Gli europei e gli statunitensi non sono più capaci di riconoscere il fascismo

Il ‘’nazionalismo integrale’’ ucraino, combattuto dalla Federazione Russa ed armato dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra, è una costola del nazismo russofobo ed antisemita. Chi conosce la storia del ‘900, sa che dalla Prima Guerra Mondiale questi movimenti razzisti-colonialisti si macchiarono di crimini orrendi contro le popolazioni russe, ebrei e rom: l’Ucraina moderna, alleata di Londra e Washington, punisce con la reclusione chi ne ricorda i crimini mentre l’UE ha oscurato quei libri che analizzano quella pagine, fera le più buie, della storia moderna e contemporanea.

Nel 1917, la Rivoluzione bolscevica rovesciò gli agenti dell’imperialismo tedesco organizzati sotto l’antisemita Symon Petliura; il loro grido di battaglia era ‘’Morte agli ebrei e ai bolscevichi!’’. Nel 2022, Zelensky rappresenta l’ennesimo esempio di ebreo che, tradendo la storia e la cultura ebraica, adotta l’ideologia fascista: non è l’ebraismo ma il sionismo israeliano che presenta fin troppe analogie con i fascismi del secolo scorso. Per estendere la propria attività eversiva, nel 1921 l’antisemita Petliura negoziò una alleanza strategica con l’amministratore dell’Organizzazione Sionista Mondiale, Vladimir Jabotinsky; i due concordarono un fronte comune contro i bolscevichi il quale, negli anni ’30, portò alla collaborazione fra il sionismo ‘’di destra’’ con Hitler.

L’eredità di Petliura venne raccolta da Dmytro Donstov, fondatore del ‘’nazionalismo integrale ucraino’’ e trasferitosi in Canada nel dopoguerra, uno degli ideologi della Lega Anticomunista Mondiale per contro della CIA. Il pensiero di Donstov si basa su:

  • La ‘’volontà di potenza’’ come ‘’Il diritto delle razze forti di organizzare popoli e nazioni per rafforzare la cultura e la civiltà esistenti’’.
  • La sovversione terroristica individuale e di gruppo, in nome della ‘’violenza creatrice della minoranza capace d’iniziativa’’ (cit. tratte da Thierry Meyssan, ‘’Chi sono i nazionalisti integrali ucraini?’’, Rete Voltaire 1).

Donstov e Bandera parteciparono alla ‘’soluzione finale’’ provocando la morte di centinaia di migliaia d’ebrei, mentre Jabotinsky si rifugiò a New York dove venne raggiunto da Benzion Netanyahu, padre dell’attuale premier israeliano. Il sentiero oscuro che dal fascismo conduce a Washington, Londra e Tel Aviv è stato tracciato.

 

Per Washington e Londra, adesso, il fascismo va protetto

L’Ucraina moderna è un prodotto della vocazione unilaterale dei neoconservatori e dell’eredità storica di chi è stato complice della distruzione degli ebrei in Europa: è nazista neocons. Conclude Meyssan:

‘’Gli ucraini sono gli unici nazionalisti che si battono non per il loro popolo, non per la loro terra, ma per un’unica idea: annientare ebrei e russi.’’ (Ibidem)

Gli europei e statunitensi non sono più in grado di riconoscere il fascismo. I progressisti statunitensi, alla Conferenza di Postdam del 1945, firmarono il documento conclusivo insieme all’Unione Sovietica, leggiamone alcune citazioni:

Il punto 3 (I) dell’accordo stabilisce che qualsiasi industria tedesca che potrebbe essere utilizzata per la produzione militare dovrà essere soppressa in modo tale da impedire permanentemente il ripristino o la riorganizzazione del militarismo e del nazismo all’interno delle forze armate tedesche e anche in “tutte le altre organizzazioni militari o paramilitari, insieme a tutti i club e le associazioni che servono a mantenere viva la tradizione militare in Germania”.
Nel paragrafo III dello stesso punto, si decreta la necessità di “distruggere il Partito Nazionalsocialista e le sue organizzazioni affiliate e subordinate, di sciogliere tutte le istituzioni naziste, di assicurarsi che non riemergano in alcuna forma e di impedire qualsiasi attività o propaganda nazista o militaristica. In alcuni punti successivi si stabilisce con precisione l’abolizione delle leggi naziste che costituivano la base del regime hitleriano, a partire dall’eliminazione delle differenze tra i cittadini per motivi di razza, religione od opinione politica “sia di natura giuridica, amministrativa o di altra natura’’
(cit. tratta da ‘’USA e Gran Bretagna: il fascismo non va più sterminato?’’ di Sergio Rodríguez Gelfenstein, tradotto e pubblicato dalla rivista Cumpanis 2)

