Il sionismo vuole cancellare il diritto internazionale

Fonte: InfoPal

La hasbara dei sionisti israeliani dopo la risoluzione dell’UnescoOrganizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura – è partita al contrattanco col solito spirito sciovinistico ed islamofobo. Per dirla in breve: arroganza imperialistica. Nonostante Israele abbia mobilitato l’apparato mass mediatico occidentale, con giornalisti, servi e servetti al servizio della lobby israeliana, l’Unesco ha ragione da vendere. La risoluzione è contro “l’escalation di aggressione israeliana e le misure illegali contro la libertà di culto e di accesso dei musulmani al loro luogo sacro al-Aqsa” ed invita “Israele, potenza occupante, a rispettare lo status quo storico e a fermare immediatamente queste misure.” 1. Viene segnalato su Il faro sul mondo che: ‘’Critica inoltre l’assalto continuo di Haram al-Sharif da parte degli estremisti di destra israeliani e di forze in uniforme’’. Qualcosa da obiettare ? La notizia doveva ancora trovare diffusione e i soldati sionisti assassinano una donna palestinese: ‘’Las fuerzas israelíes dispararon y asesinaron a una joven palestina en el puesto de control militar de Zaatara, que está ubicado cerca de Nablus este miércoles después de que supuestamente tratara de apuñalar a la policía de fronteras israelí’’ 2. Si tratta della duecentotrentaquattresima vittima dall’ottobre del 2015, tutte esecuzioni a freddo che – come ha sottolineato il giornalista Gideon Levy – legalizzano in Israele l’inaccettabile pena di morte. Domanda: il sionismo è davvero questo ? Risposta: sì, è questo e gli israeliani devono ripudiarlo il prima possibile.

L’estrema destra israeliana ha superato il nazismo? Già Albert Einstein ed Hannah Arendet, grandissimi esponenti della cultura ebraica laica e progressista, avevano fatto questo – corretto – paragone, ma ora l’ebreo antisionista Gilad Atzmon si spinge coraggiosamente oltre: ‘’Mia madre, che è veramente molto veggente, mi ha messo con le spalle al muro, un giorno, molti anni fa… Me ne ricordo molto bene. Mi ha chiesto: “Dimmi, Gilad, perché diavolo, i tuoi amici e tu, trovate sempre questo bisogno di paragonare Israele ai nazisti? Israele non è abbastanza orribile senza questo?”. Sul momento, ho trovato la sua osservazione piuttosto divertente, ma l’intuizione cinica di mia madre era del tutto pertinente. Infatti, Israele è “abbastanza orribile così com’è”’’ 3. Le parole di Atzmon sono forti ma trovano riscontro negli sproloqui militaristi del defunto Peres, di Netanyahu, Sharon, Lieberman ed un altro piccolo ‘’gnomo della burocrazia capitalistica’’: Naftali Bennet.

Naftali Bennet, in quanto maestro di ‘’pulizia etnica’’, ricorda davvero la burocrazia nazista – incubo del secolo scorso – o il dittatore croato Ante Pavelic. Leggiamo le sue vergognose parole: “Dobbiamo mostrare tolleranza zero per le aspirazioni nazionali degli arabi israeliani”, “Giudaizzare la Galilea e il Negev (dove vive la maggioranza del 20% della popolazione araba d’Israele, n.d.r.) è in linea con i valori dello Stato”. Si parla di creare un’”Amministrazione per l’identità ebraica” e di nuovo modello educativo “per rafforzare Israele come Nazione-Stato ebraica’’ 4. Quindi, questo politicante nazi-sionista, vuole un regime teocratico ed etnicista. Israele è già, per dirla con Gideon Levy, uno “Stato del male” ma Bennet vorrebbe fondere la Rhodesia bianca e l’Arabia Saudita. Etnicismo e sionismo religioso insieme. Che dire? Come sostiene Gilad Atzmon: Oltre ogni limite, Hitler potrebbe davvero trovare in lui un degno rivale.

