Ucraina: la “sinistra” neoconservatrice contro la Federazione Russa

“Si sta affermando una nuova realtà : il mondo unipolare sta irrevocabilmente diventando qualcosa del passato, e sta prendendo forma un mondo multipolare. È un processo obiettivo. È irreversibile. In questa realtà, più di una potenza “governerà” – ci sarà bisogno di negoziare tra tutti gli Stati che hanno oggi un’influenza decisiva sulla politica e sull’economia mondiali. Al contempo, consapevoli della particolarità della loro situazione, questi paesi garantiranno il rispetto dei principi di base della Carta delle Nazioni unite, ivi compreso il principio fondamentale – l’uguaglianza sovrana degli Stati. Nessuno su questa terra dovrà essere considerato un attore di secondo rango. Tutti dovranno essere uguali e sovrani” (Sergei Lavrov, citato da Pepe Escobar)

 

L’aggressione imperialista USA alla Federazione Russa ha obbligato le nazioni ‘’non allineate’’ a rompere col mondo globalizzato accelerando, come avevo previsto nell’inchiesta All’ombra del Covid-19 (2021), per una divisione in due blocchi del pianeta: chi vuole un mondo multipolare (Russia, Cina, Iran, Venezuela, Bolivia, Cuba, Nicaragua, ecc …) contrapposto all’imperialismo (USA, Ue, GB, Israele, Canada ecc.) americano-sionista.

Le sanzioni unilaterali hanno reso il dollaro e l’euro ‘’cartastraccia’’ in Russia. Il Ministero degli Esteri russo ha avvertito gli Stati Uniti che il rifiuto di pagare le risorse energetiche in rubli porterà, nei prossimi mesi, ad un lockdown energetico nei paesi dell’Ue. Le condizioni vengono dettate dal (moderato) presidente Putin. Il governo russo non è Trotsky o ‘’Che’’ Guevara e non ha certo rilanciato la Rivoluzione degli Oppressi di Ali Shariati, nonostante ciò non può dismettere la difesa dalla sicurezza nazionale di fronte al genocidio para-nazista teorizzato da una ‘’banda di drogati e neonazisti’’ appoggiati dai neoconservatori liberali americani e occidentali. .

Mosca, nei giorni scorsi, ha epurato lo Stato profondo dicendo ‘’addio’’ agli oligarchi:

‘’La Banca centrale russa ha nazionalizzato gli utili in valuta di tutti i grandi esportatori. Non c’è stato default nei pagamenti, Il rublo continua a rafforzarsi – ed è tornato più o meno al valore che aveva prima dell’Operazione Z. La Russia resta autosufficiente sul piano alimentare. L’isteria statunitense sulla Russia “isolata” è ridicola. Tutti i principali attori dell’Eurasia – senza parlare degli altri quattro BRICS e della quasi totalità dei paesi del Sud – non hanno demonizzato e/o sanzionato la Russia.

Come bonus extra, probabilmente l’ultimo oligarca in grado di esercitare una qualche influenza a Mosca, Anatoly Chubais, è sparito. Un’altra superba ironia della storia: l’isteria delle sanzioni occidentali ha smembrato de facto l’oligarchia russa – il sogno di Putin dal 2000. Il risultato sarà un rafforzamento dello Stato russo e il consolidamento della società russa.’’ 1

 

Putin non è certo Fidel Castro: il leader russo non sta ricostruendo l’URSS, ma – sotto attacco dei neoliberali, degli evangelici e della mafia Anglo-Sionista – ha abbandonato il neoliberismo rilanciando la dottrina del Generale Charles De Gaulle: uno stato sociale nazionale dinamico nell’epoca dell’offensiva neoliberista. Il ‘’capitalismo sociale’’ genera uno sfruttamento controllato, ma pur sempre di capitalismo si tratta. Il colpo da maestro della borghesia nazionale russa ha annichilito i banchieri necrotizzati della BCE: come avevo previsto nell’inchiesta pubblicata lo scorso anno, Russia, Cina ed Iran possono guardare con fiducia al mondo dopo la pandemia, nonostante ciò il socialismo (per quanto attuale) non è all’ordine del giorno.

La propaganda di guerra cambia forma 2 e gli Stati Uniti hanno rifondato il Partito Unico della Nato: il ‘’giornalismo di regime’’ è una pedina della CIA nella globalizzazione dell’ideologia definita dagli studiosi di filosofia contemporanea trans-umanesimo. L’Europa ha perso se stessa.

Ci troviamo davanti la guerra del NATOstan contro l’Eurasia: guerra fredda 2.0, come scrive Pepe Escobar. Le nazioni del Movimento dei Non Allineati hanno compreso i nuovi assetti geo-economici, mentre l’Occidente sprofonda sempre più in se stesso: il Nuovo Ordine Mondiale (per quanto capitalista) sarà anti-americano.

 

I servi di ‘’sinistra’’ della Nato

La condizione necessaria per abbandonare l’unilateralismo del Pentagono è decostruire gli slogan pacifisti della ‘’sinistra imperiale’’. Gli Stati Uniti proiettano la dottrina della ‘’guerra eterna’’ nel ventunesimo secolo (imperialismo delle portaerei): una pace duratura richiede l’abbandono su scala pan-planetaria del neoconservatorismo, ideologia bislacca abbracciata da diversi settori della sinistra ‘’socialista’’ e ‘’trotskista’’.

