Durante l’incontro con i suoi finanziatori,
perlopiù magnati dell’ultradestra ebraica, Donald Trump ha dichiarato che se fosse stato presidente,
“avrebbe bombardato Mosca e Pechino se la Russia avesse invaso l’Ucraina o
la Cina avesse invaso Taiwan”. La notizia è stata riportata dal Washington
Post. Un’affermazione delirante, la quale, purtroppo, non rimane isolata; Trump
ha, a più riprese, minacciato d’estirpare con la forza le organizzazioni socialiste
negli USA (in realtà si tratterebbe di piccoli gruppi d’attivisti) e di
reprimere con la violenza le manifestazioni nell’Università della California in
solidarietà col popolo palestinese. Israele è diventata la stella polare del neonazismo
(un autentico Cavallo di Troia dell’imperialismo USA) nel mondo. Nulla che
Biden non abbia già fatto; mentre il presidente uscente ha dato ‘’mano libera
‘’ alle milizie ebraiche, ispirate al sionismo-revisionista, Trump
vorrebbe mobilitare il deep state autoctono. Trump parla come Hitler
mentre Biden ha di fatto globalizzato il modello hitleriano della dottrina
della ‘’guerra eterna’’ (la conquista degli ‘’spazi vitali’’ nel
gergo nazista).
Il
giornalista marxista Tom Hall, sul World Socialist Web Site (WSWS),
ha colto la natura politica e sociale dello scontro inter-capitalista
fra ‘’democratici’’ e ‘’repubblicani’’:
‘’Quando entrò in carica, pochi giorni dopo
il fallito tentativo di colpo di stato, Biden dichiarò il suo sostegno a un
“Partito repubblicano forte”. Ciò significava che la classe dominante aveva
bisogno di un’alleanza bipartisan per preparare la società americana alla
guerra. Fin dall’inizio, la principale linea di attacco dei democratici contro
Trump non è che sia un fascista, ma che sia visto come troppo tenero nei
confronti della Russia. Si sono rifiutati di perseguire seriamente Trump o
chiunque altro per il ruolo svolto il 6 gennaio perché sono terrorizzati dal
fatto che ciò possa legittimare e incoraggiare l’opposizione di massa
all’intero sistema politico favorevole alla guerra.’’ 1
Biden ha rappresentato la fase di
mondializzazione del neofascismo statunitense, mentre Trump è ‘’la carica del
rinoceronte’’; il deep state che consapevole dell’impossibilità d’aprire
più fronti di guerra, concentra il regime repressivo pan-planetario in
un ‘’impero corto’’ (cit. Kissinger).
La classe dirigente USA ha una sola
alternativa: il fascismo
L’opposizione al deep state, ed alla distruzione
di gran parte del pianeta, è il fascismo di Robert Kennedy jr e Donald Trump,
entrambi filo-israeliani ed anti-cinesi. Trump e Kennedy hanno partecipato, il
24 e 25 maggio a Washington, alla convenzione nazionale del Partito
Libertario, una organizzazione politica che coniuga il ‘’capitalismo
anarchico’’ alla repressione fascista delle organizzazioni sindacali e dei
partiti di ‘’sinistra’’. Donald Trump, nel suo intervento, ha utilizzato lo
stesso linguaggio di Adolf Hitler:
‘’Crediamo che il marxismo sia una dottrina
malvagia uscita direttamente dalle ceneri dell’inferno. Avere il marxismo nel
nostro governo è intollerabile e insegnarlo ai nostri figli è considerato, per
noi, un abuso sui minori. …I nostri diritti e le nostre libertà non sono mai
stati così in pericolo come adesso. Ecco perché sono venuto a tenderti una mano
in segno di amicizia per chiedere la tua collaborazione per sconfiggere il
comunismo, sconfiggere il marxismo e sconfiggere Joe Biden, che sta
distruggendo il nostro Paese.’’ 2
Parole indegne, da setta
massonica-evangelica. Biden ha globalizzato il fascismo di Trump dichiarando
guerra ai Paesi ‘’non allineati’’; per il complesso
militare-industriale è questo, non altro, il fascismo su cui fare affidamento.
Chiarito ciò, Trump e Kennedy vorrebbero importare nell’Occidente collettivo il
‘’modello’’ etnico israeliano, istituzionalizzando il ‘’Sionismo Bianco ‘’.
L’Operazione Militare Speciale Z, appoggiata
dalla Sinistra rivoluzionaria nell’Eurasia e nel Sud Globale, ha
globalizzato l’antifascismo contribuendo ad estirpare, nel cuore d’Europa, ‘’una
banda di drogati e neonazisti’’ (come li chiama, correttamente, il
presidente Putin). Mosca è l’incubo dell’estrema destra mondiale. Gli Stati
Uniti, al contrario, ci indicano due strade alla fascistizzazione: quella
globale (Biden) ed una ‘’alternativa’’, autoctona (Trump e Kennedy).
Scrive il giornalista investigativo e Premio
Pulitzer, Chris Hedges:
‘’Kennedy fa altre
affermazioni, come la sua bizzarra dichiarazione che l’Autorità Palestinese
pagherebbe i palestinesi per uccidere gli ebrei in qualsiasi parte del mondo,
oltre a falsificazioni della storia elementare del Medio Oriente, talmente
assurde che le ignorerò. Ma, di seguito, elencherò alcuni esempi sostenuti da
un mare di prove che fanno implodere i punti di vista ispirati da Luntz e che
Kennedy ripete per conto della lobby israeliana, sordo alle evidenze che potrebbero
sgretolare il suo egoistico attaccamento al “Fantastico Israele”.’’ 3
Il ‘’Fantastico Israele’’
è l’incubo dei popoli di tutto il mondo; Robert Kennedy jr è un fascio-sionista
senza coraggio. La comunità degli Alt Media che osanna Trump e RFK non
ha il senso delle relazioni geopolitiche e di classe, diventando (di fatto)
l’ombra del giornalismo lubrificato.
Fonte foto: CNN (da Google)