La distruzione della ragione nell’era del covid e il trionfo dell’irrazionalismo reazionario

Alla rituale domanda che Lilli Gruber pone ormai a tutti i suoi ospiti:” Lei si è vaccinato?”, il filosofo Massimo Cacciari ha risposto con un secco e stizzito “Questi sono affari miei, torniamo a parlare d’altro, di come far ripartire questo paese”.

Non ho simpatia per Massimo Cacciari dal punto di vista politico e ideologico, però in questo caso aveva perfettamente ragione.

Dalla risposta che si dà a questa domanda dipende infatti l’essere incluso nel club dei buoni oppure l’essere precipitato nel girone dei dannati. Cacciari se l’è cavata con un sostanziale voto di astensione, anche se con un modo di fare decisamente seccato.

Anche e soprattutto in questa vicenda specifica del covid (vaccini, lockdown, misure da adottare ecc.), così come per tanti altri temi (DDL Zan, questioni di genere, Unione Europea) non è stato possibile aprire un dibattito magari acceso ma laico e razionale perché la crisi pandemica è stata fin da subito politicizzata e ideologizzata impedendo l’apertura di una discussione lucida e anche di un approccio, come dicevo, razionale, alla questione.

Anche la scelta di vaccinarsi o meno – che dovrebbe essere presa lucidamente e consapevolmente da ciascuno di noi sulla base di una riflessione razionale e ponderata – è diventata una sorta di referendum pro o contro il sistema. Se ti vaccini sei pro sistema, se non ti vaccini sei contro. Il che è semplicemente ridicolo. Personalmente ho scelto di vaccinarmi, senza entusiasmo e senza nessuna certezza assoluta (che non esiste in nessun caso e in nessuna decisione che si prende nella vita), cercando di non farmi condizionare né dal bombardamento mediatico a reti unificate né dalle fantasticherie dei No vax a prescindere, consultando alcuni amici medici e scienziati (non allineati ideologicamente…) di cui ho fiducia e che, sulla base di una serie di considerazioni, mi hanno consigliato di vaccinarmi. Del resto, non ci si può inventare scienziati da un giorno all’altro né esperti tuttologi e se normalmente mi affido al parere di questi amici per qualsiasi problema di salute che mi occorre, dal più lieve al più grave, non vedo perché non avrei dovuto assumere lo stesso atteggiamento rispetto alla scelta di vaccinarmi o meno. La fiducia non è una cosa che si dà o si toglie in base a quello che vorremmo sentirci dire.

Ciò detto, il sottoscritto resta un anti sistema, pur avendo scelto, senza nessun entusiasmo, di vaccinarsi.

Questa politicizzazione/ideologizzazione della crisi pandemica, come dicevo, ha impedito fin dall’inizio un approccio lucido, razionale e realmente scientifico alla questione e, dall’altra, non poteva che provocare una reazione altrettanto estremista e ideologizzata da parte delle frange, più o meno folte, di No vax a prescindere che fin dal primo giorno hanno cominciato a fantasticare sull’inesistenza del virus, sulla Spectre interplanetaria  e intergalattica, sull’”ordigno fine di mondo” – per parafrasare la battuta di un celebre film di fantapolitica – sull’inserimento (ho sentito con le mie orecchie anche questo), attraverso i vaccini, di un congegno che a comando sarebbe in grado di provocare questo o quel malore che ci obbligherebbe all’uso di questo o quel farmaco per poterlo eliminare, anche solo momentaneamente.

Molta gente, soprattutto fra i più giovani ma non solo, ha scelto invece di vaccinarsi solo per evitare complicazioni di vario genere relative alla possibilità di spostarsi, viaggiare, andare all’estero, partecipare ad eventi pubblici, andare a ballare, alla movida notturna ecc.

Molti altri invece lo hanno fatto solo per non essere additati come untori, come complottisti/negazionisti e per non essere emarginati, per poter continuare a far parte della grande comunità dei “buoni”.

In entrambi i casi queste persone sono state spinte a vaccinarsi in ragione di un sostanziale ricatto, pratico e psicologico/emotivo.

Una buona parte di coloro che hanno invece scelto di non vaccinarsi, hanno preso questa decisione su una specie di atavico e irrazionale sospetto, una sorta di atteggiamento di recondita sfiducia nella modernità e nella scienza.

In altre parole, lo “scientismo” (da non confondere con la scienza) attualmente dominante – che ha da tempo sostituito i dogmi religiosi con quelli dell’infallibilità della scienza (che è per definizione fallibile), trasformando quest’ultima in una sorta di nuova religione secolarizzata – ha prodotto il suo opposto speculare, cioè una nuova forma di superstizione postmoderna, ostile per definizione alla scienza stessa.

Se, dunque, la scienza e la tecnica (ma quest’ultima merita un’analisi ad hoc) sono state da una parte elevate a feticcio (ideologico), dall’altra proprio questa feticizzazione ideologica non poteva che produrre il suo opposto speculare.

Entrambe le posizioni sono il risultato di un crollo verticale della ragione, della laicità, della razionalità e quindi anche della scienza che di quella razionalità e di quella laicità è figlia. Entrambe sono, dunque, intrinsecamente reazionarie perché fondate su un presupposto ideologico/religioso e non, appunto, su un approccio razionale e laico alla realtà.

Ci raccontano ormai da decenni – guarda caso dal crollo del comunismo – che saremmo entrati nell’era post ideologica. Ma è una balla, una delle più grandi balle che siano mai state raccontate perché in realtà viviamo in un’epoca ultra ideologizzata anche se ben camuffata. E’ una truffa, anche ben concepita, perché il sistema capitalista è vivo e vegeto e provvisto di una sua ideologia ben precisa anche se molti, la grande maggioranza delle persone purtroppo (anche e soprattutto fra i cosiddetti “intellettuali”), non riesce a scorgerla con la chiarezza che sarebbe necessaria. Ma questo sarà oggetto di un mio successivo articolo.

