più del diritto di avere un cervello da premio Nobel. Una coppia omosessuale non può procreare per via naturale, così come col mio cervello non sarei stato capace di inventare la teoria della relatività. Si possono inventare tutti i marchingegni possibili, ma sempre si tratterà di alterare un fatto naturale, non per curare o guarire come nel caso di una malattia o della sterilità, ma per fornire una possibilità “artificiale” in più. Ora, ben venga ad esempio nel caso di un arto artifciale (gamba, braccio, cuore etc), ma nel caso della genitorialità entrano in ballo soggetti terzi, e questo fa la differenza. Ad esempio, si potrebbe anche sostenete (per me sbagliando), che un figlio di una coppia gay non avrà nessun problema di identificazione, ma lo si dovrebbe dimostrare. Si potrebbe anche sostenere che se quel figlio sarà poi soggetto a qualche commento negativo nel corso della sua vita, ciò sarebbe a causa della stupidità della gente e in questo caso sarebbe anche vero, Ma ciò non toglie che, per quel bambino, ciò sarebbe un grave motivo di sofferenza. Allora ti domando: perché farlo? Perché dire che è un atto d’amore e non la soddisfazione di un desiderio proprio (certo legittimo) sulla pelle di un altro? Anni orsono ci fu il caso della coppia di lesbiche sordomute che vollero un figlio anch’esso sordomuto. Amore? No, egoismo puro, comunque giustificato. Infine, il modo di procreare è al fondamento del genere umano. Cambiandolo si cambia l’umano stesso. Si può essere favorevoli o contrari (io sono contrario), ma occorre sapere qual è la posta in gioco, senza infingimenti, buonismi e sentimentalismi di sorta.

    • raffaella
      4 marzo 2016 at 13:02

      Nell’attesa di costruirmi un’idea chiara (soprattutto grazie a voi ,amici dell’INTERFERENZA) sulla delicatissima questione,ci tenevo a ricordare ad Aliquis una bellissima definizione della ‘mitezza’ di Dostoevskij che mi sono ritrovata a leggere proprio ieri…’A un tratto, guardandola, mi balenò l’idea che per tutto quell’ultimo mese, lei( si riferisce alla protagonista del racconto). non si era affatto comportata secondo il suo carattere…dimostrandosi un essere ribelle, aggressivo…alla ricerca dello scandalo…. Quando una così si ribella ,anche se oltrepassa la misura,,tuttavia si vede che fa violenza a se stessa….Al contrario l’anima avvezza al vizio smussa sempre le cose, ne fa di più ripugnanti, ma ammantandole di ordine e di decenza, con la pretesa di dimostrare la propria superiorità…’
      Caro Aliquis,non so bene dove può stare il giustonelle argomentazioni che leggo su questo importantissimo argomento…ma di sicuro ho riletto volentieri le tue che credi a tal punto in quello che dici che hai superato anche la tua proverbiale mitezza!!!

    • ADA
      7 marzo 2016 at 13:20

      Ciao Aliquis,
      Mi fa davvero piacere vedere che tu abbia avuto quel ” ripensamento” al quale con molto garbo il Sig. Marchi ti ha sollecitato.

      Ho trovato molto importante, la spiegazione che hai riportato sul tono alto che hai usato nel tuo primo commento.

      Pur evadendo le mie domande ti ringrazio di avermi risposto su altre…..

      Ho inoltre letto quanto scritto dal Sig. Armando e apprezzo moltissimo i suoi interventi, rivedendo un mio modo di pensare che difendo a tutela del ”bambino”.

      Io credo che tutto si stia basando sulla più grande forma di EGO in assoluto, cercando di manipolare il pensiero umano spostandolo sull’attenzione nel dire” ATTO D’AMORE”….

      UN UOMO E UNA DONNA PROCREANO.
      UNA DONNA E UNA DONNA NO.
      UN UOMO ED UN UOMO NO.

      Bisogna necessariamente mettere il PUNTO, non ci sono spiegazioni che tengano, non si può stravolgere la NATURA QUANDO NATURA NON E’.

      Un caro saluto

  6. Ada
    3 marzo 2016 at 19:09

    Faccio i miei complimenti al Sig. Marchi per l’ultimo articolo scritto e per la grande sensibilità che ha dimostrato in questa tematica davvero delicata , tanto quanto la “TUTELA DEL BAMBINO” …perchè credo che su questo vadano le maggiori attenzioni senza distrazioni nemmeno riportando citazioni del tipo:

    “……..il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate — virtú, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. — tutto divenne commercio “……. (oserei aggiungere) comprese le ideologie politiche come il marxismo che ha subìto, nello scorrere degli anni, notevoli modifiche ideologiche , rese politiche commerciali e di interesse proprio e comune, evolutesi in forme differenti dalle formulazioni originarie.

    Buon lavoro e buonaserata.

    Ada

  7. ines
    4 marzo 2016 at 5:26

    Un articolo magnifico, lucido, intelligente. In una parola: esemplare. Grazie Fabrizio, la sinistra ha tanto bisogno di intellettuali coraggiosi come te.

  8. giulio larosa
    4 marzo 2016 at 13:59

    Complimenti per l’ articolo e ancora piu’ complimenti per il seguente articolo.
    Il fatto che due stronzi (omo o etero) ritengano un diritto avere dei figli e’ una vera schifezza. Io non ne ho e non ne ho potuti avere anche se amo i bambini e ne vorrei moltissimi ma non credo che sia stato leso alcun mio diritto.
    Trovo detestabile perfino la caccia all’ adozione: se ami tanto i bambini, perche’ non mandi l’equivalente del costo di un bambino in Italia in africa cosi’ da poterne campare degnamente almeno una quindicina?
    Figuriamoci se posso tollerare lo sfruttamento della prostituzione per far generare figli per conto terzi! Senza figli si puo’ ugualmente vivere, i diritti sono altri, sono quelli per la casa, per un lavoro decente, per essere liberi dallo strozzinaggio delle banche……
    Un saluto e un ennesimo mega complimento all’ Interferenza.

    Giulio Larosa Duesicilie Pescara

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