Gli USA hanno distrutto il Nord Stream

Il giornalista statunitense, già Premio Pulitzer, Seymour Hersh (rivelatore del massacro di My Lai in Vietnam, delle torture di Abu Ghraib e del falso attacco col gas sarin in Siria) ora ha rivelato come gli Stati Uniti hanno sabotato i gasdotti Nord Stream nel giugno 2022:

‘’Lo scorso giugno, i sommozzatori della Marina, operando sotto la copertura di un’esercitazione NATO di mezza estate ampiamente pubblicizzata, nota come BALTOPS 22, avevano piazzato gli esplosivi innescati a distanza che, tre mesi dopo, avevano distrutto tre dei quattro gasdotti del Nord Stream, secondo una fonte con conoscenza diretta della pianificazione operativa.

Due dei gasdotti, noti collettivamente come Nord Stream 1, avevano fornito alla Germania, e a gran parte dell’Europa occidentale, gas naturale russo a basso costo per oltre un decennio. Una seconda coppia di gasdotti, chiamata Nord Stream 2, era stata costruita ma non era ancora operativa. Ora, con le truppe russe che si ammassavano al confine con l’Ucraina e con l’incombere della più sanguinosa guerra in Europa dal 1945, il presidente Joseph Biden considerava i gasdotti come il mezzo che avrebbe consentito a Vladimir Putin di usare il gas naturale come arma per le sue ambizioni politiche e territoriali.’’ 1

I North Stream 1-2, chiave per l’indipendenza energetica europea, sono visti dai neocons statunitensi come una minaccia per il controllo dell’Eurasia, uno spazio-terrestre che Brzezinski definì il ‘’cuore del mondo ‘’. L’operazione di ‘’terrorismo totale’’, pianificata nel dicembre 2021 (quindi due mesi prima l’inizio dell’Operazione Militare Speciale Z), è stata coordinata da Jacob Sullivan, consigliere nazionale per la Sicurezza, Antony Blinken segretario di Stato e Victoria Nuland, sottosegretaria di Stato per gli Affari Politici, tre personaggi appartenenti alla cerchia degli straussiani i quali, seguendo appunto la dottrina di Leo Strauss, perseguono l’instaurazione di una dittatura globalista mondiale monopolizzata dal deep state USA. La deindustrializzazione dell’Europa, teorizzata dalla Trilaterale nel 1975, è diventata una distopia (quasi)realizzata con le guerre del XXI sec. e la costruzione d’una nuova Architettura di potere.

Leggiamo un’ulteriore considerazione politica di Hersh:

‘’I timori politici dell’America erano reali: Putin avrebbe avuto un’ulteriore e necessaria fonte di reddito e la Germania e il resto dell’Europa occidentale sarebbero diventati [sempre più] dipendenti dal gas naturale a basso costo fornito dalla Russia, diminuendo la dipendenza europea dall’America. In realtà, questo è esattamente ciò che è accaduto. Molti Tedeschi consideravano il Nord Stream 1 come facente parte della realizzazione della famosa teoria della Ostpolitik dell’ex cancelliere Willy Brandt, che avrebbe permesso alla Germania del dopoguerra di riabilitare sestessa e le altre nazioni europee distrutte dalla Seconda Guerra Mondiale utilizzando, tra le altre cose, il gas russo a basso costo per alimentare in Europa occidentale un mercato e un’economia commerciale prospera.’’ (Ibidem)

Una analisi basata su fonti di prima mano conferma quanto la Rete Voltaire e chi scrive su L’Interferenza, asserivano fin dal febbraio 2022: le prima vittime dell’aggressione atlantista alla Federazione Russa sono gli europei del centro e dell’ovest. L’esplosione del North Stream 1-2 è uno degli atti di terrorismo più rilevanti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, una operazione che s’inserisce nelle ‘’guerre eterne’’ pianificate da Washington contro i tre quarti del pianeta.

Domanda: l’Europa, per Washington, è una semplice espressione geografica? Davanti l’ennesimo crimine statunitense, i governi europei e la corporazione del giornalismo lubrificato non vanno oltre l’atteggiamento delle repubbliche delle banane: vittime che amano i propri carnefici.