19 | giugno | 2014 | György Lukács

28 commenti per “La distruzione della ragione nell’era del covid e il trionfo dell’irrazionalismo reazionario

  1. Enza
    24 giugno 2021 at 19:36

    Ho letto di un fiato la tua lucida, coesa, limpida esposizione. Non fa una piega.
    Cacciari , fin dall’inizio, è stato molto critico sulla conduzione della questione covid.
    Per esempio, ha deprecato i dpcm che imponevano chiusure e paralisi della vita sociale. Più volte, davanti alle telecamere, ha affermato con convinzione che il rischio zero non esiste, dunque lasciava intendere che trovava assurde restrizioni e compressioni,
    Non so che pensa riguardo alle vaccinazioni e alla campagna martellante che li accompagna.
    Prima di chiudere, vorrei aggiungere che molti si sono vaccinati senza convinzione, preoccupati per le conseguenze che avrebbero potuto avere sul posto di lavoro. Fabrizio, hai spiegato benissimo, in quale situazione di riprovazione sociale, si può trovare chi non intende vaccinarsi semplicemente perchè non si fida di un rimedio che potrebbe essere peggiore del male. Poco fa leggevo che anche sul WSJ, è comparso un articolo a firma di scienziati seri che lancia l’allarme sulla pericolosità dei vaccini, supportato da dati di reazioni avverse fin troppo numerose e, ahinoi, in molti casi irreversibili.
    Concludo. Da qualche giorno, nella sanità pubblica, sono iniziate le sospensioni per il personale che si è rifiutato di vaccinarsi.
    Proscrizione e espulsione. Già, perchè se non segue il pentimento e la redenzione, si rischia il licenziamento.
    Lo trovo abominevole. La democrazia, ce la stanno portando via a pezzetti. Sono prove di smontaggio. Esperimenti che non lasciano presagire nulla di buono.
    I portatori di interessi che mirano a concentrazioni abnormi di capitale, non fanno mai nulla a caso.
    Le definirei sospensioni esemplari che saranno estese oltre la sanità. Così, come esemplare, è stato l’omicidio di Adil il cui autore si gode, per tempestivo intervento dei magistrati, i domiciliari.
    Buona serata e grazie.

    • Giulio Maria Bonali
      25 giugno 2021 at 10:07

      Dissento per molti aspetti dai commenti fin qui pervenuti.
      Li esporrò caso per caso, come contribuiti alla riflessione, cominciando da questo.

      A parte l’ antipatia profondissima che suscita in me il prof. Cacciari in qualità di assiduo frequentatore conformista (recitante il ruolo di finto scandalizzatore di pseudobenpensanti e preteso fustigatore di costumi pretesi retrogradi) dei salotti buoni del politicamente corretto a difesa del capitalismo, con tutto ciò che ne consegue (che ovviamente non é un argomento pertinente ma solo uno sfogo viscerale che mi scuso di non saper trattenere), concordo che il rischio zero non esista nella vita reale ma solo nelle irrazionalistiche ideologie dominanti (scientiste e non solo); ma questo non significa che di fronte alla pandemia siano assurde restrizioni e compressioni delle libertà individuali edonisticamente intese (secondo altre ideologie correnti altrettanto reazionarie).
      Si deve partire da un calcolo, il più preciso e affidabile possibile (anche se ineluttabilmente affetto da residui elementi ineliminabili di incertezza; ad conferma che per l’ appunto il rischio rero non esiste) dei rapporti fra costi e benefici delle possibili misure preventive e curative e dalla ricerca del rapporto il più equilibrato possibile fra interessi e diritti collettivi a breve e a lunga scadenza e interessi e diritti individuali a breve e a lunga scadenza (questi ultimi in particolare limitati e secondo me in ultima analisi ai primi subordinati quando incomaptibili, anche se da tutelare nella giusta misura).

      Ciò implica necessariamente il limitare gli assembramenti al minimo indispensabile e l’ impiego di tutti i mezzi (come igiene personale, distanziamenti e maschere) utili a limitare la diffusione del contagio; chi ne viene danneggiato dovrebbe essere adeguatamente risarcito come chiunque altro subisca danneggiamenti non ascrivibili a sue proprie condotte colpose, nella speranza che almeno in gran parte paghi le tasse con le quali lo stato può provvedere a risarcire lui e chiunque altro si trovi in condizioni simili alle sue (quindi fare una specie di “sanatoria sui contenziosi fiscali” di categorie particolarmente colpite, come fortemente auspicato da tantissimi politicanti politicamente corretti, sarebbe secondo me assolutamente da evitare in quanto sommamente iniquo, immorale, dannoso ai fini stessi della giusta compensazione dei danneggiati dalla pandemia: i danni conseguenti la pandemia e dalle necessarie misure a tutela della salute propria e altrui danno diritto ad adeguate sovvenzioni e risarcimenti e non affatto all’ evasione fiscale, la quale fra l’ altro -oltre al resto di gravemente ingiusto e moralmente schifoso- con tali adeguate sovvenzioni e risarcimenti è incompatibile).
      Inoltre a mio parere (di medico), salvo che nelle età infantile e giovanile (e anche in questi casi fatta eccezioni per determinate eventuali preesistenti patologie) il rapporto fra i rischi di soffrire e di morire contraendo l’ infezione o invece per gli effetti “collaterali” dei vaccini é “spropositatamente”, “quasi incommensurabilmente” a vantaggio ei vaccini.
      E dunque ritengo (che sarebbe) giusto e doveroso da parte dei governi in generale promuovere campagne per convincere gli adulti, gli anziani e le persone a rischio di tutte le età a vaccinarsi, nonchè ovviamente assicurare loro gratuitamente la possibilità concreta, effettiva di farlo (non obbligare nessuno, ovviamente, perché non si può impedire a chi lo voglia di giocare alla roulette russa; si deve però impedire a tutti di imporre di giocare alla roulette russa a chiunque altro non sia consenziente a farlo, il che fuor di metafora significa secondo me che dovrebbe essere obbligatorio il vaccino per potere svolgere attività che implicano un contatto con soggetti “fragili” e dunque per lo meno per medici, infermieri, assistenti di anziani nelle case di riposo, ecc.; per conciliare il diritto di costoro a non vaccinarsi e quello degli assistiti a non corre rischi si potrebbero destinare provvisoriamente i “renitenti alla vaccinazione” fra queste categorie a mansioni d’ ufficio o comunque non a contatto con persone “fragili”; al limite porli in aspettativa).

