Gli Usa nell’incubo: dai pogrom razzisti al tentato ‘’suicidio’’ di Manning

Negli Usa – nonostante l’uccisione di cinque poliziotti da parte di un riservista di colore dell’esercito statunitense – le proteste contro il ‘’negricidio’’ si estendono da Dallas fino ad altre, numerose, città. L’attivista peruviano-statunitense, Lorena Ambrosio, ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters che ‘’y simplemente enfadada por que sigan apilándose los cuerpos negros uno encima de otro” 1. Le detenzioni illegittime, purtroppo, si contano a centinaia 2 ma, a quanto pare, il movimento anti-razzista non intende fermarsi: i dimostranti di Phoenix, in Arizona, urlano “las vidas negras importan” y gritó “¡manos arriba, no disparen!”. E Obama ? Piange lacrime amare, degne del coccodrillo quale dimostra di essere.

( Fonte: hispantv.com )

Ma facciamo un passo indietro: chi è Micah Johnson, l’oramai ex soldato che ha sparato ai cinque poliziotti? Ce lo dice Marco Santopadre, giornalista di Contropiano: ‘’L’autore dell’imboscata Micah Xavier Johnson aveva venticinque anni, viveva a Mesquite, un sobborgo di Dallas, ed era riservista dell’esercito degli Stati Uniti – quindi addestrato all’uso delle armi – con alle spalle una missione in Afghanistan. Ad animarlo un forte desiderio di vendetta contro la brutalità dimostrata in un numero enorme di occasioni dai poliziotti bianchi, e una forte identificazione nei movimenti che rivendicano l’autodeterminazione della comunità afroamericana ed il Black Power, rinfocolati dagli omicidi di Baton Rouge e St. Paul’’ 3. In poche parole: Micah è un giovane statunitense allevato nel ventre del mostro (l’esercito Usa), ma che non ha resistito davanti alle ripetute mattanze che i suoi ‘’fratelli’’, giornalmente, patiscono nella più contraddittoria delle democrazie occidentali.

Gli animi, sempre più in ebollizione, si scalderanno ancora di più davanti alla visualizzazione di questi tre video che inchiodano il regime repressivo nord-americano: nel primo caso si vede la vittima morente, sdraiata sul sedile della sua auto, mentre la sua fidanzata accusa il poliziotto di avergli sparato “solo perchè stava estraendo dalla tasca il portafoglio per mostrargli il documento di identità”. Nel secondo video la vittima viene uccisa con quattro colpi sparati a bruciapelo, mentre è trattenuta a terra da due poliziotti, con la semplice scusa che “era armato”. (Poco dopo si vede il poliziotto che estrae dalla tasca della vittima un revolver, che l’uomo ovviamente non aveva mai impugnato) 4. Domanda: negli Usa i progrom razzisti sono una mera opzione politica? La società americana, ubriacata dalla propaganda militarista dei diversi governi, riesce in modo alquanto macabro a far convivere genocidio e vita quotidiana; massacri imperialisti e parate patriottarde; ingiustizie sociali e spettacolo televisivo. Come, a suo tempo, spiegò il filosofo post-marxista (successivamente approdato a conclusioni politiche che respingo) Costanzo Preve, gli Usa sono un ‘’impero ideocratico’’ che trasforma i suoi ‘’cittadini’’ in membri d’una comunità di tipo biblico: quindi la sacralizzazione dell’Impero yankee, a prescindere dai suoi numerosi crimini, segue la dannazione degli infedeli, vale a dire il resto del mondo. Questo rende gli Usa un impero arrogante e bellicoso che necessità di continue aggressioni neocoloniali per mantenere in piedi il suo regime, neoliberistico, di sfruttamento. Domanda: dobbiamo definire gli Stati Uniti una democrazia oppure – come suggerisce il linguista ‘’socialista libertario’’ Noam Chomsky 5 – un governo delle elite?

