La sconfitta dei banderisti potrebbe accelerare la transizione ad un mondo multipolare

L’imperialismo statunitense ed il sionismo israeliano, iniziata la guerra fredda, pur mantenendo un antifascismo di facciata, hanno riciclato nei gangli vitali del complesso militar-industriale non solo l’ideologia suprematista hitleriana, ma anche le pratiche omicide della Gestapo: tecnocrazia, pulizia etnica dei ‘’popoli decadenti’’ (così venivano definiti da Alfred Rosenberg) e l’assassinio mirato dei dissidenti. Tutto questo ha fatto sì che l’imperialismo ideologico della CIA mettesse in pratica delle tattiche di mascheramento politico, occultando la natura politica dei nazisti neocons alleati del Pentagono.

Su indicazione delle intelligence ‘’americano-sioniste’’, i banderisti ucraini hanno cambiato emblema abbandonando l’uncino della divisione SS Das Reich per tre spade disposte a tridente 1. Il tridente era l’emblema della Repubblica Nazionale Ucraina la quale si staccò dalla Russia nel 1917 e venne (giustamente) repressa militarmente dall’Armata Rossa per ordine di Leon Trotsky. L’allora Comandante dell’Armata Rossa non ebbe remore nel distruggere l’esercito “libertario/nazionalista” organizzato dall’anarchico Nestor Machno, accelerando l’assimilazione dell’Ucraina all’URSS, nonostante ciò le organizzazioni ‘’trotskiste’’ continuano a sostenere l’indipendenza ucraina davanti alla (legittima) difesa della sicurezza interna della Federazione Russa.

Negli stessi termini, i ‘’sionisti religiosi’’ del Kahane Chai sono stati rimossi dalla lista nera delle organizzazioni terroristiche, a seguito di alcuni accorgimenti di facciata: i coloni razzisti hanno continuato le loro scorribande nella Terra di Palestina con altri nomi, ‘’il gruppo ebraico anti-assimilazione Lehava, fondato dal kahanista Bentzi Gopstein e dal partito politico israeliano Otzma Yehudit (Potere Ebraico), guidato dal politico e kahanista Itamar Ben-Gvir. ‘’, come ci riferisce il sito Invicta Palestina. La natura politica di quest’operazione sta a monte dei finanziamenti che l’Elite nazista neocons ha elargito al ‘’sionismo religioso’’, “Esistono collegamenti diretti tra questa organizzazione no-profit e l’ex movimento Kach e Kahane Chai” ci comunica Eran Nissan presidente di un movimento socialdemocratico critico verso la lobby della destra israeliana. L’ideologia ‘’no profit’’ delle Onlus ha favorito l’appoggio della lobby progressista occidentale ai banderisti ucraini ed il legame fra i conservatori israelo-statunitensi con gli estremisti religiosi, consolidando la medesima ideologia: la pulizia etnica degli storici abitanti di un territorio, che siano russofoni o palestinesi. Questo è il fascismo etnico/periferico del nuovo millennio.

Sostenuto dagli USA, Zelensky ha rilanciato la guerra termonucleare e biologica contro Russia e Cina, mentre Israele ha proiettato nel ventunesimo secolo il piano geopolitico di costruzione della Grande Khazaria: Siria ed Iran, proprio in questi giorni, sono i bersagli della politica del taglieggio sionista.

Tel Aviv e Kiev hanno tentato, documenti alla mano, il trasferimento forzato delle popolazioni autoctone praticando una politica di segregazione razziale: il rogo di Odessa (maggio 2014) è la Notte dei Cristalli del ventunesimo secolo. Quando l’Operazione Z avrà raggiunto l’obiettivo di liberare l’Ucraina da ‘’una banda di drogati e neonazisti’’ legati alla fazione ‘’dem’’ del Deep State USA, anche il sionismo israeliano potrebbe essere ripudiato per estensione. Entrambe le ideologie, vincolate dalla medesima logica razziale, nascono da una farsa.