      Ma in particolare si pone la gravissima questione della somministrazione del famigerato vaccino AstraZeneca.
      Anche in questo caso il rapporto costi-benefici (considerato in termini assoluti, prescindendo dal -doveroso!- confronto con gli altri vaccini disponibili) é nettamente favorevole al vaccino stesso, ragion per cui se non esistessero altri vaccini nettamente migliori sarei per la promozione (nei termini sopra precisati) del suo impiego nelle popolazioni a rischio.
      Però rispetto d altri vaccini questo é meno efficace e soprattutto procura, sia pure raramente ma con una significativa maggiore incidenza statistica, effetti collaterali anche gravi e mortali, ragion per cui un’ elementare principio etico impone di prenderlo e gettarlo nella spazzatura (mi modero ed evito di sollecitare un’ altra destinazione ancor più congrua).
      Senonché gli interessi della multinazionale farmaceutica in questione, la corruzione (letterale o strisciante, “di diritto o di fatto”) che essa esercita sui governanti e politicanti in genere di molti paesi (fra i quali purtroppo il nostro), nonché ignobili, vergognose ragioni “geopolitiche” a cui sono proni (sostanzialmente “fare un dispetto a Putin e ai Cinesi”, compiere l’ ennesimo atto di sottomissione servile ai loro padroni amerikani, cosa di cui sono avidissimi, quasi libidinosi) li hanno indotti a impiegare largamente anche questo (relativamente) cattivo vaccino, con ciò assumendosi la responsabilità morale di causare morti altrimenti evitabili (comportamento che non esito a definire -a mio parere in maniera semioticamente ineccepibile- da assassini seriali -amando la mia bellissima lingua italiana mi guardo bene dallo scrivere “serial killer”- o da terroristi; ulteriore effetto collaterale ugualmente criminale dei comportamenti di costoro, dei giornalisti al loro sevizio e dei numerosi “scienziatoni da talk show” -purtroppo non trovo un termine italiano adeguato- che antiscientificamente negano le morti da AstraZeneza essendo anche l’ ulteriore diffondersi dell’ antivaccinismo acritico con probabili conseguenze ferali nei prossimi anni per difterite, tetano e altre patologie ben prevenibili).

  2. Roberto Bellassai
    24 giugno 2021 at 19:41

    Anche in questo articolo al di là del vaccinarsi o meno non si parla dell’alternativa di cura che è in atto da molto tempo da parte di Medici e personale specializzato disponibile 24 ore su 24 ore per chi richiede le cure a domicilio. Si parla dell’ideologia Capitalista e della conseguente reazione politica da parte di chi non condivide i Protocolli degli ” Esperti ” e del Governo. Ma non è ideologia la Scienza in mano al Potere delle Multinazionali del farmaco e al Potere politico che ne dipende? Ma di cosa parliamo? La distruzione della ragione è a monte non a valle!

    • Giulio Maria Bonali
      25 giugno 2021 at 10:22

      Concordo pienamente con la considerazione circa il vergognoso, criminale boicottaggio delle possibili, spessissimo effiaci soprattutto nelle prime fasi della malattia, cure farmacolagiche, frequentemente praticabili a domicilio.

      Ditinguerei però fra scienza e ideologie irrazionalistiche (fra le altre lo scientismo, di fatto diffusissimo anche fra gli scienziati di professione; che non inficia la validità dello leoro eventuali scoperte: Werner Heisenberg era un fottuto, spregevole nazista che probabiolemte ha anche collaborato alle ricerche applicate sulla bomba atomica per Hitler, ma ciò non toglie miimamente validità al suo principio di imndeterminazione; che nemmeno conferisce comunque validità alle sue irrazionalistiche considerazioni filosofiche sull’ indeterminismo, che sono altra cosa, amio aprre perfettamente integrantesi con le ideologie reazionarie correnti).

  3. ndr60
    24 giugno 2021 at 20:10

    Caro Fabrizio, a leggere i dati epidemiologici, pare che la Covid19 sia una patologia grave solo in anziani e con pluri-patologie. Stante così le cose, che senso ha avuto tutto ciò che abbiamo passato da oltre un anno a questa parte, tra coprifuoco, vaccini sperimentali e cure negate?
    Non occorre essere complottisti, per rendersi conto che qualcosa non quadra; gli operatori sanitari sono passati da eroi a cavie in pochi mesi, con una giravolta degna di un tanguero (fatta da un tanghero, ex banchiere). Alcuni di loro (compreso il sottoscritto) non sono affatto dubbiosi sul vaccino, sono anzi molto sicuri di NON vaccinarsi. Naturalmente ognuno è libero di fare ciò che vuole (almeno per ora, sanitari esclusi), ma riterrei una buona idea un minimo di prudenza. Anche perché l’attuale “pandemia” non è più un’emergenza, è un metodo di governo.

    http://ilpedante.org/post/superior-stabat-lupus

    • Giulio Maria Bonali
      25 giugno 2021 at 10:42

      Secondo me l’ infezione da Covid19 é una patologia gravissima, spesso mortale per anziani e “fragili”, grave, raramente mortale (ma scusa se é poco!) per gli adulti, lieve (anche nei rari casi nei quali la é e non si tratta di portatri sani) per i bambini.
      Stante il principio indiscutibile che non si può costrigere nessuno a fare quello che altri da lui considerano “il suo bene” (compreso il prevenire o curare patologie ritenute più o meno gravi: ma acnhe, ad esempio, evitare l’ eutanasia), ritengo utile e necessario promuovere la vaccinazione salvo che in età infantile e imporre tutte le altre restrizioni alle libertà individuali e collettive che sono ragionevolmente da considerarsi atte a limitare la diffusione dell’ infezione e ad accelerare il suo auspicabile definitivo suparamento (comprese chiusure di importanti attività economiche con i conseguenti inevitabili danni diffusi, anche ingenti e purtroppo più o meno iniquamente distributi; ma a quanto pare non in Cina, ove gli imprenditori privati non possono fare il cavolo che loro pare anche a scapito della salute della popolazione).
      Che poi ci sia sempre, almeno nel nostro mondo occidentale (in Cina sembrerebbe per lo molto meno), chi si approfitta delle disgrazie collettive (e individuali altrui) mi pare purtroppo ovvio, ma non giustifica teorie complottistiche sulla pandemia reale (senza virgolette): non é un metodo di governo, anche se i governi al servizio del rande capitale finanziario ovviamente se ne approfittano, ma (per lo meno anche) una reale emergenza (complottismo che non lo attribuisco a lei, dal momento che esplicitamente lo nega, ma che sta comunque avendo una non trasurabile, dannosa diffusione).

