Putin ha dichiarato guerra al “terrorismo totale” degli USA

L’attacco terroristico al ponte di Crimea, inquadrato in una prospettiva politica-militare, è la maggiore manifestazione della sconfitta occidentale nella guerra convenzionale di ‘’terza generazione’’. I nazisti neocons, incapaci di tenere il territorio davanti l’avanzare delle milizie popolari e dell’esercito russo, hanno scelto la strada del terrorismo totale contro la Federazione Russa. Parafrasando le parole di Rosa Luxemburg, ‘’l’europeismo è un aborto del colonialismo’’, nel 2022 il fascismo è un aborto dell’eurocentrismo.

Il terrorismo totale ucraino ha costretto il presidente Putin a passare dall’Operazione Militare Speciale all’Operazione Anti-Terrorismo, una mossa strategica che ha proiettato il conflitto fra Atlantismo ed Eurasia anche sul piano ideologico, presentando Mosca come protettrice delle nazioni del Sud del mondo:

‘’L’Occidente è pronto a passare sopra a qualsiasi cosa pur di preservare quel sistema neocoloniale che gli permette di fagocitare, in sostanza, di saccheggiare il mondo grazie al potere del dollaro e al diktat tecnologico, di raccogliere un vero e proprio tributo dall’umanità, di sottrarre le principali fonti di ricchezza immeritata, di ottenere la rendita dell’egemone. Il mantenimento di questa rendita è il loro motivo chiave, reale e del tutto egoistico. Ecco perché una totale de-sovranizzazione è nel loro interesse. Da qui la loro aggressione contro gli stati indipendenti, contro i valori e le culture tradizionali e i loro tentativi di minare i processi internazionali e di integrazione che sfuggano al loro controllo, [contro] nuove valute mondiali e centri di sviluppo tecnologico. Per loro è fondamentale che tutti i paesi cedano la propria sovranità agli Stati Uniti.’’ (Vladimir Putin, il 30 settembre, nella sala di San Giorgio al Cremlino 1)

 

Lo scontro è fra l’Uomo (il mondo non globalizzato e lo stato sociale antimperialista) ed il Nulla (il neoliberismo occidentale alleato strategico del nano-fascismo colonizzatore). L’uomo forte di Mosca, il generale Sergey Surovikin, elogiato dal nazionalista anti-occidentale ceceno Ramzan Kadyrov come “un vero generale e guerriero, un comandante esperto, volitivo e lungimirante”, ha coordinato in Siria le operazioni anti-terrorismo che hanno decimato l’esercito segreto della CIA, l’ISIS. L’Occidente ‘’faccia a faccia’’ con la superiorità militare della Federazione Russa: l’MI6 britannico ha osservato che il prossimo passo sarà la distruzione delle infrastrutture energetiche dell’Ucraina, al momento (11/10/2022) il 75% del traffico internet ucraino risulta interrotto. L’Ucraina piomberà nella preistoria rispetto al tecno-capitalismo dei suoi padrini, mentre la fazione emergente del capitalismo globale, guidata da Elon Musk, spera di stringere accordi con l’Eurasia.

L’Occidente è un impero delle banane umiliato, non gli restano che le operazioni ‘’falsa bandiera’’. Il sistema anti-missilistico S-300 nazi-neocons invece d’intercettare i missili russi, ha colpito (colpa o dolo?) diversi edifici civili a Kiev. Il governo nazi-neocons ha pianificato un carnaio interno per incolpare Mosca, trascinando l’UE nella ‘’guerra totale’’ anti-euroasiatica? Sarebbe una autentica follia, ma come ha scritto il giornalista cubano Raul A. Capote ‘’il fascismo è fascismo’’.

