La Federazione Russa entra in guerra contro l’Occidente imperialista

L’élite imperialista occidentale è spaventata dalla mobilitazione parziale annunciata dal presidente russo Putin, per una ragione precisa: è consapevole della propria debolezza nella guerra convenzionale ‘’di terza generazione’’, quella basata sulla valorizzazione delle capacità umane, le strategie militari di controllo territoriale.

Il presidente ucraino, il nazista neocons Zelensky, ha venduto al pubblico occidentale il bluff della controffensiva ucraina ‘’liberando’’ (il lettore dovrebbe soffermarsi sulle virgolette) un territorio marginale sguarnito militarmente da Mosca; una regione distinta dalla Nuova Russia che l’esercito post-sovietico non intendeva occupare. Il territorio in questione corrisponde alla Makhnovchtchina, occupata nel 1918 dall’Armata nera del contadino libertario Makhno; profondamente anticomunista, il ‘’rivoluzionario’’ anarchico venne surclassato militarmente dalla guerriglia comunista comandata da Leon Trotsky, costruttore dell’Armata rossa.

Il dittatore ucraino, dopo la messinscena allestita dagli straussiani, ha ottenuto dall’Occidente collettivo altri crediti di guerra, continuando ad affossare l’economia europea:

‘’Il 9 e 10 settembre l’Institute for the Study of War ha rivelato dettagli sull’avanzata delle truppe ucraine e la calorosa accoglienza delle popolazioni]. Una messinscena che la stampa occidentale si è bevuta e diffonde. Ma questo istituto è un covo di Straussiani. È diretto da Kimberly Kagan, cognata della vicesegretaria di Stato Victoria Nuland. Tra gli amministratori figura Bill Kristol, ex presidente del Progetto per un nuovo secolo americano, nonché il generale David Petraeus, che distrusse l’Iraq e l’Afghanistan.’’ 1

Una autentica buffonata che, a causa della malafede statunitense-europea, ha scatenato la reazione (dovuta) dello statista russo.

 

La ‘’strategia del panico’’ contro la Federazione Russa

L’ultima dimensione della guerra ibrida contro Mosca persegue l’obiettivo di scatenare il panico interno, screditando la decisione di mobilitare i riservisti esperti (circa 300.000 stando alle parole del Ministro della Difesa, Shojgu). Gli Anglo-Sionisti del Pentagono si sono rifugiati dietro una campagna mediatica di fake news la quale attiverà soltanto gli oppositori di Putin, una ristretta percentuale di parassiti sociali chiamata oligarchi politici. La paura occidentale ha scatenato una isteria collettiva, pompata a dismisura dal giornalismo lubrificato: l’imperialismo collettivo (USA, Canada, UE e Israele) non è nelle condizioni, sprofondata nella fase senile del capitalismo, di far fronte alla catastrofe imminente. L’alternativa è duplice: fascismo tecnocratico o nuove Rivoluzioni democratiche e antimperialiste.

Nel suo discorso alla Nazione, Putin ha dichiarato:

“Conosciamo la politica aggressiva di alcune élite occidentali, che stanno lottando con tutte le loro forze per mantenere la propria superiorità, e per questo sopprimono con ogni mezzo i centri di autonomia e indipendenza.

L’obiettivo dell’Occidente è distruggere il nostro Paese. Dicono già apertamente che nel 1991 sono stati in grado di distruggere l’Unione Sovietica e ora stanno pianificando lo stesso progetto per la Russia. Lo stanno pianificando da molto tempo. <…> Hanno fatto della russofobia totale la loro arma, la stessa arma con la quale colpiscono in Ucraina. Coltivando l’odio per la Russia e trasformando il popolo ucraino in carne da cannone. Hanno iniziato la guerra nel 2014.

Per proteggere la nostra Patria, la sua sovranità e integrità territoriale, per garantire la sicurezza del nostro popolo e del popolo nei territori liberati, ritengo necessario sostenere la proposta del Ministero della Difesa e dello Stato Maggiore Generale di condurre la mobilitazione parziale nella Federazione Russa dei militari in riserva, che hanno esperienza militare. Lo scopo dell’operazione speciale è la completa liberazione del Donbass” 2

Questo significa che Putin, accettando le obiezioni della componente più antioccidentale dell’Operazione Z (es. PCFR e nazionalisti ceceni) sta trasformando una manovra difensiva in una operazione antiterrorista sul modello siriano: i nazisti neocons e gli straussiani, di conseguenza, saranno trattati come criminali di guerra al pari degli hitleriani che insanguinarono il territorio sovietico durante l’Operazione Barbarossa. Mosca non è in guerra contro Kiev, ma contro un modello d’imperialismo ‘’collettivo’’ dove gli Stati Uniti d’America hanno centralizzato il monopolio della violenza, pianificando la distruzione d’una porzione del pianeta.