      • ndr60
        25 giugno 2021 at 23:21

        Nel 2020 abbiamo assistito alla nascita di una nuova scienza, la Covidologia. In essa, si fa tutto il contrario di ciò che si era fatto fino a poco prima, e che si dava per scontato, ossia:
        1) per fare una diagnosi certa di covid19, bisogna disporre di un test che sia un gold standard; la PCR (a detta di tutti i ricercatori seri, in primis il suo scopritore) non lo è.
        2) per fare una diagnosi certa bisogna isolare l’agente patogeno, riprodurne i sintomi in cavie e isolarlo un’altra volta (secondo postulato di Koch): non è stato fatto, nel caso della covid19.
        3) per la prima volta nella storia recente, anziché isolare i malati e i soggetti a rischio si è deciso di chiudere tutto (e tutti); di non trattare i sintomatici anzi di lasciarli soli, fino all’ovvio aggravamento dei sintomi, quando la cura domiciliare avrebbe impedito l’intasamento degli ospedali. Tra l’altro, molti studi non riportano differenze significative di numero di casi tra stati che hanno praticato lockdown e altri che invece l’hanno fatto come il nostro.
        4) per la prima volta nella storia, non solo intere popolazioni vengono inoculate con vaccini approvati in modalità provvisoria (stante l’emergenza) in una fase 3 opportunamente accorciata, ma si tratta pure (sperimentazione nella sperimentazione) di vaccini completamente nuovi, che per alcuni non sono neppure vaccini ma terapie geniche, i cui effetti a lungo termine sono totalmente sconosciuti.
        Come se ciò non bastasse, ci sono le “varianti”, come se un virus a RNA non dovesse mai mutare, in risposta (ma guarda un po’) alla pressione selettiva indotta dalle vaccinazioni…

        • Giulio Maria Bonali
          26 giugno 2021 at 10:28

          Che si siano prese molte deciscioni affrettate e la pandemia reale sia stata affrontata male da molti gverni (fra le tante altre la criminale somminsitrazione di AstraZeneca per ragioni geopolitiche” e il boicotatggio delle possibili cure domiciliari) non toglie la realtà drammatica della panemia stessa e delle sue consgeuenze.
          Basta confrontare i decessi con quelli degli ultimi anni precedenti per fugare qualsiasi dubbio “negazionistiico” (o qualche complottista conosce un’ altra causa realistica, ragionevolmete credibile, empiricamete fondata in grado di spiegare il più che significativo. amento della mortalità?

          Che i risultati siano gli stessi fra paesei che hanno preso provvedimenti restrittivi e paesi che non ne hanno presi, per quanto non sia seplice da stabilrsi, sostanzialmente non é vero (la Svezia ha avuto meno infetti e deceduti in rapporto alla popolazinedi Italia, Spagna o Gran Bretagna che hanno condizioi demografiche e climatiche ben diverse e “più propizie alla diffusione del virus”, ma decisamete di più degli altri paesi scandinavi con governi più “severi”, o meglio prudenti, ad essa demograficamente e climaticamente più affini.

          Quando i cittadini di molti paesi mouiono a decine o centinaia al giorno più dell’ “ordinario” ci si trova in condizioni di emergenza umanitaria, ed é necesario cercare un ragionevole compromesso fra accuratezza nella valutazione di efficacia ed effetti collaterali dei rimedi (in particolare, ma non solo, i vaccini) e necessità di attaccare e sconfiggere il “nemico” biologico (se c’ é un terremoto si può e si deve chiudere un’ occhio se alcuni soccorritori violano i limiti di velocità fuori dai centri abitati o comunque in tratti di strada non frequentati da altri utenti).
          La medicina non é una scienza esatta (ma nemmeno un’ arma nelle mani di esecutori di complotti).

          I virus a RNA, ma in minor misura anche tutte le altre entità biologiche (in generale) mutano per casuali “errori” nella replicazione degli acidi nucleici e non in risposta ai vaccini o ad altri fattori selettivi: una vaccinazione delle popolazioni umane mal condotta (in qualche misura anche grazie ai negazionisti e complttisti, sebbene soprattutto per responsabilità dei governi) può favorire -e non determinare: accadrebbe comunque con diversa rapidità- la selzione -e non la comparsa- di nuovi ceppi più virulenti, ma una vaccinazione tempestiva e ben condotta può prevenirla (accusare la vaccinazioni di diffondre le varianti più virulente é un po’ come accusare gli antibiotici per la selezione di ceppi batterici resistenti favorita da un uso scorretto degli antibiotici stessi e invece combattuta da un loro uso corretto).

          • ndr60
            30 giugno 2021 at 16:27

            Purtroppo non ho i riferimenti bibliografici sottomano (li cercherò), ma non tutti sono d’accordo sull’aumento di mortalità che ci sarebbe stato nel 2020-21 in USA e UE. E in Italia bisogna considerare, in ogni caso, che un eventuale aumento di mortalità sarebbe dovuto anche alle mancate cure dei pazienti di altre patologie (tumorali e cardiache) che non sono stati visitati, o non sono stati operati, a causa dell’emergenza covid che ha indirizzato le già scarse risorse della Sanità. Quindi è piuttosto arduo dare solo alla covid19 la responsabilità di questo aumento, ammesso che ci sia.

            Per quanto riguarda le mutazioni indotte o meno:la GISAID (global initiative on sharing avian influenza data) da gen a nov 2020 ha ricevuto 255.000 segnalazioni di possibili varianti, mentre dal dic 2020 al 16 marzo 2021 se ne sono aggiunte altre 533.000. Sarà una coincidenza (oppure no?), ma le vaccinazioni di massa sono partite proprio in quel periodo.
            Un virus può variare sia spontaneamente per errata replicazione, sia perché sono le stesse cellule umane (istruite dai prodigiosi nuovi vaccini salvifici a mRNA) a costruire varianti, se hanno contattato in passato altri coronavirus: si originerebbero delle varianti/chimere con esiti imprevedibili, potenzialmente più pericolose di quelle naturali derivate da un progressivo adattamento dell’ospite.