Davanti ai fatti di Dallas, prontamente strumentalizzati dalla destra populista (Donald Trump più gruppi neonazisti vari), il giornalista Webster Tarpley, nella sua pagina facebook, ha accennato ad una possibile ‘’operazione falsa bandiera’’ in prospettiva della cosiddetta ‘’sorpresa d’ottobre’’ che, secondo lo stesso Tarpley, dovrebbe portare all’elezione di Trump 6. La pista, indicata dal più grande esperto dell’11-S, non deve essere esclusa fermo restando che Tarpley, più volte, ha sopravvalutato il potenziale dell’ultracapitalista Trump molto, meno fornito di Hillary Clinton: la donna dei sionisti.

L’elite statunitense è del tutto fuori controllo: se, da un lato, la polizia è diventata una macchina di morte per neri, latinos e attivisti antimperialisti, dall’altra parte Chelsea ( prima Bradley ) Manning – l’ex soldato che ha inoltrato a Wikileaks centinaia di migliaia di documenti sui crimini Usa in Afghanistan e Irak – ha tentato un – davvero strano, oserei direi – insolito suicidio in carcere. Il giornale online Wired, rafforza i miei dubbi, comunicandoci che: ‘’L’ipotesi del tentato suicidio come ragione del ricovero di Chelsea Manning non trova invece ancora ulteriori conferme oltre a quanto dichiarato dalla fonte confidenziale citata da Cnn. Nella giornata di ieri, infatti, né la famiglia, né il team legale, né nessuna delle persone più vicine a Manning è riuscita a ottenere informazioni ulteriori su quanto avvenuto, né è stato possibile confermare che si sia trattato di un effettivo tentato suicidio’’ 7. E continua: ‘’Nancy Hollander, coordinatrice del team legale che segue la whistleblower, ha diffuso nella serata di ieri un comunicato dicendo che l’esercito non avrebbe concesso informazioni a nessuno in merito a quanto avvenuto e, a distanza di due giorni dai fatti, non è ancora stato possibile mettersi in contatto direttamente con Manning’’. Nella ‘’patria della libertà’’ (fra molte virgolette) i detenuti – politici e non – non godono di nessuna garanzia democratica. Domanda: come mai gli attivisti lgbt – attentissimi all’omofobia nella Russia di Putin – non prendono posizione in supporto della ‘’neo-transessuale’’ Chelsea Manning?

Il diritto internazionale ‘’made in Usa’’ continua a ledere la libertà del ‘’cyber-eroe’’ Julian Assange; Mumia Abu Jamal, giornalista delle Pantere Nere, si è visto distruggere la propria vita nelle ‘’galere patrie’’, eternamente sponsorizzate da voraci lobby private. Di contro, i boss della malavita yankee spadroneggiano nelle grandi metropoli: da New York a Las Vegas, passando per Miami, il paradiso degli ‘’anti-castristi’’. Domanda: Washington sa cos’è il costituzionalismo democratico? A metà ottocento, in Francia, il radicale Victor Schoelcher fondava la Società per l’abolizione della schiavitù chiedendo lo smantellamento degli antichi imperi coloniali. Negli stessi anni, oltre oceano, la borghesia ‘’cristiano-protestante’’ conduceva il feroce genocidio dei nativi americani: negli Usa i ‘’pelli rossa’’ vivono, tutt’oggi, reclusi nelle riserve in condizioni vergognose. Mi duole dirlo ma Washington non apprenderà mai ciò che, per duecento anni, ha, con una spocchia insopportabile, respinto.

1.

http://www.hispantv.com/noticias/ee-uu/281299/protestas-nuevas-ciudades-estados-unidos-muerte-negros-policia

2.

http://abcnews.go.com/US/thousands-protest-nationwide-greater-good-humanity-police-shootings/story?id=40455394

3.

http://contropiano.org/news/internazionale-news/2016/07/09/dallas-la-rabbia-solitaria-del-cecchino-destra-scatenata-081507

4.

http://www.luogocomune.net/LC/index.php/18-news-internazionali/4443-poliziotti-uccisi-a-dallas

5.

https://www.youtube.com/watch?v=xgPSe0Ykdzs

6.

https://www.facebook.com/webstertarpley?fref=ts

7.

http://www.wired.it/attualita/2016/07/07/presunto-tentato-suicidio-chelsea-manning/

 

 

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