La Lega si ispira al “modello” israeliano

Mario Borghezio vende alcune copie del giornale Charlie Hebdo

 

L’estrema destra europea, pressata dal globalismo (filosionista) sorosiano, ha optato per un’alleanza strategica – non si tratta di mera tattica politica – con il nazionalismo territoriale israeliano. Sono molti i partiti provenienti dall’ex area neofascista che, accumunati dall’idea dello Stato etnico e dall’odio anti-musulmano, hanno scelto di mettersi sotto l’ala protettrice del sionismo religioso. In Italia la Lega ha ‘’canonizzato’’ la transizione di ex membri di area neonazista al sionismo guerrafondaio di Lieberman. Facciamo un esempio: Mario Borghezio. L’editore neofascista Maurizio Murelli scrisse:

‘’Il lettore deve sapere che tra il 1985 e il 1990 l’onorevole Borghezio era ospite a casa mia praticamente tutte le settimane. Fu l’ideatore di “Orion-finanza” (supplemento a “Orion”). Allora io passavo per terrorista e più di me passava per terrorista Claudio Mutti che amorevolmente Borghezio soprannominava “Muttim” e della cui amicizia, fin dai tempi di “Giovane Europa”, menava vanto ’’ 1

Murelli ha criticato la svolta ‘’atlantica’’ di Borghezio salvo, negli ultimi tempi, (1) riavvicinarsi alla Lega (ex)Nord (precisamente il gruppo Il Talebano) ed (2) appoggiare l’Alt Right di Steve Bannon. La coerenza non è il suo forte. Lo stesso Borghezio continua a mantenere rapporti con i terroristi neonazisti come: ‘’Stefano Delle Chiaie, fondatore nel 1960 di Avanguardia Nazionale e primula nera del neofascismo italiano’’; ‘’ Gabriele Adinolfi (fondatore di Casa Pound), Bruno Di Luia (ex Avanguardia nazionale) e Adriano Tilgher (presidente del Fronte Italiano)’’ 2. I ‘’giornalisti di regime’’, arrivati a questo punto, occultano i legami fra il neonazismo europeo ed il nazionalismo imperialista israeliano, organici agli eserciti segreti di Gladio. Israele prese parte alla strategia della tensione, ‘’comprando’’ i bombaroli neri. Lo storico Marco Sacchi riporta una testimonianza importante:

‘’Digilio ha spiegato che nell’ambiente di Ordine Nuovo di Venezia, anche se ciò poteva apparire in contrasto con l’ideologia vicina al nazismo, vi era un’area di simpatia con lo Stato di Israele poiché entità vista come difensore dei valori occidentali in quella regione, costituendo insieme agli americani, una barriera contro i movimenti di liberazione arabi che dicevano che erano influenzati dall’URSS e dai comunisti.

Sostenitore di tale linea politica era in particolare l’avvocato Giampiero Carlet, il quale, alla fine degli anni 60 si era impegnato all’interno del MSI e di ordine Nuovo affinché fossero avviate iniziative di appoggio in favore dello Stato di Israele.

In sostanza emerge che i servizi segreti israeliani, spalleggiati da quelli statunitensi e della NATO, sono penetrati nel mondo fascista italiano e nella più assoluta segretezza, fare di gruppi come Ordine Nuovo, la massa operativa per le proprie azioni occulte’’ 3

L’estrema destra – passata dal regionalismo al neo-nazionalismo dell’Alt Right statunitense – non ha fatto altro che istituzionalizzare questi legami coperta dalla lobby israeliana. Se il globalismo imperialista di Soros, Clinton ed Obama vorrebbe distruggere il costituzionalismo democratico imponendo il dominio del complesso militar-industriale USA, i ‘’nazionalisti etnici’’ sproloquiano – sostenuti da lobby e gruppi di potere – sulla nascita di tanti Stati etnicamente omogenei analoghi a quello israeliano. Più che di fascismo (quello storico è ormai morto e sepolto) bisognerebbe parlare di una sorta di americanizzazione del neonazismo con al centro il ‘’mito’’ dello sceriffo texano linciatore di negri, indiani e messicani. L’oligarchia ‘’anti-nazionale’’ persegue la ‘’israelizzazione del senso comune’’ (Tariq Ramadan). L’epoca dell’indifferenza globalizzata.