L’ONU, nel 1975, definì il sionismo una ‘’violenta forma di razzismo colonialista’’ condannando, di fatto, l’ideologia della borghesia imperialista israeliana. Molti uomini politici europei, dal generale De Gaulle a Sandro Pertini, si schierarono contro le malefatte del regime di Tel Aviv e l’intollerabile prepotenza sionista. Oggi, Israele continua a presentare inquietanti analogie con il fascismo e il nazismo riservando spesso al popolo palestinese una sorte non dissimile a quella che i soldati hitleriani imponevano alle popolazioni dei paesi occupati. Come se non bastasse, la lobby sionista occidentale ha intrapreso una vera e propria guerra contro il diritto internazionale e le Costituzioni antifasciste. Il giornalista britannico Alan Hart ritiene che il sionismo sia ‘’il bubbone tumorale della politica internazionale’’. Domanda: Israele oggi va contro l’Unesco ma la sua alternativa quale sarebbe? Il regime likudista è una chimera della democrazia liberale, molto simile al pinochetismo. Nessun dibattito sul corretto funzionamento delle ‘’istituzioni’’, qualche buon giornalista che fa l’oppositore finito sotto scorta e tanta repressione. Gli Usa sono il suo sponsor, seppur i sionisti molto spesso hanno dimostrato di poter rovesciare le parti. Il potere, i soldi per corrompere e l’ambizione per dominare non gli mancano.

Ma cosa rende la destra israeliana così feroce? La risposta è semplice: il sionismo religioso, molto più aggressivo di quello politico. Il liberale di sinistra statunitense, Lyndon LaRouche, uno che nessuno accuserebbe di ‘’antisemitismo’’ diffuse, il 21 ottobre del 2000, un documento intitolato ‘’La bestialità dei fondamentalismi’’ dove accusa Bill Clinton di essersi messo al servizio dei coloni di fede talmudista. Domanda: Hillary Clinton diventerà un’ osservante del razzista Talmud di Babilonia? Voglio essere pessimista: lo è già, lei, del resto, è la madrina di tutte le guerre imperialistie a venire. La Rouche spiegò‘’che Clinton era già alle corde, ridotto a mal partito dal caso Lewinsky e dalle minacce di impeachment. Allora cominciò a frequentare una stramba istituzione di Washington chiamata “Prayer Breakfast”, nella quale i politici si uniscono a delle figure religiose per “chiedere perdono dei propri peccati” e per cercare “la redenzione”. Tra gli officianti c’è il rev. Billy Graham, il personaggio che nel 1990 consigliò “spiritualmente” l’allora Presidente Gerge Bush sulla “necessità” di lanciare una guerra contro l’Irak. LaRouche sostiene che “al Prayer Breakfast riuscirono a mettere Clinton sulle difensive consentendo in tal modo ai fondamentalisti millenaristi’ di rafforzare notevolmente la propria influenza”. Come conseguenza Clinton finì col commettere l’errore fatale di porre sul tavolo di Camp David la questione di Gerusalemme, che è di fatto religiosa, al posto degli “allegati economici” dei negoziati di Oslo, dove si parla dello sviluppo della regione, a cominciare dall’acqua, e poi ha finito col prendersela con il leader palestinese Arafat per il fallimento dei negoziati’’ 5. Domanda: il fondamentalismo religioso talmudista rischia di portarci nella terza guerra mondiale?