            Queste sono tutte conseguenze ampiamente prevedibili e che risulterebbero chiare, su uno studio serio che durasse almeno 5-10 anni e con numeri rilevanti di soggetti (altrimenti detti cavie).
            In effetti, il paragone con l’antibiotico-resistenza è appropriato, visto che causa decine di migliaia di morti ogni anno, proprio come il coronavirus (almeno, secondo loro).

    • Filippo
      26 giugno 2021 at 11:08

      Tutta la mia stima, e il mio appoggio.
      Non siete soli

      • Giulio Maria Bonali
        30 giugno 2021 at 21:38

        Il notevole aumento significativo di mortalità, malgrado molteplici arrampicate sugli specchi da parte di vari negazionisti, non credo sia ragionevolmente contestabile (e le mancate cure adeguate per altre patologie conseguenti i vandalici attacchi alla sanità pubblica a vantaggio di quella privata successivi alla caduta del muro di Berlino -codeterminate dal fatto che era comunque necessario salvare vite umane in immediato pericolo per il virus e limitare la diffusione di quest’ ultimo in ambito ospedaliero e ambulatoriale frequentato soprattutto da pazienti “fragili”- ne giustificano solo una parte relativamente modesta).

        Gli aumenti delle varianti virali in conseguenza di vaccinazioni mal condotte non sono dovuti a pretesi incrementi delle mutazioni genetiche nel virus ma invece a una selezione a posteriori dei mutanti prodotti da altre cause che sono quelle che determinano le mutazioni genetiche in generale; e una vaccinazine condotta correttamente e tepestivamente avrebbe probabilmente potuto prevenire tale selezione naturale (un fenomeno che ha forti analogie con la selezione di ceppi batterici antibioticoresistenti conseguenti l’ uso scorretto degli antibiotici, che usatti correttamente tenderebbero a limitarla).
        La teoria delle varanti-chimera da vaccino a RNA messaggero mi sembra poco o punto credibile.
        Infatti l’ RNA messaggero dei vaccini non si integra nel DNA nucleare, al contrario dell’ RNA virale non subisce una trascrizione inversa in DNA (la quale richiede un’ adeguata concentrazione dello specifico enzima che manca completamente nei vaccini stessi), non si replica ma si limita ad istruire la sintesi della rispettiva proteina e poi viene metabolizzato.

        L’ antibioticoresistenza dei batteri causa l’ impossibilità per gli antibiotici di salvare tante altre vite umane oltre a quelle che comunque riescono a salvare, ed é soprattutto dovuta non agli antibiotici in sé ma al loro uso scorretto, del tutto analogamente alla resistenza ai vaccini dei mutanti virali.

  4. Enza
    25 giugno 2021 at 9:59

    Mi scuso. Nel commento, ma era implicito nell’apprezzamento di apertura, ho trascurato di soffermarmi sul rischio di alimentare un irrazionalismo reazionario, conseguenza che premeva a Fabrizio sottolineare.
    Ci sono riusciti. Vi è molta diffidenza verso questo vaccino, non verso i vaccini . Solo 1/3 degli italiani ha completato il ciclo di vaccinazione.
    Se avessero fatto meno scene con furgoncino ( ricordate il primo arrivo ? ) scortato da forza armate, meno battage mediatico spiegando chiaramente che trattavasi di un qualcosa di inedito, sperimentale, dando la libertà a ciascuno di noi di scegliere e non coercirci sottilmente , o blandirci con personaggi dello spettacolo ( cosa di pessimo gusto ), forse non avrebbero incrementato sospetti e paure.
    Così, di fronte alle reazioni avverse, avrebbero dovuto chiarire e se non in grado, fermare il tutto.
    Per le cure, mi taccio. Ho espresso dubbi in una lettera, gentilmente pubblicata dall’Interferenza. Non ho nulla da aggiungere se non che è inammissibile fare precedere il vaccino alle cure che ci sono ma che sono state messe all’Indice. E si capisce bene perchè.

    Buongiorno a tutti

  5. Alessandro
    25 giugno 2021 at 14:31

    Grande Fabrizio, pezzo perfetto, se non sapessi che la scienza è (anche) altro rispetto alle squallide pagliacciate a cui abbiamo assitito nelle esibizioni di sedicenti scienziati in questo anno e mezzo, mi sentirei davvero molto disturbato a continuare in questo mestiere.
    In realtà un pochino disturbato lo sono comunque, l’uso della ‘scimmia della scienza’ (ricordo la definzione medievale del diavolo come la ‘scimmia di Dio’) per rendere inappellabili i giudizi dei potenti e confinare gli oppositori nel calderone degli ‘imperdonabili’ è foriero di grandi catastrofi (qualcuno ricorda i programmi eugenetici che andvano per la maggiore fino a pochi decenni fa ?) e comunque marchio certo di totalitarismo. Detto ciò anche io mi sono vaccinato analizzando costi e benefici ma certo non considerando il passo del vaccino come il battesimo di una nuova religione, quanti lo hanno vissuto invece in questo modo ?
    Difficile a dirsi, io continuo a sperare nella santa immoralità del nostro popolo che capisce a naso cosa fare per tener buoni i potenti (considerati un pò come la grandine dai contadini, un male inevitabile) .. ma questo era vero fino a un po di tempo fa, ora non saprei, troppi semicolti, troppa ‘gente che si informa’ , insomma il bersaglio più indifeso di tutte le manipolazioni.,,
    Tornando alla scienza, direi che la lezione che se ne trae è quella della nostra sostanziale ignoranza e della drammatica frammentarietà del sapere, per cui insigni matematici parlavano a vanvera di centinaia di miglia di morti da aspettarsi in pochi mesi, virologi di grido si autosmentivano nel giro di poche settimane e via discorrendo. Una occasione di umiltà insomma non certo di spocchia, lo sviluppo del vaccino in tempi veloci è stato un bel risultato certo, ma qui siamo nel campo della tecnica non della scienza..e la tecnica è cosa ben diversa..ma questo ci porterebbe troppo lontano. Per ora atteniamoci alla ragione, è il modo migliore per sopravvivere e insieme mettere i bastoni tra le ruote a un potere che ci vuole preda di emozioni superficiali da comandare a distanza.

