Il piano inclinato della noia e della sconfitta permanente…

Tutti gli anni scatta il tormentone di un 25 aprile depauperato della sua eterna carica di Liberazione, Riscatto e valorizzazione Costituzionale. Pensando alle giovani vite che affrontarono supplizi e morte, per il nulla odierno e post-moderno fascistoide, fa ribollire il sangue. Ma anche il ripetersi stanco dei riti: PD da una parte che tenta di strumentalizzare l’antifascismo a meri fini elettorali, ignorando i battaglioni nazisti in Donbass o l’immane massacro a Gaza; dall’altra quattro estremisti parolai, settari, autoreferenziali, purtroppo seguiti da molti in buona fede. Un tappo ad un reale Movimento di massa.

Tutti gli anni si consuma lo stesso percorso, lo stesso stanco rito, la stessa brigata ebraica, mentre il nazismo vero cresce esponenzialmente nei paesi baltici e scandinavi e viene utilizzato dalla guerra di posizione ravvicinata al territorio di Russia, da USA, NATO, GB ed una prona Unione Europea, incapace di promuovere una politica autonoma di pace, per Ucraina e Palestina, auto-condannandosi a livello continentale ad una verticale decadenza etica- culturale-economica e sociale.

Questo potrebbe coraggiosamente distinguere una vera opposizione al governo attuale. 

Invece che sociale, la linea di scontro è su un terreno fintamente antifascista, che rischia come la goccia che scava la roccia, di esaurirne la ridotta spinta genuina propulsiva. Un grave danno vista l’eterna importanza dell’antifascismo come valore popolare e politico assoluto.

Sempre più gente fuori dal sistema elettorale, non rappresentata, che non può tatticamente comprendere il valore dello scontro in atto; che da un tanto peggio può nascere soltanto un tanto peggio senza fondo e barriera, Perché poi “cane estremista che abbaia e simula una lotta vera, non morde” …..non ci casca nessuno.

Ed i temi per un Fronte di massa Popolare contro la Guerra, in difesa della Costituzione, contro l’Autonomia Differenziata, per potersi curare tutti, per il diritto al Lavoro ed allo Studio Pubblico ci sarebbero, fuori da questi sterili orticelli delle ripetizioni e pantomime asfittiche e svuotate.

Dal basso dovrebbe nascere un nuovo Comitato di Liberazione nazionale condiviso e su pochi importanti obiettivi.

Possibile? Lo vogliamo? Scendiamo dalla ruota del criceto? 

1 commento per “Il piano inclinato della noia e della sconfitta permanente…

  1. Giulio larosa
    26 Aprile 2024 at 12:53

    Un altro cl del nord italia non ci serve. Liberiamoci dai riti triti e pensiamo a un futuro da costruire lasciando alle spalle una storia che non ha più altra funzione che rafforzare lo status quo e le divisioni tanto apparenti quanto prive di sostanza. E basta pure con questa costituzione fatta di parole roboanti per giustificare una costituzione reale di una colonia senza dignità e senza sovranità oltre che senza radici storiche.

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