Il telefono cellulare

Il telefono cellulare era uno strumento (ed era un telefono) negli anni Novanta del secolo scorso. Oggi il cellulare non è un mezzo. I social non sono un mezzo. L’I-phone non è un mezzo. Non dipende da come li usi. Ad essere decisivo è <il fatto che> li usi. Il cellulare si trova accanto all’uomo come una forza estranea, perché è sì il mezzo, ma non del suo utilizzatore, per il quale è solo un gingillo, bensì di interessi estranei al suo utilizzatore, che dell’utilizzatore hanno bisogno per alimentarsi e accrescersi enormemente, come difatti è accaduto. Strumento di questi interessi, il cellulare cattura la nostra attenzione e ci toglie il tempo, la concentrazione, le energie, le relazioni, la continuità dell’attenzione e quindi la visione di insieme. Comprime anche notevolmente il pensiero introspettivo, sostituito da un flusso continuo di intrattenimento e di pseudo-informazioni. Siamo, in una parola, saturati, intasati. E permettiamo senza problemi che questo venga fatto. Del resto la visione di insieme si alimenta di pensiero introspettivo, cioè di riflessione, quindi atrofizzando il pensiero introspettivo, il cui spazio viene riempito di sciocchezze, si riduce anche la visione di insieme. E quindi anche la capacità di agire. Si finisce per diventare più prestazionali, cioè come le macchine, le intelligenze artificiali alle quali siamo asserviti. Persi e frammentati nei meandri e nei protocolli di una quantità di operazioni tutte divenute “necessarie”. Non lo sono! In questo modo si disarticola e si distrugge il nesso pensiero – visione d’insieme – agire. Cui prodest?
Provate a spegnere il cellulare per lunghi tratti della giornata e tornerete padroni di molto, con effetto immediato: pensiero, riflessione, organizzazione.
Oltre all’aspetto pratico, esiste anche un aspetto pedagogico del problema (ed entrambi hanno raggiunto una dimensione patologica). Arrivati a questo punto, molti di noi, e tutti quelli che si sono minimamente preoccupati di indagare le logiche alla base, si sono resi conto che i cellulari rappresentano un serio problema per adolescenti, pre-adolescenti e ormai anche per i bambini (aumento esponenziale dei disturbi dell’attenzione, drastica riduzione della concentrazione, crescente isolamento, aumento degli episodi di autolesionismo ecc.). Ma non possiamo aspettarci di avere un effetto dissuasivo e critico se noi adulti per primi non siamo in grado di metterli in disparte.
Tema sull'uso del cellulare
Fonte foto: da Google

1 commento per “Il telefono cellulare

  1. ndr60
    13 Aprile 2023 at 8:46

    Concordo sul fatto che debba essere l’esempio, più che le parole, a mostrare ai giovani che c’è vita anche senza telefonino. E che si debba rimarcare soprattutto a loro che, nella società dell’ipercontrollo, il primo questurino ce lo portiamo in tasca.

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