Bolivia: l’UE non protesta. E perchè dovrebbe?

Ciò che non sembra chiaro a molti militanti di sinistra (!) sta nel fatto che il golpe elettrico in Bolivia costituisce un passo in avanti dell’egemonia internazionale finanziaria in quanto capace, non solo mediante media, social, spot pubblicitari, fiction cinematografica e televisiva ma anche e soprattutto tramite intellettuali, sindacati di stato, partiti di finta opposizione (come in Italia PD e 5Stelle), di creare consenso popolare a limiti sempre più estremi.

Per la Bolivia di Morales, per la Bolivia india non esistevano infatti le giustificazioni (per lo più inventate o ingigantite) che sono state addotte, dopo l'”11 settembre”, per devastare con ferocia inaudita Afghanistan, Libia, Siria, Yemen, per continuare imperterriti lo stragismo in Palestina.

Su Evo Morales nessuna ombra di corruzione, nessun sospetto di malaffare, nessun dubbio su correttezza istituzionale o su eventuali infrazioni su diritti umani. Incapace ? Non sembra, né per quanto riguarda la produzione e il commercio, né per quanto riguarda il reddito né per quanto riguarda la lotta contro i livelli di povertà.

L’orrore dell’assalto ad un uomo onesto e capace, ad un paese povero che stava uscendo dalla miseria, appare in tutta la sua nuda crudezza. Mantenimento per i locali dei privilegi acquisiti con la violenza. Profitti ingenti per le multinazionali degli Stati Uniti, del Canada, dell’Australia, dell’Europa…

Tramite i suoi canali ben remunerati (si tratti di terroristi o di intellettuali), il Finanzcapitalismo farà apparire la sua ferocia come atto giusto e conveniente per la popolazione globale.
Il litio che verrà rubato servirà al progresso planetario. Si dirà che, manipolato dalle grandi imprese dell’Occidente, porterà un grande contributo al risanamento dell’ambiente ( batterie, auto elettrica..), al benessere sociale…

Perché è un passo in avanti ? Perché alla consueta arroganza secolare del potere capitalistico si accompagna la sicumera di poter agire oramai indisturbati, al di fuori di qualsiasi legge internazionale, al di fuori di ogni codice morale, consapevole di saper addomesticare i popoli alla propria narrazione nella certezza che ogni abominio sarà tollerato purché adeguatamente raccontato.

Il golpe elettrico in Bolivia rammenta inevitabilmente l’aggressione nazista alla Cecoslovacchia e la diplomazia insulsa dell’Europa che giudicava, nel migliore dei casi, che l’espansione hitleriana potesse così fermarsi, oppure che potesse continuare nell’impresa contro l’Unione Sovietica (Stalin, che aveva ben compreso la strategia anglosassone, inventò perciò il patto Molotov-Von Ribbentrop che permise all’Armata rossa di disporre di maggior tempo per attrezzarsi allo scontro inevitabile con i nazisti).

Non ci saranno sanzioni contro la ciurmaglia golpista che ha ristabilito la “democrazia” come ha subito sostenuto il Presidente degli Stati Uniti che, come ha approvato l’annessione del Golan da parte di Israele e Gerusalemme capitale, ha riconosciuto formalmente la legittimità dell’azione criminale gestita da squallidi personaggi che è indecente solo citarli.

Il “mondo moderno” dell’attuale apparato politico-finanziario viaggia nello spazio-tempo come un gambero, nella restaurazione di una formazione economico-sociale neofeudale fondata su una gerarchia che vede nel suo gradino più alto non l’essere umano ma il supremo feticcio del nostro esistere: il dio denaro con la sua rappresentazione visibile: la merce.

E’ possibile uscire dal vortice dentro cui stiamo tutti noi precipitando ?
E’ possibile ma solo con sacrifici immani. Il resto è solo chiacchiera…

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