L’alleanza fra Israele e l’estrema destra europea

Risultati immagini per Strache in visita in Israele immagini

Foto: es.makemefeed.com

Heinz-Christian Strache, leader del Partito della Libertà austriaco, in visita in Israele, invitato da Netanyahu

 

L’alleanza fra i sionisti israeliani e le formazioni di estrema destra europee (fra cui anche neonazisti), a prima vista, sembra singolare, ma in realtà queste correnti politiche, del tutto interne alla peggiore tradizione sciovinista borghese occidentale, condividono gli stessi interessi: combattere il diritto all’autodeterminazione dei popoli arabi e musulmani in nome dell’ideologia razzista del White Power, una concezione del mondo neocolonialista che, negli anni ’30, consacrò l’alleanza fra Hitler e le corporation statunitensi. Da questo punto di vista – sionismo e neonazismo – sono le braccia armate della principale potenza imperialista: gli Usa.

Il dialogo fra l’Alleanza dei partiti europei per la libertà – coalizione di organizzazioni populiste e xenofobe – con Israele non è nuova. Uno dei primi a sdoganarsi sulla strada di Tel Aviv è stato l’olandese Geert Wilders, leader del Partito della libertà, il quale, con il capo del Ku Klux Klan israeliano Lieberman dalla sua parte, ha dichiarato guerra all’Islam: Israele – per i neofascisti europei – è un ‘’baluardo dell’occidente’’, è lì si che si apprende al meglio ad innalzare muri e costruire lager.

Molti neofascisti (e neonazisti ), convertiti al sionismo, non hanno fatto altro che rovesciare il loro antico antisemitismo in islamofobia. Lo studioso Miguel Martinez, con un ottimo articolo ‘’Contro l’Islam, l’estrema destra europea con Israele’’, ci fornisce qualche ulteriore e utile informazione. Chi sono questi ‘’ex antisemiti’’ passati all’odio – ingiustificato – nei confronti delI’ Islam ? Ecco qualche nome:

 L’eurodeputato austriaco Andreas Mölzer pubblica il settimanale Zur Zeit di Vienna, che continua a vendere ai lettori i libri del negazionista David Irving e le agiografie delle Waffen SS.

 Il ricco immobiliarista tedesco Patrick Brinkmann, prima di diventare presidente del movimento anti-Islam Pro NRW e di attuare una drammatica conversione filosemita, militava nell’orbita della DVU e del NPD, i più radicali partiti “antisionisti“.

Filip Dewinter e Frank Creyelman sono stati eletti nel fiammingo Vlaams Belang che da diversi anni persegue una operazione di seduzione nei confronti della importante comunità ebraica di Anversa, in Belgio, che affronta un notevole aumento dell’antisemitismo nella gioventù immigrata marocchina 1

 I neonazisti diventati portabandiere di Israele sono davvero tanti, purtroppo per noi vanno ben oltre questi pochi nomi. I fiamminghi belgi – alleati del Likud di Netanyahu – chiesero in passato l’amnistia per i collaborazionisti di Hitler ( i rexisti guidati dall’ascaro Leon Degrelle ), ma ciò non ha impedito a questo partito reazionario di gemellarsi con il regime israeliano: “Israele vive ed esiste sulla prima linea del conflitto tra civiltà. Il conflitto arabo-israeliano rappresenta la lotta tra la civiltà occidentale e l’Islam radicale. La battaglia tra coloro che hanno a cuore la libertà e coloro che vogliono sottoporre il mondo alla teocrazia musulmana.” Entrambi – Vlaams Belang e Likudcondividono gli sproloqui ‘’occidentalocentrici’’ di Samuel Huntington sull’inesistente ‘’scontro di civiltà’’; ‘’scontro d’ignoranze’’ ironizzò Said, per questa ragione danno a bere che la costruzione di ‘’Stati etnicamente omogenei’’ sia un antidoto (semmai un veleno?) contro la catastrofe, sociale e geopolitica, in corso. La loro propaganda sciovinistica attecchisce, con forza, sugli strati ‘’piccolo borghesi e sottoproletari’, i “reietti” provenienti dalle ‘’mezze-classi’’ che Trotsky definì ‘’pulviscolo d’umanità’’.

