Non dobbiamo permettere che accada di nuovo

Abbiamo letto migliaia di analisi sulla guerra in Ucraina. Si sono scomodati illustri e meno illustri esperti, studiosi, giornalisti, scrittori e tanti altri meno qualificati con il bisogno di fare sentire la propria voce.
Tralasciamo le narrazioni ufficiali dell’establishment euroatlantico e del loro codazzo di servi che santificano l’avversario della Russia demonizzando Putin l’attaccante.
Se fosse così semplice sapere dove sta il bene e dove il male, non avremmo la complessità della natura umana e della realtà.
Ma ora silenzio tutti, con un invito, per chi non lo avesse visto, del brevissimo videomessaggio che Zelensky ha pubblicato un paio di giorni fa su Instagram, fatto sparire in men che non si dica.
L’uomo appare in evidente stato confusionale, come se avesse assunto qualche sostanza o avesse bevuto. Non ci stupisce ricordando altri personaggi famosi, davanti alle telecamere, ubriachi e barcollanti. Qualcuno si rammenta di Trichet, ribattezzato Trinchet?  Ma non è questo il problema, seppur disdicevole.

Il “martire” di Kiev, fatto gravissimo, per le poche sconclusionate parole che biascica, per la gestualità scomposta e vaneggiante, ancora una volta conferma il discutibile personaggio che è. Le sue esibizioni melodrammatiche davanti a vari parlamenti europei, tra esagerazioni ridicole e il ricorso a paragoni improbabili, lo avevano già ben denudato.
La storia della sua ascesa patrocinata dal miliardario Kolomoisky e diretta dalla longa manus americana, del resto, è la carta di presentazione dell’impostura che incarna.
Fare precipitare il mondo in una spirale di violenza, di paura, di guerra permanente – un obiettivo che assume contorni sempre più netti- per questo soggetto, pedina in mano ad interessi cinici e spietati, è inaccettabile. Zelensky, lo sappiamo, non è che un fantoccio ma assai pericoloso.
Dobbiamo seriamente preoccuparci davanti ad un tale grottesco buffone prima che sia troppo tardi.
La storia ha una galleria di questi mentecatti, feroci, brutali. Averli sottovalutati, tollerati, non averli fermati in tempo, ha prodotto milioni di morti, dolore, sofferenze, distruzione.
Non possiamo, non dobbiamo permettere che accada di nuovo.

video Zelensky

Fonte foto: da Google

2 commenti per “Non dobbiamo permettere che accada di nuovo

  1. Giulio Bonali
    20 aprile 2022 at 18:03

    A me ricorda soprattutto Boris Eltsin, di cui é il degno successore…

  2. Lanfranco
    20 aprile 2022 at 19:14

    Dicono sia strafatto. Dal video si direbbe proprio di sì.
    Haroldo Conti, grande scrittore argentino, pubblicato molto poco nel paese dei Gramellini e Volo, fu rapito e selvaggiamente torturato dalla polizia a maggio del 1976. Desaparecido. Videla , una caricatura di dittatore ( i despoti lo sono sempre) era al potere con il beneplacito Usa.

    Sono scettico sul ” non possiamo, non dobbiamo “.
    Non me ne voglia l’autrice, ma non vedo chi potrà impedire a Draghi e ai suoi luogotenenti di continuare sulla strada intrapresa. I salari sono già massacrati. E il meglio deve ancora venire.

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