Hollywood è una macchina da guerra della CIA

Hollywood è una macchina da guerra e lo è sempre stata, quando esaltava le imprese genocide contro i nativi evidenziando la perseveranza e il coraggio dei coloni che, una volta giustamente attaccati dai “pellerossa”, consentivano all’esercito di intervenire per salvare i “bianchi” dai selvaggi… Oppure quando inseguiva con angoscia le peripezie degli spioni CIA contro i comunisti acquartierati come topi in ogni angolo del democratico Paese… Oppure quando gli eroici agenti FBI punivano esemplarmente i “negri” eroinomani…Per non parlare dei berretti verdi capaci di sterminare nella fiction – almeno nella fiction – i musi gialli vietnamiti e dei giustizieri alla Clint Eastwood (tra l’altro grande regista) di trafficanti latini, afroamericani, italoamericani …

Nella strategia CIA/Pentagono rientrano film d’amore e commediole che, pur apparendo innocue per lo spettatore distratto, evidenziano una superiore civiltà, vuoi per il delicato abbandono, vuoi per la rinuncia altruista (Casablanca), vuoi per la tenerezza di sentimenti, vuoi perchè tali sentimenti sono accompagnati da case o da ville sontuose, da automobili da urlo, da un ambiente raffinato, che inviano un messaggio non esplicito ma facilmente decodificabile come implicito: i grandi sentimenti sono patrimonio dei ricchi o per lo meno degli aspiranti ricchi, delle divine attrici e degli affascinanti attori di Hollywood… Tra i poveri in case modestissime nelle periferie d’America, angosciati da mutui, da troppe bollette da pagare e con troppi figli… Niente dolcezza d’amore e solo spazio per la sopravvivenza e all’ attaccamento sessuale…
Chi dovesse con attenzione ascoltare i dialoghi, sempre apparentemente disinvolti, potrebbe accorgersi che di tanto in tanto viene infilato un motto, un’allusione alla superiorità razziale dei bianchi d’America e sulla necessità di essere dei gendarmi del modo…Perché gli altri (si allude spesso agli europei, con l’eccezione dei tedeschi) non hanno la stessa intraprendenza, lo stesso coraggio, la stessa capacità d’iniziativa, la stessa determinazione. Per gli europei grande interesse… Ma solo per le belle donne, importate negli States per farle vedere quali meraviglie da circo della vecchia Europa ( l’Italia: Anna Maria Pierangeli, Virna Lisi, Sofia Loren, Anna Magnani…)

Naturalmente non solo Americani ma anche Inglesi, la razza anglosassone…Si pensi a James Bond, simpatico, intelligente, coraggioso, patriottico al servizio di Sua Maestà. Non combatte contro Russi, Cinesi, Cubani. La CIA non mette solo bombe perchè almeno nella produzione cinematografica sa essere anche diplomatica. La Spectre è il nemico di Sua Maestà ma – guarda il caso – i suoi capi o vengono dalla Russia (Cristopher Walken) o si rifugiano in territorio cinese (Christoper Lee). Come a dire: se cercate il male lo trovate là. Dimenticavo: a guardare le spalle del geniale Bond c’è immancabilmente un agente della CIA, per assicurare l’esito felice dell’impresa.

Un’ informazione a latere, Le cose più indecenti di Hollywood sono nei serial interpretati e diretti professionalmente. Fondamentali per gli educatori della CIA. Quelle prudenze che vengono in parte praticate nei film con attrici e con attori famosi/e e che vengono distribuiti nelle sale cinematografiche, qui vengono meno, entrando direttamente nelle abitazioni degli spettatori. Attraverso la violenza e il sesso – i due vettori fondamentali dei serial USA – si educa all’individualismo, alla sfiducia nell’altro, all’avidità, alla competizione sfrenata, al disprezzo di una vita sana ed equilibrata, alla sessualità come possesso femminile o maschile che sia…

Ma il peggio del peggio doveva arrivare ai nostri tempi, i tempi del devastante neoliberismo che non è solo una teoria economica ma anche una teoria della società, della perpetua (ma fino a quando?) divisione tra chi ha e chi non ha. Con l’oscar agli “White Helmets”, organizzazione terroristica di appoggio ai gruppi jihadisti, sdoganata definitivamente da Hollywood come una Ong che ha saputo dare aiuto ai Siriani bombardati dal “cattivo” Assad, credo che si sia raggiunto il massimo dell’indecenza. Organizzazione fondata da James Le Mesurier, ex agente Nato, ha trovato anche chi l’ha proposta per il Nobel della Pace.
Ma in fondo era prevedibile. Dopo la distruzione della Yugoslavia, dell’Afghanistan, dell’Iraq, della LIbia, della Siria, l’immagine dell’Occidente appare per quella che è: spietata, genocida, non solo grazie ad un’elite di assassini ma anche grazie all’indifferenza dei molti…Confermando la sua irreversibile decadenza.

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