Marco Travaglio pretestuoso e impreparato

Il giornale Il Fatto Quotidiano, tanto decantato da una certa ‘’sinistra zombie’’, ci ha dato un esempio di pessimo giornalismo pubblicando alcune foto dell’ FBI e presentandole come ‘’immagini inedite’’. Queste foto erano già state pubblicate, sei anni fa, nel sito dell’ FBI e sono state discusse – per poi essere ritenute poco attendibili – da diversi giornalisti investigativi come Giulietto Chiesa, Fulvio Grimaldi e Massimo Mazzucco oltre allo storico Diego Siragusa. Il sito Wikileaks Italia dà il voto 5 per ‘’giornalismo facile e retrodatato’’ ma la situazione è ben più grave. Il voto da dare non è 5 ma 3 o 4 al massimo.

Massimo Mazzucco ci ricorda che: ‘’Le foto del Pentagono presentate oggi come “inedite” da tutti i giornali italiani sono in realtà note ai ricercatori già da anni. Io le ho tutte, nel mio computer, e alcune di esse sono addirittura presenti nei miei film’’ 1. Peccato che le vere foto del Pentagono sono quelle scattate subito dopo l’impatto e che ancora ( come mai? ) ci vengono tenute nascoste. I dubbi di Mazzucco vengono rafforzati dalle domande di Diego Siragusa – il quale ha sfidato Enrico Mentana ad un dibattito pubblico – che mette con le spalle al muro la ‘’versione ufficiale’’: ‘’Dove sono i resti dei corpi delle persone a bordo? E il timone di coda? La fusoliera? Perché non si trova la scatola nera? Ma la cosa più curiosa è che non c’è il motore che, in questi aerei, è di notevoli dimensioni e peso. Tutti i piloti, compresi quelli dell’Alitalia, hanno testimoniato che un simile aereo, quando si abbassa radente al suolo a 870 km. orari, schizza a causa del suo enorme peso. Ebbene, sul prato antistante al Pentagono non vi sono le tracce, le strisce o i solchi lasciati dall’aereo. Il pentagono è l’edificio più controllato del mondo e circondato da decine di telecamere. Perché tutte le telecamere di controllo sono state requisite dall’FBI subito dopo lo schianto? Perché non sono state mostrate le registrazioni attestanti il tipo di velivolo o di missile che ha fatto cadere un’ala del Pentagono?’’ 2. Il Fatto Quotidiano crede che siamo tutti tanto creduloni? Che cosa ha da dire Mentana sulle dichiarazioni dell’ex agente dell’FBI, Mark Rossini, direttamente coinvolto nelle indagini dell’11-S, il quale ‘’ha scritto un lungo testo su come sarebbe stato possibile evitare l’11/9 e sulle pressioni politiche, dettate dalla volontà di non creare tensioni tra gli USA e l’Arabia Saudita, che bloccarono lo scambio di informazioni tra CIA ed FBI’’ ( Fonte: Wikileaks Italia ). Rossini parla del coinvolgimento di Casa Saud, mentre il giornalista della sinistra britannica, Alan Hart, ha chiamato in causa, con argomentazioni eloquenti, Israele; una operazione ‘’falsa flag’’ tutta interna all’apparato delle destre statunitense ed israeliana. Discutiamone. I lettori, a giudicare dai commenti sulla pagina facebook di Mentana, sono poco inclini a bersi le bufale del giornalismo di regime. Finalmente una buona notizia.

Mi dispiace per gli appassionati di cronaca giudiziaria ma Il Fatto Quotidiano è un po’ la sinistra della ‘’sinistra zombie’’. Leggiamo anche qualche chicca del direttore Marco Travaglio. Molti lettori rimarranno delusi.

 

Marco Travaglio: un giornalista pretestuoso e poco preparato

Il signor Travaglio infierì – dimostrando scarsissime conoscenze storiche – sul defunto presidente venezuelano Hugo Chavez in questo modo, tanto irrispettoso quanto vergognoso: ‘’Pinochet non avrebbe sfigurato in Venezuela e pure Chavez in Cile se la sarebbe cavata bene. Il colore, il sapore e anche l’odore delle dittature sono disgrazie che accompagnano il potere e a Luigi Di Maio che ha scambiato un Paese con l’altro, temiamo purtroppo anche una storia con l’altra, non abbiamo consigli da…’’ 3. Una degna risposta allo sproloquio del direttore del Fatto ci viene dallo storico Salim Lamrani che, per la ricchezza dei dati forniti, merita una attenzione di gran lunga maggiore. Il suo rigore va elogiato:

‘’1. Mai nella storia dell’America Latina un leader politico raggiunse una legittimità democratica tanto incontestabile. Dal suo arrivo al potere nel 1999, ci furono 16 elezioni in Venezuela: Hugo Chávez ne vinse 15, l’ultima il 7 ottobre 2012. Sempre sconfisse i suoi avversari con una differenza da 10 a 20 punti.

