Glenn Greenwald e la verità su Obama e la “sinistra politicamente corretta”

La censura del Partito democratico e del clan Biden hanno convinto il Premio Pulitzer, Glenn Greenwald, rigoroso studioso dell’archivio Snowden, a declassificare ulteriori documenti di prima mano sulle guerre imperialiste USA.

Nel 2008, il Pentagono inserì Wikileaks fra le organizzazioni che minacciano la sicurezza interna statunitense. Un documento pubblicato dal New York Times spiega la strategia iniziale dello Stato profondo contro Wikileaks:

‘’facendo volutamente trapelare documenti falsi nella speranza che, una volta pubblicati dall’organizzazione, contribuissero a distruggerne per sempre la credibilità; uno piano vile che, ironia della sorte, era arrivato a conoscenza della stessa WikiLeaks, che lo aveva subito reso pubblico sul suo sito web’’ 1

I giornalisti di Wikileaks e Julian Assange hanno rivelato al mondo l’agenda di Washington per la guerra globale: repubblicani e democratici sfuggono alla dicotomia destra/sinistra perché rappresentano due modalità convergenti di amministrare un regime che, strutturallmente, è di estrema destra, l’Impero USA. Glenn Greenwald pubblicando i documenti di Wikileaks (ultimamente con costanza, in passato è stato eccessivamente prudente), decostruisce uno dei pilastri del moderno totalitarismo neoliberale e come nasce la “sinistra invertebrata” euro-statunitense:

‘’Ma c’era stato un documento di WikiLeaks che, all’inizio, aveva attirato la mia attenzione in modo particolare: il Memorandum Red Cell,” un memo classificato della CIA del 2010, che prende il nome dalla segretissima unità creata dal direttore della CIA durante l’amministrazione Bush/Cheney, George Tenet, nei giorni successivi all’attacco dell’11 settembre.

Ciò che rende il documento così affascinante, così rivelatore, è la discussione della CIA sul come manipolare l’opinione pubblica per garantire, in generale, la sua tolleranza se non addirittura il suo pieno appoggio alla politica statunitense della guerra infinita e, in particolare, al ruolo vitale che il presidente Obama stava interpretando a favore della CIA, infiocchettando e vendendo all’opinione pubblica la necessità di queste continue azioni belliche. In questa analisi classificata c’è molto da imparare sul modo di ragionare del “complesso industriale militare,” noto anche come “Blob” o “Stato profondo,” su come la CIA sfrutti gli impulsi umanitari per assicurare la continuazione delle sue guerre e quale sia la vera funzione del presidente degli Stati Uniti nel campo della politica estera’’ (Ibidem)

La verifica dei documenti è compiuta dai maggiori analisti su scala mondiale: Greenwald, John Pilger, James Petras, Thierry Meyssan, ecc. Nel 2008, la CIA doveva trovare il modo di far accettare alla sinistra movimentista europea (es. Rifondazione comunista, CGIL, ‘’trotskisti di quarta generazione’’ e ‘’neosocialisti’’), non soltanto il capitalismo ma anche l’imperialismo e la Dottrina sul caos creativo, quindi si reinventò una ‘’sinistra compatibile’’: il ‘’modello’’ Obama. Leggiamo cosa scrive Greenwald, uno dei maggiori esperti d’intelligence a livello mondiale.

 

‘’La CIA era alla disperata ricerca di un modo per manipolare l’opinione pubblica che le consentisse di arginare l’ondata delle sempre più numerose proteste europee contro quella guerra, soprattutto in Francia e Germania.

