Il sentiero oscuro che da Q-Anon conduce ad una nuova Architettura di Potere

Non ci sono più dubbi: Donald Trump e la fazione dello Stato profondo che l’ha appoggiato hanno perso lo scontro inter-oligarchico con i ‘’cosmopoliti’’ della borghesia imperialista. Non dobbiamo esaminare un inesistente multipartitismo, negli Stati Uniti esiste un multipartitismo virtuale – in cui si è inserita l’Alt Right – ed un monopartitismo reale: tanto Trump quanto i suoi avversari condividono la necessità di mantenere Washington in quanto potenza super-imperialista, sia economicamente (Trump) che militarmente (Clinton, Obama, Biden ed Harris).

 

Trump: un utile idiota dello Stato profondo

Il 12 gennaio 2021 muore il protettore di Donald Trump, il magnate ultrasionista Sheldon Adelson: è la fine di un’epoca. Prendiamo in esame – per quanto brevemente – la manifestazione ‘’trumpiana’’ di Capitol Hill; quali stendardi sono stati alzati?

‘’L’”insurrezione” era una mera dichiarazione dell’estremismo suprematista bianco: dalle felpe di Auschwitz agli assurdi costumi vichinghi, l’estetica del fascismo razziale dominava il quadro. Eppure, oltre ai simboli espliciti della supremazia bianca, il quadro era disseminato di curiosi simboli di solidarietà internazionale: le bandiere che rappresentavano l’ex-Vietnam del Sud, India, Giappone, Cuba pre-rivoluzionaria, Hong Kong e l’indipendenza tibetana, tra gli altri, tutte viste nei vari filmati del caos. Tale dimensione multiculturale di una manifestazione apertamente suprematista bianca non è una contraddizione: piuttosto, riflette la convergenza tra imperialismo all’estero e fascismo in patria’’ 1

L’articolo in questione – pubblicato da Qiao Collective – mi permette di inquadrare la natura reazionaria dell’amministrazione Trump e dell’Alt Right, ma anche di spiegare con maggiore chiarezza le ragioni della loro disfatta.

 

  1. Che cos’è (stato) il ‘’trumpismo’’?

Il movimento dell’Alt Right, poi definito Q-Anon è un tentativo, in ultimissima istanza, della borghesia nazionalista anglo-americana, di resistere all’imperialismo del Grande Reset (digitalizzazione dell’economia, distruzione delle borghesie nazionali e capitalismo di sorveglianza). I rapporti di forza, incredibilmente favorevoli alla nascente oligarchia digitale, hanno accelerato la fascistizzazione dei ceti medi: disperata e prossima alla cancellazione, una parte importante della borghesia bianca ha abbandonato il campo liberale/libertario, abbracciando il neofascismo dell’Alt Right. La persuasione è forza, gli stendardi del fascismo e del neocolonialismo sono una manifestazione di debolezza, la borghesia invertebrata figlia della colonizzazione deve cedere il passo a forme più complesse di penetrazione neoimperialista: il neofascismo digitale nei prossimi anni prenderà il posto di quello razziale. Non si tratta di scegliere fra campi avversi (una parte importante della ‘’sinistra’’ post-marxista si è schierata con Biden e l’imperialismo ‘’democratico’’), ma di inquadrarne la natura di classe per meglio combatterli.

 

  1. Donald Trump: vittima o carta sporca?

Uno dei capi del MOSSAD ha recentemente definito il presidente Trump ‘’utile idiota’’. Il presidente uscente è stato, in queste ore, censurato dai social (Twitter). E’ estremamente grave che un presidente eletto venga ‘’tacitato’’ da un privato, tanto più da un oligarchia del capitalismo di quarta fase, ma non dobbiamo dimenticarci che lo stesso Trump nasce da una psyop dello Stato profondo: Cambridge Analitica e la fascistizzazione, attraverso il giornalismo della neo-destra (es. la strumentalizzazione della questione immigrati), dei ceti medi “internettari”. Trump e Q-Anon sono (stati) un diversivo strategico del Deep State: incanalare la rabbia degli sconfitti della globalizzazione su di un binario morto. Il presidente Trump, analizzati i fatti in modo asettico e documentato (a riguardo cito gli articoli di Thierry Meyssan ed i libri di Andrew Spannaus), è diventato una carta sporca.