La Lega comunista internazionalista (Lega di Spartaco) ha (brevemente) analizzato le basi teoriche di alcune organizzazioni ‘’maoiste’’ e ‘’trotskiste’’ che attraverso una retorica ‘’ultra-rivoluzionaria’’ appoggiano la proiezione russofoba del Pentagono:

“Fuori le truppe russe dall’Ucraina” (lanciato, per esempio, dal Comitato per un’Internazionale dei Lavoratori). Questo è lo slogan della Nato e può significare solo la vittoria del governo ucraino. Coloro che lanciano questo slogan negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia o in Germania non chiedono la libertà dei lavoratori ucraini, ma la libertà dei propri governanti imperialisti di saccheggiare l’Ucraina.

“Contro l’imperialismo russo” (la posizione del Marxistisch-­Leninistische Partei Deutschlands, tra molti altri). La demagogia contro “l’imperialismo russo” serve solo a coprire i crimini dei propri padroni imperialisti, ingannando i lavoratori su chi sia veramente il nemico principale. Il mondo è governato dai centri del capitale finanziario di New York, Francoforte, Parigi, Londra e Tokyo, non da Mosca. Pur essendo certamente reazionaria, la classe dirigente russa non è imperialista. Opprime la propria classe operaia ed è una potenza regionale. Al contrario, gli imperialisti succhiano il sangue dei lavoratori di tutto il pianeta.

“No alla guerra imperialista in Ucraina” (Partito comunista di Grecia e soci). Spazzatura pacifista con un pizzico di “antimperialismo”. Presentare la guerra come imperialista è gettare fumo negli occhi dei lavoratori. Se la Nato o qualsia­­si potenza imperialista dovesse entrare direttamente in questa guerra, sarebbe un obbligo per qualsiasi rivoluzionario schierarsi militarmente con la Russia per la sconfitta degli imperialisti, che sono il principale baluardo della reazione capitalista a livello internazionale. Questo è precisamente il compito che viene respinto da coloro che agitano contro l’“imperialismo russo”.’’ 3

In Italia, il Partito Comunista del Lavoratori ed il Partito dell’Alternativa Comunista, ed in Svizzera il Movimento per il Socialismo, hanno distolto l’attenzione dei loro attivisti dal neocolonialismo dell’Ue (‘’il nemico è in casa propria’’, scriveva Rosa Luxemburg) diventando di fatto ‘’l’estrema sinistra della destra radicale’’. Come hanno denunciato gli Spartachisti ‘’Tutti gli pseudo-­marxisti hanno urlato di sdegno quando lo sciovinista grande russo Putin ha denunciato la politica rivoluzionaria di Lenin contro l’oppressione nazionale. Che generosità! Ma difendere davvero Lenin nella guerra in corso significa smascherare i traditori socialsciovinisti che pur usando una retorica “socialista” sono in realtà lacchè degli imperialisti.’’ Lenin e Trotsky andrebbero difesi, prima di tutto, dai loro demenziali (politicamente parlando) epigoni.

https://www.ossin.org/le-guerre-dell-impero-in-declino/2819-nasce-la-nuova-moneta-di-riserva-globale-basata-sulle-risorse

https://www.voltairenet.org/article216365.html

https://www.icl-fi.org/italiano/volantino/2022-ucraina/

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Fonte foto: da Google

5 commenti per “Ucraina: la “sinistra” neoconservatrice contro la Federazione Russa

  1. Giulio larosa
    9 aprile 2022 at 21:06

    Purtroppo da ex simpatizzante della 4 int. Devo ammettere che vedono e analizzano meglio il presente i vecchi stalinisti. Es. Pagliarulo che è riuscito nell incredibile operazione di ridare dignità all Anpi. Se questo è dovuto a idiozia o malafede o entrambe le cose non saprei.

  2. Federico Lovo
    10 aprile 2022 at 19:50

    Stefano, ma solo l’unico a pensare che il PCL/Ferrando sia – o sia diventato – un’organizzazione di infiltrazione (quindi che collaborano con lo Stato profondo italiano) ?!

  3. Lanfranco
    11 aprile 2022 at 9:19

    L’articolo che è un collage di passi estrapolati da altri, in modo piuttosto disorganico, non dice nulla di nuovo, neanche della sx neocon.
    Sinistre che non finiscono di provocare disgusto come i papisti di Contropiano, schierati con il Capitale farmaceutico per i sieri genici anticovid sperimentali, fallimentari e dannosi.
    Una cosa è certa : stando a questa parcellizata è inconsistente sinistra, la rivoluzione può attendere.

    • mary nella
      12 aprile 2022 at 12:34

      la storia è un puzzle, il tuo commento non ha senso

  4. mary nella
    12 aprile 2022 at 12:32

    A quindi ci ha rimesso anche il dollaro, non ha più senso allora fare marcia indietro?
    Mi sa che la Russa per gli USA è un boccone troppo Grande

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