L’Agenzia aveva concluso che la sua migliore ed unica risorsa per farlo era il presidente Obama e la sua popolarità nei paesi dell’Europa Occidentale’’ (Ibidem)

L’ideologia politicamente corretta, per la prima volta, si trasforma in una questione d’apparati d’intelligence, non è più l’’’hashish cerebrale’’ per accademici boriosi e Giornalisti Comprati. Il documento classificato della CIA pubblicato da Wikileaks risale al 26 marzo 2010 mentre l’articolo di Glenn Greenwald, Un vecchio documento della CIA pubblicato da Wikileaks fa chiarezza sulla politica e sulle guerre imperialiste degli USA, riporta ampi riferimenti nella documentazione dell’intelligence nord-americana. Ci conviene seguirlo, si tratta di un pezzo estremamente metodico nelle modalità d’inchiesta giornalistica:

La premessa di questo promemoria della CIA era che le popolazioni dei paesi NATO che partecipavano alla guerra in Afghanistan non erano favorevoli a quella guerra. Ciò su cui si basavano i governi alleati e la CIA, come riporta il titolo soprastante, era quella che l’agenzia chiamava l“apatia pubblica,” “lo scarso interesse da parte dell’opinione pubblica per la guerra, che aveva permesso ai leader francesi e tedeschi di ignorare l’opposizione popolare e aumentare costantemente il loro contributo di truppe alla Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (ISAF).

In altre parole, fintanto che il pubblico rimaneva sufficientemente disattento, i loro democratici leader erano liberi di ignorarne i desideri e altrettanto liberi di continuare ad impegnarsi in una guerra a cui la popolazione era comunque contraria. Ma ciò che preoccupava di più la CIA era che, nell’Europa Occidentale, la massiccia avversione alla guerra potesse trasformarsi in un’opposizione attiva e ben focalizzata, come era appena successo in Olanda, portando al peggiore di tutti i risultati: che i governi che avevano combattuto con gli Stati Uniti in Afghanistan per un intero decennio si trovassero effettivamente a dover rispettare le convinzioni dei propri concittadini, ammettere che si trattava di una guerra inutile e ritirare i propri contingenti, lasciando gli Stati Uniti a sostenere il fardello da soli.

Non è un caso che i ‘’democratici’’ abbiano lanciato la caccia a Greenwald (accolto in Brasile dal Presidente Lula e più volte minacciato di morte dai ‘’bolsonaristi’’), costringendolo a licenziarsi dalla testata The Intercept. La CIA non tollera governanti che mettano in discussione le guerre neocoloniali, per questa ragione gli ideologi del neoconservatorismo teorizzarono, nei primi anni ’50, la convergenza fra ‘’apatia’’ e ‘’democrazia’’: il  politologo americano, W.H. Morris Jones, nel 1954 scrisse un saggio In difesa dell’apatia, dove sostenne che l’apatia esercita un “effetto benefico sul tono della vita politica”; per contro, “molte delle idee connesse con il tema generale del dovere del voto appartengono propriamente al campo totalitario e sono fuori luogo nel vocabolario di una democrazia liberale” 2. Secondo l’economista marxista Vladimiro Giacchè, autore del saggio ‘’Totalitarismo’’, triste storia di un non-concetto, il neoliberismo è stato concepito in quanto ideologia totalitaria fin dalla fine degli anni ’30: l’unico capitalismo reale è quello imperialista e l’imperialismo è incompatibile con la democrazia.

La CIA fece leva su due pilastri dell’ideologia politicamente corretta: (1) il Femminismo Imperiale; (2) l’Antirazzismo Neoliberale. L’articolo inchioda la “sinistra zombie”:

“Per eliminare la seccatura della crescente ostilità contro la guerra da parte dei paesi dell’Europa Occidentale l’agenzia aveva escogitato due soluzioni principali: 1) sfruttare la difficile situazione delle donne afghane per far leva sulla simpatia delle donne europee, in particolare quelle tedesche e francesi, e cercare di persuaderle che la guerra in Afghanistan era davvero una sorta di progetto umanitario, non uno sforzo geostrategico per controllare la regione e le sue risorse e 2) usare la popolarità tra gli Europei del presidente Obama, da poco insignito del Premio Nobel per la pace, per dare alla guerra un volto grazioso, sofisticato e cosmopolita, contrapposto alla spavalderia evangelica, tipicamente texana, impersonata da George W. Bush’’