Il leader del gruppo talmudista dei Fedeli, Gershon Salomon, dichiarò il 17 ottobre 1990 che: “La Moschea Al-Aqsa dev’essere smantellata e trasferita alla Mecca”. Un vero delirio che spinse questi fanatici ad opporsi agli Accordi di Oslo – la seconda Nakba per i palestinesi – nella totale irrazionalità: “È strano che ora gli Ebrei siano diventati i peggiori nemici di se stessi. Il loro governo si è apertamente schierato contro la Bibbia”, ed ancora “Lo spargimento di sangue è in qualche misura necessario per emendare la malvagità umana”. Israele è il balia del ‘’demone del sionismo religioso’’, gli Usa la seguiranno ? I cittadini israeliani perché non si mobilitano in nome di uno Stato laico e non teocratico ? Nel sito MoviSolMovimento internazionale per i diritti civili – Solidarietà – si mette in risalto come il sionismo d’estrema destra sia il peggior nemico del popolo israeliano: ‘’Può forse sorprendere, ma il darbynismo predicato da Dolphin, Missler e gli altri leader della American Jerusalem Temple Foundation è di un anti-semitismo viscerale. Il pastore anglicano Darby sosteneva infatti che gli ebrei finiranno sterminati nella battaglia finale dell’Armageddon che dev’essere ingaggiata per ricostruire il Tempio, e questa sarebbe la condizione necessaria alla “seconda venuta” di Cristo. Per questo finanziano volentieri le formazioni terroristiche come quelle di Goldfoot’’. La storia si ripete: all’ alleanza fra Nazismo e Sionismo Revisionista segue quella fra Imperialismo Usa e Sionismo Religioso. I nazisti si allearono con Jabotinsky perché ammiravano il suo particolarismo etnico; i neoconservatori statunitensi vanno a braccetto coi talmudisti in nome della devozione a Jahvè. Razzismo e teocrazia; Israele è davvero questa?

Una cosa oggi è certa: il terrorismo impunito israeliano minaccia la pace mondiale. Se Daesh è una minaccia per l’Islam, il Talmud è una minaccia per la cultura ebraica, un tempo laica e progressista. Se lo è ancora, lo vedremo.

http://www.ilfarosulmondo.it/unesco-aggressioni-israeliane-gerusalemme/

http://www.palestinalibre.org/articulo.php?a=62442

http://storiasoppressa.over-blog.it/article-sion-fasc-ismo-gilad-atzmon-israel-et-l-allemagne-nazie-au-dela-de-toute-comparaison-2006-52880863.html

http://www.bocchescucite.org/naftali-lo-zelota/

http://www.movisol.org/tempio.htm#Anchor-Fondamentalismo-52433

3 commenti per “Il sionismo vuole cancellare il diritto internazionale

  1. alfio
    22 ottobre 2016 at 1:12

    il talmud non e’ una minaccia per la cultura ebraica, lo e’ invece l’uso che ne fanno i rabbini religiosamente fondamentalisti e che usano il talmud come mero strumento
    politico.
    usare il talmud per parlare male dell’ ebraismo e’ la stessa
    cosa che parlare male del corano , tra l’altro senza conoscerlo
    o averlo letto, e cioe’ non porta da nessuna parte e fa il gioco
    dei fondamentalisti, perché si rinuncia ad entrare nel merito
    dei testi…

  2. Stefano Zecchinelli
    22 ottobre 2016 at 10:28

    Caro Alfio, il riferimento è principalmente al Talmud di Babilonia che, forse, è il più controverso fra i testi ”sacri” dell’ebraismo. Metto, in quanto non credente, la parola ”sacra” fra virgolette.

    Sul fatto che esiste un particolarismo ebraico, c’era un autore, ebreo socialista, Israel Shahak che ha profondamente analizzato le sacre scritture. Ti cito alcuni passi talmudici da lui presi in esame e tu mi dici se sono veri o fasulli.

    ”Avevo visto coi miei occhi, a Gerusalemme, un ebreo ultra-ortodosso rifiutare che si utilizzasse il suo telefono, di sabato, per chiamare un’autoambulanza, per soccorrere il suo vicino di casa nonebreo, colpito da un grave malore (…). Ho domandato udienza al tribunale rabbinico di Gerusalemme, che è composto di rabbini nominati dallo Stato d’Israele. Ho chiesto loro se questo modo di fare s’accordasse con la loro interpretazione della religione ebraica. Mi hanno risposto che l’ebreo in questione si era comportato correttamente, ed anche piamente, e mi hanno rinviato ad un certo versetto di un compendio delle leggi talmudiche compilato nel nostro secolo: (…) Un ebreo non deve violare il sabato, per salvare la vita ad un non-ebreo”