Negli anni ’30, i sionisti ignorarono la creazione dell’Oblast’ Autonoma Ebraica all’interno dell’URSS, cooperando con la  Gran Bretagna nella denigrazione dello Stato proletario sovietico. Alleandosi militarmente coi nazisti neocons, lo stato ‘’per soli ebrei’’ ha rilanciando la russofobia nel XXI sec. trascurando gli sforzi di Mosca e Pechino per riequilibrare gli assetti geopolitici mondiali. Il blogger marxista Rainer Shea ha evidenziato alcune connessioni fra il nazionalismo territoriale/imperialista ebraico ed il fascismo di Kiev, leggiamo:

‘’Questo è il ragionamento dei fascisti ucraini e di coloro che in tutto il blocco imperialista sostengono i crimini di guerra dell’Ucraina per presunto amore per i “diritti umani”. I sostenitori dell’Ucraina non hanno sentito parlare delle atrocità commesse dalla Guardia Nazionale ucraina, perché questo equivalente ucraino del sionismo è diventato parte della nostra egemonia culturale. Né hanno sentito parlare della fossa comune che Kiev ha creato nel 2014 quando ha eseguito punizioni collettive contro la popolazione nelle aree separatiste. Né delle torture di Kiev dei prigionieri di guerra, delle esecuzioni e delle detenzioni di dissidenti politici, delle dichiarazioni che glorificano i collaboratori nazisti ucraini della seconda guerra mondiale, dei divieti di libri o del sostegno alle milizie neonaziste mentre compivano pogrom.’’ 3

 

La negazione dei crimini ‘’fascio-sionisti’’ rappresenta un capriccio ideologico del ceto-medio semicolto: la spocchia neocoloniale dei conservatori degli anni ’60 e ’70 davanti ai crimini colonialisti in Africa, Asia ed America Latina è stata ereditata dagli attivisti di ‘’sinistra’’: non è antifascismo, ma neoconservatorismo coi tacchi a spillo. La lobby progressista, abbracciando la russofobia del Pentagono, ha spostato a ‘’sinistra’’ il male oscuro dell’Occidente: la rimozione del White Power. Per Shea, la sconfitta dell’Ucraina potrebbe accelerare la dissoluzione dell’imperialismo USA, di conseguenza il progetto neocoloniale di Israele diventerà meno praticabile.

La ‘’sinistra politicamente corretta’’ continuerà a definire la liberazione del Donbass un ‘’progetto imperialista russo ‘’, mentre la destra aziendale da decenni ritiene la Resistenza palestinese ‘’antisemita’’. L’imperialismo culturale della CIA manovra tanto la sinistra sintetica quanto la destra aziendale, ciononostante la transizione ad un mondo multipolare potrebbe trasformare banderismo, sionismo e tutte le ideologie che praticano pulizia etnica in relitti storici.

https://www.voltairenet.org/article217153.html

https://www.invictapalestina.org/archives/46043?fbclid=IwAR3E-PimzcisS3SlunRIoDH5KTP9zO0Y05Rxt67lZszmFQj46h4G1AO0nPU

https://rainershea.substack.com/p/what-fascist-ukraines-imminent-defeat?s=r

Come l'Ucraina si sta trasformando in uno Stato nazista -

Fonte foto: da Google

1 commento per “La sconfitta dei banderisti potrebbe accelerare la transizione ad un mondo multipolare

  1. Mario Galati
    16 Giugno 2022 at 8:47

    Ho l’impressione che Stefano Zecchinelli, dopo aver rimarcato che Trotzsky represse il movimento di Machno e l’indipendenza ucraina, trascuri il fatto che, più tardi, lo stesso Trotzsky, nella strategia di lotta contro l’Unione Sovietica di Stalin, sostenne il distacco dell’Ucraina dall’Unione Sovietica. E quel che è peggio, in oggettiva (soltanto?) sintonia con i piani nazisti.

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