 

Siria-Turchia: vittime del terremoto e dell’imperialismo USA

Il terremoto che ha devastato Siria eTurchia s’inserisce in una duplice congiuntura geopolitica: (1) il tentativo israeliano di ripristinare l’antica alleanza con l’ISIS, riattivandolo contro il nazionalismo-pluralista arabo e l’internazionalismo sciita-iraniano; (2)il ruolo di Ankara che, rifiutando una totale subordinazione alla Nato (di cui fa parte, nonostante il golpe filo-USA del 2016), rivendica la costruzione d’una polarità egemonica semi-indipendente. Entrambi i paesi sono stati contrassegnati nella dottrina Rumsfeld/Cebrowski come aree geografiche da distruggere, attraverso una operazione (Hugo Chavez sottolineava ‘’pianificata dall’esterno’’) di dissezione neocoloniale.

Al momento non abbiamo nessun elemento per ritenere il terremoto che ha colpito Ankara e Damasco un cataclisma artificiale (domanda posta dalla giornalista Angela Lano), ma nel 2008 il gen. Fabio Mini (quindi una fonte di prima mano) su quest’argomento dichiarava:

‘’Un’arma fondamentale che nella guerra moderna o in questa guerra globale ha assunto una rilevanza fondamentale è proprio l’arma PSICOLOGICA o comunque l’arma DELL’INFLUENZA, che può essere esercitata con tutto, quindi l’ambiente inteso come sistema ecologico, nel quale noi viviamo e dal quale noi dipendiamo, è diventato un attore principale, non è soltanto una cornice, è un attore principale della guerra, può essere addirittura un obiettivo ma può essere anche uno strumento e questo è il concetto fondamentale.

“Il programma Owning the Weather2025, è partito nel 1999; oggi siamo nel 2008 quindi sono già passati 10 anni e questo obiettivo di possedere il tempo meteorologico entro il 2025 a fini militari, questo è il programma perchè è finanziato dall’aeronautica militare statunitense non è finanziato da McDonald che vuole vendere gli hamburger, quindi questo è un programma che sta andando avanti e se tanto mi dà tanto, se l’obiettivo finale è al 2025, nel 2008 noi abbiamo già qualche risultato lo dobbiamo avere altrimenti chi è che investe i soldi avrebbe già chiuso i rubinetti dei fondi. Quindi ci sono già adesso delle capacità pratiche che possono essere sfruttate.’’ 2

Il senso della guerra è cambiato, quindi chi analizza la geopolitica globale non può attenersi ad una idea tradizionale dei conflitti. La geoingegneria (che potrebbe essere il ramo militare del transumanesimo) consiste nell’applicazione di tecniche artificiali d’intervento umano nell’ambiente esterno, con finalità belliche: gli esperimenti di guadagno sui virus rientrano in questa prospettiva e vedono il deep state USA in prima fila, nel tentativo di distruggere una porzione del pianeta. Non siamo nel campo dei ‘’complotti’’, ma soltanto delle ipotesi e la scoperta dei BIOLAB (laboratori militari di tipo P4) in Ucraina c’impone di prendere in considerazione tutti gli aspetti della ‘’guerra psicologica’’.

I cittadini europei-statunitensi vivono in quella che Guy Debord chiamava ‘’la società dello spettacolo’’ quindi per capire la natura politica delle ‘’guerre eterne’’, le quali differiscono dalle guerre di terza generazione perché mirano alla conquista della mente umana, bisogna analizzare (seppur in chiave dubitativa) tutti i documenti di cui disponiamo. L’autorevolezza della fonte (es. Fabio Mini) dev’essere sempre fuori discussione.

https://comedonchisciotte.org/come-lamerica-ha-fatto-fuori-i-gasdotti-nord-stream/

https://www.infopal.it/siria-e-turchia-tra-terremoto-e-geoingegneria-facciamo-ordine/

Nord Stream 2 o la rivoluzione (mancata) del mercato del gas

Fonte foto: RiEneergia (da Google)

 

 

4 commenti per “Gli USA hanno distrutto il Nord Stream

  1. giulio bonali
    13 febbraio 2023 at 18:20

    Prescindendo dalla questione complotti reali/complottismo immaginario, sulla quale personalmente sono assai scettico, rilevo il fatto “enormissimo” e sottovalutatissimo (per la sua mostruosa enormità meriterebbe ben altra attenzione che quella che sta di fatto suscitando!) che si tratta ormai quasi senza dubbio alcuno di un atto di terrorismo internazionale e di aggressione bellica (cioé DI GUERRA! E ulteriormente aggravato dal fatto di non essere stata dichiarata!) degli USA contro la Russia.

