Gossip di Ferragosto

La settimana di Ferragosto, come da tradizione, a meno di fatti molto gravi come attentati terroristici, aggressioni militari (leggasi guerre imperialiste), terremoti o naufragi di barconi con centinaia di immigrati a bordo (le “truppe” di invasione, secondo i sostenitori della teoria del cosiddetto “Piano Kalergi” e simili…) è stata caratterizzata dal gossip, e la politica non fa certo eccezione, anzi.

A tenere desta la nostra attenzione mentre eravamo (non tutti…) sbragati sul lettino di qualche spiaggia con il nostro telefonino (del quale non riusciamo più a fare a meno…) è stata la finta (e anche decisamente pittoresca) querelle fra Trump e Kim Young Unn (il vero obiettivo è fare pressione sulla Cina…) e naturalmente (non poteva mancare…) la polemica sollevata dalla nostra Presidente della Camera, la signora Laura Boldrini.

La quale si è indignata per gli insulti sessisti che riceve costantemente sui social. Non che abbia torto, sia chiaro, se non fosse che a subire insulti sui social (e non solo) siamo in tanti, direi anzi in tantissimi. Infatti, chiunque abbia qualcosa da dire e la dica è sistematicamente sottoposto al pubblico ludibrio e alla pubblica ingiuria. Non mi pare una novità. Il sottoscritto, che non occupa certo una carica istituzionale, viene pressochè quotidianamente deriso, insultato e accusato delle più spregevoli nefandezze.  Anzi, poche settimane fa, qualcuno ha pensato bene anche di manomettere i freni del mio scooter e solo per un caso non mi sono cappottato (andavo fortunatamente molto piano quando il freno posteriore si è staccato di netto e quindi ho potuto frenare con quello anteriore senza finire addosso ad una macchina) ma di questo ne parlerò specificamente in un articolo ad hoc in cui denuncerò pubblicamente quanto accaduto (si tratta di un atto doloso come certificato dal mio meccanico e i Carabinieri, ai quali ho denunciato il fatto, mi hanno suggerito di non renderlo pubblico per alcuni giorni, ma ora è doveroso farlo). Una quindicina di anni fa qualche ignoto diede anche fuoco alla mia moto e ormai una quarantina di anni orsono alcuni, non ignoti, mi stavano pure aspettando sotto casa per farmi la festa (sono riuscito ad individuarli prima che loro individuassero il sottoscritto e ad evitare il peggio). Ma erano altri tempi, sono cose che allora succedevano, di fatto all’ordine del giorno, non ne faccio neanche un dramma. Di certo, molto meglio essere presi a parolacce, anche le più truculente, sul web, piuttosto che a sprangate sotto la propria abitazione o davanti alla scuola. Non che insultare sia un comportamento civile o giustificabile, sia chiaro, al contrario, è decisamente becero. Però, allora, invece di gridare allo scandalo perché qualcuno ci ha preso a male parole sarebbe molto più saggio aprire una riflessione sulle ragioni per le quali la nostra società si è degradata a tal punto, diciamo pure imbarbarita, da almeno una trentina di anni e più a questa parte. Colpa dei social? Non credo proprio. I social danno solo l’opportunità a tanta gente di dare sfogo ai suoi istinti più bassi e volgari. Ma li sfogherebbe altrove, se i social non esistessero. Il problema, dunque, non sono i social, ma il contesto culturale e sociale che rende possibile tutto ciò (il che non vuol dire deresponsabilizzare i singoli, siamo tutti responsabili, sia pure in forme e livelli di responsabilità diversi, rispetto a ciò che accade…). O pensiamo che nei vari salotti mediatico-politici il livello sia migliore? Direi proprio di no, anzi, mutatis mutandis, assistiamo in televisione a spettacoli molto spesso peggiori.

