Ucraina, ingranaggio della controrivoluzione mondiale

Soltanto l’intelligence post-sovietica ed il Ministero della Difesa potrebbero conoscere le reali intenzioni di Prigozhin (leader della CMP Wagner, figlio di un ufficiale dell’Armata Sovietica) che da una parte potrebbe essere considerato un patriota-multipolare a capo della più incisiva guerriglia urbana del pianeta e, dall’altra è fra coloro che trassero vantaggio dalla disgregazione del primo Stato multietnico ed antimperialista della storia: l’Unione Sovietica.

In questa prospettiva, dev’essere inquadrato il conflitto fra la borghesia burocratica multipolare russa ed il Potere Militare che tuttora eredita la proiezione antimperialista dell’era sovietica. Il tenente-generale Viktor Sobolev, il quale sostiene l’integrazione della CMP Wagner nell’esercito regolare, ha chiesto una pena dai 10 ai 15 anni di carcere per i soldati di leva ‘’rei’’ di passare nelle CMP figlie della disgregazione (non dimentichiamocelo, pianificata dall’imperialismo USA) dell’Urss. Le dichiarazioni di Sobolev sono un autentico capo d’accusa nei confronti dei privatizzatori del Potere Militare:

‘’Wagner e una formazione militare illegale’’ e, continua, ‘’per la disfatta dell’imperialismo ci vuole una direzione politico-militare rivoluzionaria che emerga dal rovesciamento degli oligarchi’’

Se da un lato Prigozhin ha torto marcio davanti alle legittime rivendicazioni di Sobolev, dall’altra il Washington Post, nel tentativo d’indebolire la guerriglia urbana contro gli ucraino-nazisti, ha rilanciato la guerra cognitiva, le fake news contro la guerriglia urbana della Wagner: per il Wa-Po, i vertici della CMP Wagner potrebbero essere in combutta con Kiev, a discapito degli stessi volontari. La realtà è ben diversa: Prigozhin, il quale sta giocando una partita indipendente nello scacchiere geopolitico dell’Operazione Z, non è un traditore, ma un liberale post-sovietico che contesta, attraverso delle analisi condivisibili, l’unipolarismo USA. Scrive l’analista strategico Andrew Korybko:

‘’La disinformazione fa parte di qualsiasi conflitto, e la guerra per procura russo-NATO in Ucraina non fa eccezione, motivo per cui nessuno può respingere lo scenario di colui che cerca di ingannare i suoi avversari in coordinamento con l’intelligence russa. Questa non è nemmeno una cosiddetta “teoria della cospirazione” poiché questo tipo di operazioni si verificano continuamente.’’ 1

Il Washington Post è un giornale alle strette dipendenze del deep state USA, e raccoglie un grande difetto degli analisti della CIA: considerare le verità d’intelligence come ‘’verità evangeliche’’. La dimensione politica dei processi sociali, al contrario, caratterizza le congiunture storiche permettendoci d’inquadrare le conflittualità di classe e geopolitiche. Una cosa è certa: la guerra ibrida di Washington, a suon di fake news, influenzeranno anche una parte dell’informazione ‘’alternativa’’.

 

Ucraina: uno Stato razzista nel cuore d’Europa

L’Ucraina è uno Stato fascista, anticomunista e sub-imperialista, nel cuore dell’Europa. L’élite ucraino-nazista, una volta raccolta l’eredità di Stephan Bandera, un organizzatore di pogrom antisemiti, ha rilanciato la dottrina neocons della ‘’guerra eterna’’ contro la Federazione Russa. Gli Stati Uniti d’America, riattivando le reti non più clandestine di Gladio, hanno iniziato una Operazione Barbarossa 2.0, teorizzando un intervento diretto nello scacchiere geopolitico euroasiatico. La Quarta Guerra Mondiale (il Terzo conflitto è avvenuto nelle zone tempestose, durante la ‘’guerra fredda’’, ed ha visto Pechino trionfare sui “nazi-punk” di Washington), oramai prossima, porterà in Occidente alla costruzione di una nuova Architettura di potere. I laboratori israeliano ed ucraino rappresentano un segmento del futuro da incubo che ci aspetta. Adesso dobbiamo rispondere ad una domanda: perché l’Ucraina è l’oggetto (inteso come ‘’arma politica’’) della controrivoluzione mondiale? Lasciamo che a darci una risposta sia il teorico bolscevico Michael Pavlovitch ‘Tomsky’, attraverso un articolo pubblicato sulla rivista Internazionale Comunista N. 11-12. giugno-luglio 1920:

‘’Queste considerazioni, integrate dai fatti che abbiamo sopra menzionato sull’esportazione ucraina prima della guerra, danno una spiegazione sufficiente perché gli stati capitalisti vogliono abolire con tutti i mezzi il potere sovietico in Ucraina, e rendere l’Ucraina schiava del capitalismo internazionale. Gli stessi fatti chiariscono perché, avviando una campagna contro le due repubbliche sorelle, la Russia e l’Ucraina, il capitalismo internazionale lancia le sue principali forze militari in Ucraina. Il disperato stato economico di tutto il mondo capitalistico, l’assoluta necessità di procurarsi al più presto, oggi e non domani, un milione di pud in più di mais, zucchero, sale, ecc., ecco il motivo della fretta febbrile dei tedeschi, Denikin e i polacchi per catturare prima l’Ucraina.
Questa è la ragione per cui l’ipnosi ucraina si è fatta sentire così intensamente in tutti i nemici militari del potere sovietico. La storia conosce molti casi in cui durante la guerra si sono sacrificati piani e considerazioni strategiche corrette per motivi politici, a interessi dinastici, e questo ha compromesso le sorti della campagna. In questo caso l’acuto bisogno fisico, il bisogno immediato del sacco ucraino di farina, del sacco ucraino di zucchero bianco, cadono come un peso enorme sulla bilancia militare, e fanno sì che gli strateghi che guidano la campagna contro la Repubblica Sovietica scelgano, per la loro via di avanzamento verso Mosca, non quella più breve, ma quella che passa necessariamente attraverso Kiev e altre città ucraine.’’ 2

L’Ucraina è un deserto: sindacati fuorilegge, partiti di sinistra messi al bando come nella Germania nazista, pogrom anti-rom, pulizia etnica nella Nuova Russia ed omosessuali linciati per strada. Kiev è un abominio dei Diritti dell’Uomo, dove il potere politico è stato usurpato da ‘’una banda di drogati e neonazisti’’ (cit.). Combattendo i responsabili di questi crimini e sostenendo la transizione ad un mondo multipolare, un mondo più giusto e di pace, Mosca (al di là delle contraddizioni interne) si è guadagnata il diritto alla vittoria. La vittoria dell’esercito regolare russo con l’affermarsi della Dottrina Sobovel è l’unico modo per gettare tutte le ideologie che generano oppressione, citando Leon Trotsky, ‘’nella spazzatura della storia’’.

https://www.ambienteweb.org/2023/05/16/secondo-il-pentagono-il-capo-di-wagner-sarebbe-colluso-con-kiev/

https://sardegnarossa.wordpress.com/2023/05/18/lucraina-come-oggetto-della-controrivoluzione-internazionale/?fbclid=IwAR230p97zQ1SvBeao92VFEYNfn6yyyGT2zCRwKtXO1lB7DGlnJlCXiREiEw

Quegli strani neonazisti europeisti e atlantisti in Ucraina

Fonte foto: Micromega (da Google)

 

 

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