    SIC ! ! !

    La quale ultima preferisce ignorarlo e non reagire, credo secondo un criterio di estrema prudenza al fine di evitare una guerra mondiale nucleare.
    Ma, posto che (Machiavelli docet) un eccesso di arrendevolezza, accondiscendenza, tolleranza dei torti subiti nei rapporti politici fra nemici non può che indebolire chi lo pratichi e rafforzare chi ne sia gratificato (avvantaggiato) e facilitare la realizzazione dei suoi intenti (in questo caso umanicidamente guerrafondai), mi chiedo se al fine indiscutibile di evitare la guerra mondiale nucleare umanicida questa scelta russa non sia a ben vedere controproducente.
    Stante che i rischi, in politica come nella vita in generale, non possono mai essere eliminati del tutto e vanno piuttosto calcolati per scegliere i minori, non sarebbe forse meglio dare ai criminali terroristi una dura, adeguata lezione (che ne so? Distruggendo un gasdotto o analogo impianto amerikano), rischiando oggi “un tot” la guerra mondiale nucleare piuttosto che incoraggiarne la sfrenata, folle aggressività umanicida col risultato di correre ben “più di un tot” la guerra mondiale nucleare stessa domani?

    Mi rendo conto della gravità e quasi assurdità di queste considerazioni.
    Ma a questo punto di follia dei potenti siamo giunti!

    • Giulio Bonali
      13 febbraio 2023 at 18:26

      Ovviamente:

      col probabile risultato di correre ben più di “un tot” di rischio di guerra mondiale nucleare domani.

      Pardon!

  2. Paolo
    13 febbraio 2023 at 18:31

    Il conflitto in Ucraina ha ridefinito la funzione primaria dell’energia – ma anche di molte altre materie prime – da economica a strategica.

    In quest’ottica i paesi europei hanno rapidamente cercato e trovato fornitori di gas e petrolio alternativi alla Russia, vedi da ultimo il viaggio di Scholz in Brasile e altri paesi dell’America del Sud.

    Nella stessa ottica la Cina ha sostituito gli europei, per quanto possibile, come cliente principale del petrolio e del gas russo, ottenendo prezzi a sconto, ma soprattutto uno strumento di controllo sulla Russia in funzione del nuovo bipolarismo globale con gli Usa, per ora economico-commerciale.

    Un bipolarismo economico-commerciale, con la sospensione della ricerca di un bipolarismo strategico, che sembra essere la soluzione di compromesso a cui punta la Cina, con l’accettazione di fatto dell’amministrazione Biden.

    Come si è visto con l’accordo Brasile-Cina sull’uso dello yuan nelle transazioni commerciali tra i due paesi, cui è seguito senza problemi il viaggio di Lula negli Stati Uniti per riaffermare l’asse con l’amministrazione Dem contro Trump-Bolsonaro, e il ruolo del Brasile di “alleato strategico” degli Usa, con relativa collaborazione degli apparati militari e di intelligence.

    La distruzione del Nord Stream (chiamato polemicamente “Molotov-Ribbentrop” dai polacchi) e, in generale, la minimizzazione della relazione energetica con la Russia, come conseguenza del conflitto in Ucraina, segna in Europa un importante cambiamento dei rapporti di forza geopolitici interni al continente.

    Emerge sempre più rilevante il ruolo dell’asse anglo-scandinavo-baltico-estico, guidato da Regno Unito e Polonia, mentre diminuisce il peso dell’ex egemone asse franco-tedesco.

    In questo quadro il governo Meloni sembra giocare sui due tavoli, in funzione da un lato della tradizionale collocazione italiana di supporto all’asse franco-tedesco, e dall’altro lato dell’asse politico con i conservatori polacchi, come presidente dei conservatori europei, nell’ambito del progetto di centro-destra europeo con i popolari guidati da Weber.

  3. giulio bonali
    14 febbraio 2023 at 8:07

    Altro che i palloni-bufala che hanno dominato i palinsesti nei giorni scorsi!

    Questo é oggi il giornalismo….

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