Con cinismo, Obama ha globalizzato gli interessi dei ‘’negri da cortile’’ USA (la borghesia nera afroamericana) trasformandoli nel carnefice del sottoproletariato multietnico (afroamericani, latinos e proletari d’origine europea) emarginato e costretto in condizioni di vita alquanto gravi: traditi. L’Antirazzismo dell’Elite ‘’cosmopolita’’, un po’ come l’Antifascismo Anglo-Sionista e russofobo, disconosce le istanze del mondo del lavoro e legittima l’emarginazione classista; è un razzismo rovesciato di gran lunga più insidioso. Il Femminismo Imperiale, dall’altra parte, ha avuto la funzione di coprire ideologicamente il massacro (fra bombardamenti ed embarghi) di decine se non centinaia di migliaia di donne musulmane in Afghanistan, Iraq, Palestina e Yemen. Obama sta alla sinistra come il nazionalsocialismo germanico sta al socialismo.

Obama è un po’ come un padre gentile a cui credere ciecamente quando si tratta di bombardare villaggi, finanziare l’estrema destra israeliana o dare la caccia ai giornalisti indipendenti come Assange e Glenn Greenwald. Conclude Greenwald:

‘’È impossibile sottovalutare l’importanza di questo documento. Pochi mesi prima che la CIA riconoscesse l’abilità di Obama, unica nel suo genere, di vendere la guerra e assicurarne la continuazione, il Comitato del Premio Nobel per la Pace aveva assegnato ad Obama il suo più alto riconoscimento per quelli che aveva definito “i suoi sforzi straordinari per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli,” aggiungendo: “per 108 anni, il Comitato norvegese per il Nobel ha cercato di stimolare proprio quella politica internazionale e quegli atteggiamenti di cui Obama è ora il principale portavoce nel mondo.”’’

La ‘’dote’’ di Obama è stata quella di commercializzare la guerra, trasformando l’ideologia politicamente corretta nella protesi ideologica di un autentico Comitato d’Affari interno allo Stato profondo. Gli USA non sopportano chi mostra al mondo il vero volto della propria politica estera: Femminismo Imperiale, Antirazzismo Neoliberale e Laicismo Anti-musulmano diventano fumo negli occhi. La “sinistra “filo-sionista ed eurocentrica funge da megafono: inganna giovani attivisti e li porta fra le braccia della nuova amministrazione ‘’progressista’’ statunitense, pronta per una nuova guerra.

Il documento pubblicato da Julian Assange e rilanciato da Glenn Greenwald, amico personale di Edward Snowden, rivela Verità assolutamente vitali sulla ‘’sinistra capitalista’’.

https://comedonchisciotte.org/un-vecchio-documento-della-cia-pubblicato-da-wikileaks-fa-chiarezza-sulla-politica-e-sulle-guerre-imperialiste-degli-usa/?fbclid=IwAR2JOJJE02wo8eX-PU_E413hZHyJgtpEaUlUJFrLd1R0Q8Z25-3Aafc1uNA

https://www.sinistrainrete.info/politica/15904-vladimiro-giacche-totalitarismo-triste-storia-di-un-non-concetto.html

 Biden batte Obama: è il candidato più votato di sempre - L'Unione Sarda.it

 

 

 

 

2 commenti per “Glenn Greenwald e la verità su Obama e la “sinistra politicamente corretta”

  1. ndr60
    20 dicembre 2020 at 12:13

    Questo è un articolo che andrebbe letto, dalla prima parola all’ultima, prima di qualunque collegamento dalla redazione di New York del TG della Rai, come avvertenza per ciò che seguirebbe.
    Del resto, è una procedura normale per tutti i farmaci, specialmente per quelli potenzialmente tossici.

  2. Stefano Zecchinelli
    22 dicembre 2020 at 13:38

    Leggete anche l’articolo di Greenwald che riporta, direttamente, i documenti declassificati. Il clan Biden sta distruggendo la carriera ad un Premio Pulitzer, uno dei maggiori esperti di politica internazionale su scala globale: figuriamoci, un domani, cosa potrebbero fare a pubblicisti non allineati e senza tutele.

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