Putin si è deciso: ha scatenato una guerra di resistenza contro lo stato profondo statunitense. L’identificazione, da parte di Putin, del deep state come nemico principale dell’umanità potrebbe essere la sua più grande eredità politica, spetterà alla sinistra di classe – successivamente – la ricostruzione di una Russia socialista, libera da distorsioni burocratiche. Gli Stati Uniti non si rassegneranno ad essere un ‘’paese normale’’, ciononostante alcuni demografi hanno costatato che, nei prossimi anni, potrebbero fare una fine analoga a quella dell’Impero zarista. Washington non ha alternative: trasformarsi in una Repubblica confederale e multietnica oppure l’autodissoluzione. I neocons ed il neo-banderismo finiranno in quella che Leon Trotsky chiamava ‘’la spazzatura della storia’’.

https://www.sollevazione.it/2022/10/e-in-gioco-il-destino-del-mondo-di-v-putin.html

Putin messo all'angolo alza il tiro. Intervista a Mara Morini

Fonte foto: Micromega (da Google)

 

 

 

 

5 commenti per “Putin ha dichiarato guerra al “terrorismo totale” degli USA

  1. gino
    14 ottobre 2022 at 15:19

    ormai da tempo in molti paesi europei ci sono manifestazioni, anche monumentali, contro le sanzioni e si cominciano a vedere pure bandiere russe.
    itaGilia non pervenuta.
    qui ieri a lipsia: “nazi fuori!”

    https://t.me/intelslava/39205

  2. mastro
    15 ottobre 2022 at 16:28

    Il passaggio chiave, in quanto più alto, del discorso di Putin è:”Questa è una sfida per tutti. Questa negazione totale dell’uomo, la sovversione della fede e dei valori tradizionali, la soppressione delle libertà assumono le caratteristiche di una “religione al contrario” – un vero e proprio satanismo.”
    Il simbolo dell’operazione militare speciale non a caso è la “Z”, ovvero il Nastro di San Giorgio, e San Giorgio che uccide il Drago è anche nel simbolo della Federazione Russa, quell’aquila bicipite che viene dall’Impero Romano d’Oriente di Costantinopoli, la Seconda Roma, di cui la Russia si è posta storicamente continuatrice con Mosca come Terza Roma.
    Di questa tradizione storica Putin prende il testimone e annuncia la battaglia perchè
    “Ora sono passati alla negazione radicale della moralità, della religione e della famiglia” come dice in un altro passaggio del suo discorso.
    Questa negazione radicale dell’uomo come essere sociale è portata avanti nel nome del capitalismo assoluto e compiuto dell’individuo senza legami, e quindi senza limiti, preparato dalla falsa liberazione del ’68.
    Un individuo atimizzato, e senza limiti come la tecnica: un tecnoindividuo capitalista che può fare tutto attraverso il denaro. Non solo consumare beni, ma senza limiti anche esperienze, viaggi, eros, ecc., diventati merci. Ma, per converso, senza denaro non può fare nulla, e meno denaro ha, più si avvicina al nulla avendo perso la sua dimensione sociale di uomo.
    In questo individualismo nichilista (attivo per pochi, passivo per la massa) sta una religione al contrario, un vero e proprio satanismo sul modello della Chiesa di Satana californiana fondata da Anton La Vey, tanto amata dagli hippy-chic sessantottini, propagatrice in forma religiosa dell’ideologia del capitalismo assoluto.

    • Mario Galati
      16 ottobre 2022 at 12:53

      C’è sempre stata una critica anticapitalista reazionaria. Questa è la critica retriva, reazionaria, del dio, patria e famiglia, della tradizione, in contrapposizione al dio denaro e, con esso, però, anche alla modernità ,(evidentemente, il capitalismo russo deve ricorrere ad arnesi reazionari feudali per esorcizzare la storia e il ricordo del comunismo URRS e per attenuare le conseguenze implicite in una critica al colonialismo, al razzismo ed al capitalismo occidentale: conseguenze che conducono al movimento dei lavoratori ed socialismo). Di tutto abbiamo bisogno meno che della critica feudale al capitalismo. È sorprendente dover sottolineare queste cose in un sito di compagni.
      Se c’è una parte da accogliere nel discorso di Putin, questa è la posizione anticoloniale e il ruolo che si intende assumere per la fine dell’epoca colonial-imperialista capitalistica bianca occidentale e la nascita di un mondo nuovo più eguale.

      • mastro
        24 ottobre 2022 at 15:55

        Sarei d’accordo con te se fossimo nella fase del capitalismo dialettico (borghesia/proletariato, destra/sinistra), ma nell’attuale fase del capitalismo assoluto, iniziata con il ’68, l’opposizione è alto/basso, che, in termini globali significa nella catena del valore finanza/alta tecnologia vs materie prime/bassa manifattura.
        In questo contesto il progressismo post-materialista svolge una funzione sovrastrutturale di complemento all’immaterialità finanziario/tenologica, mentre la materialità produttiva si avvale della difesa della socialità in forme diverse a seconda delle condizioni storiche, e il tradizionalismo che svolgeva una funzione reazionaria nella fase dialettica assume una funzione anti-capitalista nella fase assoluta.