Ma torniamo alla questione in oggetto. La Boldrini, a differenza di tutti gli altri, compresi noi, non riesce a sopportare di essere insultata. E va bè, passiamogliela.  Però almeno che non raccontasse balle, lei, i suoi e le sue seguaci. La Boldrini, infatti, non è insultata in quanto donna, come sostiene e come sostengono i suoi paladini. La Boldrini è insultata perché, diciamocelo, è una persona antipatica, spocchiosa, con la puzza sotto il naso, finta, con atteggiamenti spesso imbarazzanti per quanto ipocriti, culturalmente e umanamente lontana anni luce da quel popolo che intimamente, a mio parere, disprezza.  E così viene percepita (cioè per quello che è…) dalla grande maggioranza degli italiani.

La Boldrini è l’incarnazione vivente dell’ideologia politicamente corretta attualmente dominante. Da un po’ di tempo però, molta gente, soprattutto degli strati popolari, ha cominciato a intuire (anche se non ha gli strumenti per produrre un’analisi razionale della realtà, essendo stata scientemente privata di quella capacità ed essendo sprovvista di una vera coscienza politica) che il “politicamente corretto” è il coperchio ideologico dell’attuale sistema dominante. Quello stesso sistema che precarizza il lavoro, distrugge lo stato sociale e salva le banche ma non quelli che perdono il lavoro e si suicidano, e che nello stesso tempo celebra i rituali politicamente corretti a cui siamo abituati ormai da decenni. Del tutto naturale, a questo punto, che quando la “presidenta”  porta avanti le sue “battaglie” per scrivere al femminile alcune parole, appunto “presidenta” o assessora”, oppure per dire che le statue e i simboli del fascismo dovrebbero essere abbattuti come è stato fatto in Germania con i simboli del nazismo (la cosa più idiota e controproducente che poteva fare e che riduce l’antifascismo, che è stato ed è una cosa serissima, ad una barzelletta…), oppure ancora indossi il velo in segno di rispetto (cosa buona e giusta) quando va in casa di musulmani (ma come, non sono maschilisti e misogini peggio degli italiani?…) per poi criminalizzare i maschi occidentali, non susciti particolari entusiasmi e simpatie, per usare un eufemismo, a destra come a sinistra.

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Fonte foto: Corriere della Sera (da Google)

Che poi ci siano i soliti idioti (sicuramente molto più di lei che idiota non lo è affatto…) che la sbeffeggino e la insultino sul web con il solito frasario pseudo machista da quattro soldi, è altro discorso. Ma il sessismo è un’altra cosa. Siete mai stati allo stadio a vedere una partita di calcio? Avete ascoltato quello che normalmente si grida allo stadio agli avversari? Se ci siete stati, capite cosa voglio dire…

Quelle persone la insultano in quel modo perché sono degli imbecilli e pensano di farle più male ricorrendo ai tradizionali epiteti che i trogloditi di sempre rivolgono alle donne (con la doverosa precisazione che esistono anche le troglodite donne che si comportano nello stesso modo a parti invertite…), non capendo che le stanno facendo un favore perchè quel comportamento becero le consente di fare ancora una volta appello a quel politicamente corretto che ha fatto la sua fortuna (e lei lo sa perfettamente…) e che costituisce la sola ragione per cui occupa quello scranno.

Ma il sessismo, è un’altra cosa. Se questo fosse il metro di paragone, dovremmo allora dire che un uomo come Brunetta (dal quale sono e siamo politicamente distanti anni luce, almeno quanto lo siamo dalla Boldrini) è stato per anni e anni deriso e umiliato, non solo sui social, ma in televisione, in quanto portatore di handicap. E’ infatti evidente che Brunetta sia affetto da una forma di nanismo, la qual cosa non credo che gli abbia fatto piacere o che gli abbia facilitato la vita. Eppure non c’è stato alcun rispetto nei suoi confronti e molti di coloro che oggi si scandalizzano per gli insulti sessisti nei confronti della Boldrini non hanno pronunciato una parola che è una per stigmatizzare la gogna a cui è stato sottoposto Brunetta, quando non vi hanno, in moltissimi casi, preso parte attiva.