La sinistra ‘’politicamente corretta’’ ha contrapposto all’amministrazione Trump il rovescio della medaglia dell’Alt Right: l’ideologia bislacca che vede negli Stati Uniti la culla della democrazia.

Perfino alcuni attivisti post-marxisti sono caduti nella trappola mediatica dell’Elite. La sinistra imperiale, dal 1998-’99, fascistizzando i nemici dell’Impero ‘’yankee’’ è diventata una protesi ideologica neocoloniale del Pentagono; la sinistra post-moderna, nel 2020-’21, abbracciando l’ideologia del Grande Reset considera l’establishment disinteressata alle dinamiche d’accumulazione capitalista in nome della difesa della salute. Entrambe le sinistre (zombie e ‘’neo-zombie’’), non per forza convergenti, finiscono per fare gli interessi della culla del Grande Reset: Washington.

 

A) Gli Stati Uniti sono una democrazia?

La sinistra ‘’politicamente corretta’’ ignora il conflitto inter-imperialista che portò alla nascita degli USA: la borghesia bianca schiavista, rappresentata da George Washington, scrisse la Costituzione in modo che il nuovo regime replicasse la monarchia britannica in un’isola-mondo. I dieci emendamenti sono un primo contrappeso costituzionale; il presidente Kennedy, durante la ‘’guerra fredda’’, rimise di in discussione il potere dello Stato profondo colpendo gli apparati di CIA, FBI e cercando di nazionalizzare la Federal Reserve. Purtroppo, l’unico presidente antipuritano della storia statunitense venne barbaramente assassinato.

 

B) Il mondo non globalizzato prende atto della guerra civile negli USA

I media occidentali hanno glorificato la cultura puritana, invece di prendere atto del fallimento dell’Elite: un modello anacronistico, unito all’antistorica proiezione del colonialismo nel ventunesimo secolo. Gli USA sono una nazione-entità allo sbando. I media cinesi, sudamericani ed iraniani hanno deriso l’establishment: necrotizzata dal proprio cinismo. Il giornalista francese Thierry Meyssan ha descritto molto bene la parabola del giornalismo europeo, leggiamo.

‘’Confrontando le foto dell’occupazione dell’assemblea di Hong Kong da parte di una folla sovreccitata con quelle di Washington, i media cinesi non hanno potuto fare a meno di prendere atto dei due pesi, due misure. Mentre i media russi, occupati dalla festa del Natale ortodosso, hanno sorriso disincantati di fronte al loro storico rivale messo a terra.

I media occidentali hanno invece aderito senza riserve alla cancel culture neo-puritana, che distrugge tutti i simboli repubblicani per sostituirli con altri che glorificano le minoranze, non per quel che fanno, ma in quanto minoranze. In questo modo si sono ancora un po’ più identificati con l’ideologia che opprime l’America. Da buoni vassalli servili, hanno presentato le elezioni statunitensi come se i loro lettori stessero per parteciparvi e Joe Biden come il loro nuovo padrone’’ 2

 

Da buoni vassalli, media e sinistra ‘’politicamente corretta’’ sono accorsi ai piedi dei loro nuovi padroni, Joe Biden e la ‘’super-poliziotta’’ Kamala Harris. Nei prossimi mesi, l’amministrazione ‘’democratica’’ rilancerà la Dottrina della ‘’guerra infinita ‘’ distruggendo l’involucro politico delle Costituzioni antifasciste: i ceti medi (in Europa egemonizzati dai populisti, ma non per forza reazionari) verranno spazzati via dalla neocolonizzazione economica del Grande Reset. Una porzione del pianeta sprofonderà nel caos. Diventeremo tutti più poveri; soli e sorvegliati oltre ogni limite.

 

http://aurorasito.altervista.org/?p=14951

 

https://www.voltairenet.org/article211919.html

Se il santo protettore degli avvelenatori di pozzi siede alla Casa Bianca -  Open

Fonte foto: Open (da Google)

 

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