 

Washington ha dichiarato guerra alla SCO

La guerra di ‘’quarta generazione’’ contro Russia e Cina, il conflitto territoriale fra Armenia e Azerbaigian e il tentativo di balcanizzare l’Iran (coi disordini di questi giorni, scatenati dal Komalah curdo), rientrano in un unico piano di dissezione neocoloniale: proiettare la dottrina del Destino Manifesto nel XXI sec. distruggendo il multipolarismo economico della SCO.Es.: con un tentativo di ‘’rivoluzione colorata’’ interna, gli USA vorrebbero impedire a Teheran di pacificare il conflitto armeno-azero, una guerra artificiale teorizzata dagli anglosassoni e spenta dalle posizioni di Lenin contro la costruzione della ‘’Grande Armenia’’.

La SCO rassicura e unisce (al di là delle differenze sociali e di classe), come nel caso del Pakistan dove un colpo di stato ‘’post-moderno’’ non ha impedito al dittatore filo-statunitense di stipulare accordi commerciali con la Federazione Russa. Al momento i paesi appartenenti ai 2/3 del pianeta si considerano ‘’stati osservatori’’ e guardano a Pechino come ad un partner affidabile e trasparente: Washington, per mantenere in vita l’imperialismo, è disposta a bruciare i 2/3 della popolazione mondiale rilanciando l’hitlerismo nel nuovo ventunesimo secolo?

La guerra atlantista in Ucraina è (semplicemente) l’assassinio del generale Soleimani in una nuova variante geopolitica: la continuità del sistema di potere di Washington.

 

https://www.voltairenet.org/article218045.html

 

https://www.cumpanis.net/putin-e-nostra-tradizione-fermare-coloro-che-aspirano-al-dominio-del-mondo-e-anche-ora-lo-faremo/?fbclid=IwAR1SQhq81aKJZi7BQ4q1EgnGP2FwyujDG517ZX1S8-IFAU3oVJwhjY9r7DA

L'esercito di Putin è meno potente di quanto sembra

Fonte foto: da Google

 

 

 

 

 

 

 

 

1 commento per “La Federazione Russa entra in guerra contro l’Occidente imperialista

  1. David
    25 settembre 2022 at 12:41

    -L’ideologia neoconservatrice presenta solo alcune affinità col nazifascismo(per esempio l’appeal tra i delusi di sinistra),ma per molti alti si differenzia.
    E più idealista ,esoterica e teleologica .È ‘ di Gerusalemme,non di Atene”.
    Praticamente (e da qui il flirt con gli evangelici antisemiti ,apocalittici),Strauss ritiene che pur avendo ragione Atene razionalmente,e da qui il nihilismo attribuito ,erroneamente su basi parziali dell’ultimo Platone,l’attribuzione a trasimaco della verità ,lui si affida a Gerusalemme.
    Crede che gli ebrei non siano il popolo eletto per “essere salvati all’ultimo dal proprio autosacrificio( e proprio per questa estrema disposizione ideali tutta l’umanità stica,eletti a salvarsi e a salvare)ma ad autodistruggersi(ground zero,l’assenza di redenzione)per innescare un caos distruttore (lo hanno detto esplicitamente a davos di voler ridurre l’umanità,e cosa meglio i una “piccola guerra nucleare”),che metta fine alle ipocrisie,dio e morto,vince il più forte e il più cattivo,l’uomo e totalmente depravato,davanti all’olocausto(termine teologico di ascendenza calvinista,diverso da shoa o meglio ancora genocidio ebraico) si salvava chi vendeva gli altri e salvava se stesso,vendi il tuo popolo(che poi se ti vota, e ti elogia perché neghi le cure ai palestinesi, non è eletto moralmente è solo più illuso ) ai menghele del complesso militare-industeiale, e ruba a tutto spiano col cognato finché l’,impero ti ci mantiene,direbbe Bibi(il giudeo messianico che scagionq Hitler).
    E il solito cannibalismo borghese fascista,solo che invece che Goebbels si ispira a Erode.
    A ciò seguirà ribaltamento dei regimi antimperialisti russi e cinesi e tripartizione orwelliana del mondo,con tre caste finanziarie ,che impoveriranno i rispettivi cittadini e si faranno guerre nella fascia equatoriale(di cui completare la distruzione),con tante bombe ghandiane.(la Bonino e in fregola).
    Ci sarà sempre un qualche Assange ,ma la cicuta e già pronta.

    Per l’Iran c’è da sperare che la teocrazia si bruci,Ahmadinejad si liberi e magari che la si smetta con sharia e torture di comunisti.
    Khomeini era un prodotto della cia ,servizi segreti francesi e brezezinski,sta a shariati come voitila alla teologia della liberazione.
    Entranmbi revivalisti “riformatori” religiosi,con comodi oppositori/spalle (lefebvriani,ayatollah apolitici),epigoni inventati ad hoc(Khamenei ,Ratzinger,),rapporti con le mafie(Sindona,calvi come Escobar/contras)buoni per deviare il movimento operaio(dall’ala destra di Solidarnosc spreti d’oltrecortina a quella destra di Hezbollah e leoni del panshir vari)su posizioni “cooperative” (anche se non totalmente subordinate)con l’impero.
    Entrambi con velleità autonomiste (e di scalata alle gerarchie religiose) ed in buoni rapporti tra loro.
    Ci sarà un ayatollah Francesco?
    La pressione imperiale wahabita(come quella evangelica) e la scaltrezza di entrambe le istituzioni fa sperare di si.

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