  6. Enza
    25 giugno 2021 at 16:24

    Chiudo invitando ad ascoltare un microbiologo intervistato oggi a Leonardo su Rai 3.
    Non complottista, no. Ma neanche fiduciosa in questa scienza in mano a gente che , oltre a spaventare, ha detto tutto e il contrario di tutto.
    Ovviamente con il libro pronto, fresco di stampa.
    Dalla, grandissimo e di cui sento ancora il rimpianto cantava : Tu, tu non mi basti mai, davvero non mi basti mai…

    Buon pomeriggio a chi ci crede, a chi non ci crede , a chi vive e a chi lascia vivere. E un omaggio a Lucio che mi sono permessa di citare per parodiare.

    https://www.youtube.com/watch?v=ez75GMRD4bQ

  7. Max
    26 giugno 2021 at 4:02

    Vi è un errore di valutazione di fondo molto importante, quando viene identificato un macroessere autonomo chiamato “scienza” e lo si usa per definirlo il nemico di chi, al contrario ed utilizzando sia il metodo omonimo che la letteratura medico-scientifica pubblicata, si trova in netto contrasto con le dichiarazioni dell’ortodossia scientifica (ma non sarebbe sbagliato chiamarla “mainstream mediatico”).

    Quell’essere inesistente non è una divinità, non ha imposto leggi immutabili e non parla per suo conto. Vive e prospera nel dibattito e nella continua rimessa in discussione dei suoi principi di base. E queste non sono fantasticherie ma le fondamenta del progresso scientifico così come si è sviluppato sino ad almeno mezzo secolo fa.

    Definire chi abbia a cuore la vera natura della scienza e si ponga legittimi dubbi (se non certezze) sull’inopportunità di una campagna di sperimentazione di massa (spero sia chiaro almeno il fatto che non si tratta di una vaccinazione) con etichette confezionate ad hoc per squalificare ogni tipo di dissenso, come purtroppo fa questo articolo, non fa un favore né alla scienza e né a sé stesso.

    • Fabrizio Marchi
      26 giugno 2021 at 9:10

      Scusa ma questa è una tua personalissima interpretazione del mio articolo. Intanto non ho mai detto che la scienza sia una sorta di “macroessere” – come tu stesso l’hai definita – o di entità superiore e separata da tutto il resto. La scienza – che è fallibile per definizione (ma mi pare di averlo scritto) – è un prodotto degli uomini che vivono e agiscono nei contesti storici, sociali e culturali dati. Ma questo vale ed è sempre valso per tutto, per la politica, per la religione, per le ideologie, per ogni cosa esista al mondo. Nelle varie epoche storiche i sistemi di dominio che si sono avvicendati vedevano la religione affiancata o funzionale al potere politico (e spesso in conflitto), oggi l’economia, o meglio il capitalismo, è il prius e la scienza e la tecnica hanno di fatto preso il posto della religione, né potrebbe essere altrimenti. Quindi non ho mai sostenuto (come dicevo, hai molto liberamente interpretato il mio articolo perché tu stesso parti da un punto di vista fortemente ideologico a priori…) che la scienza sia immune dai condizionamenti politici e sociali del contesto in cui si trova ad operare.
      E infatti ho scritto, appunto, che questa crisi pandemica è stata fin da subito ideologizzata e politicizzata (con un bombardamento mediatico impressionante) e ha impedito l’apertura di un dibattito laico e razionale sul virus e sul modo migliore di fronteggiarlo.
      Dall’altra parte, come ho già scritto, questo approccio ideologico – di cui è responsabile l’intero apparato mediatico, politico e anche “scientifico” – ha provocato inevitabilmente la reazione opposta e contraria di una schiera di No vax aprioristici e con atteggiamento altrettanto ideologico. E questa polarizzazione ha impedito – e molto probabilmente se non certamente era proprio questo l’intento – l’emergere di posizioni critiche rispetto alla gestione della pandemia che non fossero le fantasticherie irrazionalistiche di alcuni ambienti No vax come quelli che abbiamo visto in un paio di manifestazioni a Roma. E non è un caso che queste manifestazioni fossero guidate ed egemonizzate da gruppi ed elementi a dir poco ambigui, reazionari, fascistoidi (o neofascisti dichiarati) e personaggi di varia natura, diciamo altamente “improbabili”, per usare un modo di dire corrente…
      Il risultato è che si è puntato fin da subito sui vaccini (e qui non c’è dubbio che entrano in ballo le questioni legate al profitto delle multinazionali del farmaco) ed è stata messa da parte qualsiasi altra soluzione sanitaria. Ma, soprattutto, è stata in questo modo bypassata se non occultata la grande questione della sanità pubblica, massacrata negli ultimi trent’anni, della pressochè assenza di una sanità territoriale e di base, di assistenza domiciliare ecc.
      Come ripeto, hai liberamente interpretato il mio articolo perché anche il tuo è un approccio totalmente e squisitamente ideologico (del tutto speculare a quello dominante). E questo genere di approcci è quello che garantisce la certezza assoluta sulle cose. Purtroppo (o per fortuna, non lo so, ma tendo a dire purtroppo…) mi trovo in una posizione diversa, quella di un uomo con dei limiti di conoscenza incredibili, che cerca di andare avanti facendo forza sulla ragione e sulla razionalità, cercando di capire e di orientarsi in una realtà estremamente complessa con l’enorme carico di dubbi e perplessità che questa condizione comporta. E non è facile.

      • Giulio Maria Bonali
        26 giugno 2021 at 10:40

        Concordando pienemente con tutto il resto diq ueste considerazioni, per parte mia ritengo che le ideologie oggi a disposizione delle calssi dominanti e privilegiate siano molteplici, e anche spesso in reciproca più o meno eclatante contraddizione (molti e diversi sono i bersagli da dominare e sfruttare, anche e soprattutto fomentando conflitti fra di essi anziché contro potenti e sfruttatori).
        A mio parere gli irrazionalismi esplicitamente e consapevolmete antiscientifici non lo sono meno dell’ irrazionalismo (inconsapevolmente antiscientifico, per lo meno nei casi in cui é proposto in buonafede) positivistico o sicentistico.