 

Fu l’URSS a guidare la lotta contro il nazifascismo sostenuta, in Europa, dal generale De Gaulle; Stati Uniti e Gran Bretagna andando contro il proprio ‘’stato profondo ‘’ (egemonizzato dall’ideologia fascista) accettarono di contribuire a distruggere il fascismo per quanto lo ritenessero un’utile ‘’controrivoluzione preventiva’’ contro socialisti, anarchici e comunisti. Nel 2022, lo ‘’stato profondo‘’ ha preso il sopravvento sulla politica e controlla i mass media: per USA e Gran Bretagna il nazismo non va più distrutto, mentre europei e statunitensi, a cui il giornalismo lubrificato ha fatto il lavaggio del cervello, sono incapaci di riconoscerlo.

Russia, Cina e le nazioni esterne al mondo globalizzato, accelerando la de-colonizzazione del mondo, potrebbero aiutare USA ed Europa a riprendere atto di una delle pagine più buie della storia novecentesca: i campi della morte, voluti anche dalla grande borghesia USA per dichiarare guerra a Mosca. Washington ha intrapreso il medesimo cammino di Hitler, una parabola politica che non è definitiva: deve essere fermata col rilancio della lotta di classe e – grazie alla diplomazia cinese (es. il G20) – la transizione al mondo multipolare. Il fascismo in tutte le sue forme e la costruzione d’una nuova Architettura di potere, prodotto del lobbysmo Anglo-Sionista, devono essere distrutti.

https://www.voltairenet.org/article218398.html

https://www.cumpanis.net/usa-e-gran-bretagna-il-fascismo-non-va-piu-sterminato/

Chi sono i nazionalisti integralisti ucraini?, di Thierry Meyssan

Simon Petliura - Wikipedia

 

5 commenti per “Gli europei e gli statunitensi non sono più capaci di riconoscere il fascismo

  1. Fabio Rontini
    18 novembre 2022 at 18:29

    Sono abbastanza convinto che la Russia, in Ucraina, stia combattendo il Fascismo e il Nazismo… e che quindi la Russia sia oggi una nazione, se non socialista, almeno antifascista… ma c’è un elemento che stona in questo quadro: si dice che il gruppo di mercenari Wagner, di cui la Russia si serve per alcune sue missioni militari, abbia una ideologia di ispirazione nazista. E’ vero o non è vero? E allora come si spiega che una nazione antifascista, che combatte il Nazismo, si avvalga, e abbia, in effetti, creato un corpo militare di ispirazione nazista?

    • Federico Lovo
      19 novembre 2022 at 18:59

      alcune mie considerazioni sul caso Wagner:
      1) la questione è sempre stata fumosa, nel senso che non si sa bene quanto lo Stato Profondo Russo sia coinvolto nelle operazioni di questo gruppo di “professionisti della guerra / guerriglia”:
      2) che io sappia il gruppo Wagner non ha alcuna ideologia, è semplicemente mossa, “ufficialmente”, dal denaro e dal militarismo. Come sempre, in questi, casi, ci sono alcuni soggetti più o meno esaltati, che aderiscono a titolo personale ad ideologie-spazzatura, come quelle da te citate. Nel caso del Donbass, non mi pare – come potrebbe essere diversamente?! – che tali ideologie vengano pubblicizzate. In Africa – SE è vero il loro coinvolgimento – vale lo stesso: certe schifezze nazistoidi non vengono – non possono essere – pubblicizzate.
      La differenza con la galassia nazista ucraina è questa: il carattere strutturale, i livelli istituzionali apicali raggiiunti e la pubblicizzazione di certe “idee”… ammesso che quanto raccontato sulla Wagner sia reale / realistico.

