Pedro Sanchez: neoliberista (e voltagabbana) di “sinistra”

Il presidente spagnolo Pedro Sanchez è stato acclamato dalla sinistra politicamente corretta come un ‘’eroe del socialismo europeo’’; la laicità e la difesa dei diritti civili si sovrappongono – per l’ennesima volta – alle questioni sociali ed all’indipendenza nazionale. Ma sarà davvero così? La verità è ben diversa, diceva bene Orwell: “Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario’’. Partiamo dalla nave Aquarius, appartenente ad organizzazioni non governative che, volenti o nolenti, stanno facendo la fortuna di questo ‘’socialdemocratico’’ spagnolo. Che cosa non dice la ‘’sinistra zombie’’? L’associazione Medici senza Frontiere è proprietaria della nave in questione; da dove vengono – allora – finanziamenti e risorse?  Il giornalista, d’orientamento socialista, Roberto Vallepiano, entra nel merito della questione riportando fonti inoppugnabili. Leggiamo:

‘’La ONG Medici senza Frontiere è anche la PROPRIETARIA della nave Aquarius.
Nel 2016 MSF poteva contare su tre navi: la Dignity I°, la Bourbon Argos e per l’appunto la Aquarius.
Oggi è rimasta attiva solo la Aquarius, a cui però è stato affiancato il nuovo acquisto “Prudence”: un’imbarcazione commerciale da 75 metri e oltre 1000 posti a bordo.
Un vero e proprio gigante del “salvataggio professionale”.

Fa sorridere che tra i suoi fondatori compaia Bernard Kouchner, medico francese che ha visto più palazzi della politica che sale operatorie.
Dal 2007 al 2010 infatti il fondatore della benemerita ONG Medici Senza Frontiere è stato ministro degli Affari Esteri di Nicolas Sarkozy, ovvero del governo che ha bombardato Muhammad Gheddafi scatenando la catastrofe umanitaria e trasformato la Libia in un caos senza regole da cui oggi partono i barconi carichi di immigrati.
Quindi persone ai vertici di Medici Senza Frontiere e della sua nave Acquarius erano di casa in istituzioni che sono state la causa della crisi migratoria.

Oggi questa infame ONG per “salvare” gli stranieri, che in realtà va a prendere direttamente a domicilio sulle coste libiche, sostiene spese ingenti, ma stranamente per i fondi non sembra esserci alcun problema.
Nel 2016 ad esempio ha raccolto la belllezza di 41 milioni di euro di “donazioni” grazie al contributo di benefattori privati e di aziende e fondazioni’’ 1

 

Il problema è politico, fisso due punti di partenza:

 

  • Le Organizzazioni Non Governative sono una emanazione del capitale transnazionale quindi andrebbero messe al bando. Una legge contro lo speculatore Soros è, per questa ragione, doverosa. Lo squalo ungherese è il bubbone tumorale della politica internazionale, un usuraio intento ad arricchirsi sulla pelle degli stessi popoli africani. La ‘’sinistra’’ – anti-popolare ed anti-socialista – ne è complice.
  • Le politiche di salvataggio dei migranti sono fuori discussione, chi salva vite umane ha tutta la mia ammirazione. Detto ciò, passo alle precisazioni ‘’politicamente scorrette’’: debbono essere i governi a condurle, democratizzando i flussi migratori ed abbandonando, una volta per sempre, le politiche di guerra. Il capitalismo, non a caso, genera sottosviluppo nelle zone periferiche quindi – conseguentemente – spostamenti di popolazione. Sono naturali? Certo che no, i marxisti sono sempre stati contrari all’immigrazione di massa ideologizzata, ma l’argomento non può essere risolto con categorie interpretative liberali. Gli stessi immigrati presentano delle divisioni di classe interne, ometterle, per pausa d’essere accusati di razzismo, è una banalità degna della sinistra imperiale. Partiamo da un dato di fatto; esistono immigrati anticolonialisti e radicalizzabili (sindacalisti, comunità islamiche, attivisti antimperialisti e diseredati dalle oligarchie africane) ed immigrati reazionari, funzionali ad operazioni sporche (ex detenuti, mafia nigeriana, borghesia africana). Bisogna valorizzare i primi e combattere i nemici – autoctoni e non – dei lavoratori. Domanda: come mai nessun governo s’impegna nella lotta all’Ascia Nera, prima nemica dei proletari centro africani? Evidentemente questi criminali fanno comodo alla camorra che è in ottimi rapporti con i politicanti nostrani, di destra e di ‘’sinistra’’.

 

Sintetizzo: tanto l’appoggio dei ‘’senza frontiere’’ (demolizione degli stati nazionali) quanto quello delle destre xenofobe (deportazione sul modello sionista) è fallimentare e criminale. Si tratta di due facce della stessa medaglia: il capitalismo imperialista, nemico del principio di autodeterminazione dei popoli. Il “social-imperialista” Pedro Sanchez è organico alla fazione dei Clinton; il governo italiano all’Alt Right. Cosa dire? Entrambi sono nemici di chi combatte il sistema capitalista e imperialista. Citando Bertolt Brecht: ‘’parliamo dei rapporti di produzione’’. Il pietismo non aiuta a capire.

