Gentiloni e Alfano umiliati dal governo di Tobruk

Si poteva un tempo accusare Andreotti di mancanza di qualità morali ma non certo di qualità intellettuali e di ingegno.
Purtroppo il triste trio Gentiloni Alfano Minniti impegnati nella questione libica difettano di qualsiasi qualità (non va trascurato ovviamente Renzi con il suo staff, per non parlare della collaborazione di Napolitano con Sarkozy per favorire gli interessi imperiali della Francia a discapito di quelli italiani).
Offrire aiuti medicinali e umanitari al governo di Tobruk e alla stesso tempo aprire l’ambasciata a Tripoli presso l’imposto governo patrocinato dall’Onu di Fajez Serraj, governo evanescente che non comanda neanche a Tripoli, mentre navi da guerra italiane cariche di soldati e di armi entrano nelle acque territoriali libiche, dimostrano tutta l’idiozia politica dei “nostri” “leader”.

Il governo di Tobruk di Al Thani ha infatti risposto sdegnosamente, attraverso il generale dell’esercito Khalifa Haftar ” Rifiutiamo qualsiasi aiuto dall’Italia prima che le sue navi da guerra e le truppe italiane abbiano lasciato Tripoli e Misurata”.
L’ambasciata italiana a Tripoli? “Una nuova forma di occupazione”
Il governo italiano ha scelto di seguire la strategia politica ONU, autoritaria e noncurante della volontà popolare, per obbedire al disegno statunitense di una Libia unita dal governo fantoccio di Serraj con tre cantoni: Tripolitania, Cirenaica, Fezzan affidati (naturalmente con la supervisione degli States) per area di influenza rispettivamente a Italia, Gran Bretagna, Francia.

Renzi aveva puntato la sue carte su Misurata e sulle sue milizie per il controllo di Tripoli ma Misurata non riesce a controllare non solo Tripoli ma neanche le sue forze all’interno.
Khalifa Ghwell, ex primo ministro libico, islamista, con le sue milizie ha voluto provare la resistenza di Serraj assaltando edifici ministeriali e ne ha potuto constatare la debolezza. “Riconquisteremo Tripoli…è solo questione di tempo” Cosa che appare fattibile data la sua volontà di allearsi con il governo di Tobruk e con il generale Haftar, disponendo tra l’altro nella area occidentale della Libia del supporto della città di Zintan che ha dei buoni rapporti con lo stesso Haftar.
Obiettivo di Khalifa Ghwell : un governo congiunto con quello di Tobruk che dispone della forza militare di Haftar e del suo grande carisma.

Sulla situazione in Libia c’è molto da dire: gheddafiani, Russia, Cina, Al Sisi, stato islamico, mezzaluna islamica, milizie autonome… Un pò alla volta…

2 commenti per “Gentiloni e Alfano umiliati dal governo di Tobruk

  1. dante
    18 Gennaio 2017 at 18:46

    Certo c’è molto da scrivere sulla Libia ma sugli inetti nostrani poco da aggiungere a chi li apostrofa come PIDUINI vorrei ricordare che è una offesa sì ma solo per il fiero popolo Beduino

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