La Co.mai (Comunità del mondo arabo in Italia) preoccupata per le posizioni discriminatorie di Trump

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Comunicato Stampa 

Elezioni USA.  Foad Aodi (Co mai, Comunità del mondo arabo in Italia): rispetto per il voto popolare ma preoccupati per la linea discriminatoria annunciata.

Gli USA hanno un nuovo presidente che si insedierà il 20 gennaio alla fine dell’ attuale presidenza. L’elezione di Donald Trump viene accolta dalla Co-mai con il rispetto dovuto all’ opinione pubblica americana che si è espressa democraticamente. “Come Co-mai, le comunità del mondo arabo in Italia, rispettiamo il voto rappresentante della volontà popolare americana, ma non possiamo nascondere la preoccupazione derivante dalle dichiarazioni e dagli intenti manifestati dal neo eletto ed i suoi amici in Europa, soprattutto in fatto di immigrazione, donne, politica estera, islam e mondo arabo.

Così il Presidente delle Co-mai e preside della facoltà di Scienze della Riabilitazione e Fisioterapia dell’Università Uni San Paolo, Foad Aodi, ribadisce un deciso no alle politiche di fomentazione dell’odio razziale e religioso in America ed in Occidente e sottolinea come ‘l’America è da sempre la culla dell’immigrazione, non crediamo che oggi possa istigare allo scontro razziale, o peggio considerare plausibili le idee di deportazione dei migranti e innalzamento di muri”.

Il voto americano, contro le aspettative, ha premiato il candidato che ha incarnato e alimentato le paure della classe media: “Noi non crediamo nell’odio e nella paura, ma nel dialogo e nel confronto. Ci auguriamo che si arrivi presto alla definizione di un’ agenda internazionale che abbia come priorità i conflitti irrisolti nel Medio Oriente, a partire dalla causa Palestinese e la questione dell’immigrazione ed il dialogo con l’Islam ed il mondo arabo. Ma non ci illudiamo che sia un percorso semplice, oggi più che mai” – afferma Aodi – che continua: “Temiamo la linea interventista annunciata da Trump, non dimentichiamo che la stessa politica ha dato via a guerre e conflitti in Medio Oriente ancora aperti come in Afganistan e in Iraq e la sfiducia del mondo arabo ed islamico nei confronti della diplomazia americana che ha fatto un gioco di rimessa negli ultimi anni”.

Cordiali Saluti
Ufficio Stampa Co. mai (Comunità del mondo arabo in Italia)

2 commenti per “La Co.mai (Comunità del mondo arabo in Italia) preoccupata per le posizioni discriminatorie di Trump

  1. Silvio
    19 novembre 2016 at 9:13

    Ma questi signori che gestiscono la Co.mai,dove sono stati in questi ultimi 10 anni per dire.Possibile che non si sono accorti che il mondo arabo è già a pezzi e discriminato.Ma forse loro per mondo arabo,intendono gli stati del Golfo Persico.O meglio le monarchie molto democratiche e libere di quei posti,dove i tanto decantati diritti civili non sanno neanche dove si trovano.No perchè la Siria è a pezzi,la Libia distrutta come prima l’Irak e non possiamo dimenticare la tragedia del popolo yemenita.Ma ora è arrivato il mostro Trump che forse vuole vederci chiaro e gli amanti dei diritti civili del mondo arabo in italia vanno in crisi isterica.

    • Fabrizio Marchi
      19 novembre 2016 at 9:54

      Permettimi di dirti, caro Silvio, che questa è una tua personalissima interpretazione. Chi ti ha detto che il mondo arabo, o meglio una parte di esso (cioè quello non alleato dell’Occidente e degli USA) non si pronunciasse o non si sia pronunciato in modo critico nei confronti della precedente amministrazione americana? La tua, in tutta sincerità, mi pare una boutade. Ciò detto, mi sembra del tutto legittimo che degli arabi esprimano preoccupazione per le posizioni assunte da Trump in materia di immigrazione e soprattutto per quelle ancora più gravi assunte nei confronti dei musulmani.

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