Elezioni israeliane: prevale l’odio contro gli arabi

Le elezioni israeliane hanno, per via elettorale, ulteriormente polarizzato un conflitto sociale e politico soltanto in apparenza istituzionale. Netanyahu è l’uomo forte, corrotto e con un rapporto ambivalente rispetto allo stato profondo, ciononostante continua a vincere. Agli israeliani indottrinati al sionismo religioso piace l’uomo forte, da sempre imbevuti di odio scientemente instillato dalla propaganda sionista.

Non ci sono soltanto cattive notizie; la Lista Araba Uniti – socialdemocratica e plurale (anche se certamente non rivoluzionaria) – ha ottenuto il 13% dei voti. Secondo lo storico Davide Rossi: ‘’Il sionismo politico vince nell’immediato, ma sul lungo periodo è destinato a perdere. Tra un paio di elezioni, in meno di dieci anni, nessun governo si potrà formare senza gli arabo-palestinesi di Israele’’. Ci sono, quanto meno, due aspetti importanti da approfondire:

  • Il sionismo non uscirà di scena senza fare follie. L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Danny Dannon, ha riferito all’AIPAC che Bernie Sanders è un pazzo ignorante, un bugiardo o entrambe le cose. “Non vogliamo Sanders all’AIPAC. Non lo vogliamo in Israele … Chiunque definisca il primo ministro israeliano un ‘razzista’ è un bugiardo, un idiota ignorante o entrambe le cose” (citato da Gilad Atzmon). Si tratta di un autentico delirio perchè Sanders è un socialdemocratico alla scandinava, pacifista, che da una parte osteggia i movimenti rivoluzionari antimperialisti e dall’altra parte vorrebbe pacificare il conflitto. La reazione isterica dei sionisti guerrafondai è preoccupante; l’establishment è disposto a tutto (anche commissionare un assassinio politico?…) pur di non smantellare lo stato profondo. L’edificazione del Grande Israele è la politica del crimine permanente.
  • Israele è nato come nazione capitalista e colonialista. Ben presto ha raggiunto lo stadio della decadenza imperialista, dimostrando d’avere pericolose pulsioni razziste interne. Dal 1977 il razzismo è diventato razzialismo, mentre le lobby sioniste hanno iniziato a spadroneggiare ovunque. Il conflitto di classe ha assunto dei connotati etnici; giudaismo politico contro minoranze.

Per fortuna Israele non è soltanto criminali di guerra come Netanyahu o Gantz e isterici neofascisti della risma di Dannon. Il grande studioso israeliano Yeshayahu Leibowitz (morto nel 1994) aveva previsto il disastro attuale.

gli Arabi saranno i lavoratori e gli Ebrei gli amministratori, gli ispettori, i funzionari e gli agenti di polizia, sopratutto della polizia segreta. Uno stato che governa una popolazione ostile di 1,5 – 2 milioni di stranieri deve necessariamente diventare uno stato di polizia segreta, con tutto ciò che una cosa del genere comporta per l’istruzione, la libertà di parola e le istituzioni democratiche. La corruzione caratteristica di ogni regime coloniale prevarrà anche nello Stato di Israele. L’amministrazione, da un lato dovrà sopprimere l’insurrezione araba e, dall’altro, acquisire Quisling arabi. C’è anche una buona ragione per temere che la Forza di Difesa Israeliana, che è stata finora un esercito popolare, a seguito della sua trasformazione in esercito di occupazione degeneri e i suoi comandanti, che saranno diventati governatori militari, arrivino ad assomigliare ai loro colleghi di altre nazioni.” 1

‘’Gli Arabi saranno i lavoratori e gli Ebrei gli amministratori’’, le differenze etniche diventeranno sociali ed il capitalismo sarà suino (‘’sionismo suino’’, utilizzando le parole di Gideon Levy). Più che imperialismo tradizionale, quello israeliano è un inedito imperialismo etnico. L’esistenza di Israele è minacciata dal sionismo, ovvero dal fascismo dei coloni e dalla schizofrenia paranoide dei lobbisti; l’antisemitismo cresce, rafforza Netanyahu ed il leader fascio-sionista, e nello stesso tempo distrugge – crimine dopo crimine – lo stato ebraico. La transizione (democratica e rivoluzionaria) verso uno stato bi-nazionale arabo-israeliano (Stato federale di Israele e Palestina) è una necessità storica, richiesta da moltissimi ebrei illuminati prontamente diffamati dai Giornalisti Comprati in quanto ‘’ebrei che odiano se stessi’’. Il Talmud revisionato dalla lobby israeliana è un lubrificante perfetto, soprattutto coi giovani ricercatori universitari bramosi di carriera; denaro e successo garantiti; l’importante è abbassare la testa.

L’analisi di Gilad Atzmon, filosofo indipendente e bestia nera dell’elite accademica, merita d’essere riportata:

‘’È ragionevole pensare che la descrizione che l’ambasciatore Dannon fa del senatore Sanders servisse ad uno scopo simile: aizzare la folla dell’AIPAC. E, naturalmente, i media ebraici britannici, insieme ai gruppi di pressione ebraici e alla lobby israeliana, hanno anch’essi usato questa tecnica fin dal 2017 per scatenare l’odio della folla verso il Partito Laburista e il suo leader, Jeremy Corbyn. Certa gente, a quanto pare, è unita dall’odio.

Questa registrazione del consulente anziano di Netanyahu trapelata al pubblico fa luce sulla sempre crescente paura che gli Ebrei hanno dell’antisemitismo. Quelli che sono così facilmente “uniti dall’odio” tendono a credere che anche il prossimo sia ugualmente carico di odio. La paura ebraica dell’antisemitismo può essere vista come una proiezione. Quelli che sono “uniti dall’odio” possono benissimo attribuire la propria astiosità ai loro vicini, non importa se Palestinesi, elettori laburisti o addirittura leader democratici.

Ciò che vediamo è una micidiale valanga di odio e di paura: più uno è gonfio di odio, più è tormentato dal pensiero che l’Altro sia afflitto dalla sua stessa animosità’’ 2

Altro che giudaismo, quello sionista è sciacallaggio politico. Ha ragione Leibowitz, “Il nazionalismo religioso è per la religione ciò che il nazionalsocialismo era per il socialismo”, l’alleanza col Deep State statunitense ed il sionismo anglosassone porterà Israele ad un bivio; trasformarsi radicalmente o, come spiegano eminenti accademici ebrei, autodistruggersi.

I palestinesi, a differenze delle borghesie europee, non hanno avuto nessun ruolo nShoah; si tratta di un popolo fiero e colto (basterebbe leggere un solo rigo dell’orientalista Edward Said), non è giusto che venga sacrificato sugli altari dell’odio americano-sionista. Dall’altra parte sarebbe ora che Netanyahu pagasse, quanto meno, per i crimini che gli vengono imputati.

https://comedonchisciotte.org/lodio-la-pace-e-larmonia/

https://comedonchisciotte.org/la-colonizzazione-sionista-della-palestina/

Risultato immagini per Netanyahu vince alle elezioni immagini

Fonte foto: Il Mesaggero (da Google)

 

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