La
cerimonia d’insediamento di Donald Trump, una buffonata al cospetto dei giganti
delle Big Tech, è avvenuta in concomitanza col vertice dell’oligarchia
globalista a Davos, una parata transumanista in cui l’aristocrazia finanziaria pianifica
l’avanzamento della distopia del nuovo millennio: una Architettura di potere,
come l’ha chiamata Edward Snowden, impegnata nel rilancio della “guerra
eterna” contro l’Eurasia. Nell’Occidente collettivo, la dicotomia destra
aziendale e “sinistra sintetica” confluisce in due direzioni strategiche
del complesso militare-industriale USA: il tecno-fascismo di
mercato (Trump) ed il global-fascismo di guerra (Biden, Clinton ed
Harris); non abbiamo un “meno peggio”, entrambe le scelte sono peggiori.
Kamala Harris, la Regina del caos, non ha mai dismesso l’incubo neocons
d’inghiottire l’Eurasia nell’Armageddon termonucleare; prigioniera di una
ideologia sistematizzata da Leo Strauss e sviluppata da ideologi necrotizzati.
Con una sinistra così, tanto corrotta e guerrafondaia quanto imbevuta
nell’ipocrita ideologia “politicamente corretta”, il padronato non
avrebbe bisogno nemmeno dei fascisti.
Qual
è l’obiettivo dell’élite di Davos? Peter Koenig, analista geopolitico ed ex
economista senior presso la Banca Mondiale e l’Organizzazione mondiale della
sanità (OMS), su Global Research, ha inquadrato il piano
distopico dell’oligarchia finanziaria anglofila:
“In primo luogo, è la plebe che vogliono
ridurre, controllare e schiavizzare – coloro che sopravvivono a questo intero
processo di de-umanizzazione.
Ridurre significa continuare a promuovere la bufala del
cambiamento climatico che uccide l’agricoltura, causa carestie, malattie e
morte e, contemporaneamente, inventare virus che richiedono vaccini killer e
causano morte. A questo si aggiunge il controllo completamente biometrico con
documenti d’identità digitali e certificati di vaccinazione digitali.
Tutto questo viene portato avanti a gran velocità sotto il tetto
delle sacrosante Nazioni Unite (ONU), che negli ultimi decenni sono diventate
completamente corrotte e vendute ai mostri oscuri, alias Stato profondo,
chiamati anche “gli uomini in nero con le cravatte rosse”.” 1
L’obiettivo di Davos – su cui Trump certamente potrebbe convenire
– è di sostituire l’ONU col WEF (World Economic Forum),
facendo da apripista allo sterminio delle popolazioni in lotta contro
l’imperialismo del ventunesimo secolo: la deportazione di massa del popolo
palestinese, per soddisfare il piano bislacco di trasformare Gaza in una sorta
di “capitalismo casinò”, andrebbe a soddisfare tanto il “fascismo di
mercato” di Trump e Kushner, quanto il global-fascismo dei “dem”
alleati strategici dell’AIPAC. “Destra” e “sinistra”, così come le abbiamo
conosciute durante il “secolo breve”, scompaiono lasciando posto al “capitalismo
della sorveglianza”. All’interno di questa tirannide liberticida che sta
prendendo forma sotto i nostri occhi, l’imperialismo USA rimarrebbe il grande
gendarme mondiale; il vertice della piramide capitalista.
La dottrina Trump/Musk
La “sinistra imperiale”, con le fake teleguidate
dalla Fondazione Clinton, ha reso impossibile la comprensione, su basi
marxiste, del fenomeno (sicuramente ultra-reazionario) trumpiano. Di formazione
jacksoniana, Donald Trump è stato preso in custodia dai fascistoidi
dell’Alt Right (a cui fa capo una parte della comunità degli Alt
Media filo-israeliani) e dagli “anarco-capitalisti” del Cato
Institute, ciononostante Trump non ha mai dismesso i riferimenti ai presidenti
Andrew Jackson e William McKinley. L’unificazione dell’America, sotto il
tallone d’acciaio nord-americano, corrisponde alla creazione d’una isola-mondo
in “guerra permanente” contro l’Eurasia ed il Sud Globale. In
questa prospettiva, dobbiamo ricollocare le affermazioni del neoeletto
presidente di annessione della Groenlandia, Canada e Canale di Panama: un
latrocinio programmato delle materie prime, sotto l’egida di Elon Musk, nella guerra
multidimensionale nella “variante MAGA”. Le vecchie forme di
sfruttamento (es. il colonialismo territoriale) si incontrano con la
declinazione padronale delle nuove tecnologie; gli esseri umani ridotti a
software informatici e la mercificazione dei dati sensibili. Questa è la nuova
dottrina Musk adottata da Washington, nell’era della “guerra eterna”contro
il multipolarismo: George Orwell appartiene, ormai, al passato.
Scrive la Rete Voltaire:
“L’ambizione
è fare dell’intelligenza artificiale (AI) la «nuova frontiera» per lo sviluppo
dell’«America». A confronto, l’investimento della Ue in questo campo è 200
volte inferiore, una sproporzione che relegherà rapidamente gli europei al
secondo posto.
Gli
Stati Uniti si mettono a capo della rivoluzione industriale in corso.
L’obiettivo è assicurarsi l’egemonia con mezzi pacifici. Dopo la creazione di
centri dati e la competizione nella produzione di chip elettronici,
l’intelligenza artificiale è la nuova sfida. Il programma richiederà l’ingresso
immediato di ingegneri qualificati, probabilmente indiani o iraniani, e la
disponibilità di risorse energetiche.
Per realizzarlo sono perciò necessarie una riforma delle condizioni per
l’immigrazione legale e un’intensificazione delle trivellazioni petrolifere.” 2
Non
c’è nulla di pacifico nella Dottrina Trump. La “guerra economica”, di
cui la “guerra commerciale” è soltanto un segmento, abbasserà i salari,
chiuderà i margini di agibilità politica per la sinistra di classe e
rafforzerà nuove forme di imperialismo economico. Con Biden e la Harris,
gli USA erano il grande gendarme mondiale, adesso sono diventati lo strozzino
dell’umanità.
Leggiamo,
sulla testata marxista World Socialist Web Site (WSWS), Andre
Damon:
“Come
ai tempi di Lenin, le caratteristiche più fondamentali ed essenziali
dell’ordine sociale imperialista cominciano a predominare. In patria si tratta
di dittatura, monopolio e crescente impoverimento della classe operaia. Nelle
relazioni internazionali, è la pirateria, il colonialismo e la fusione della
politica economica e militare con l’obiettivo del dominio globale. Tutti questi
processi di putrefazione capitalista trovano la loro espressione combinata in
Trump: il Führer degli oligarchi.” 3
Come
Joe Biden ed Obama sono stati i Fuhrer dei guerrafondai, Donald Trump è il
Fuhrer dei padroni. La politica USA, interna ed estera, ha adottato il nazismo
non riuscendone, dopo l’operazione “falsa flag” dell’11 settembre 2001, più
a prescinderne. Washington parla come lo schiavista del pianeta.
Il
fine del capitalismo è robotizzare e de-popolare; nella nuova Architettura
di potere, di cui Trump è una pedina (una “maschera di facciata” per
dirla con Marx), l’oligarchia finanziaria anglofila mira alla conquista della
mente umana, rendendo l’umanità stessa antiquata.
https://comedonchisciotte.org/wef-davos-2025-piu-grottesco-che-mai-robotizzare-e-de-popolare/
https://www.voltairenet.org/article221733.html
https://www.wsws.org/es/articles/2025/01/27/pers-j27.html
Fonte foto: NYT (da Google)