“Profughi” con biglietto di andata e ritorno in prima classe

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ho già espresso qui ne L’ Interferenza i miei seri dubbi sul fatto che possano essere considerati effettivamente dei “profughi”  le donne (con incolpevoli bambini) ucraine che “cercano scampo dalla guerra” qui da noi lasciando in patria a combattere per conto del governo nazista di Zelensky i loro familiari maschi adulti (delle cui “prodezze” non di rado si vantano; ricordo che alcuni di loro si sono vantati di avere sparato alle gambe di soldati russi prigionieri, diffondendo compiaciuti loro stessi il relativo osceno filmato senza subire il benchè minimo provvedimento disciplinare dal governo di Kiev, che dunque si assume pienamente la responsabilità morale e penale di questo orrendo crimine di guerra “senza se e sanza ma”).
Dubbi derivanti fra l’ altro dal fatto che, a parte i nazisti che si sono macchiati di crimini di guerra e contro l’ umanità, nessun ucraino ha alcunché da temere in caso di (da me auspicata) vittoria russa della guerra in corso, o comunque nei territori controllarti dai Russi (non così gli Ucraini che parlano la lingua russa anziché il dialetto ucraino, o anche semplicemente onesti, democratici, antifascisti, nei territori controllati dai nazisti del governo di Kiev!).
Bene, ora questi miei dubbi si rafforzano apprendendo dal telegiornali di stamani (che ovviamente trovano la cosa del tutto “naturale”, non passibile di alcuna stigmatizzazione o comunque critica) che 1 000 000 (UN MILIONE; SIC!) di questi “profughi” sarebbero di già tornati a casa …dopo aver usufruito di abbondanti mezzi messi prontamente a loro disposizione dal nostro governo e da varie organizzazioni sedicenti “non governative” (e in parte offerti generosamente da onesti italiani in buona fede. A-ri-sic, come si dice a Roma!) …mezzi che altrimenti si sarebbero potuti destinare ai tantissimi profughi (certamente autentici, senza ombra di dubbio!) Africani in fuga per davvero da guerre, violenze e miseria loro distribuite a piene mani dall’ imperialismo occidentale (italiano compreso), rischiando ogni giorno di annegare nel Mediterraneo.
Ucraina, profughi in aumento. Ma c'è anche chi torna in patria -  Ottopagine.it Avellino
Fonte foto:Ottopagine.it (da Google)

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