Colombia: le FARC non possono rinunciare alla liberazione di Simon Trinidad

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Il referendum di pochissimi giorni fa, in Colombia, ha sospeso gli Accordi di Pace fra il governo conservatore di Santos e la guerriglia marxista delle FARC. La narco-destra di Alvaro Uribe, da cui Santos comunque proviene, ha vinto una prima importante partita nell’ambito del copsiddetto processo di ‘’pacificazione sociale’’.

Le FARC hanno avuto l’appoggio entusiasta di tutti i governi sudamericani – a parte i novelli fantocci di Washington: Macri e Temer – a partire dai paesi dell’ALBA; i socialisti Correa, Morales, Maduro e Raul Castro, in nome della Patria Grande latino-americana, hanno teso la mano ad un cattolico integralista come Santos, complice di Uribe, negli anni passati, nella repressione di moltissimi guerriglieri e oppositori. Domanda: Santos, nel giro di qualche mese, è diventato un ‘’socialdemocratico’’ critico della politica estera Usa? La risposta è ovviamente no; i governi ‘’social-populisti’’, seppur antimperialisti, non fanno altro che seguire le ciniche leggi della realpolitik dando credibilità ad un interlocutore losco e – certamente – mal intenzionato ( come vedremo ).

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La repressione non è cessata ed il giornale online eldiariointernacional.com, di orientamento maoista, documenta:

“Según informaron indígenas del municipio de Corinto, ubicado en la zona norte del departamento del Cauca, una comunidad que se encuentra en Minga por la Liberación de la Madre Tierra, fue atacada por el Escuadrón Móvil Anti Disturbios -Esmad- dejando a un comunero gravemente herido. Los hechos ocurrieron ayer, cuando el país celebraba la firma del acuerdo final de la negociación entre Gobierno Nacional y Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia -FARC- en Cartagena.

Una indígena presente en el lugar de los hechos narró el desarrollo de los hechos: “Mientras nos encontrábamos en una Minga de siembra, la Fuerza Pública acompañada de Fiscalía y de la seguridad privada de la hacienda Miraflores, donde estamos haciendo un proceso de liberación de la madre tierra”. Hoy el agredido está en recuperación gracias al cuidado de los promotores de salud de la comunidad”. 1

Mentre le FARC trattano con il governo, i capitalisti continuano a servirsi dei gruppi paramilitari per reprimere i movimenti indigeni. Domanda: le FARC sono un movimento popolare e democratico, mentre i gruppi paramilitari di estrema destra, secondo il diritto internazionale, dovrebbero essere considerati delle organizzazioni terroristiche. Perché i narcos in camicia nera non sono stati schiacciati dal conservatore Santos? La risposta è semplice: i narcotrafficanti, ideologicamente neonazisti, sono un’ arma dell’oligarchia colombiana contro i movimenti sindacali e rivoluzionari, una pistola fumante che non può essere posata tanto facilmente. Possiamo senz’altro definirli il miglior cane da guardia della struttura socio-economica capitalistica colombiana. Che dire? Se Santos avesse processato la narco-destra, avrebbe messo sotto accusa se stesso, il suo passato e la sua ideologia politica. Di certo le classi dominanti non si suicidano…

Ci sono due vie alla pacificazione in Colombia; la prima è quella progressista voluta da Hugo Chavez. La Colombia, in questo modo, sarebbe uscita dalla sfera di influenza Usa, entrando a far parte dell’UNASUR. Solo in questo modo la decolonizzazione del Sudamerica si sarebbe completata. Il marxista Attilio Folliero ci descrive, con grande precisione, i termini della questione:

‘’Chávez al momento del suo arrivo al potere, nel 1999, a parte la possibile alleanza di Cuba e Nicaragua, è totalmente solo. Inizia la sua azione politica per unificare il continente e quindi necessariamente ha bisogno di tutti i piccoli paesi (in termini di popolazione), ma soprattutto dei due più grandi dell’America del Sud: Colombia e Argentina.

