Il capitalglobalismo ha riportato i lavoratori all’Ottocento


Il capitalglobalismo ha ricollocato i lavoratori nell’ottocento, in quel periodo della prima era industriale, tempo di mero sfruttamento dell’individuo umano e di autentico schiavismo.

Ora, penso che lo strapotere delle multinazionali occidentali, con la collaborazione della politica venduta e corrotta, stia mettendo a rischio la pace sociale in questo “accidente” senza controllo e privo di personaggi in grado di rappresentarne i bisogni e le motivazioni.

Un brutto periodo di svuotamento totale ed un distacco soprattutto da parte degli stessi lavoratori, verso i diritti fondamentali e tutte le spettanze. Non darei la colpa solo a politici e capitalisti ma in special modo all’intera classe dei rappresentanti degli stessi lavoratori che li hanno abituati a non reagire con il metodo della protesta vivace e combattiva, l’unica utile capace di sollecitare il sistema ad osservare il proprio dovere verso i lavoratori.

Il periodo è disastroso e rischioso a causa di un progetto di sottomissione generale dei popoli e se non si ritorna ad una lotta con una regia ed un programma di riabilitazione e riconquista dei valori del lavoro, si rischia il collasso seguito da disordini sparsi che producono ribellioni senza uno scopo risolutivo.

È QUELLO CHE CERCA QUESTO SISTEMA BALORDO GUIDATO DA SQUALLIDI INDIVIDUI DIETRO LE QUINTE? QUIEN SABE! A noi resta solo la possibilità che qualcuno emerga e organizzi la massa dei lavoratori unendoli in un unico obiettivo rappresentato dal ritorno ai diritti per le famiglie ei i giovani e del ruolo dello stato, perché è questo quello che c’e’ dietro i lavoratori, ovvero tutta la catena basilare che regge una civiltà. Il resto è puro oscurantismo e schiavismo.

Auguriamo un ipotetico risveglio e la speranza che emergano individui sani, incorruttibili e propensi alla difesa dei diritti. Viva sempre la classe dei lavoratori e tutto coloro che lottano e si impegnano per i diritti.

Antonio Arno’, pensionato ex operaio IILVA TARANTO

Fonte foto: da Google

3 commenti per “Il capitalglobalismo ha riportato i lavoratori all’Ottocento

  1. Andrea Vannini
    1 Maggio 2025 at 16:36

    Spesso il nemico marcia alla tua testa

    • salvatore
      2 Maggio 2025 at 13:22

      Giusto !, anche se è difficille farlo capire a tanti pecoroni, figuriamoci in assenza di un progetto politico alternativo ….

  2. Ros* lux
    5 Maggio 2025 at 19:37

    Almeno nell’800 avevano coscienza del fatto che non fosse in vigore la giornata lavorativa legale di 8 ore …Ora invece non si ha neanche questa consapevolezza…
    Il Primo Maggio (come l’8 Marzo) è diventato un momento di distrazione di massa, proprio rispetto al questione della giornata lavorativa legale in vigore dal 2003

    Il D. Lgs 66/2003 ha introdotto la giornata lavorativa legale di 13 ore ed oltre e la settimana lavorativa legale di 48 ore su media quadrimestrale derogabile.

    https://www.quotidianosanita.it/m/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=38103

    Undici ore di riposo giornaliero. Più facile a dirsi che a farsi

    di Luca Benci

    31 marzo 2016-

    Ecco che lo spettro dei turni di 12 ore si fa strada. Turni non consentiti nell’Italia degli anni venti del novecento diventano la soluzione dei problemi.

    https://www.collettiva.it/copertine/culture/primo-maggio-dove-nasce-la-festa-dei-lavoratori-f9cj4qp4

    27 aprile 2025 • 06:00
    Tag:
    Primo Maggio
    Chicago
    La Festa internazionale dei lavoratori che si celebra il Primo Maggio in tutto il mondo trova le sue origini alla fine del secolo XIX (…)
    Per loro, perciò, si deve piuttosto parlare di epoca “di piombo”, di giornate di lotta per raggiungere la riduzione delle otto ore quotidiane lavorative (da qui la data del 1° maggio 1886) e un salario dignitoso, (…)

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