 

Pedro Sanchez, un gigolò della sinistra imperiale

 

Il ‘’socialista’’ Pedro Sanchez ha debuttato in politica estera confermando le sanzioni alla Federazione russa, supino al premier ucraino Petro Poroshenko, un neonazista dichiarato. Che cosa ha da dire la “sinistra”? Sanchez non giura sulla Bibbia (giusto), ma intrattiene rapporti con un razzista massacratore di sindacalisti, quelli sì, realmente socialisti.

Il sociologo James Petras ha ragione quando dice che in Spagna c’è stato un cambio ‘’più cosmetico che effettivamente politico ed economico’’. La partecipazione spagnola alle operazioni banditesche della NATO è stata – con un certo servilismo – confermata. Domanda: qual è la relazione di Sanchez con Felipe Gonzalez, un losco figuro a detta di Petras e per il presidente venezuelano Nicolas Maduro, un ‘’agente della CIA’’. Si tratta di un governo che ha estromesso totalmente i ceti popolari, continua James Petras: ‘’Y podríamos decir que Sánchez no se declaró presidente con la Biblia, pero eso no es nada significativo, es para los tontos anticléricos y que tienen intereses banqueros que están involucrados en este tipo de gestión inútil’’ 2. L’ipocrisia dei sostenitori del PSOE è doppia; hanno sostenuto per mesi la causa catalana contro i clericali monarchici e adesso smettono di combattere, con la medesima determinazione, Sanchez, un voltagabbana che non ha nessuna intenzione di amnistiare i prigionieri politici, baschi e catalani, nelle (post)franchiste patrie galere. Questa è la politica dei ‘’socialisti’’ iberici; una miscela  di neoliberismo, sub-imperialismo e repressione delle minoranze. Altro che laicità e matrimoni gay, i lavoratori hanno ben poco da guadagnarci.

Il PSOE ha dato il peggio di sé puntando il dito contro il governo socialdemocratico ed antimperialista venezuelano. Riporto le indegne dichiarazioni del nuovo kapò: “Condenar de manera rotunda la destrucción de las libertades democráticas que se están produciendo en Venezuela” e “exigir al régimen de Maduro, porque hay que llamarlo así, la liberación de todos y cada uno de los presos políticos y singularmente la de Leopoldo López, el marido de Lilian Tintori” 3. Domanda: Sanchez ha riconosciuto in Leopoldo Lopez un suo simile? Entrambi sono fedeli alla NATO, neoliberisti e nemici dei lavoratori. Si equivalgono. C’è di più: l’eroe della sinistra zombie, in compagnia di Lilian Tintori, ha detto ‘’la vostra lotta è la nostra lotta’’ 4. A quale lotta si riferisce? Forse al terrorismo di chi ha bruciato vivo il povero Orlando Figuera, assassinato soltanto perché indio e chavista. Questo è il destino della ‘’sinistra’’ europea; servire Washington e i suoi vassalli. Una vergogna senza fine.

Pedro Sanchez e Lilian Tintori, moglie del terrorista Leopoldo Lopez

 

Lasciamo che a rispondere al PSOE sia il giornalista John Pilger: “E ‘improbabile che gli Stati Uniti invadano il Venezuela. Washington può invadere solo Paesi indifesi, e il Venezuela non è indifeso. Però almeno il mondo civile dovrebbe sostenere il governo di Caracas, che è sottoposto ad una ‘guerra di propaganda’ virulenta attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Se il Venezuela cade, cade l’intera umanità” 5. I socialisti anti-imperialisti e la sinistra europea non sono mai stati tanto distanti; sono nemici e si fronteggiano senza esclusione di colpi. Domanda: chi sta più a destra fra Salvini e Sanchez? Dopo l’incontro fra il “social-imperialista” spagnolo ed il neo-nazista ucraino inizio – certamente – ad avere seri dubbi. Sanchez potrebbe essere di gran lunga peggiore.

La sinistra ha perso la sua classe di riferimento: il proletariato. Per questa ragione ha continuamente bisogno di sciogliere il popolo reale (disprezzandolo) immaginandone uno virtuale, inesistente. Fra i migranti ci sono molti sindacalisti eroici, musulmani colti ed antisionisti, e una cosa è certa: nessuno di loro starà esultando per l’ennesima buffonata della sinistra invertebrata. Il vero volto di Sanchez – amico del neofascista Leopoldo Lopez – genera, quanto meno, disgusto.

https://www.facebook.com/ufficiosinistrati/photos/a.430552003943574.1073741828.430534007278707/643938282604944/?type=3&theater

https://www.facebook.com/135816849848510/photos/a.136521079778087.26913.135816849848510/1741893519240827/?type=3&theater

http://www.psoe.es/actualidad/noticias-actualidad/pedro-sanchez-condena-la-destruccion-de-las-libertades-democraticas-en-venezuela-y-exige-al-regimen-de-maduro-la-liberacion-de-todos-los-presos-politicos–124605/

https://www.elperiodico.com/es/politica/20170712/pedro-sanchez-a-leopoldo-lopez-y-tintori-vuestra-lucha-es-nuestra-lucha-6163813https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-noam_chomsky_e_john_pilger_se_il_venezuela_cade_lumanit_cade/5694_21197/

1 commento per “Pedro Sanchez: neoliberista (e voltagabbana) di “sinistra”

  1. ARMANDO
    14 giugno 2018 at 11:38

    Solo una osservazione. Non capisco perchè Sanchez sia apostrofato come voltagabbana. A me sembra che prosegua senza contraddizioni le politiche di Zapatero e dei partiti di “sinistra” europei.

Rispondi a ARMANDO Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.