Il capitalglobalismo ha ricollocato i lavoratori nell’ottocento, in quel periodo della prima era industriale, tempo di mero sfruttamento dell’individuo umano e di autentico schiavismo.
Ora, penso che lo strapotere delle multinazionali occidentali, con la collaborazione della politica venduta e corrotta, stia mettendo a rischio la pace sociale in questo “accidente” senza controllo e privo di personaggi in grado di rappresentarne i bisogni e le motivazioni.
Un brutto periodo di svuotamento totale ed un distacco soprattutto da parte degli stessi lavoratori, verso i diritti fondamentali e tutte le spettanze. Non darei la colpa solo a politici e capitalisti ma in special modo all’intera classe dei rappresentanti degli stessi lavoratori che li hanno abituati a non reagire con il metodo della protesta vivace e combattiva, l’unica utile capace di sollecitare il sistema ad osservare il proprio dovere verso i lavoratori.
Il periodo è disastroso e rischioso a causa di un progetto di sottomissione generale dei popoli e se non si ritorna ad una lotta con una regia ed un programma di riabilitazione e riconquista dei valori del lavoro, si rischia il collasso seguito da disordini sparsi che producono ribellioni senza uno scopo risolutivo.
È QUELLO CHE CERCA QUESTO SISTEMA BALORDO GUIDATO DA SQUALLIDI INDIVIDUI DIETRO LE QUINTE? QUIEN SABE! A noi resta solo la possibilità che qualcuno emerga e organizzi la massa dei lavoratori unendoli in un unico obiettivo rappresentato dal ritorno ai diritti per le famiglie ei i giovani e del ruolo dello stato, perché è questo quello che c’e’ dietro i lavoratori, ovvero tutta la catena basilare che regge una civiltà. Il resto è puro oscurantismo e schiavismo.
Auguriamo un ipotetico risveglio e la speranza che emergano individui sani, incorruttibili e propensi alla difesa dei diritti. Viva sempre la classe dei lavoratori e tutto coloro che lottano e si impegnano per i diritti.
Antonio Arno’, pensionato ex operaio IILVA TARANTO
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