Due pesi e due misure? Una donna non può essere insultata ma un uomo o, molto più grave, un portatore di handicap, sì? Sembrerebbe di sì.

Sia chiaro, io non penso che un Brunetta, o un Giuliano Ferrara o un Berlusconi, ma anche una Carfagna o una Gelmini, pubblicamente e mediaticamente messe alla gogna perché “accusate” di aver sollazzato il Berlusca con del sesso orale (detto fra noi, se anche fosse, la Carfagna dal punto di vista politico le dà una pista alla Boldrini, ma questa è solo la mia opinione personale…) , siano stati/e sbeffeggiati/e in quanto maschi o in quanto femmine (e chi lo ha fatto è la stessa parte politica che oggi si indigna per gli insulti alla Boldrini…). Lo sono stati perché coloro che li oltraggiavano – esattamente come quelli che insultano ora la “presidenta” – pensavano di poterli colpire meglio, denigrandoli a livello personale. Ed ecco allora che Brunetta è un nano, Ferrara un ippopotamo, Berlusconi un pedofilo, la Carfagna una “pompinara” (così, fra le altre e gli altri, l’ha definita pubblicamente la Guzzanti durante un comizio a Roma trasmesso in tutte le tv, mi sembra a Piazza Navona) e nessuno dei preposti per definizione allo scandalo, si è scandalizzato. Anzi…

Due pesi e due misure? Proprio così. Due pesi e due misure. E questo perché, lo ripetiamo ancora, l’ideologia/falsa coscienza politicamente corretta è oggi quella dominante, quella che il sistema (le classi dominanti) ha scelto in questa fase come la più funzionale per difendere e coprire (ideologicamente) i suoi interessi. Che diamine, lo ha capito (e si è adeguato) anche Bergoglio, vuoi che non lo abbiano capito la Boldrini e il resto della sua compagnia?

A questo punto qualcuno (quelli in malafede e i gonzi) potrebbe pensare che facciamo questa filippica perchè abbiamo in simpatia i soggetti di cui sopra. Niente di più lontano dal vero, ovviamente. Combattiamo e detestiamo politicamente (e in alcuni casi anche umanamente) quei personaggi (Berlusconi, Ferrara, Brunetta, Carfagna ecc.), nella stessa identica misura in cui detestiamo e combattiamo i Renzi, i Vendola, i D’Alema (e per quanto mi riguarda ce n’è anche per un Di Maio, potenziale nuovo tecnocrate in erba, piccolo Macron in versione italiota…staremo a vedere, sospendiamo per ora il giudizio…) ma questo è un altro discorso che non ha nulla a che vedere con quello che stiamo facendo.

Ricordo altresì che Nilde Iotti, che è stata per moltissimi anni Presidente della Camera dei Deputati, e Tina Anselmi, che più volte ha ricoperto importanti incarichi di governo, per citare donne autorevoli che hanno contribuito a fare la storia di questo paese, non sono mai state insultate da nessuno, tanto meno in quanto donne.  Era diverso il contesto? Certamente. E però, se tanto mi dà tanto, quello avrebbe dovuto essere un contesto sicuramente dominato dalla cultura patriarcale e maschilista in misura molto maggiore rispetto a quello attuale. E allora? Come la mettiamo? E allora siamo di fronte ad una contraddizione che solo gli sprovveduti e quelli in malafede non vedono o non vogliono vedere.

In conclusione, una parola per questi ultimi, visto che sono quelli/e che conosco meglio (e che fanno tanti danni…). Guardate che più insistete a battere il tasto del politicamente corretto e più il popolo, anche e soprattutto quello che una volta avrebbe votato e votava in massa per la Sinistra (S maiuscola e senza virgolette) cade preda dei populismi di destra. Sarebbe ora che iniziaste a capirlo, perché è proprio l’ideologia politicamente corretta che produce il suo “antagonista”. Ma mi rendo conto che è come parlare di filosofia con un mulo.