La Colombia però internamente è lacerata da sempre, come abbiamo visto, da una guerra civile; per cui per poter disporre dell’aiuto fondamentale di questo paese è necessario prima di tutto arrivare alla fine del conflitto storico. Di qui il suo impulso alle trattative di pace in Colombia. E’ Chávez il principale artefice dell’avvio dei negoziati di pace di Colombia’’ 2

Il rivoluzionario Simon Trinidad, detenuto negli Usa, avrebbe dovuto guidare gli Accordi di Pace ma i nord-americani non intendono liberarlo. La questione dei prigionieri politici resta centrale nella definizione del conflitto fra il capitalismo statunitense ed i movimenti di liberazione nazionale sudamericani. Nessuna ‘’pace’’ è possibile senza la liberazione di combattenti antimperialisti come Simon Trinidad oppure i peruviani Victor Polay Campos e Abimael Guzman. Domanda: il governo cubano è disposto a fare pressione sugli Usa per la liberazione, immediata, di Trinidad?

L’analista marxista James Petras ha ricollegato gli ‘’accordi’’ alla ‘’pax imperialista’’ ovvero al desiderio degli Usa di smobilitare la guerriglia. Leggiamo:

Le trappole sono tante e così pure i punti da chiarire. Innanzitutto perché le parti non hanno trovato accordo su un punto fondamentale: le forze militari governative. La proposta di Manuel Santos mira semplicemente a ottenere il disarmo unilaterale delle Farc. Ma cosa dice degli oltre 500 mila militari armati che incombono sui movimenti sociali? E dei paramilitari che non sono mai stati davvero smobilitati? Cosa garantisce che, una volta riconsegnate le armi, i guerriglieri non finiscano nuovamente massacrati come in passato? Non si può guardare alla pace solo in termini di disarmo unilaterale. Un secondo problema è costituito dalle basi militari Usa. La loro nutrita presenza sul territorio non è stata oggetto di negoziato. E finché la «consulenza» del Mossad e della Cia continuerà a pesare sui ministeri degli Interni e della Difesa colombiani, parlare di pace sarà perlomeno azzardato. Negli Stati uniti vi sono forze che spingono per concludere un accordo di pace con le Farc per disarmarle e per liberare effettivi militari da impiegare nelle missioni regionali’’ 3

Israele è in prima fila nella repressione delle guerriglie sudamericane ma i mediatori cubani sembrano esserselo dimenticato. Ancora più critici verso questo ‘’dialogo’’ sono i guevaristi turchi del DHKP-C i quali hanno paragonato la fascistizzazione dello Stato colombiano alla feroce repressione islamista diretta da Erdogan: ‘’Los países de nueva colonización como Colombia o Turquía se dirigen con el fascismo. En estos países que se hayan en etapas límites en cuanto a la oligarquía, la pobreza y la injusticia no hay posibilidad de gobernar con el sistema de democracia burguesa. Por eso los parlamentos que se crean solo para dar imagen en realidad ni siquiera funcionan y las leyes y cánones se dejan cómodamente de lado. En los países de nueva colonización la democracia es una lucha militante, es decir, se ve obligada a apoyarse en la lucha armada’’ 4. Per i guevaristi, discostandosi dalle più accurate analisi di Guevara, la ‘’guerriglia’’ è l’unico sbocco possibile per la conflittualità sociale. Le FARC avrebbero dovuto pretendere, quanto meno, l’immediata liberazione di Simon Trinitad. Perché questo non è avvenuto?

La propaganda dell’oligarchia è forte, ma gli antimperialisti colombiani non devono e non possono arretrare davanti l’arroganza di Santos. Simon Trinidad, dal carcere, ha denunciato le torture degli aguzzini statunitensi 5, perché non unirsi a lui lanciando una grande campagna per la liberazione di tutti i militanti politici detenuti nelle carceri dell’Impero? La questione – da Georges Ibrahim Abdallah ad Ilich Ramirez Sanchez – è cruciale anche per l’Europa. Domanda: può essere un valido punto di partenza per rilanciare le trattative? Forse la battaglia per la libertà di chi ha disconosciuto la legalità imperialista, è il primo passo per mettere in discussione le fondamenta stesse del sistema dominante.

Note:

http://www.eldiariointernacional.com/spip.php?article4301

https://www.linterferenza.info/esteri/colombia-la-maggioranza-respinge-gli-accordi-pace-domani-ricomincia-la-guerra-civile/

http://ilmanifesto.info/james-petras-il-futuro-a-rischio-del-latinoamerica-ribelle/

https://opiniondeclase.wordpress.com/2015/10/02/el-frente-popular-turco-proximo-al-dhkp-c-sobre-la-rendicion-de-las-farc/

https://www.youtube.com/watch?v=oe4jdNLLpGU

 

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