  8. Enza
    26 giugno 2021 at 8:23

    Complimenti a ndr 60 per la sintesi chiarissima dei quattro punti sul vaccino in sperimentazione cinica mondiale.
    Non ho competenze medico-scientifiche, ma ci arrivo.
    Vorrei solo aggiungere di dare una occhiata alle laure e ai curricula degli esperti… Se si vuole andare più a fondo, si può con pazienza sapere le agenzie che gestiscono i loro appuntamenti in tv, i compensi, i libri che tempestivamente hanno scritto, chi hanno alle spalle ( dal Pd alla Lega) e come erano bravi al tempo del liceo.

    Buon fine settimana.

    • ndr60
      26 giugno 2021 at 11:34

      Cara Enza, ti ringrazio ma io ho solo fatto una mini-sintesi delle decine di perplessità sull’intera faccenda. Per avere un’idea approssimativa della bontà degli esperti chiamati ad esprimere un parere, ci si può riferire all’indice H o indice di Hirsch: è un numero che misura la qualità e la produttività del lavoro di un accademico. Per esempio, Ioannidis (che lavora all’Università di Stanford), molto critico sull’intera vicenda e che in un suo articolo ha demolito la politica dei lockdown, ha un indice H superiore alla somma degli indici di Crisanti, Galli, Burioni, Ricciardi e Pregliasco messi assieme. Di chi ti fidi?
      Un saluto

      • enza
        26 giugno 2021 at 17:16

        Caro ndr60, mi fido di Ioannidis. Sic et simpliciter.
        Ho perso un pò di tempo, nei mesi scorsi, per risalire al ” pedigree” dei nostri esperti. Ho rabbrividito. E quanti e quali i conflitti di interesse !
        Senza fare nomi, ma ho saputo che tra loro ci sono laureati in veterinaria, categoria che tengo in grande considerazione visto che curano i nostri fratelli animali. Uno che va per la maggiore è un parassitologo.
        Sufficit ?

        Grazie e buona serata.
        Ma ci vuole Bennato :

        https://www.youtube.com/watch?v=YoBuv7HR-Fw

  9. gino
    26 giugno 2021 at 13:03

    1) la scienza é fallibile ma solo nei piccoli dettagli. non credo che verrá mai provato che la terra é un cubo, il sole verde a pallini rossi, l´elettricitá non esiste, l´aereo non vola o io non sto usando internet.
    quindi lasciamo all´indeterminismo la minuscola percentuale statistica che gli spetta altrimenti fomentiamo idee nefaste.

    2) vedo che purtroppo in italia le idee negazion/antivax, diffuse mondialmente dall´internazionale fascista, proliferano pure a sx

    3) su big pharma dico solo una cosa: costa piú una dose di vaccino o un mese di ricovero e/o cure preventive/alternative? la seconda. e il nazi presidente del paese dove vivo (brasil) fece di tutto prima per negare la pandemia, poi i vaccini al fine di favorire le pharma della cura alternativa. tra l´altro la clorochina fu usata a tappeto a manaus (esperimento alla mengele) e il risultato fu la piú alta mortalitá del paese.
    altri medicinali li si sono usati in tutto il mondo, quindi non vedo dove sia sta presunta negazione della cura alternativa.

    4) io mi sono vaccinato con grande spregio dei fascisti di tutto il mondo. la malattia é estremamente grave e senza misure di contenzione ci sarebbe il decuplo di morti, di malati, di lavoratori assenti dal lavoro per mediamente 2 mesi. il danno economico sarebbe stato peggiore ma con un´ecatombe decupla.

    5) a chi blatera contro la mascherina darei 20 anni di lavori forzati. istigazione al genocidio, altro che libertá di opinione…

  10. gino
    26 giugno 2021 at 13:44

    altra cosa interessantissima sul brasile: l´altissima correlazione fra tassi di covid e idee politiche. nei distretti piú fascisti il tasso é QUADRUPLO di quelli piú di sinistra.
    questo perché:
    1) in brasile abbiamo un´alta autonomia locale sulla sanitá
    2) i fascisti seguorono di piú le idee negazioniste del loro banana-dux su chiusure, mascherine, clorochina, vaccini brutticattivi.
    se continua cosí l´anno prossimo vinciamo le elezioni per estinzione dei fascisti, ihihih!

    https://www.brasil247.com/coronavirus/comprovado-taxa-de-infeccao-por-covid-19-e-maior-nos-municipios-onde-bolsonaro-teve-mais-votos-em-2018-4jtkok4k

    • ndr60
      28 giugno 2021 at 9:30

      Caro Gino, mi dai un’ottima notizia: visto che qua in Italia governo, media e gran parte dell’opinione pubblica sono pro-vaccino, vuol dire che sono di tutti di sx: Draghi è comunista, e non lo sapevamo.

      • Giulio Maria Bonali
        28 giugno 2021 at 19:44

        Per la verità sono pro-vaccino OCCIDENTALE (a costo di provocare deliberatamente -non direi colposamente ma invece dolosamente- morti evitabili anche di italiani sani in giovane età) ma assolutamente antisputnik – antivaccini cinesi (disponibili per primi assoluti -almeno lo Sputnik di cui si sono giovati fra gli altri i nopstri “vicini di casa” di San Marino- caratterizzati da buona efficacia e sicurezza e meno costosi): un provaccinismo decisamente “selettivo” il loro!

        • ndr60
          30 giugno 2021 at 15:07

          All’ultimo vertice NATO Lorsignori hanno ribadito la minaccia Russa e l’ostilità verso la Cina, quindi la totale chiusura ai vaccini rivali non mi sorprende: una cura salvifica non può arrivare da un nemico!

          • Giulio Maria Bonali
            1 luglio 2021 at 8:29

            Non sorprende nemmeno me.
            Il che nulla toglie alla criminalità della scelta: costoro per motvi biecamente geopolitici e per cupidigia di servilismo (aggravante dei “motivi abbietti e futili”) determinano le morti altrimenti evitabili (== assassinano, se le parole in ingua italiana hanno un senso) di varie persone (probabilmete almeno alcunee decine, se non ci limitiamo a considerare solo il nostro paese) cui rifilano l’ AstraZeneca che con o Sputnik o i vaccini cinesi non sarebbero morte.