    ”Il vecchio proprietario non-ebreo può essere il più virtuoso degli uomini, l’acquirente il peggiore dei criminali: se è ebreo, la transazione opererà la “redenzione”o la “salvezza”della terra. Al contrario se il peggiore degli ebrei cede la sua proprietà al migliore dei non-ebrei, la terra fino allora “redenta e salvata”, ricadrà nella “dannazione”… La conclusione logica di tali teorie è l’espulsione… di tutti i non-ebrei dalla terra “redenta”

    ”Secondo la legge giudaica, l’uccisione di un ebreo è un crimine capitale… Il caso è del tutto differente se la vittima è un non-ebreo. L’ebreo che uccide deliberatamente un non-ebreo è colpevole soltanto di un peccato contro le leggi del cielo, punibile solo da Dio e non dall’uomo. Se si è causa indiretta della morte di un non-ebreo, non vi è alcun peccato. Così… se si tratta di un gentile… gli si può far del male indirettamente, per esempio togliendo una scala quando è caduto in un fosso… Tuttavia se ciò comporta il rischio di suscitare l’ostilità contro gli ebrei, non bisogna farlo”

    Israel Shahak così si presenta: ”Israel Shahak è un uomo molto lontano dalle posizioni che animano questo bollettino. Ebreo, razionalista, strenuo sostenitore dei diritti dell’uomo e nemico di ogni integralismo: non si potrebbe veramente trovare qualcuno più lontano da noi di questo ammiratore di Spinoza e di Voltaire”.

    Qui possiamo assistere ad una sua conferenza insieme a NOAM CHOMSKY:

    (1) https://www.youtube.com/watch?v=M-yphi6H84E

    (2) https://www.youtube.com/watch?v=9PUtbAQ7t28

    Noi stiamo parlando del giudaismo ma, come ho scritto altrove, TUTTE le religioni monoteistiche hanno aspetti totalitari che devono essere rifiutati. Il cristianesismo e l’islamismo, ad esempio, hanno la tentazione politico-militare ad aderire a grandi progetti imperiali ed anti-democratici. L’ho scritto più volte e lo ripeto. L’ebraismo, invece, fa pericolose concessione al razzismo etnicista. Lo scrivo da sempre. Mi parli del Corano ? Certamente, il Corano ha passi anti-democratici ed i sultani ottamani hanno potuto, sulla base di tante parti imbarazzanti del loro testo ”sacro”, giustificare le loro malefatte. C’è una intervista a Jean Toschi Marazzani Visconti dove va una profonda critica all’Islam politica compreso lo sciismo, quindi non manca nulla. Lo stesso discorso vale per il cristianesimo e Lenin definì la Russia ORTODOSSA come ”prigione di popoli”. Personalmente mi sento molto più vicino ad una tradizione laica e progressista che parte da Giordano Bruno ed arriva fino ad Einstein che al misticismo religioso, quindi se ammiro politicamente l’Iran non ho simpatia per il carattere teocentrico della Repubblica islamica; io vorrei una Repubblica laica, apprezzo il pluralismo religioso ma l’idea stessa di Tradizione o Spiritualità sono lontanissimi dal mio modo di intendere le relazioni sociali. Quindi, su una cosa hai ragione: gli sconti cerco di non farli a nessuno, la religione, per me, è resta lontana dal primato della scienza, vera fonte del sapere e questo vale per TUTTI i canoni religiosi, sistematizzati più o meno coerentemente. Poi, come è chiaro, so che ci sono forme abiette di integralismo che deviano completamente dal messaggio religioso: il wahhabismo, gli sproloqui dei rabbini colonici e lo pseudo-cristianesismo dell’Opus Dei. Infatti, nel criticare l’Islam politico, ho fatto l’esempio opportuno dell’Impero Ottomano non dei Saud. Spero di aver chiarito meglio la mia posizione che non è propriamente atea ma agnostica e scientista.