P.S. attenzione, perchè con la scusa di combattere le bufale e gli insulti sulla rete, ci potremmo ritrovare delle brutte sorprese, come quella di alzarci la mattina e scoprire che questo o quel giornale on line o blog sono stati oscurati con l’accusa di sessismo o antisemitismo. Riflettiamo e vigiliamo…

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Fonte foto: liberoquotidiano.it (da Google)

 

5 commenti per “Gossip di Ferragosto

  1. dante
    23 agosto 2017 at 3:01

    si offenderà la Boldrini se le dico che non merita i commenti sessisti visto che di femminile non va oltre l’aspetto fisico? Per quel che ne so io potrebbe benissimo essere un padre gesuita molto scorretto 😉

  2. Alessandro
    23 agosto 2017 at 12:03

    Articolo che centra il bersaglio. La Boldrini, che pure è colta e preparata, puzza d’ipocrisia lontano un miglio. Eclatante è la sua battaglia contro il sessismo, per poi considerare gli uomini un genere di serie B, il suo battersi per la democrazia e la tolleranza per poi chiedere spesso e volentieri la censura verso tutto ciò che non le aggrada. Per il resto si dichiara antirazzista. Curioso si può essere antirazzisti e sessisti allo stesso tempo: magie del politicamente corretto.

    “attenzione, perchè con la scusa di combattere le bufale e gli insulti sulla rete, ci potremmo ritrovare delle brutte sorprese, come quella di alzarci la mattina e scoprire che questo o quel giornale on line o blog sono stati oscurati con l’accusa di sessismo o antisemitismo. Riflettiamo e vigiliamo…”

    Questo è l’aspetto più grave della questione. La società impregnata di politicamente corretto, soprattutto nelle alte sfere, ha però pulsioni illiberali e autoritarie pronte a manifestarsi alla prima occasione. Quanti/e hanno perso il lavoro in Occidente per fantomatiche accuse sessiste? Sono già tanti.
    La situazione è grave. I fatti sono lì a testimoniarlo.

  3. Marco
    24 agosto 2017 at 16:59

    scusate, premetto che non voglio essere offensivo ma voi la super intelligenza, la super preparazione e la super cultura della Boldrini come fate ad affermarla ? la conoscete di persona ? io osservo che se lo fosse, invece dell’arroganza ad imporre il proprio dogma, sarebbe portata ad argomentare le proprie tesi, cosa che non fa. quindi tutte quelle qualità (rispetto ad altri cittadini degli dell’analogo rispetto e dignità sanciti dalla Costituzione) da dove le deducete ? grazie

    • Fabrizio Marchi
      24 agosto 2017 at 17:52

      Ma chi ha mai detto che la Boldrini è super intelligente, super colta e super preparata? Il sottoscritto no di certo. Forse volevi commentare un altro articolo e ti sei sbagliato oppure lo hai letto male. Boh…

  4. pier luigi
    27 agosto 2017 at 16:32

    Azzardo un’ipotesi che paradossalmente la nobilita.
    Tutto sommato è più “utile” e meno “dannoso” un opportunista che lavora per il suo comodo che un benefattore che compie disastri per i più.
    La Boldrini è li per uno scambio politico che ha permesso il decollo delle XVII legislatura. Non è una novità. Amen.
    Dopo questa enorme visibilità, presumibilmente sparirà dai radar della politica che conta.
    Fu così anche per la Pivetti a cui la legano parecchie analogie, la più evidente è il noviziato parlamentare premiato con la più alta carica onorifica (pazzesco!)
    Tu affermi…..”le consente di fare ancora una volta appello a quel politicamente corretto che ha fatto la sua fortuna (e lei lo sa perfettamente…)”
    Ecco: la Boldrini lavora per lei. Consciamente. Gli altri (noi tutti) sono un tramite.
    Leggendo la sua biografia emerge in maniera inequivocabile.
    Credo non le manchi il fiuto necessario a implementare vieppiù la sue carriere.
    Mondo dello spettacolo, giornalismo, volontariato di rango, politica ad alto livello.

    Aspettiamo la prossima mossa.

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