Tutto è come sempre, anzi peggio

“Niente sarà più come prima”. Ricordate? E’ la frase che veniva ripetuta come un mantra dall’inizio della crisi pandemica. Una sorta di rituale catartico che voleva significare che il mondo intero, tutti noi, dopo quella tragedia planetaria, avremmo voltato pagina,…

Il ventriloquo di Washington

Pian piano emergono anche per il grande pubblico, fino a oggi così contrito nell’ammirazione per le ragioni del mondo cosiddetto libero, i reali motivi del conflitto in terra ucraina. Le parole di Biden in Polonia non giungono a caso e…

Il “visionario” Enrico Mattei

Guerra e decadenza   Il 27 ottobre 1962 Enrico Mattei[1] fondatore dell’ENI moriva in un incidente aereo, in realtà l’incidente fin da subito fu considerato un omicidio: un attentato orchestrato dalle sette sorelle per impedire gli accordi che Mattei stava…

Una guerra da operetta

Se vi erano dubbi sulla serietà della guerra in onda h24 sulle reti delle tv italiane, l’esibizione in videoconferenza dell’attore di Kiev alla Camera dei deputati, ridotta a una truppa di figuranti che non conta un fico secco per il pilota automatico…

Profughi?

Avendo fatto in passato della beneficenza attraverso un’ organizzazione (suppongo “non governativa”, ma non mi sono mai posto il problema di verificarlo) che mi chiedeva di finanziare iniziative per portare l’ acqua potabile alla popolazione di Gaza, sto ripetutamente ricevendo…

Esecutori

Esecutori La politica della globalizzazione non ha statisti o veri protagonisti, ma ha solo esecutori. Gli oligarchi governano, i politici eseguono, la politica agonizza e scompare, essa è solo uno spettro, non ha profondità, poiché è l’economia a tirare le…

La nostra democrazia. Con quale coraggio

Nella crociata bellica a difesa dei sacri valori mercantilistici, il monito per giustificare la disintegrazione fisica e morale dei Paesi non allineati è la non corrispondenza di questi a un ideale democratico. Secondo canoni di giudizio da noi distribuiti con…

L’allargamento del conflitto

Da più parti si paventa un allargamento del conflitto. Se la forma di questa paura è l’escalation nucleare, allora non è probabile che questo accada. Ma se ci si riferisce all’allargamento ad altri belligeranti, allora naturalmente non c’è proprio nulla…