  3. alfio
    23 ottobre 2016 at 0:46

    effettivamente e’ vero che il momoteismo indipendentemente
    dalla religione in cui si manifesta contiene comunque elementi
    di violenza. quando il monoteismo si manifesto ‘ per la prima volta sostanzialmente intorno all’ ottavo secolo aev in mesopotamia ed in egitto si trattava in realta’ di un direi
    etnoteismo, ogni paese ed ogni popolo aveva un suo dio nazionale. sostanzialmente un dio guerriero che leggittimava
    il desiderio di conquista delle rispettive classi dirigenti dei
    popoli semiti.
    lo stesso jahve’ altro non era inizialmente che un dio minore
    del pantheon semitico.
    con il tempo prima in egitto e poi in babilonia nacque l’idea
    di un DIO unico a cui pero’ inizialmente si affiancavano molti
    altri dei. non a caso nella genesi e’ scritto A NOSTRA IMMAGINE E SOMIGLIANZA. nello stesso periodo cioe’ intorno al settimo sesto secolo gli ebrei residenti in babilonia , sostanzialmente la classe dirigente israelita deportata dopo la sconfitta militare avvenuta nel 722 aev, comincio’ a ripensare l’ idea di dio che fino a quel momento era considerata valida , l’idea cioe’ di un dio nazionale che
    difendeva il suo popolo. un dio che ora era stato sconfitto, influenzata quindi dal corrente pensiero religioso babilonese che proponeva l’ idea di un
    dio unico la classe dirigente israelita ne fece un dio universale , un dio di tutte le genti . i capitoli 55 66 del libro
    di isaia ne rappresentano la sintesi più efficace,
    cio’ non toglie pero’ che poi una idea cos’ grandiosa sia comunque stata usata come strumento politico per leggittimare il ritorno in Israele della stessa classe dirigente
    che per circa settanta anni era rimasta in babilonia, anche se va detto che la maggioranza degli ebrei rimase in babilonia sotto l’impero persiano che garantiva una sostanziale liberta’ di culto. e’ questa in parte la radice e l’origine del monoteismo che rimane comunque una idea ambigua non in se ma nell’uso che se ne fa, contenendo
    sia elementi universalistici, nati quando Israele non era ancora uno stato o una regione autonoma come durante l’impero romano ma anche elementi particolaristici di cui e’stato fatto un uso politico quando la classe dirigente ebraica era tornata in Israele., dove comunque non trovo’
    il favore della popoazione che continuo’ a aderire ad altri
    dei e a pratiche non legate a quelle imposte dal sistema allora dominante . in quello stesso periodo , cioe’ dal sesto secolo aev fino al aecondo circa d.c,, l’ebraismo e’ percorso
    da tantissime idee religiose e politiche assolutamente non riconducibili ad un monoteismo cosi’ come era inteso qualche secolo prima della nascita di gesu. aveva pero’ un
    senso a livello ideologico ed identitario, stante anche la dispora ebraica presente in tutto il mediterraneo con punte
    in arabia e in parte anche nel nord dell’india.
    relativamente al talmud babilonese di cui sopra si tratta in
    realta’ di elaborazioni successive al talmud babilonese scritto circa dal terzo secolo aev al secondo d,c.- il testo
    sul sabato si commenta da solo dal punto di vista morale ed altro non e’ che opportunismo politico ideologico.
    qualsiasi scrittura religiosa contiene elementi fortemente critici e di violenza come ad esempio alcuni passi dei salmi.
    l’antico testamento e’ sostanzialmente la storia di Israele
    come Israele ha pensato se stesso in relazione agli altri popoli
    in un cotesto internazionale sfavorevole , difficile in cui
    la guerra era all’ordine del giorno e l’avversario in realta’ un nemico da eliminare solo.cosi si spiegano alcuni
    passaggi problematici dell’ antico testamento.
    volevo chiudere questo intervento chiarendo anche la mia posizione. a interessano i testi religiosi di qualsiasi religione
    non necessariamente monoteistica. molto meno cio’ che ne hanno fatto gli uomini nel tempo. ovviamente ne tengo conto ma rimane cio’ che i testi sono per me, quanto mi aiutano a comprendere e a capire il mondo. ne faccio un uso diciamo cosi’ filosofico, razionale e cerco soprattutto
    di questi stessi testi di scardinarne gli elementi aporetici
    e ideologici .

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