Non ho paura di Kim, ho paura degli States

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La distruzione della Libia, dell’Iraq e della Siria credo rappresentino l’ultimo trofeo macabro di morte che gli States potranno esibire con medie potenze. I giochi sono finiti per gli States, potenze regionali come la Turchia, l’Iran, la Corea del Nord sono ormai inattaccabili. Non sono riusciti a finirla con Assad, come sono riusciti con Milosevic(assolto dal tribunale dell’Aia dalle nefandezze attribuitigli da personaggi come Clinton e D’Alema), con Saddam e con Gheddafi.
Perchè è finita un’epoca. Molti lo dicono ma non l’hanno interiorizzato. Gli States continuano a voler fare i poliziotti del mondo, secondo l’assunto di Bill Clinton degli USA come unica potenza indispensabile. Ma non ce la fanno piu’. Si pensi al disastro in Ucraina. Hanno risollevato il nazismo e l’ “eroico” Bandera allo scopo di costruire una fortezza di ferro contro i “neosovietici”. Non solo sono state perdute importanti porzioni di territorio ma l’Ucraina è in sfacelo finanziario con sacche di povertà del tutto nuove e con un esercito allo stremo.

La lettura di Marx mi ha insegnato che i movimenti ideologici conseguenti ad un nuovo stato delle cose risultano lenti, mentre permangono per molto tempo i segni del vecchio. Ho già, in un altro articolo, evidenziato come James Mattis, segretario della difesa, sia rimasto allibito, dopo un’accurata ispezione alle forze armate, di armi obsolete, della scarsa professionalità, dell’addestramento mediocre.
Del resto ne ha ben donde. Nell’ultimo mese quattro gravi incidenti nei mari asiatici.Tutte navi da guerra. Una si è incagliata sugli scogli, un’altra ha rovesciato un peschereccio indonesiano, un cacciatorpediniere ha speronato una nave da carico, il quarto, il più grave, un altro cacciatorpediniere ha speronato una petroliera con 10 marinai americani rimasti uccisi.1)
Si può capire da tanta negligenza quanto siano pericolose massicce esercitazioni con 70.000 militi a ridosso della Corea del Nord.

Io non paura di Kim, ho paura dell’arroganza e della volontà di dominio degli States. Il Presidente dell’ONU fa bene a ribadire l’esigenza di accordi per la non prolificazione nucleare ma mi domando perché non si rivolge innanzitutto agli Stati Uniti, alla Federazione russa, alla Repubblica popolare cinese, ad Israele che ha potuto compiere il suo programma atomico senza che nessuno fiatasse, a parte l’eroico scienziato israelano, Mordechia Vanunu.

La Corea del Nord fa bene a mettere a punto la strategia atomica che la protegge da eventuali aggressioni nemiche.
Non ci sarà una guerra atomica scatenata dalla leadership nordcoreana mentre va ricordato che le armi più moderne (non atomiche) dal Giappone alla Corea del sud sono tutte puntate contro la Corea del Nord mentre l’aviazione americana danza lungo i cieli di Pyongyang. La Corea del sud ha già simulato un attacco mentre un’esercitazione militare imponente grava minacciosa sulla Corea del Nord.

Mi trovo spesso in disaccordo con Diego Fusaro, ma come non dargli ragione? ” Se la Corea del Nord gettasse l’arma, firmerebbe la propria condanna a morte, ossia la propria ridefinizione come colonia periferica del nuovo ordine mondiale atlantista…Chiedetevi seriamente chi oggi rappresenta il vero pericolo per la pace 2)

Arrivati a questo punto, la soluzione è semplice e deve essere di ordine pragmatico. Non la denuclearizzazione dell’area prospettata da Russia e da Cina impossibile da realizzarsi ma l’accettazione del fatto compiuto. La Corea del Nord è una potenza nucleare e le va riconosciuto lo status. Firma di pace con gli Stati Uniti dopo quasi settanta anni. Alleggerimento della presenza americana in Giappone e in Corea del sud. Diminuzione della potenza di fuoco americana.

Il saccheggio del’atlantismo occidentale, vero regime del male, si riverserà su Paesi con armamenti inadeguati, con tutta la sua ferocia in Africa, nell’Asia meridionale, in America latina, ma, a dir la verità, non la vedo bene per gli yankees e per l’Occidente ( ma questo sarà oggetto di un altro articolo)

NOTE
1) Finian Cunningham “US Navy e la sensazione di affondare in “Aurora” 21/8/17
2) Diego Fusaro “Corea del Nord e Stati Uniti…in IlFattoQuotidiani 3/9/17

Risultati immagini per Trump e il premier sudcoreano immagini

Fonte foto: Globalist (da Google)

1 commento per “Non ho paura di Kim, ho paura degli States

  1. giuseppe cataldi
    9 Settembre 2017 at 15:32

    Stavo a Smirne per lavoro e come al solito andai a comprare tappeti il negoziante mi disse TCHAI? ed io si va bene il te poi mi disse il prezzo ed io gli dissi va bene…sbiancò come se gli avessi fatto un affronto, mi venne subito no lo voglio pagare e dissi una cifra molto inferiore, lui si riprese e cominciammo la trattativa. Non avevo capito che quel commerciante voleva vendere il tappeto ma di più voleva trattare con me alla pari…ci accordammo poi mia moglie mi costrinse a regalarlo i tappeti raccolgono polvere. Tutti quelli che vogliono prevedere ed esaminare le mosse del coreano sbagliano di sicuro lui vuole contrattare vuole dire devono venire a parlare con me perchè sono importante…..stessa cosa ma più abbordabile concettualmente sono gli americani ovvero la politica americana rappresentata da TRUMP che non è la stessa cosa. la storia del poliziotto globale è obsoleta di vero ci sono solo gli imperi finanziari che muovono il pachiderma ma è tutto da vedere ed analizzare, mo c’è anche metà del popolo americano contro…come in Italia divisa su due grupponi di politicizzanti…soluzioni razionali non ne vedo ed ogni previsione è un azzardo anche in Italia così affollato al centro

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