  2. Giulio Bonali
    19 novembre 2022 at 18:15

    E’ vero o non é vero?

    Domanda molto interessante che anch’ io mi pongo (e spero che qualche onesto conoscitore di come stanno le cosa faccia chiarezza).

    Secondo me la Russia odierna é indubbiamente capitalistica, tutt’ altra cosa che l’ URSS.
    Ma oggi già l’ antifascismo (autentico, non quello farlocco dei miserabili sostenitori del criminale nazista Zelensky del PD) é “tanta manna”!

  3. Paolo
    21 novembre 2022 at 6:40

    Sulla presenza nella guerra di gruppi neonazisti, non solo Wagner, di parte russa – oltre che ovviamente di parte ucraina – era stata fatta un’inchiesta dal sito dell’Anpi:

    https://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/inchieste/di-qua-e-di-la-del-fronte-i-gruppi-armati-neonazisti-di-ucraina-e-di-russia/

    Sulla Wagner mi limito a elencare dei fatti noti nei contesti di analisi strategica e militare. Fatti le cui spiegazioni mi sfuggono visto che i nazisti consideravano i russi dei sub-umani da schiavizzare.

    Il comandante militare della Wagner, Dmitri Utkin, appare sul web – basta cercare su google per esempio “dmitri utkin wagner photos” – in foto con tatuaggi nazisti, e in una foto di gruppo insieme a Putin, che tra l’altro lo ha insignito di onoreficenze militari.

    Il capo politico della Wagner è Yeugeny Prigozhin, un oligarca chiamato “il cuoco di Putin”, considerato un suo fedelissimo, e che ha aperto ufficialmente un intero palazzo di uffici della Wagner a San Pietroburgo.

    Perchè Prigozhin e Utkin, i fondatori politico e militare della compagnia, le hanno dato il nome Wagner, il compositore tedesco preferito di Hitler?

    La bandiera della Wagner, che viene sventolata per esempio in un video ufficiale visibile su youtube, assomiglia parecchio a quella nazista: rossa con un cerchio in mezzo, dentro al quale c’è un teschio con le ossa che ricorda quello delle SS. Un teschio è anche il simbolo della compagnia.

    Passando all’aspetto operativo per gli analisti militari la Wagner è considerata una forza scelta, riceve gli equipaggiamenti migliori e viene anche fornita di blindati e di aerei.

    La consistenza della Wagner è stata fatta crescere molto nel tempo fino a essere valutata attualmente in circa 20mila uomini, di cui 9mila impegnati in Ucraina e il resto in Siria e in Africa.

    Posti questi fatti noti, non mi è mai capitato di leggere delle analisi che ne spieghino la logica politica.

  4. Giulio Bonali
    21 novembre 2022 at 15:20

    Queste utilissime informazioni (di cui ringrazio Paolo) mi confermano, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la Russia odierna é tutt’ altra cosa dell’ URSS (la quale mai avrebbe tollerato il neonazismo comunque declinato; spero che almeno qui nessuno osi tirare in ballo a sproposito il “patto Molotov-Ribbentrop” cui l’ URSS fu praticamente costretta per legittima difesa dal filonazismo delle maggiori potenze occidentali dopo avere inutilmente cercato in tutti i modi e con una pazienza degna di Giobbe di organizzare con loro un’ intesa antinazista).

    Confondere Putin con Stalin vuol dire prendere colossali lucciole per lanterne o come diceva un mio amico non preoccupato di cadere nella volgarità quando necessario, confondere il cioccolato con un’ “altra cosa” ad esso un po’ simile per colore ma completamente diversa per odore e suppongo per sapore.
    Cionondimeno (o “Detto questo”, come precisano con sussiego nei talk show televisivi i politicanti da quattro soldi quando vogliono abbindolare gli ascoltatori e potenziali elettori; ma con tutta evidenza non é il mio caso) nella guerra fra Russia e Ucraina-NATO ogni democratico antifascista dovrebbe stare senza se e senza ma con gli antifascisti ucraini (russofoni, parlanti il dialetto ucraino o qualsiasi altro linguaggio) e la Russia contro il governo criminale nazista di Zelensky.

Rispondi a Fabio Rontini Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.