 

Il rapporto della Lega con l’imperialismo israeliano

Chiunque veda nel governo M5S – Lega un blocco anti-oligarchico e ‘’populista’’ dovrebbe darci qualche spiegazione sull’alleanza di ferro del clan Salvini, coperto dal MOSSAD, con l’estrema destra sionista e la lobby sostenitrice delle malefatte di Netanyahu. Gli strali di Salvini contro Iran e Cina qualificano la macabra visione geopolitica del governo eletto. Si tratta del rovescio della medaglia rispetto all’imperialismo liberale; i neoconservatori – esaltando la pulizia etnica – si sono tolti la maschera.

Nel 2012, nella provincia di Sondrio, venne concluso un accordo di amicizia con alcuni insediamenti coloniali abusivi israeliani. Perché questa mossa strategica della Lega è particolarmente grave? Il giornale La Città Futura ci comunica che:

‘’Nelle comunicazioni ufficiali della Provincia di Sondrio non si fa nessun cenno al fatto che il Consiglio Regionale di Shomron (29 insediamenti per un totale di 6500 coloni) non sia una normale provincia israeliana e che sia, in realtà, considerato come illegale dalla grandissima parte della comunità internazionale. Il rappresentante dei coloni Yossi Dagan viene onorato col titolo di “governatore” e addirittura si usa il termine di “Giudea e Samaria” cioè il nome usato da Israele per indicare ciò che il resto del mondo conosce come Cisgiordania. Un nome, in ultima analisi, usato per negare ogni pretesa di sovranità palestinese sui territori occupati’’ 4

‘’L’accordo Sondrio-Shomron è arrivato il 19 novembre, una settimana dopo la decisione dell’Unione Europea di adottare un’etichettatura a parte per i prodotti provenienti dalle colonie israeliane nei territori occupati. Una scelta che l’UE ha impiegato anni ad attuare (il percorso è partito nel 2013) e che non è in realtà nulla di radicale. Con questo provvedimento l’Unione semplicemente riconosce che in teoria quei territori sono palestinesi e che quindi i prodotti non possono essere etichettati come “made in Israele”, lasciando fra l’altro aperta la porta alla possibilità di etichettare come israeliano un prodotto coltivato nelle colonie e inscatolato in Israele’’

La Lega ha intenzione di calpestare il diritto internazionale regalando pezzi di territorio italiano all’estrema destra dello Stato israeliano. Si tratta di un modello che va ben oltre il fascismo storico e l’imperialismo liberale, che conserva, ovviamente, la base economica capitalista e  neo-liberista, ma incentiva la repressione statale contro i movimenti popolari. Durante la sua ‘’prima’’ in Israele, Matteo Salvini ha dichiarato che lo Stato ebraico ‘’è un modello di sicurezza’’ 5. Dovrebbe vergognarsi. Il governo giallo – verde si prepara a dare il ‘’di dietro’’ alle multinazionali israeliane che sono specializzate nella militarizzazione dei territori.

Israele è un laboratorio dell’imperialismo americano-sionista, un luogo militarizzato dove ai gruppi sociali e politici al potere tutto è permesso. Salvini guarda a quel “modello” prestandosi al progetto, sistematizzato dalla cerchia ‘’nazi-sionista’’ di Lieberman, di esportazione dello Stato etnico in Europa.

La ‘’vecchia merda’’ (Marx) liberale ha favorito l’(ir)resistibile ascesa dell’Alt Right.

http://www.kelebekler.com/occ/borghezio.htm

https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/26/neofascismo-borghezio-a-delle-chiaie-comandante-serve-rivoluzione-nazionale/286145/

https://marcos61.wordpress.com/2011/09/16/su-bertoli-e-i-rapporti-tra-ordine-nuovo-e-gli-israeliani/

https://www.lacittafutura.it/editoriali/dalle-colonie-a-sondrio-gli-affari-della-lega-con-israele

http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/03/30/la-prima-di-salvini-in-israelee-modello-sicurezza-_f3692753-52e0-4445-b2f3-787586db10b1.html

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