  11. Giuseppe Casamassima
    3 luglio 2021 at 19:07

    Secondo Lukacs, la distruzione della ragione è avvenuta quando le correnti filosofiche più reazionarie e irrazionalistiche confluirono nella Concezione del Mondo del Nazismo. Poi è continuata, dal 1945 ad oggi, sotto le forme delle varie ideologie imperialiste patrocinate dall’egemonia culturale americana. Ma se in questi anni di crisi pandemica la razionalità è ancora distrutta, vuol dire che noi non siamo stati in grado di lottare per ricostruire un mondo retto dalla ragione. La razionalità di cui parla Lukacs è infatti quella hegeliana che si incarna e sviluppa dentro il mondo sociale che gli uomini devono costruire, organizzandolo come una casa ospitale. Non è una Ragione metafisica, di tipo platonico, che ci guarda dal di fuori del mondo. Intenderla così significa solo continuare a vivere nella distruzione della ragione, nella dominante ideologia mondiale irrazionalistica che usa le parole d’ordine postmoderne della Tecnica, della Scienza e dello Scientismo (un anatema esistenzialistico-heideggeriano scagliato contro le conoscenze scientifiche conquistate dalla razionalità umane a seguito di lunghi processi di ricerca storici e collettivi).
    Premesso questo, è chiaro che non esiste la Scienza. Esistono le scienze. Le scienze della natura, ad esempio, si suddividono in 3 grandi branche, ciascuna delle quali usa propri strumenti, metodi e cornici teoriche particolari. Le diverse scienze hanno in comune, tuttavia, alcune caratteristiche generali di tipo procedurale. E, in base a queste, la scelta di non vaccinarsi risulta essere, fino ad oggi, scientificamente fondata.
    Mi spiego meglio: vaccinarsi contro il covid non è una questione di schierarsi pro o contro il sistema, coi sinistri o coi fascisti; né di avere fiducia o sfiducia in questo o quel virologo corrotto che opera al soldo di Big Pharma.
    L’atteggiamento scientifico corretto non è basato sulla fiducia, ma sulla presa d’atto delle evidenze sperimentali e probatorie. Nel caso dei vaccini, tali evidenze sono sempre prodotte attraverso la procedura del Test Randomizzato. Una procedura sperimentale standardizzata, che produce i primi risultati soltanto dopo 2 anni (quindi, siccome è iniziata nel 2021, le vere evidenze scientifiche saranno disponibili solo a partire dal 2023). Non solo: nel Test Randomizzato è fondamentale che, a loro insaputa, la metà dei pazienti messi in lista riceva il trattamento farmaceutico in sperimentazione; mentre l’altra metà riceva un trattamento aleatorio (il placebo). La selezione è fatta in maniera assolutamente casuale da un computer in cui viene caricata la lista dei pazienti. E gli stessi medici che iniettano il vaccino sono totalmente all’oscuro di quale trattamento (vero o placebo) vanno a iniettare agli ignari pazienti.
    In altre parole, tutti coloro che si sono vaccinati hanno svolto la funzione del parco-cavie. E di ciò ulteriore prova ne è il fatto che, rispetto alle sperimentazioni vaccinali fatte in passato, nessuno è pubblicamente a conoscenza di ciò che esattamente ci sia in ogni dose di vaccino (a prescindere dalla azienda produttrice).
    Perciò, ho letto con vero stupore che “alcuni amici medici e scienziati” abbiano consigliato a Fabrizio di vaccinarsi. Se lo hanno fatto davvero, questi “scienziati” hanno usato un atteggiamento molto antiscientifico ! Soprattutto perché, riguardo ai vaccini anti-covid e soprattutto riguardo al numero reale dei decessi (solo a causa del covid o con il covid come concausa di multimorbilità ?), manca totalmente il controllo pubblico sui dati, cioè le open sources che sono una caratteristica fondamentale di ogni tipo di scienza.
    Inoltre, vi sono già linee multiple di evidenza clinica che vanno in direzione contraria rispetto alla presunta efficacia del vaccino: gravi effetti collaterali in misura più alta della norma statistica; rapida mutazione del virus; alto numero di nuovi contagi tra coloro che si sono vaccinati, secondo dati ufficiali resi noti dall’Inghilterra e dal Trentino Alto Adige. Altrove non è dato ancora sapere, perché regna l’omertà.
    Per questi motivi la scelta di non vaccinarsi è scientificamente più fondata rispetto a quella di vaccinarsi, soprattutto in considerazione del fatto che il tasso reale di letalità del coronavirus è, mediamente, dello 0,5%. Sotto i 50 anni d’età, cala drasticamente allo 0,001%.
    Questa è la riflessione suggerita da un corretto atteggiamento scientifico. Poi, ognuno può regolarsi come meglio crede. La paura è sicuramente la prima molla che spinge a vaccinarsi, anche se controvoglia. Un’altra molla è quella del ricatto politico che stanno mettendo in campo i governi, paventando contro i resistenti una serie di restrizioni alla libertà di viaggiare, di pernottare in hotel, di partecipare a concorsi pubblici ecc. Sono già stati ricattati gli addetti al lavoro sanitario: o il vaccino o la sospensione dal posto di lavoro senza retribuzione. I prossimi ricattati saranno, probabilmente, gli insegnanti: o il vaccino o niente accesso in aula. E, per singole categorie, saranno ricattati tutti i lavoratori, dietro l’inerzia completa dei sindacati. E così, alla fine, per un motivo o per l’altro ci vaccineremo quasi tutti, per la gioia di Bill Gates e degli investitori di queste aziende di capitale trasnazionale che producono il vaccino.
    Mi sono dilungato, scrivendo quasi un articolo. Non voglio perciò trattare la questione delle cure anti-covid alternative al vaccino, che sembrano esserci in tutto il mondo, a parte forse il Brasile, secondo quanto leggevo qui in un commento. Però chi adesso è stanco di vivere in questo mondo irrazionale dovrebbe riflettere proprio su quanto è necessario organizzarsi per provare a costruire un mondo sociale più razionale, cioè a ricostruire la ragione.

  12. ndr60
    5 luglio 2021 at 15:10

    Considerazioni incontrovertibili che, proprio per questo, saranno ignorate da Lorsignori. Per coincidenza (ma esistono le coincidenze?) sul sito sinistrainrete c’è un pregevole articolo che parla delle origini della concezione dell’organizzazione sociale e del lavoro dominante oggi. Dove? Nel III Reich. Goebbels e Mengele ne sarebbero molto soddisfatti.

    https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/20714-i-diavoli-liberi-di-obbedire.html

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