2. Tutte le istanze internazionali, dall’Unione Europea all’Organizzazione degli Stati Americani, passando per l’Unione delle Nazioni Sudamericane e il Centro Carter, furono unanimi nel riconoscere la trasparenza del processo elettorale.

3. James Carter, ex presidente degli Stati Uniti, dichiarò che il sistema elettorale del Venezuela è «il migliore del mondo».

4. L’universalizzazione dell’accesso all’istruzione, instaurata nel 1998, ebbe risultati eccezionali. Circa 1,5 milioni di venezuelani impararono a leggere e scrivere grazie alla campagna di alfabetizzazione denominata Misión Robinson I.

5. Nel dicembre 2005, l’UNESCO decretò che era stato sradicato l’analfabetismo in Venezuela.’’ 4

 

Marco Travaglio è ha conoscenza dell’ammirazione di Capriles, leader della destra venezuelana, per Pinochet? Chi sta con Pinochet? Chavez o il duo Capriles-Travaglio?

Marco Travaglio scrive i suoi pezzi sotto dettatura di Capriles e del neonazista Leopoldo Lopez? Domanda: la sua è ignoranza o malafede?

In passato ‘’il nostro’’ esperto di cronaca giudiziaria elogiò lo ‘’Stato pazzo’’ ( definizione di Norman Finkelstein ) israeliano guardandosi bene dal replicare alle critiche del suo collega Paolo Barnard. Domanda: chi scrive questa bestialità – La Gran Bretagna è “un Paese serio”.  I conservatori inglesi cacciarono in galera il ministro Jonathan Aitken perché aveva mentito in un’ aula di giustizia su chi pagò la camera d’hotel della figlia in ferie – può essere ritenuto un giornalista degno d’ammirazione? Barnard è pronto nella replica con dati alla mano (come un giornalista dovrebbe fare). Il lettore può confrontare le due argomentazioni in modo del tutto libero ed indipendente:

‘’Se ne uscì con questa falsità durante la sopraccitata intervista a Luttazzi in Tv. Al tempo rimasi stupito, e non compresi subito il significato di quell’esaltazione della destra britannica, cioè di Thatcher allieva di Milton Friedman. Disse Travaglio che il ministro inglese Jonathan Aitken era stato ammanettato per quella pur minima violazione di etica politica. Applausi dal pubblico adorante, ma tonto. Vi sembra possibile che si finisca in carcere per una cosa simile, pur anche in Gran Bretagna? La realtà: Aitken era ministro per gli appalti bellici del governo Major 1992, e fu beccato a dirigere un traffico illegale di armi in una triangolazione col trafficante libanese Said Ayas e con un principe saudita, in un mare di mazzette milionarie che coinvolgevano grandi aziende inglesi come VSEL, GEC, Westland, cioè una Tangentopoli in piena regola. Mentì non sulla ridicola storia dell’hotel della figlia, ma su un incontro coi malfattori in un hotel di lusso a Parigi, pagato dal trafficante Ayas. Mentì su uno scandalo criminale di proporzioni storiche, e finì in galera, anche per aver costretto la povera figlia a mentire in tribunale. Fu sfortunato, perché questo è il Paese dove c’è un intero governo che ha mentito alla nazione sull’entrata nella Guerra al Terrorismo, che è costata la vita a 541 suoi concittadini e a circa 2 milioni fra iracheni e afghani, in un intreccio sordido con i servizi dell’odiato Berlusconi; che precedentemente aveva violato ogni norma di legalità internazionale bombardando in Kosovo 372 fabbriche pubbliche e solo 14 carri armati serbi, per poi vendere il Kosovo per intero ai privati attraverso la Kosovo Trust Agency; che ha armato i torturatori indonesiani a Timor e quelli turchi in Kurdistan. Il leader di questa banda di criminali è oggi libero e persino ammirato: l’esimio Tony Blair. E’ lo stesso Paese dove una massa di parlamentari sono stati beccati nel maggio 2009 a rubare soldi pubblici per decine di milioni di sterline falsificando fatture su ogni sorta di finta spesa; implicato fu l’intero parlamento eletto nel 2005, in galera sono finiti in 3 su 650 e per pochi mesi. Il Paese dove “lo scarico sui poveri contribuenti delle perdite delle banche d’affari ha lasciato la maggioranza delle famiglia schiacciata da tagli nel loro reddito paragonabili a quelli degli anni ‘20” (Philip Stephens, Financial Times), cioè un trasferimento truffa di immensi capitali dalla gente a chi delinque coi loro risparmi, e dove nessuno dei criminali è oggi in carcere, roba da far impallidire Tangentopoli e Craxi 200 volte. Dove i tagli all’istruzione lasciano la nostra Gelmini a sembrar compassionevole, infatti una ricerca della Ipsos Mori in Gran Bretagna ha rivelato che il vertiginoso aumento dei costi universitari pianificato dal presente governo taglierà fuori dagli atenei fino ai 2/3 (sic) degli studenti meno ricchi. Ma nelle menzogne di Travaglio questo è il “Paese serio”, quello che mette in galera i politici per aver mentito sulle vacanze di una figlia. E’ anche, incidentalmente, la culla storica del modello Neoliberista e di una delle due sedi dalla Mafia internazionale: la City.’’ 5