  3. leandro locatelli
    18 ottobre 2022 at 18:41

    Chi non conosce la Verità è uno sciocco, ma chi conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente
    Petizione diretta al Presidente Mario Draghi e al ministro Cartabia
    Andrea Rocchelli, fotogiornalista italiano era andato a documentare gli orrori della guerra in Ucraina, precisamente nel Donbass, ed è stato ucciso per questo. E’ stato assassinato insieme all’attivista per i diritti umani (e interprete) Andrej Nikolaevič Mironov, dal fuoco ucraino, il 24 maggio 2014. William Roguelon, unico sopravvissuto all’attacco, dichiarerà che il gruppo è stato bersagliato da numerosi colpi di mortaio e armi automatiche dalla collina Karachun, dove era stanziata la Guardia nazionale dell’Ucraina e l’esercito ucraino. Gli assassini non sono i russi ma i nostri alleati, addestrati e armati da noi. I “buoni”. Quelli che difendono la libertà. Nel luglio 2017 le indagini hanno portato all’arresto di Vitaly Markiv mentre rientrava in Italia, militare della Guardia nazionale ucraina col grado di vice-comandante al momento dell’arresto ma soldato semplice all’epoca dei fatti, con cittadinanza italiana. Markiv è stato sottoposto a misure detentive di custodia cautelare in attesa del processo che si è aperto a Pavia nel maggio 2018. Durante lo svolgimento del processo, Markiv viene anche accusato dentro e fuori l’aula di simpatie neonaziste. Si legge su Wikipedia: “Il 12 luglio 2019 la corte penale di Pavia ha giudicato Vitaly Markiv colpevole per concorso di colpa nell’omicidio di Rocchelli e Mironov e lo ha condannato a 24 anni di reclusione. Lo stato Ucraino è stato anch’esso giudicato colpevole nella medesima sentenza quale responsabile civile”. Markiv però se la cava, dopo l’intervento delle autorità dell’Ucraina che prendono le sue difese. Ed ecco il colpo di scena: “Il 3 novembre 2020 la Corte d’Assise d’appello di Milano, pur ritenendo colpevoli le forze armate ucraine dell’omicidio dei giornalisti, ha assolto Vitaly Markiv con formula piena escludendo alcune testimonianze chiave dall’impianto accusatorio per un vizio di forma”. Sul tablet e sullo smartphone sequestrati a Markiv, secondo i Ros, sono conservate oltre duemila fotografie. Alcuni scatti mostrano un uomo incappucciato, con una catena di ferro al collo, rinchiuso nel bagagliaio di un’automobile, una Skoda Octavia. In alcune immagini scattate poco dopo, si vede lo stesso uomo, con il volto ancora coperto, gettato in una fossa mentre qualcuno non inquadrato nella ripresa lo ricopre di terra. Altre fotografie ritraggono Markiv davanti alla stessa Skoda Octavia. Quando nell’aula è stata mostrata una foto di agenti della guardia nazionale ucraina con alle spalle una bandiera nazista, Markiv ha chiesto di prendere la parola e ha detto: «Non voglio che la guardia nazionale sia presentata come nazista. La bandiera ritratta in quella foto è soltanto un bottino di guerra» Peccato che il nemico fossero gli autonomisti del Donbass. Non c’è pace senza giustizia, non si annulla una sentenza per vizio di forma, dopo l’intervento delle autorità Ucraine che hanno parlato di complotto e di processo politico, intervento supportato anche da politici di lungo corso italiani. Chiediamo al presidente del consiglio Draghi ed al ministro della Giustizia Cartabia la revisione del processo. Ci sono due vittime innocenti, assassinate perché testimoniavano con il loro lavoro verità scomode, non ci possono essere colpevoli in libertà. La responsabilità penale è personale, indicare come responsabile l’intero esercito ucraino è inutile e sbagliato. Verità e giustizia per Andrea e Andrej.
    Puoi firmare la petizione qui: https://chng.it/J4kY6Zdj

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