Un discorso analogo può essere fatto per il movimento tedesco Pegida: seppur l’origine di questa organizzazione sia ‘’liberalconservatrice’’ molti ‘ex nazisti’ hanno aderito al progetto eurocentrico propinato da quest’ennesimo ‘’mostro politico’’. Davanti all’accusa di ‘’neonazismo’’ alcuni suoi attivisti rispondono così: ‘’Siamo classificati  di ‘estrema destra’ perché abbiamo il coraggio di criticare l’Islam. Ci chiamano “fascisti” e ci chiamano “Nazisti”, ma se si  va a guardare  l’ideologia dell’Islam, e la confronti con  l’ideologia del nazismo, sono entrambe esattamente dallo stesso lato della medesima  medaglia’’ 2. Il sito Veterans Today replica a questo sproloquio che, per conoscenza dei lettori – ho appena riportato: ‘’Credo che alcuni dei membri del Pegida non hanno assolutamente capito che Israele e America sono stati tra i principali sostenitori dei terroristi in Siria o che ISIS è stata creata per seminare caos e distruzione nelle nazioni che si sono opposte a ovest. E credo che essi non hanno fatto una pausa per considerare che, dopo essere stati per qualcosa come un anno e mezzo al centro dell’attenzione pubblica, ISIS non ha ancora lanciato un singolo attacco su Israele’’. Sembra proprio che sia i neonazisti che i liberal-imperialisti siano incapaci di portare a termine qualsiasi analisi seria dei conflitti – politici, sociali e solo in ultima istanza religiosi – che insanguinano diverse parti del mondo.

Marcia di Pegida in Germania

Il leader dell’UKIP britannico, Nigel Farage, famoso per i suoi discorsi contro l’Unione Europea e in linea con la destra più reazionaria ha definito i musulmani una ‘’quinta colonna assassina’’ lamentandosi del fatto che Israele ancora non si sia decisa a portare a termine il processo di pulizia etnica della Palestina. Una posizione vergognosa che non stona affatto sulla bocca di chi, anni fa, esaltava i massacri anti-irlandesi da parte dell’imperialismo di ‘’sua maestà’’. Nigel Farage: dal genocidio irlandese alla pulizia etnica della Palestina, la degna fine d’un populista simil-fascista. Qualcuno credeva in un diverso approdo?

Arrivati a questo punto capiamo il vero motivo per cui Israele si sia affidata agli epigoni del Ku Klux Klan per bloccare, nel Parlamento Europeo, il doveroso riconoscimento dello Stato palestinese. Il giornalista Wayne Madsen ci spiega chi sono i migliori alleati dell’imperialismo israeliano:

‘’Forse nessuno rappresenta meglio l’alleanza sionista-nazista del deputato del Riksdag (parlamento) svedese Kent Ekeroth dei Democratici di Svezia. Ekeroth non solo è un compare dei diversi partner globali dei Democratici di Svezia, tra cui il Ku Klux Klan e il suo ex-capo David Duke, ma è anche ebreo. Ironia della sorte, la forte opposizione di Ekeroth all’immigrazione in Svezia è segnata dal fatto che sua madre, ebrea kazaka, emigrò in Svezia. Ekeroth disprezza il ministro per l’urbanismo svedese, di origine turca, Mehmet Kaplan della coalizione del Partito Verde, perché partecipò alla flottiglia di aiuti della Mavi Marmara a Gaza, militarmente attaccata da Israele in acque internazionali nel 2010 con numerosi morti. Ekeroth è il portavoce dell’opposizione dei Democratici di Svezia, al Riksdag, alla decisione del governo svedese di riconoscere la Palestina. Il partito di Ekeroth s’è unito all’opposizione moderata-conservatrice svedese al riconoscimento della Palestina’’ 3

Chi legge deve sapere due cose importanti che difficilmente i media di regime renderanno note: (a) Il fondatore dei Democratici di Svezia, Gustaf Ekstrom, era un ufficiale delle Waffen SS ed ex-capo del partito nazista svedese (sempre citando Madsen ); (b) gli ebrei kazari non sono di origine semitica ma ashkenazi. Gli ebrei sefarditi, nella prima fase dell’edificazione dello Stato israeliano, furono usati come carne da macello da questa elite borghese legata al colonialismo britannico.

Il razzismo e l’intolleranza crescono in Europa: per la prima volta, dalla caduta del nazismo, si costruiscono lager per migranti usando la retorica, ipocrita, dei ‘’diritti umani’’. Gli strateghi dell’Impero Usa, con lo speculatore finanziario Soros in testa, hanno colto al volo l’occasione per ridare vigore agli sciovinisti bellicosi: una ierocrazia fatti di miti ambigui, dati per morti e sepolti da decenni. I neonazisti sono (a) i migliori alleati per i guerrafondai sionisti e (b) il ‘’piede di porco’’ per destabilizzare la vecchia Europa facendo leva sulle paure della classe media impoverita. La svastica davanti (o dietro) la bandiera israeliana, di questi tempi, è nell’ordine delle cose. Il naturale epilogo di uno Stato ‘’etnicamente omogeno’’.

 

http://kelebeklerblog.com/2010/12/27/contro-l%E2%80%99islam-l%E2%80%99estrema-destra-europea-con-israele/

 

http://www.controinformazione.info/scene-dalle-dimostrazioni-di-pegida-in-germania-sabato-5-febbraio/

 

https://aurorasito.wordpress.com/2014/12/14/israele-si-affida-ai-neo-nazisti-per-bloccare-il-riconoscimento-palestinese-in-europa/

1 commento per “L’alleanza fra Israele e l’estrema destra europea

  1. Ugo
    18 Maggio 2017 at 18:54

    Bellissimo articolo.

Rispondi a Ugo Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.