 

Il ruolo di questo giornalismo ‘’anti-casta’’ ma pro-imperialismo è semplice: addomesticare il ‘’ceto medio semicolto’’ al culto delle autorità imperiali – Clinton, Israele e la lobby sionista – portando lo sdegno ‘’anticorruzione’’ di tanti giovani intellettuali – per lo più studenti universitari facilmente manipolabili – sul binario morto del legalitarismo privo di anticapitalismo. Travaglio ci mette dell’altro: la sudditanza verso la lobby sionista e l’apologia diretta del pinochetismo. Domanda: i giovani studenti – spesso manipolati da professori pro-Usa – hanno gli strumenti per comprendere l’inganno? Continuando a leggere solo Croce e Bobbio ma non Gramsci ed Edward Said, mi duole dirlo, non si va da nessuna parte. Gli intellettuali, così facendo, diventano parte del problema anzi, lo sono già da molto tempo.

Marco Travaglio non dice nulla sui crimini dei coloni israeliani, sui ‘’bombardamenti democratici’’ di Obama ed elogia un nazista dichiarato come Leopoldo Lopez. Quello che in Italia è ‘’sinistra’’, fuori dall’occidente capitalistico non può che essere considerato reazionario. Null’altro da aggiungere: Marco Travaglio, il giornalista preferito delle destre imperiali e dalla ‘’sinistra zombie’’. Conviene tenerlo a mente.

 

https://www.luogocomune.net/LC/index.php/24-11-settembre/4636-le-foto-inedite-del-pentagono-sono-vecchie

http://diegosiragusa.blogspot.it/2017/04/le-menzogne-dellfbi-sullattacco-al.html

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-chavez_come_pinochet_marco_travaglio_trasforma_la_gaffe_di_di_maio_nella_pi_grande_idiozia_storica_mai_scritta/6_17053/

http://www.ildialogo.org/mondo/Notizie_1363701150.htm

https://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/1341-paolo-barnard-le-bugie-di-un-usciere-neoliberista.html

 

 

 

2 commenti per “Marco Travaglio pretestuoso e impreparato

  1. ndr60
    5 Aprile 2017 at 13:19

    A onor del vero è stato proprio Travaglio a evidenziare il paradosso di essere un nume del popolo di sx pur essendo (e sempre proclamandosi) montanelliano. E, come l’illustre predecessore, atlantista e sionista. In politica estera è un caxxaro esattamente come il 99% dei giornalisti italiani, il dramma è che molti di sx (vera o presunta) gli credono.

  2. armando
    6 Aprile 2017 at 14:37

    Non stupisce che Travaglio sia quel che sia. Si dice un gran male del populismo (a torto, quando è serio), ma il Travaglio che fonda tutto il suo pensiero sull’unica categoria della corruzione (che, sia chiaro, esiste) è il più populista dei populisti. Quanto al suo giudizio su Chavez, ha la stessa origine della demonizzazione di Putin. Chiunque si opponga al dilagare del pensiero unico liberal/liberista è associato nella stessa categoria di dittatore o autocrate rossobrunista, anche se ha ottenuto il consenso popolare in più di una elezione. Chavez in Venezuela e Putin in Russia, sono diventati presidenti con molti più voti, in percentuale rispetto agli aventi diritto al voto, di qualsiasi presidente USA. Ma nulla può togliere loro di dosso il marchio della stampa mainstream.

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